RICONOSCETE NEI VOSTRI FRATELLI GESÙ’ CHE SOFFRE, PIANGE, IMPLORA, HA FAME, SETE, FREDDO… GARGALLO DI CARPI, 14 APRILE 1991

Figlioli miei, grazie delle vostre calde preghiere. Ho raccolto, figli miei, tutte le vostre richieste, le vostre angosce, i vostri dolori, i vostri
desideri, e li porgerò a Gesù, ecco, con un serto grande di fiori: le vostre preghiere. Figli miei, oggi voglio richiamarvi particolarmente alla solidarietà, perché vi sia poi giustizia e la giustizia porti alla pace. Solidarietà fattiva,
vera, solidarietà fatta di cuore, non per mostrarsi, non per poter dire “ho fatto”, non per poter scrivere su quei fogli che la legge vi impone, ma solidarietà fatta di riconoscimento. Riconoscete nei vostri fratelli Gesù: Gesù che soffre, Gesù che piange, Gesù che implora, Gesù che ha sete, Gesù che ha fame, Gesù che gela, Gesù che corre coi piedi nella melma, Gesù che non ha un tetto, Gesù perseguitato, Gesù insultato, Gesù flagellato, incoronato di spine e
deriso, Gesù che porta il legno, Gesù che sul quel legno, su quella croce, dona tutto se stesso per i fratelli. Solidarietà, figlioli, fattiva. Ecco, quante volte la Mamma vi ha chiesto preghiera, vi ha chiesto umiltà, vi ha chiesto penitenza, vi ha chiesto amore; continuerà ancora figli miei, so quanto fate fatica e quanto soprattutto fanno fatica  Io sono vicina a tutti voi, ma particolarmente ai bimbi, quelli piccoli, che ricordano la grazia che è scesa su di loro: la grazia battesimale. E ricordo i bimbi che si preparano a diventare i soldati, difensori di Cristo Gesù, e quelli che si preparano a ricevere nel loro cuoricino Gesù vivo, vero, reale, col suo Corpo, il suo Amore, la sua Divinità, la sua Grazia. E i giovani e anche voi tutti figlioli, non più giovani, che dovreste ricordare come tappe ancor più importanti del compleanno: il Battesimo, siete diventati figli di Dio a pieno diritto; la Cresima Santa, unti, soldati di Cristo; la prima volta di quell’incontro meraviglioso con Cristo Gesù nella Eucarestia. E voi, figlioli miei, sposati, il giorno del Sacramento del matrimonio, grande Sacramento, ora tanto disconosciuto, il Sacramento del matrimonio. Ecco, sono vicina a tutti. Cristo Gesù morto e risorto, Cristo Gesù che ha sofferto e gioisce, Cristo Gesù che ogni giorno soffre in voi, pena in voi, ma in voi pure ha la forza della resurrezione e della vita. Vi benedico tutti, figli miei.
Verrò ad inaugurare con voi il 1° di maggio a sera, il mese che la Chiesa Santa di Dio dedica a Me, e sia un mese di grandi grazie per tutti gli uomini.
Vi abbraccio, benedico tutto ciò che desiderate sia bendetto e particolarmente le fotografie, le immagini dei vostri cari, dei vostri figli, nipoti, fratelli,
consorti, zii, amici; benedico l’acqua, i fiori, benedico le vostre autovetture, i pullman e chi li conduce; vi benedico e vi abbraccio tutti e vi ringrazio figlioli, vi ringrazio particolarmente perché da qui, da questa piccola stele che un giorno vorrà Iddio, diventi una grande Chiesa, un grande Tempio, dove accogliere tanti figli miei, portate con voi il desiderio, figli miei, di usare il massimo della solidarietà verso i fratelli, della carità, dell’amore, in umiltà: sarà una piccola penitenza, grande agli occhi di Dio. Vi bacio tutti, bacio i bambini piccoli, bacio i bimbi numerosi, i giovani che hanno voluto venire qui a pregare con voi e bacio voi tutti, gli anziani, chi ha avuto difficoltà, chi ha difficoltà nel camminare, nel rimanere fermo per tante ore, nel viaggiare, grazie figli. Ciao.