VI PROPONGO UN NUOVO IMPEGNO: PREGARE PER LA LIBERAZIONE DALLE FORZE DEL MALE PALAZZETTO DELLO SPORT (CARPI) 10 MARZO 1991 ASSEMBLEA ANNUALE GENERALE “FIGLI MAMMA DELLA PACE”

Figlioli miei, Io sono con voi, sono sempre con voi, in mezzo a voi. Vi sono vicina quando vacillate per incoraggiarvi, vi sono vicina quando cadete per
sostenervi; vi sono vicina quando sapete camminare secondo Cristo Gesù per dirvi: – Coraggio figlio, figlio mio! Ti voglio uguale al mio grande Figlio -.
‘Ecco perché figlioli più volte vi ho chiesto: – Siate dei Cristi! -. Certo, è l’imitazione di Cristo il vostro programma, e perciò l’umiltà, e perciò l’amore, l’amore verso i fratelli; l’amore che è dono, non è mai richiesta; l’amore che è
dedizione, non è mai pretesa; l’amore che è dono completo di sè ai fratelli e perciò a Dio.
E’ preghiera, preghiera intensa, “uomini preghiera”; penitenza, anche penitenza figli miei. Ecco, Io vi ringrazio: grazie, sì figli miei. Avete testimoniato, Lo avete testimoniato a voi stessi e ai fratelli. Non Lo avete potuto testimoniare al mondo, al mondo che è fuori, che è oltre. Verrà tempo in cui sarete anche chiamati a testimoniare più intensamente, al mondo che è fuori, la vostra vera, grande fede. E voi dite: – Ma Mamma, ho tanta poca fede! -. Figli, testimonierete quella fede
che avrete saputo difendere, ma che è la fede che Dio vi ha concesso e vi concederà. Grazie vi ho detto, figli, perché vi impegnate a camminare sulla via
di Cristo. Il Signore vi chiede soltanto questo: impegno. Il Signore Dio vi conosce tutti, ad uno ad uno. Conosce le vostre debolezze, la vostra fragilità, i vostri desideri di diventare dei grandi eroi e l’incapacità di affrontare anche le piccole difficoltà. E allora impegnatevi e Dio farà di voi, Dio, il suo Spirito vi plasmerà, vi forgerà, farà di voi dei degni figli suoi. E’ tutto: diventare dei veri degni figli di Dio. E’ tutto, è tutto figli miei! Cari figli, non lasciatevi convincere da chi grida alla pace, da chi grida alla vittoria, da chi erige nuovi idoli. Figlioli, è l’uomo che è uscito vinto! Attenti, la sconfitta della ragione, dei sentimenti, la sconfitta del cuore! Ecco… la sconfitta del cuore! E voi pregate figli miei, ve lo ripeto, siate preghiera. Qualcosa, voi, tanti vostri fratelli, sono riusciti ad attenuare in questi grandi castighi che Dio ha permesso e permetterà. Insistete ancora, perché Dio abbia ad attenuare altri e più grandi dolori per gli uomini. Paesi vostri vicini che insorgono, ed è la sofferenza, ed è la distruzione.
Paesi molto più lontani dove si continua a uccidere, a trucidare, e la natura che si ribella: i mari che si gonfiano, i vulcani che scaricano fuoco. Voi siate sereni, conquistate la serenità della vostra donazione quotidiana. Siate sempre pronti, pronti, poiché il Signore viene quando non lo aspettate.
Improvviso si rivelerà a voi, ai vostri fratelli: beati coloro che non solo lo sapranno riconoscere, ma lo sapranno accettare, lo sapranno soprattutto amare.
Amatelo fin d’ora, amatelo nei fratelli! Non riempitevi la bocca, le orecchie, il cuore di parole, ma amate sul serio! Oh! quanto è facile piangere,
commuoversi per i fratelli che muoiono di fame, e morire quasi di troppa abbondanza! Oh! com’è facile dire: poverini! Ma chi sono i veri poverini?
Chiedetevelo figli miei! Chi sono? Sono coloro che mancano di tutto o siete voi che avete abbondanza di troppo? Le briciole che cadono dai vostri deschi, gli
abiti di cui siete stanchi, perché fuori moda magari, finiscono nel pattume, potrebbero salvare, vestire un fratello. E tuttavia è la mensa, sono gli armadi
che sono troppo abbondanti, troppo pieni, troppo carichi. Vuotate un po’ quelle tavole, quegli armadi figli, ma sul serio! Non ve lo dico per fare poesia,
letteratura figli miei! Vuotateli un po’. Datene a chi non ne ha e diventerete ricchi! E’ un impegno grande che vi chiedo: vi chiedo di andare contro corrente, vi chiedo le case un po’ meno adorne, vi chiedo qualche ninnolo in meno, vi chiedo qualche sacrificio. Ricordatevi figli: quando a Dio vi presenterete e mostrerete le mani, non porterete le case, le fabbriche, i poderi, le pellicce, non porterete i cibi succulenti da mostrare a Dio; non porterete le autovetture, le piscine; non porterete certe scarpe, certi abiti, ma nelle mani porterete il
vostro amore per i fratelli, la vostra generosità, la vostra giustizia, figli
miei. E Dio, trovandovi le mani così cariche di amore dirà: – Vieni figlio mio, sei stato degno, mi hai conquistato, mi hai rubato il cuore -. Oh! quanto vorrei e potrei piangere per chi soffre, e quanto piango per chi non soffre, ma lascia soffrire non muovendo un dito per i fratelli. Sono venuta a dirvi, figli miei, a ricordarvi queste cose e sono venuta per proporvi, darvi un nuovo impegno, se lo accettate, se lo desiderate: è quello di
pregare per la vostra, ma soprattutto per la liberazione dalle forze del male, vere, reali, che mortificano, che pongono in difficoltà, che distruggono fisicamente, tanti, tanti vostri fratelli.
11 Signore Dio vi offre questo grande impegno, grandissimo figlioli. Siete parti, cellule del Corpo Mistico di Cristo Gesù. Siate cellule radianti! Siate
cellule vive! Vi chiedo molto? Se volete figli, in nome di Cristo Gesù, in nome del Padre, dello Spirito d’Amore, per l’amore che portate verso i fratelli,
pregate, poiché è importante che i vostri fratelli siano alleviati nel corpo, nella casa, in ciò che li attornia, delle tentazioni, delle interferenze del
maligno, della sua violenza che vieppiù scatena, particolarmente su chi intende camminare sulla via del Nazzareno. Ecco figli miei, il 23 a sera Io tornerò alle Pioppelle per salutarvi, per
abbracciarvi tutti, per portarvi il bacio della Mamma e per aiutarvi a prepararvi agli ultimi giorni, i giorni del martirio (la Passione e morte di
Gesù). Oggi figli miei, vi ricordo, preparatevi a festeggiare un altro vostro grande protettore, il mio amato consorte Giuseppe, grande taumaturgo. Lui che ha saputo vegliare e custodire, mantenere, ha saputo essere guida al Figlio di Dio, guida anche voi, vi aiuta, vi sostiene per volontà di Dio, vi consola, opera grandi cose. Ecco, metà del percorso di questa Santa Quaresima è stato percorso; rimane l’altra metà: percorretela nella carità.
Grazie perché vi sforzerete, grazie figli miei. In nome di Dio che è Padre, del Figlio mio e Figlio di Dio, Gesù, fratello vostro e in nome dello Spirito
d’Amore, il ministro vi benedirà e nella sua benedizione c’è la benedizione della Mamma, della Mamma che vi accompagna, della Mamma che vi segue, della Mamma che assieme al vostro Angelo Custode, agli Angeli Custodi delle vostre famiglie, delle vostre vie, delle vostre parrocchie, delle vostre nazioni, viseguono assieme a S. Giuda Taddeo, assieme a S. Giuseppe, mio carissimo sposo e custode, assieme a tutti i Santi, assieme ai vostri cari, famigliari e parenti che hanno raggiunto la gloria di Dio e vi hanno preceduto nel cammino della fede.
Figli, benedico voi, le vostre famiglie, particolarmente i bimbi, i giovani, gli
anziani, i sofferenti, benedico i presuli di questa diocesi, delle vostre diocesi; benedico i vostri sacerdoti, tutti i missionari; le religiose, i
religiosi, i volontari, le anime che. chiuse fra mura, donano ogni attimo della loro vita nella contemplazione, nella preghiera: fonti di energia infinita. Benedico le immagini che avete portato dei vostri cari e quelle che avreste voluto portare e tutti coloro che in questo momento ricordate con tanto affetto.
Benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto, qui, nelle vostre case, sulle vostre autovetture, nei luoghi di lavoro; benedico, figli, il vostro camminare.
Cari, ricordate: camminare nel fango è grande rischio, ci si imbrattano le scarpe, vero?
Ecco, imparate a camminare in questo fango senza sporcarvi le scarpe. Imparate a camminare nel mondo che nega l’amore, amando. Nel mondo che è egoista, donando. Nel mondo che è senza luce, col cero in mano: la vostra fede che vi servirà spiritualmente e fisicamente. Luce dei cuori, Gesù, illuminaci, scaldaci, bruciaci!
Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Grazie, figli; andate, vi accompagno.
Porteremo al mondo il desiderio della giustizia e della pace vera, l’esempio vero. Ciao.