AMATE GESÙ’ IN TUTTI CARPI, 20 DICEMBRE 1987 ORE 21,40 – IV DOMENICA DI AVVENTO
Figli miei! Grazie figlioli, grazie per le vostre preghiere. Le porgo a Gesù, a Dio Padre, allo Spirito d’Amore, perché su di voi, sulle vostre famiglie, sulle parrocchie, sulle diocesi, sul mondo facciano ricadere una rugiada di grazie. Figlioli miei, Gesù, il Cristo, nasce nei vostri cuori. Sappiate accoglierlo: riscaldatelo, nutritelo, fatelo crescere in voi. Sì, figlioli. Quando voi avrete aiutato un fratello affamato, avrete dato da bere all’assetato, avrete consolato chi giace nel dolore, figlioli, l’avrete fatto a Gesù. Ma pensate! Voi dite: è difficile! Eppure, pensate quanto è facile amare Gesù! Amatelo nei vostri fratelli, amatelo nei fratelli che a voi sono vicini, nei familiari. Amatelo nei fratelli più lontani, amatelo nei fratelli che non lo amano, amatelo nei fratelli che lo odiano. Solo così, figlioli, amerete Gesù. Voi dite: “Il Bambinello”. Quel Bambinello, figlioli, è Dio! E’ Dio!
Ricordate, figlioli miei! Vivete ogni giorno i santi sacramenti. Partecipate coi vostri sacrifici al Sacrificio di Gesù, per potere con Lui, salire alla Gloria del Padre.
Figlioli, tante volte le avete sentite queste parole da ministri di Dio, le avete lette. Ma che serve, figlioli, ascoltare, leggere, ma non vivere. Ecco che Io vi richiamo: figlioli vivete la Parola, il Vangelo, vivete i Santi Sacramenti. Vivete… vivi nel Corpo Mistico di Cristo.
Sia per voi, conversione in umiltà, carità, preghiera, preghiera, preghiera e penitenza, digiuno, mortificazioni. Figlioli, a chi vi dice: “La Mamma rispolvera cose ormai abbandonate”. Dite figlioli: “La Mamma rispolvera il Vangelo”.
Il Vangelo è eterno, neppure una virgola deve cadere. Coraggio figlioli, vivete la vostra scelta! Non abbiate a temere gli uragani. Sapete cosa significa, eh? Non abbiate a temere gli uragani. State sotto il mio manto. C’è Gesù! A cui, figlioli, col cuore, veramente col cuore, diciamo: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo!
Figlioli, la Mamma nel salutarvi, vi porta nel cuore: porta il pensiero di chi soffre nel corpo e nell’anima, porta chi soffre di indigenza, chi soffre la fame, la sete, il freddo, la solitudine, l’abbandono, il tormento di non riuscire ad amare Dio come dovrebbe e vorrebbe.
Figlioli miei, statemi vicino! Io vi abbraccio e lasciate che stassera, anziché i vostri fratelli (che continueranno però a farlo assieme ad altri che il 9 a sera Io indicherò) lasciate che sia Io ad imporvi le mani… (il veggente ha abbassato la testa e tutti l’hanno imitato, rimanendo per una ventina di secondi in raccoglimento). Figlioli miei, vi amo, vi amo figlioli… E la benedizione di Dio Padre, di Gesù Figlio, Fratello vostro, dello Spirito d’Amore e della Mamma scenda su di voi, sulle vostre famiglie, sulla Chiesa, sul mondo. Porti pace, porti amore, porti sincerità. Siate sinceri con Dio, eh! A Dio non si raccontano frottole. Il 9 a sera figlioli, chiederò a Gesù di non farvi soffrire tanto freddo. Tornando alle vostre case, siate prudenti, portate la benedizione della Mamma, portate Gesù! Portate Gesù!