DARE ESEMPIO DI COMPRENSIONE, ACCETTAZIONE, UMILTÀ’: QUESTA E’ SOLIDARIETÀ’ GARGALLO DI CARPI, 1 MAGGIO 1991 (S. Giuseppe Artigiano)

Figlioli miei cari, grazie figli della vostra testimonianza, con la quale avete voluto dare inizio a questo mese che la Santa Chiesa dedica a me.
Oh figlioli, la vostra testimonianza sia completa, piena, ed è per questo che Io continuo a venirvi a richiamare e ritorno a richiedervi la solidarietà. Figli, è tempo di solidarietà. Oh, come vorrei (e prego per voi il Figlio mio diletto, perché attraverso lo Spirito d’Amore vi conceda di comprendere e di avere la forza di realizzare la
vera solidarietà) come vorrei che comprendeste, figli miei, che la solidarietà non è soltanto offrire ai fratelli le briciole che cadono dalla mensa: è
dividere ciò che c’è sulla mensa. Vi chiedo molto? E’ dividere i vostri abiti, è dividere le vostre possibilità, così le chiamate. Solidarietà è essere vicini ai giovani, ai bimbi, agli anziani, ai sofferenti, non solo vicini fisicamente,vicini col
ricordo, vicini col sorriso, vicini con la comprensione, con l’accettazione, vicini con l’amore, vicini con la preghiera. I giovani che, (quanti!) abbandonano i veri ideali per nuovi ideali di distruzione, frastornati dai rumori, dalle musiche, avvinti dai vizi della droga e dell’impurità, si
abbandonano a ideali per i quali non hanno un domani da offrire, nè a se stessi,nè agli altri.
I b imbi, i bimbi particolarmente che in questo mese si preparano a ricevere i Sacramenti della S. Confermazione e della Eucarestia, solidarietà con loro: vicini a loro, pregare con loro e per loro, dare esempio, esempio di bontà. Questa è solidarietà, figli miei. Dare esempio di comprensione, di accettazione, di umiltà, questa è solidarietà.
Essere vicini agli sposi, a coloro che non apprezzano più il sacramento al quale hanno legato la loro vita, pregare con loro e per loro. Essere vicini ai fidanzati, perché comprendano che la virtù deve essere la base del loro rapporto, perché non c’è possibilità di vita vera se questa è distrutta
dal vizio, dal tradimento, dalla lussuria. Per i sofferenti nel corpo e nell’anima, solidarietà: essere vicino a loro col sorriso, col conforto, con
l’aiuto fattivo, vero (Grazie ai volontari!) essere vicino a loro, solidarietà. Essere vicino ai Sacerdoti, ministri di Dio, non lasciarli nella solitudine, fare sentire l’affetto, il rispetto, fare sentire che gli dovete tanto, perché Dio ha dato loro l’incarico di darvi tanto.
Solidarietà! Solidarietà coi principi della Chiesa, i Vescovi, col Vicario di Cristo: luce, luce in questa società che sta annegando nel buio del vizio e del
peccato. Solidarietà! E’ un programma vasto che vi dò, figli miei, ma ne siete capaci, ne siete
capaci, e allora è donando che arriverete alla vera, grande conversione, e vivrete in Cristo Gesù, vivrete le sue parole, vivrete la sua missione, vivrete
la sua vita, la sua croce, la sua risurrezione.
Vincerete la morte, vincerete il demonio, vincerete per Dio che è Padre, per Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, per Dio che è Spirito Santo d’Amore.
Cari figli, il 18 a sera tornerò a darvi il mio saluto, il mio abbraccio, a spronarvi ancora, a indirizzarvi. Oh figli, vi voglio santi. Non vi spaventi la santità. Santità significa vivere
in Dio per i fratelli, vivere con i fratelli per Dio, nell’amore, figli. Vi benedico tutti, ad uno ad uno, benedico i vostri cari, benedico coloro che avete
voluto ricordare nelle vostre preghiere presso questa stele o percorrendo queste vie sepolte dal verde, in preghiera di testimonianza. Benedico tutte le immagini che avete portate con voi, quelle che avreste voluto portare. Benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto e benedico tutti coloro che
volete Io benedica particolarmente, nel nome di Dio che è Padre, in nome di Dio che è Figlio, fratello vostro, in nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ecco figli, vi sarò sempre al fianco, Gesù è al vostro fianco, per testimoniarlo, per essere nel mondo portatori di Cristo, tabernacoli viventi, esempi. Preparatevi a partire chiedendo a Gesù di saperlo amare attraverso l’amore ai fratelli e diciamogli assieme: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù!
Grazie figlioli, la pace di Dio regni nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nella società, nel mondo, che ha sete di solidarietà, di giustizia e di pace. Ciao.