IL TRIONFO DI CRISTO È IL TRIONFO DELL’AMORE SARNICO (BG) DOMENICA 2 GIUGNO 1991 S. MARCELLINO

Figlioli miei, ecco, Cristo Eucarestia trionfi per le vie dei paesi, trionfi nelle Chiese, trionfi negli stadi, ma trionfi soprattutto nei vostri cuori. Il trionfo di Cristo è il trionfo dell’amore. Oh, quanto, quanto è meschino quell’uomo che vuole elevare verso il cielo un simbolo. No, figli miei! Gli uomini devono elevare verso il cielo Cristo Gesù, il Figlio di Dio, nel suo Corpo, nella sua Anima, nella sua Divinità, offrire assieme al suo Sacrificio supremo i propri sacrifici, piccoli e grandi| le a ngosce, i tormenti, idolori, le delusioni, le ingratitudini. Figli miei, vedete, la Mamma, la Mamma della Pace, sono anni che viene a richiamarvi, e vengo e verrò ancora figli, ma il Signore desidera che voi facciate tesoro dei suoi richiami. Voi mamme, quanto piangete perché i figli non fanno tesoro delle vostre raccomandazioni! – Stai attento, vai piano, studia! – Eh?! Quanto vi rattrista. E IO, che ormai in tantissimi lembi di terra, e sempre più, perché Iddio così vuole, IO vengo a richiamare gli uomini, vengo a richiamare voi, figlioli sono una Mamma che desidera ardentemente il vostro bene, figli miei, per che il vostro bene è il bene dell’umanità, è il
bene delle vostre famiglie ascoltatemi, meditatemi e vivete, sforzandovi ogni giorno, vivete i miei richiami che sono gli inviti al Vangelo, a Cristo Gesù, alla S.S. Eucarestia a quel Corpo Divino straziato nell’umanità, a quel Corpo umano elevato nella Divinità: è il vostro fratello Gesù.
Il mondo, il mondo figlioli, sta affrontando e affronterà ancora grani difficoltà. E le forze della natura che si scatenano, ma soprattutto le violenze degli uomini, dei fratelli che schiacciano, che insultano, che uccidono, che tormentano. Sappiate riconoscere in questi segni i richiami di Dio;
sappiate riconoscere in questi eventi, tante volte drammatici (che voi non sentite profondamente perché
non vi toccano, ma pure dovreste ringraziare i Signore perché non vi ha posto in queste prove, e chiedere al Signore che abbia pietà di tanti vostri fratelli) sappiate riconoscere in questi eventi castighi che gli uomini hanno invocato, richiesto a Dio e che Dio, pui nella sua misericordia, non può più, figli miei, allontanare nel tempo. Siate forti, siate tranquilli, siate sereni.
IO vi proteggo, proteggo tutti quei figli miei, particolarmente, che si impegnano a vivere Gesù, a vivere Gesù
nei loro cuori, nelle loro famiglie,a vivere Gesù nella società, a vivere l’amore; che si impegnano nella solidarietà, reale, fattiva, che si impegnano perché abbia a trionfare la giustizia e con la giustizia abbia a trionfare nel mondo la pace, quella pace, grande pace, che sarà il suggello del ritorno di Cristo trionfante, del ritorno di Cristo che porterà l’era dello Spirito, del rinnovamento, dell’amore. Figli miei, vi darò un messaggio importante. E voi dite: – Ma la Mamma ci dice sempre cose importanti! – Sì figli, perché sono le parole che Gesù desidera IO vi dica, semplici, perché mi rivolgo a figli semplici.
A voi non occorrono, figlioli, le parole difficili, i concetti tanto elaborati; vi occorrono le parole suadenti e semplici di una Mamma, che dice: – Figli, siate a modo! Figli, amatevi! Figli miei, pensate ai vostri fratelli!
Figli, amate Dio! Figli, amatemi! -.
Ecco le parole semplici di una Mamma a dei figli semplici, aperti, che pure la fatica camminano, e non
scrivono più soltanto le astine e le lettere, scrivono le parole e si sforzano di comporre quella parola che è: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! cari figlioli, buon riposo. Ciao.

NON LIMITATE LA MISERICORDIA DI DIO! SASSUOLO (MO) , SABATO 1 GIUGNO 1991 S. GIUSTINO RICEVUTO AL TERMINE DELLA S. EUCARESTIA

Figlioli miei, grazie, grazie delle vostre preghiere col cuore. Ecco, il Cuore divino di Gesù ancora sanguina, poiché tanti suoi figli lo offendono, siate dei consolatori! Il Cuore Divino di Gesù soffre perché è solo, troppo solo, e voi portatelo nei
vostri cuori, tabernacoli viventi, portatelo nel mondo.
Testimoniate, non abbiate mai nessun timore di testimoniare la vostra fede, il vostro amore, fatelo attraverso i fratelli. Ecco, non vi è amore più grande di chi offre la propria vita per i fratelli; Gesù l’ha fatto, imitate Gesù, siate dei nuovi
Gesù. Vedete figli, IO conosco la vostra difficoltà, anche di accettare che la Mamma possa venire a richiamare i suoi figli, non limitate la misericordia di Dio!
Quante di voi sono mamme e trepidano, e sono angosciate e continuamente richiamano i propri figli perché abbiano a camminare nella via verso Gesù, e IO, IO ho tanti figli… e a tutti chiedo, e per tutti trepido e per tutti tremo, perché amino, vivano Cristo in sé e lo trasfondano ai fratelli, sarò la vera Mamma della Pace quando tutti gli uomini accetteranno Cristo Gesù, che è il Re della pace.
Vivete nella testimonianza di vita, sovente inginocchiatevi davanti al ministro di Dio per chiedere perdono.
Cristo Gesù, Dio Padre, Dio Spirito d’Amore attendono il vostro atto di umiltà per perdonarvi, per darvi forza, per darvi grazie, ricevete nel vostro cuore il Corpo, il Sangue, la Divinità di Cristo Gesù e portatela in voi, portatela al mondo.
Il mondo ha sete d’amore, portate il vostro e sia un contagio.
Benedico questa casa e le vostre case, tutte; benedico questa parrocchia, queste parrocchie, particolarmente i ministri, i prelati e i principi della Chiesa. E benedico figlioli (saranno per voi il sorriso della Mamma) quei fiori, che sono stati
testimoni del grande mistero del Sacrificio di Cristo Gesù. Vi benedico tutti, assieme al ministro di Dio: nel nome di Dio che è Padre, nel nome di Gesù Figlio e fratello vostro, Dio,nel nome dello Spirito Amore. Amen.
Grazie figli, andate. Cristo che è in voi portatelo anche ai fratelli, sono sempre con voi.

CASTROCARO TERME- 26 MAGGIO 1991

Figlioli miei cari, ecco, ancora una volta vi ho riuniti qui, in questo luogo di preghiera, in questo cenacolo a Me dedicato e perciò dedicato a Gesù, dedicato al Padre, poiché non si può riconoscere il Figlio se non vi è il Padre, non vi può essere un Figlio Redentore se non c’è un Padre Creatore, non vi può essere un Padre e un Figlio se non c’è fra di loro l’Amore, non vi può essere l’Amore se non vi è un Padre, un Figlio. E la Trinità Santissima ha
scelto una piccola, piccola serva, perché portasse il tocco (lasciatemelo dire figli) il tocco della gentilezza, della maternità. Dio è Padre e Madre, ma ha voluto scegliere una Mamma per il Figlio, una Mamma per tutti i suoi figli. Ecco, in preghiera qui, e staremo in compagnia e pregheremo ancora, e tornerò figli miei, per abbracciarvi, per dirvi: coraggio figli, camminate, camminate nell’amore del Padre, del Figlio, dello Spirito d’Amore, camminate nell’amore ai fratelli. Ecco, i tempi pesanti già sono iniziati. Voi state sereni, tranquilli sotto il manto della Mamma, perché la Mamma vi porta Gesù. Nulla avrete da temere se porterete sul cuore, addosso o avrete
vicino l’immagine del Cuore Divino di Gesù e l’immagine della Mamma.
Portatela soprattutto dentro il vostro cuore, nei vostri intenti, nel vostro amore, nella vostra testimonianza, nella vostra generosità. Ecco, ecco perché oggi vi ricordo lo scapolare… Figli, stiamo in compagnia, stiamo in compagnia con Gesù, chiedendogli che non ci faccia avere nessun timore, che ci aiuti a riconoscere il Padre, che ci unisca lo Spirito Santo d’Amore. Amen. Ciao figlioli…

RICEVUTO AL TERMINE DELLA S. EUCARESTIA

Figlioli, figlioli cari, nella benedizione del ministro di Dio vi era la mia benedizione, la benedizione di Dio Padre, la benedizione di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore. Ecco figlioli, qui con voi a
partecipare al ricordo del Sacrificio di Dio Figlio, c’era la Mamma e c’era, come sempre, lo stuolo infinito di Arcangeli, di Angeli. Essi si inchinano davanti all’Eucarestia Santissima ed essi si inchinano anche davanti ai sacerdoti, che hanno il grandissimo privilegio, la grande responsabilità di rinnovare il Sacrificio di Cristo sull’altare. E allora scompaiono i muri, scompaiono i tetti e attorno gli Angeli e i Santi gioiosi si inginocchiano. Il cielo, la terra si inchinano al Sacrificio del Figlio e voi, voi figli, sappiate sempre apprezzare la vostra dignità di figli,
sappiate sempre vivere la vostra dignità di fratelli di un tanto Fratello, sappiate vivificare la vostra vita con la dignità e l’aspirazione dello Spirito d’Amore. Figli cari, Cristo Gesù, l’Emmanuele, Dio, è venuto per portare lo Spirito d’Amore, per portare la Redenzione per gli uomini che avevano offeso la loro dignità di figli di Dio. Cristo tornerà per instaurare il Regno dello Spirito, il Regno dell’Amore. E voi preparatevi, poiché nella misura nella quale vi sarete preparati saprete riconoscerlo, saprete accoglierlo, saprete vivere al suo fianco, saprete trasfonderlo ai vostri fratelli e sarà salvezza. Figli miei, si avvicina il tempo in cui, per volere di Dio, in quel lembo di terra da Lui scelto perché IO posi i miei piedi a portare
a tutti i figli miei e a ciascuno i miei richiami, i miei materni inviti, abbia a sgorgare l’acqua di grandi benedizioni. E voi intingerete le mani e i bastoni, e intingerete ogni strumento e sarà benedizione e cadrà sui vostri fratelli come amore di
Dio, di cui voi vorrete essere gli strumenti. Ecco, molte cose si stanno compiendo e molte d esse non sono riconosciute dagli uomini. Quante menti ottuse, quanti occh chiusi, quante orecchie tappate, quanto silenzio, quanta insincerità, quanta incapacità di riconoscere Dio, di riconoscere i suoi prodigi, il suo amore costante, insistente, il suo amore quasi
oppressivo, per una umanità che sempre più lo vuole dimenticare, lo vuole offendere con la presunzione di essere capace di tutto, di essere Dio!
Non siate sordi ai richiami di Cristo Gesù, aprite gli occhi alle sue meraviglie! Figli miei, accogliete i richiami che vengono attraverso Ia sua e vostra Mamma, sono gli ultimi!
Cari figli, vi amo tanto. Amate Gesù, vi prego, amate Gesù! Amate Dio. Amate la vostra dignità di figli di Dio. Per questo vi invito a pregare: – Gesù ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Caro Gesù, caro Gesù, bruciami d’amore, fammi strumento d’amore, Gesù! -.
Figli cari, grazie della vostra preghiera, la vostra vita sia sempre preghiera. Vi abbraccio, benedico voi, particolarmente i bimbi, i giovani, gli anziani e con voi benedico le vostre famiglie, le vostre parrocchie; benedico i carcerati, i drogati, gli
abbandonati; benedico chi viene alla ricerca di una speranza; benedico gli emarginati, benedico chi viene a chiedere aiuto, perché sa che solo un sesto dell’umanità, nel suo egoismo, detiene, conduce, dirige, usa i doni di Dio, e ai fratelli resta la miseria e la fame, il pianto, il dolore, ai fratelli il tormento.
Quando IO, figli miei, vedrò che gli uomini hanno capito finalmente la solidarietà, via verso la giustizia, oh, allora e solo allora IO sarò veramente la Mamma della Pace, prima sono una Mamma che desidera la pace per i figli. Ciao.

PORTATE NEL CUORE IL DESIDERIO DI RISPONDERE SEMPRE SI’ A DIO, QUALUNQUE COSA VI CHIEDA GARGALLO DI CARPI, 18 MAGGIO 1991

Figlioli miei, cari figli, grazie delle vostre preghiere fatte col cuore.
Sono con voi per pregare lo Spirito d’Amore perché scenda coi suoi doni; sono con voi per pregarlo, perché vi dia la forza, la capacità, sempre, di rispondere ai suoi doni. Ripondere figlioli è importante, molto importante.
Cari figli, rispondere in nome di Dio, sapendo portare l’aiuto, il consiglio, il sorriso ai bimbi, il conforto agli ammalati, agli anziani, ai sofferenti; il consiglio e la comprensione ai giovani, sapendo portare, figli miei, tanta
tenerezza agli sposi. Lo Spirito d’Amore conceda a voi, giovani, di apprezzare la virtù della purezza, della castità, perché sappiate crescere come i gigli del giardino, perché sappiate portare il profumo in  questo mondo che sta annegando nel lezzo.
Lo Spirito d’Amore scenda su tutti voi e vi dia la forza di vivere la solidarietà, di vivere l’amore per i vostri fratelli, perché sappiate sacrificare molto, tutto, perché i bimbi abbiano di che cibarsi, di che bere, e i giovani e gli ammalati abbiano a poter essere curati e sanati nel corpo; perché gli anziani non siano soli, perché i sacerdoti non sentano la tristezza dell’abbandono dei figli. Lo Spirito d’Amore vi conforti, vi dia la forza, vi dia la speranza, sempre, vi dia la capacità di essere temperanti, soprattutto la capacità di accettare tutti con amore, sinceramente. Cari figli, vivete nell’amore di Cristo Gesù, di quel Cuore Divino che ha saputo spremere fino all’ultima sua goccia di sangue per darvi la vita, per dare anche a voi la vittoria su satana. Pregate, rimanete nell’umiltà e pregate, rimanete nell’ubbidienza alla Santa Chiesa di Dio e pregate, aiutate i fratelli e pregate, vivete e sia la vostra vita preghiera, poiché il mondo, figli miei, sarà salvato soltanto dalla preghiera. Cari figli, tornerò l’8 a sera e assieme a voi ricorderò in preghiera, preghiera del cuore, il Sacratissimo Cuore di Gesù e voi ricorderete anche il mio Cuore Immacolato, per volere di Dio, per la sua misericordia infinita. Cari figli, vivete nella gioia e nel sorriso di Dio, portate la gioia e il sorriso di Dio, vivete la pace di Dio. Grazie figli, vi benedico, vi benedico coi ministri di Dio, vi benedico nel nome di Dio che è Padre, nel nome
di Dio Gesù, che è Figlio e fratello vostro, nel nome dello Spirito d’Amore. Amen.
Oh figli, glielo vogliamo dire a Gesù, veramente col cuore, assieme, anch’Io lo ripeto con voi: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù!
Benedico, figlioli, le immagini, gli oggetti, benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto.
Portate nelle vostre parrocchie, nelle diocesi, nei paesi, nelle nazioni, portate il sorriso della Mamma, portate dentro il cuore il desiderio di
rispondere sempre a Dio, qualunque cosa vi chieda: sì, mio Dio, sì, mio caro Gesù. Ciao figli miei!
Camminate nell’amore del Padre, del Figlio, dello Spirito d’Amore, camminate nell’amore ai fratelli

SIATE APOSTOLI DELLA SOFFERENZA E DELLA _GIOIA, PORTATORI DEL SORRISO MESSAGGIO DEL PRIMO LUNEDI DEL MESE S. MINIATO BASSO (PISA) 6 MAGGIO 1991

Figli miei cari, grazie delle vostre preghiere di cuore, siano sempre così, di cuore figli miei. Ecco, vi chiedo di pregare molto, di pregare sempre, affinchè Iddio, nella sua misericordia infinita, abbia a concedervi che la povertà della vostra abbondanza, abbia a diventare ricchezza di dono, solidarietà e amore. Figli cari, quante volte la Chiesa Santa di Dio vi propone l’amore, in ogni
modo, amore! Oh, sappiate viverlo l’amore, poiché è realizzare il progetto Gesù. Come Gesù, il Cristo, figli miei, ha amato voi, sappiate amare i vostri
fratelli, fino a donare tutto di voi. Cari figli, è essere nuovi Cristo. Oh! Quanto dolore, quante angosce, quanti tradimenti, quante umiliazioni,
distruzioni! Ma se l’uomo, gli uomini non capiranno che deve vincere l’amore… oh, voi dovrete piangere, milioni di vostri fratelli schiacciati dalle
ingiustizie, dagli egoismi, dalle cattiverie, anche dagli elementi naturali.
Pregate! Pregate e vivete la vostra preghiera, vivete il vostro S. Battesimo, la dignità di essere figli di Dio, la certezza di un Padre misericordioso, di un
Padre che ha mandato persino il Figlio per mezzo di Maria… Figlioli, pregate, pregate sempre. Vi chiedo ancora una volta di sapervi sovente inginocchiare
davanti ai ministri di Dio, in atto umile e chiedere perdono; vi chiedo di accostarvi sovente a
ricevere Gesù, vivo, vero, reale, col Suo corpo, la Sua anima, la Sua essenza divina nella Eucarestia.
Vi chiedo figli, solidarietà: materiale, spirituale, solidarietà reale. State vicino ai vostri bimbi, ai giovani, agli anziani, ai sofferenti; portate
il sorriso, strappate loro il sorriso. Ecco, sarete Gesù che passa e consola, riceverete il sorriso di Gesù.
Figli miei, vivere Cristo è vivere l’Amore, allora vivete l’Amore! Avrete il mio aiuto, sono al vostro fianco, e avrete l’aiuto dei vostri angeli custodi, dei vostri Santi protettori; avrete l’aiuto delle anime dei vostri cari che vi hanno preceduto nel regno della gioia e della luce. Vi benedico figli miei, benedico questo luogo, le vostre abitazioni, tutte; benedico le vostre parrocchie, le vostre diocesi, i vostri prelati, sacerdoti, anime consacrate, quelle anime che vivono nel nascondimento e nella preghiera, ma benedico particolarmente voi, i
vostri bimbi, i giovani, gli anziani, chi soffre in questo momento, che Cristo Gesù vuole aiutare a guarire… i piccoli, i sofferenti, benedico coi vostri Santi, protettori di queste terre, oh, terre di grandi Santi, di eroici vostri fratelli, e perché non essere anche voi eroici e compiere ogni giorno i vostri doveri, il vostro lavoro, la vostra vita, tutto, accettare le sofferenze, i tormenti, le angosce come preghiera, come offerta? Figlioli, nella preghiera c’è la sofferenza, nella sofferenza c’è la preghiera, nella preghiera c’è la gioia, nella gioia c’è la preghiera.
Siate apostoli della sofferenza e della gioia, portatori del sorriso.
Vi abbraccio tutti ad uno ad uno, vi stringo figli miei, vicino al cuore di Gesù e al mio cuore, rimanete vicini. Vi bacio figli.
Oh! La benedizione di Dio, carica delle Sue grazie, del Suo Amore infinito, sia su di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri cari, su tutti coloro che avete
portato qui nelle immagini fotografiche, che avreste voluto portare. E sia la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, di
Dio che è Spirito d’Amore. Amen!
Cari figli, tornerete alle vostre case. Entrando dite: Gesù, entra Gesù, rimani Gesù. E quando incontrerete i vostri fratelli non vergognatevi a salutarli dicendo: “La pace del Signore sia con te”.
E la pace del Signore sia con voi, figli miei. Ciao.

DARE ESEMPIO DI COMPRENSIONE, ACCETTAZIONE, UMILTÀ’: QUESTA E’ SOLIDARIETÀ’ GARGALLO DI CARPI, 1 MAGGIO 1991 (S. Giuseppe Artigiano)

Figlioli miei cari, grazie figli della vostra testimonianza, con la quale avete voluto dare inizio a questo mese che la Santa Chiesa dedica a me.
Oh figlioli, la vostra testimonianza sia completa, piena, ed è per questo che Io continuo a venirvi a richiamare e ritorno a richiedervi la solidarietà. Figli, è tempo di solidarietà. Oh, come vorrei (e prego per voi il Figlio mio diletto, perché attraverso lo Spirito d’Amore vi conceda di comprendere e di avere la forza di realizzare la
vera solidarietà) come vorrei che comprendeste, figli miei, che la solidarietà non è soltanto offrire ai fratelli le briciole che cadono dalla mensa: è
dividere ciò che c’è sulla mensa. Vi chiedo molto? E’ dividere i vostri abiti, è dividere le vostre possibilità, così le chiamate. Solidarietà è essere vicini ai giovani, ai bimbi, agli anziani, ai sofferenti, non solo vicini fisicamente,vicini col
ricordo, vicini col sorriso, vicini con la comprensione, con l’accettazione, vicini con l’amore, vicini con la preghiera. I giovani che, (quanti!) abbandonano i veri ideali per nuovi ideali di distruzione, frastornati dai rumori, dalle musiche, avvinti dai vizi della droga e dell’impurità, si
abbandonano a ideali per i quali non hanno un domani da offrire, nè a se stessi,nè agli altri.
I b imbi, i bimbi particolarmente che in questo mese si preparano a ricevere i Sacramenti della S. Confermazione e della Eucarestia, solidarietà con loro: vicini a loro, pregare con loro e per loro, dare esempio, esempio di bontà. Questa è solidarietà, figli miei. Dare esempio di comprensione, di accettazione, di umiltà, questa è solidarietà.
Essere vicini agli sposi, a coloro che non apprezzano più il sacramento al quale hanno legato la loro vita, pregare con loro e per loro. Essere vicini ai fidanzati, perché comprendano che la virtù deve essere la base del loro rapporto, perché non c’è possibilità di vita vera se questa è distrutta
dal vizio, dal tradimento, dalla lussuria. Per i sofferenti nel corpo e nell’anima, solidarietà: essere vicino a loro col sorriso, col conforto, con
l’aiuto fattivo, vero (Grazie ai volontari!) essere vicino a loro, solidarietà. Essere vicino ai Sacerdoti, ministri di Dio, non lasciarli nella solitudine, fare sentire l’affetto, il rispetto, fare sentire che gli dovete tanto, perché Dio ha dato loro l’incarico di darvi tanto.
Solidarietà! Solidarietà coi principi della Chiesa, i Vescovi, col Vicario di Cristo: luce, luce in questa società che sta annegando nel buio del vizio e del
peccato. Solidarietà! E’ un programma vasto che vi dò, figli miei, ma ne siete capaci, ne siete
capaci, e allora è donando che arriverete alla vera, grande conversione, e vivrete in Cristo Gesù, vivrete le sue parole, vivrete la sua missione, vivrete
la sua vita, la sua croce, la sua risurrezione.
Vincerete la morte, vincerete il demonio, vincerete per Dio che è Padre, per Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, per Dio che è Spirito Santo d’Amore.
Cari figli, il 18 a sera tornerò a darvi il mio saluto, il mio abbraccio, a spronarvi ancora, a indirizzarvi. Oh figli, vi voglio santi. Non vi spaventi la santità. Santità significa vivere
in Dio per i fratelli, vivere con i fratelli per Dio, nell’amore, figli. Vi benedico tutti, ad uno ad uno, benedico i vostri cari, benedico coloro che avete
voluto ricordare nelle vostre preghiere presso questa stele o percorrendo queste vie sepolte dal verde, in preghiera di testimonianza. Benedico tutte le immagini che avete portate con voi, quelle che avreste voluto portare. Benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto e benedico tutti coloro che
volete Io benedica particolarmente, nel nome di Dio che è Padre, in nome di Dio che è Figlio, fratello vostro, in nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ecco figli, vi sarò sempre al fianco, Gesù è al vostro fianco, per testimoniarlo, per essere nel mondo portatori di Cristo, tabernacoli viventi, esempi. Preparatevi a partire chiedendo a Gesù di saperlo amare attraverso l’amore ai fratelli e diciamogli assieme: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù!
Grazie figlioli, la pace di Dio regni nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nella società, nel mondo, che ha sete di solidarietà, di giustizia e di pace. Ciao.

RICONOSCETE NEI VOSTRI FRATELLI GESÙ’ CHE SOFFRE, PIANGE, IMPLORA, HA FAME, SETE, FREDDO… GARGALLO DI CARPI, 14 APRILE 1991

Figlioli miei, grazie delle vostre calde preghiere. Ho raccolto, figli miei, tutte le vostre richieste, le vostre angosce, i vostri dolori, i vostri
desideri, e li porgerò a Gesù, ecco, con un serto grande di fiori: le vostre preghiere. Figli miei, oggi voglio richiamarvi particolarmente alla solidarietà, perché vi sia poi giustizia e la giustizia porti alla pace. Solidarietà fattiva,
vera, solidarietà fatta di cuore, non per mostrarsi, non per poter dire “ho fatto”, non per poter scrivere su quei fogli che la legge vi impone, ma solidarietà fatta di riconoscimento. Riconoscete nei vostri fratelli Gesù: Gesù che soffre, Gesù che piange, Gesù che implora, Gesù che ha sete, Gesù che ha fame, Gesù che gela, Gesù che corre coi piedi nella melma, Gesù che non ha un tetto, Gesù perseguitato, Gesù insultato, Gesù flagellato, incoronato di spine e
deriso, Gesù che porta il legno, Gesù che sul quel legno, su quella croce, dona tutto se stesso per i fratelli. Solidarietà, figlioli, fattiva. Ecco, quante volte la Mamma vi ha chiesto preghiera, vi ha chiesto umiltà, vi ha chiesto penitenza, vi ha chiesto amore; continuerà ancora figli miei, so quanto fate fatica e quanto soprattutto fanno fatica  Io sono vicina a tutti voi, ma particolarmente ai bimbi, quelli piccoli, che ricordano la grazia che è scesa su di loro: la grazia battesimale. E ricordo i bimbi che si preparano a diventare i soldati, difensori di Cristo Gesù, e quelli che si preparano a ricevere nel loro cuoricino Gesù vivo, vero, reale, col suo Corpo, il suo Amore, la sua Divinità, la sua Grazia. E i giovani e anche voi tutti figlioli, non più giovani, che dovreste ricordare come tappe ancor più importanti del compleanno: il Battesimo, siete diventati figli di Dio a pieno diritto; la Cresima Santa, unti, soldati di Cristo; la prima volta di quell’incontro meraviglioso con Cristo Gesù nella Eucarestia. E voi, figlioli miei, sposati, il giorno del Sacramento del matrimonio, grande Sacramento, ora tanto disconosciuto, il Sacramento del matrimonio. Ecco, sono vicina a tutti. Cristo Gesù morto e risorto, Cristo Gesù che ha sofferto e gioisce, Cristo Gesù che ogni giorno soffre in voi, pena in voi, ma in voi pure ha la forza della resurrezione e della vita. Vi benedico tutti, figli miei.
Verrò ad inaugurare con voi il 1° di maggio a sera, il mese che la Chiesa Santa di Dio dedica a Me, e sia un mese di grandi grazie per tutti gli uomini.
Vi abbraccio, benedico tutto ciò che desiderate sia bendetto e particolarmente le fotografie, le immagini dei vostri cari, dei vostri figli, nipoti, fratelli,
consorti, zii, amici; benedico l’acqua, i fiori, benedico le vostre autovetture, i pullman e chi li conduce; vi benedico e vi abbraccio tutti e vi ringrazio figlioli, vi ringrazio particolarmente perché da qui, da questa piccola stele che un giorno vorrà Iddio, diventi una grande Chiesa, un grande Tempio, dove accogliere tanti figli miei, portate con voi il desiderio, figli miei, di usare il massimo della solidarietà verso i fratelli, della carità, dell’amore, in umiltà: sarà una piccola penitenza, grande agli occhi di Dio. Vi bacio tutti, bacio i bambini piccoli, bacio i bimbi numerosi, i giovani che hanno voluto venire qui a pregare con voi e bacio voi tutti, gli anziani, chi ha avuto difficoltà, chi ha difficoltà nel camminare, nel rimanere fermo per tante ore, nel viaggiare, grazie figli. Ciao.

MESSAGGIO DEL PRIMO LUNEDI DEL MESE SAN BENEDETTO PO (MN) 1 APRILE 1991 CHIESA DELLA MADONNA DI VALVERDE

Oh, figlioli miei cari, come mi è caro venirvi a salutare qui, in questo mio tempio tanto amato, dal  quale tante grazie, volute da Dio, Io ho già dispensato. Grazie, grazie a chi vi ha permesso di essere qui, grazie a voi che avete voluto unirvi qui in preghiera.
Figli miei, ve l’ho detto tante volte, ve lo ripeto come le mamme, le mamme sovente ripetono i loro consigli, gli ammonimenti, gli incitamenti: siate preghiera figli miei.
Oggi più che ieri, più che mai, c’è bisogno di tanta
preghiera, perché trionfi nel mondo la solidarietà, la giustizia, la pace.
Grazie perché qui siete convenuti, in questo giorno in cui la natura trionfa di gioia, per portare il vostro cuore trionfante d’amore verso Gesù, verso quel Gesù che avete ricordato nella sua Passione, ma che, oggi come ieri, ricordate
nel suo trionfo.
Cristo Gesù ha vinto la morte figlioli, per voi, proprio per voi; ha sofferto per voi, ma ha anche trionfato per voi, per essere per voi il simbolo, l’essenza della gioia, della serenità, della speranza, della certezza. Figli cari, quanti
si illudono della pace ritrovata, si illudono che tutto ora cammini bene. Oh! ciechi! sordi!
Voi conoscete in parte le tragedie, i drammi, i dolori, le angosce di tanti vostri fratelli, di tanti popoli; non vi chiedo di piangere con loro, ma vi chiedo la solidarietà cristiana.
E’ ora figlioli di non dire che la Mamma dice belle cose, che la Mamma è aderente al Vangelo di Cristo Gesù, suo Figlio, ma è ora di operare, poiché
vedete, Iddio vi concede giorni, anni, ma ve li concede per essere suoi portatori di gioia, per essere suoi strumenti d’amore, non perché vi chiudiate nell’egoismo. Figli, è facile, è molto facile dire del Vangelo di Cristo Gesù che ha rinnovato le Scritture, dire del Vangelo di Cristo, la sua Parola, trasmessa attraverso gli Evangelisti, che sono parole di vita, e continuare a vivere nella morte. Vanno vissute figli miei!
So che vi impegnate, impegnatevi sempre più figli! Il Signore Iddio non manda la sua Mamma per accarezzare soltanto, per baciare i suoi figli; la manda per dire: è tempo di fare sul serio!
Io vi sono al fianco, vi sono sempre al fianco, ma voi camminando, sappiate riconoscere Gesù che vi è vicino, che cammina con voi.
Non attendete di conoscerlo quando spezzerà il pane. Siete discepoli di Cristo Gesù, tante volte delusi, schiacciati dalle realtà, dei drammi, e pensate che
tutto sia finito su quella croce, col fallimento umano, e vi pare impossibile che cammini vicino a voi Cristo Risorto. Figli, riconoscetelo, è sempre con voi, Io sono con Lui, cammino con voi, vi consolo, vi consiglio, vi aiuto, intercedo per voi.
Voi vivete ogni giorno sempre più intensamente il Vangelo di Cristo Gesù, gli insegnamenti della Santa Chiesa, vivete l’amore! Vi benedico figli miei, vi benedico.
Quanto desidererei che altri varcassero quella porta per venire qui a deporre qualche “Ave Maria”: sono i fiori che mi piacciono di più.
E Io dirò: “Figlio, coraggio.’ Chiederò a Gesù per te”. Benedico questo paese, questa parrocchia, tutte le vostre parrocchie, le vostre? diocesi, e benedico
particolarmente le vostre famiglie, i vostri bimbi, i giovani, gli anziani, i sofferenti e particolarmente i ministri di Dio, chi ha donato ormai quasi tutto
il suo tempo, che Dio gli ha donato, per testimoniarlo.
Benedico quelli che faticano ma che pure si impegnano: benedico le anime consacrate, i volontari, tutti coloro che operano per portare il sorriso a
qualche fratello. Vi bacio tutti. Portate nelle vostre case il mio bacio.
Entrando ripetete sovente: Entra Gesù! Rimani Gesù!
Dove c’è Gesù, c’è la Mamma.
Ciao figli miei. Grazie.

SIATE ANCHE VOI DEI CIRENEI VOLONTARI, A PORTARE CON GESÙ’ LA VOSTRA CROCE GARGALLO DI CARPI, 23 MARZO 1991

Figlioli miei cari, grazie, grazie delle vostre preghiere. Ecco, Io le raccolgo, ne faccio un mazzo, un bel mazzolino di teneri fiori da offrire a Gesù. Gesù, che tanti fratelli accolgono con gli “osanna”, ma poi dimenticheranno. Figlioli, il cammino della croce è il cammino della redenzione; siate anche voi,
figli miei, dei cirenei volontari, siate anche voi con Gesù a portare la vostra croce.
Ci sono Io lungo tutto il vostro cammino, per consolarvi, per aiutarvi, e sarò come per mio Figlio, sotto la vostra croce. Cari figli, sappiate anche voi svestirvi di tutto: svestirvi degli egoismi,
svestirvi delle vigliaccherie, piccole o grandi, svestirvi della superbia, del desiderio di avere tutto, svestirvi del consumismo, svestirvi delle abitudini alla televisione, svestirvi anche dei piccoli vizietti, delle sigarette, e perché no, sapere offrire anche qualche leccornia, eh bimbi cari!? Qualche leccornia, offrirla a Gesù e dirgli: – Vedi Gesù, io mi trattengo. Lo so Gesù,
lo so, vale anche per me, in questo anno, come valeva per i miei nonni, come valeva tanti anni fa. E io ti offro questo piccolo sacrificio. – Sappiate
svestirvi, figlioli miei, di tutto ciò che vi trattiene a questa vostra società; sappiate alzarvi dal fango. Figli miei, guai, sapete, guai a chi si presenterà a Dio, Dio Padre e Dio dovrà
dire: – Non hai riconosciuto, non hai accettato la Madre del Figlio, non l’hai accettata. Io, nella mia  misericordia, l’ho inviata ad avvertirti, e ti sei
nascosto dietro a tante, tante futili spiegazioni e l’hai rifiutata con la superbia, Lei, che Io ho mandato per gli umili. Guai!
Ma voi figlioli, voi lo sentite il richiamo di una Mamma addolorata e pure gioiosamente certa che il vostro impegno vi condurrà ad essere nuovi Cristi, sì, ad essere tabernacoli viventi. Figli miei, a chi vi chiede: – Ma voi, ma tu, chi credi di essere? – Voi dite: – Sono un servo, ma del più grande Padrone!
Figlioli miei, proseguite in umiltà ad essere preghiera. Amate, vogliatevi bene, vogliate bene a tutti, a tutti! Svestitevi di ciò che avete e sappiatelo donare con generosità, con cuore grande ai fratelli.
Fate penitenza, penitenza, sì, sacrifici. E i fioretti, i fioretti non sono solo per i bimbi, perché davanti a Dio, figlioli miei, siete tutti bimbi, piccoli bimbi, che hanno bisogno di piangere poggiando il cuore sul Cuore di Gesù e dire: – Perdonami! Ho fatto qualche birichinata, Gesù. Perdonami, Amami! Voglio amarti, Gesù. Ti voglio amare quando ti vedo radioso correre verso Gerusalemme dove t’attende il dolore, il tradimento. Voglio amarti ed essere sveglio con Te quando sei a
pregare nell’orto. Voglio, Gesù, essere con Te lungo la via del dolore, per essere con Te corredentore.
Preparami Gesù, fortificami, perché io possa morire con Te, perché Gesù, io voglio risorgere con Te -.
Preparatevi figlioli, avvicinandovi sovente al grande Sacramento della Penitenza, mistero ineffabile dell’amore e del perdono di Dio; accostandovi a
ricevere con cuore ben preparato, pulito, a ricevere Gesù nell’Eucarestia. Oh figlioli, vivete i vostri Sacramenti: sono il grande dono di Dio, col suo amore, con la sua misericordia.
Ecco, vi chiedo: impegnatevi per vivere il Santo Vangelo e i miei richiami che ad esso costantemente vi richiamano. Vi benedico figlioli miei.
Benedico l’acqua, i fiori e i ceri, e benedico le immagini dei cari che voi avete portato qui nella vostra preghiera. E benedico tutti coloro che avete
affidato al vostro fratello, che è mio strumento perché Dio lo ha voluto e lo vuole; benedico tutti quelli che avete portato nei vostri cuori, che vorrete portare nei vostri cuori: i sofferenti, i giovani, i bimbi, gli anziani. Benedico tutto ciò che desiderate sia bendetto. Scenda come una rugiada su di voi la benedizione di Dio da me invocata per voi: di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, fratello vostro, Gesù, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ecco, figli miei, il 14, nel primo pomeriggio, saremo ancora qui a pregare, a pregare per la pace, a pregare per quella pace che gli uomini si illudono di avere raggiunto, ma pace non v’è; a pregare perché la pace, dono di Dio, sia convertita in volontà, in impegno di giustizia, poiché non vi può essere pace se non v’è giustizia, come non v’è carità se non v’è giustizia. Gli uomini devono essere giusti se vogliono vivere la pace di Dio.
Vi abbraccio figli miei, vi bacio tutti, ad uno ad uno, vi impongo le mani, vi seguo. Vi bacio figli, ciao!

IDDIO VI CONCEDE GIORNI, ANNI PER ESSERE SUOI STRUMENTI D’AMORE NON PERCHE’ VI CHIUDIATE NELL’EGOISMO

VI PROPONGO UN NUOVO IMPEGNO: PREGARE PER LA LIBERAZIONE DALLE FORZE DEL MALE PALAZZETTO DELLO SPORT (CARPI) 10 MARZO 1991 ASSEMBLEA ANNUALE GENERALE “FIGLI MAMMA DELLA PACE”

Figlioli miei, Io sono con voi, sono sempre con voi, in mezzo a voi. Vi sono vicina quando vacillate per incoraggiarvi, vi sono vicina quando cadete per
sostenervi; vi sono vicina quando sapete camminare secondo Cristo Gesù per dirvi: – Coraggio figlio, figlio mio! Ti voglio uguale al mio grande Figlio -.
‘Ecco perché figlioli più volte vi ho chiesto: – Siate dei Cristi! -. Certo, è l’imitazione di Cristo il vostro programma, e perciò l’umiltà, e perciò l’amore, l’amore verso i fratelli; l’amore che è dono, non è mai richiesta; l’amore che è
dedizione, non è mai pretesa; l’amore che è dono completo di sè ai fratelli e perciò a Dio.
E’ preghiera, preghiera intensa, “uomini preghiera”; penitenza, anche penitenza figli miei. Ecco, Io vi ringrazio: grazie, sì figli miei. Avete testimoniato, Lo avete testimoniato a voi stessi e ai fratelli. Non Lo avete potuto testimoniare al mondo, al mondo che è fuori, che è oltre. Verrà tempo in cui sarete anche chiamati a testimoniare più intensamente, al mondo che è fuori, la vostra vera, grande fede. E voi dite: – Ma Mamma, ho tanta poca fede! -. Figli, testimonierete quella fede
che avrete saputo difendere, ma che è la fede che Dio vi ha concesso e vi concederà. Grazie vi ho detto, figli, perché vi impegnate a camminare sulla via
di Cristo. Il Signore vi chiede soltanto questo: impegno. Il Signore Dio vi conosce tutti, ad uno ad uno. Conosce le vostre debolezze, la vostra fragilità, i vostri desideri di diventare dei grandi eroi e l’incapacità di affrontare anche le piccole difficoltà. E allora impegnatevi e Dio farà di voi, Dio, il suo Spirito vi plasmerà, vi forgerà, farà di voi dei degni figli suoi. E’ tutto: diventare dei veri degni figli di Dio. E’ tutto, è tutto figli miei! Cari figli, non lasciatevi convincere da chi grida alla pace, da chi grida alla vittoria, da chi erige nuovi idoli. Figlioli, è l’uomo che è uscito vinto! Attenti, la sconfitta della ragione, dei sentimenti, la sconfitta del cuore! Ecco… la sconfitta del cuore! E voi pregate figli miei, ve lo ripeto, siate preghiera. Qualcosa, voi, tanti vostri fratelli, sono riusciti ad attenuare in questi grandi castighi che Dio ha permesso e permetterà. Insistete ancora, perché Dio abbia ad attenuare altri e più grandi dolori per gli uomini. Paesi vostri vicini che insorgono, ed è la sofferenza, ed è la distruzione.
Paesi molto più lontani dove si continua a uccidere, a trucidare, e la natura che si ribella: i mari che si gonfiano, i vulcani che scaricano fuoco. Voi siate sereni, conquistate la serenità della vostra donazione quotidiana. Siate sempre pronti, pronti, poiché il Signore viene quando non lo aspettate.
Improvviso si rivelerà a voi, ai vostri fratelli: beati coloro che non solo lo sapranno riconoscere, ma lo sapranno accettare, lo sapranno soprattutto amare.
Amatelo fin d’ora, amatelo nei fratelli! Non riempitevi la bocca, le orecchie, il cuore di parole, ma amate sul serio! Oh! quanto è facile piangere,
commuoversi per i fratelli che muoiono di fame, e morire quasi di troppa abbondanza! Oh! com’è facile dire: poverini! Ma chi sono i veri poverini?
Chiedetevelo figli miei! Chi sono? Sono coloro che mancano di tutto o siete voi che avete abbondanza di troppo? Le briciole che cadono dai vostri deschi, gli
abiti di cui siete stanchi, perché fuori moda magari, finiscono nel pattume, potrebbero salvare, vestire un fratello. E tuttavia è la mensa, sono gli armadi
che sono troppo abbondanti, troppo pieni, troppo carichi. Vuotate un po’ quelle tavole, quegli armadi figli, ma sul serio! Non ve lo dico per fare poesia,
letteratura figli miei! Vuotateli un po’. Datene a chi non ne ha e diventerete ricchi! E’ un impegno grande che vi chiedo: vi chiedo di andare contro corrente, vi chiedo le case un po’ meno adorne, vi chiedo qualche ninnolo in meno, vi chiedo qualche sacrificio. Ricordatevi figli: quando a Dio vi presenterete e mostrerete le mani, non porterete le case, le fabbriche, i poderi, le pellicce, non porterete i cibi succulenti da mostrare a Dio; non porterete le autovetture, le piscine; non porterete certe scarpe, certi abiti, ma nelle mani porterete il
vostro amore per i fratelli, la vostra generosità, la vostra giustizia, figli
miei. E Dio, trovandovi le mani così cariche di amore dirà: – Vieni figlio mio, sei stato degno, mi hai conquistato, mi hai rubato il cuore -. Oh! quanto vorrei e potrei piangere per chi soffre, e quanto piango per chi non soffre, ma lascia soffrire non muovendo un dito per i fratelli. Sono venuta a dirvi, figli miei, a ricordarvi queste cose e sono venuta per proporvi, darvi un nuovo impegno, se lo accettate, se lo desiderate: è quello di
pregare per la vostra, ma soprattutto per la liberazione dalle forze del male, vere, reali, che mortificano, che pongono in difficoltà, che distruggono fisicamente, tanti, tanti vostri fratelli.
11 Signore Dio vi offre questo grande impegno, grandissimo figlioli. Siete parti, cellule del Corpo Mistico di Cristo Gesù. Siate cellule radianti! Siate
cellule vive! Vi chiedo molto? Se volete figli, in nome di Cristo Gesù, in nome del Padre, dello Spirito d’Amore, per l’amore che portate verso i fratelli,
pregate, poiché è importante che i vostri fratelli siano alleviati nel corpo, nella casa, in ciò che li attornia, delle tentazioni, delle interferenze del
maligno, della sua violenza che vieppiù scatena, particolarmente su chi intende camminare sulla via del Nazzareno. Ecco figli miei, il 23 a sera Io tornerò alle Pioppelle per salutarvi, per
abbracciarvi tutti, per portarvi il bacio della Mamma e per aiutarvi a prepararvi agli ultimi giorni, i giorni del martirio (la Passione e morte di
Gesù). Oggi figli miei, vi ricordo, preparatevi a festeggiare un altro vostro grande protettore, il mio amato consorte Giuseppe, grande taumaturgo. Lui che ha saputo vegliare e custodire, mantenere, ha saputo essere guida al Figlio di Dio, guida anche voi, vi aiuta, vi sostiene per volontà di Dio, vi consola, opera grandi cose. Ecco, metà del percorso di questa Santa Quaresima è stato percorso; rimane l’altra metà: percorretela nella carità.
Grazie perché vi sforzerete, grazie figli miei. In nome di Dio che è Padre, del Figlio mio e Figlio di Dio, Gesù, fratello vostro e in nome dello Spirito
d’Amore, il ministro vi benedirà e nella sua benedizione c’è la benedizione della Mamma, della Mamma che vi accompagna, della Mamma che vi segue, della Mamma che assieme al vostro Angelo Custode, agli Angeli Custodi delle vostre famiglie, delle vostre vie, delle vostre parrocchie, delle vostre nazioni, viseguono assieme a S. Giuda Taddeo, assieme a S. Giuseppe, mio carissimo sposo e custode, assieme a tutti i Santi, assieme ai vostri cari, famigliari e parenti che hanno raggiunto la gloria di Dio e vi hanno preceduto nel cammino della fede.
Figli, benedico voi, le vostre famiglie, particolarmente i bimbi, i giovani, gli
anziani, i sofferenti, benedico i presuli di questa diocesi, delle vostre diocesi; benedico i vostri sacerdoti, tutti i missionari; le religiose, i
religiosi, i volontari, le anime che. chiuse fra mura, donano ogni attimo della loro vita nella contemplazione, nella preghiera: fonti di energia infinita. Benedico le immagini che avete portato dei vostri cari e quelle che avreste voluto portare e tutti coloro che in questo momento ricordate con tanto affetto.
Benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto, qui, nelle vostre case, sulle vostre autovetture, nei luoghi di lavoro; benedico, figli, il vostro camminare.
Cari, ricordate: camminare nel fango è grande rischio, ci si imbrattano le scarpe, vero?
Ecco, imparate a camminare in questo fango senza sporcarvi le scarpe. Imparate a camminare nel mondo che nega l’amore, amando. Nel mondo che è egoista, donando. Nel mondo che è senza luce, col cero in mano: la vostra fede che vi servirà spiritualmente e fisicamente. Luce dei cuori, Gesù, illuminaci, scaldaci, bruciaci!
Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Grazie, figli; andate, vi accompagno.
Porteremo al mondo il desiderio della giustizia e della pace vera, l’esempio vero. Ciao.

1 3 4 5 6