PREGHIAMO PER i SACERDOTI, PREGHIAMO IL SIGNORE CHE CONCEDA ALLA SUA CHIESA NUOVI GRANDI SACERDOTI Messaggio del primo lunedi del mese ­ Sarnico (Bg) – 3 agosto 1992

Figlioli miei cari, ecco, qui con noi c’è Gesù, Gesù vivo, vero, reale come nell’Eucarestia, è qui, è qui con noi per pregare il Padre di Misericordia, per pregare lo Spirito di fortezza e di umiltà. Figlioli cari, il tempo stringe, troppi, troppi stanno perdendo tempo, troppi sono presi dalle pause inutili, dalle piccole, grandi vigliaccherie. Dio, il Dio della generosità, il Dio della forza, il Dio dell’amore deve trionfare su questo mondo, deve trionfare soprattutto sulla Sua Chiesa Santa. Per voi figli, una particolare raccomandazione, e dico per voi, per dire: per tutti i miei figli-Gesù vi chiede per mezzo mio, attraverso il mio strumento, vi chiede preghiera, preghiera e penitenza, non è più tempo di dire: – non ho tempo – non è tempo di vacanze davanti all’amore di Dio, l’amore non va in vacanza, l’amore è costante, l’amore è fedele, l’amore è sempre pronto, l’amore è generoso, l’amore è disponibile, l’amore è sempre vivo, vivo nel cuore, vivo negli animi; non è tempo di riposo, tempo di riposo del corpo, ma non di riposo dello spirito perché lo spirito deve essere in attività, in continuo contatto con quel Dio che sta tornando sulla terra, e quando tornerà?
Figli miei, si fa sempre più vicino il tempo e quando tornerà voi siate pronti ad accoglierlo con la vostra umiltà, con la vostra semplicità, la vostra serenità, pronti con la vostra fiaccola nelle mani come le vergini, pronti per dire: – E’ arrivato lo Sposo, glorifichiamo Iddio. Alleluia! Alleluia! Alleluia! -Qui, figli miei, come in tanti luoghi è Chiesa, una Chiesa grande come la terra, grande come l’universo, le pareti sono le pareti dell’amore e perciò pareti che non dividono, ma che coinvolgono, che avvincono, è tetto il cielo, verso il quale voi dovete tendere; oh, non il cielo astronomico, ma il cielo, la gloria, la gioia, la luce, la vita in Dio. (Ndr: l’incontro di preghiera si teneva all’aperto, in un giardino). Queste, figli miei, non sono considerazioni di altri tempi, perché è sempre il tempo della vita, è sempre il tempo dell’amore, ma oggi soprattutto in cui il mondo sta vivendo cose drammatiche e sempre più le vivrà, in cui alla cattiveria degli uomini e dei fratelli si aggiungeranno le vicissitudini tremende del creato, in cui alla ingenerosità, all’ingiustizia degli uomini si aggiungeranno le alluvioni, i terremoti, le grandi catastrofi.
In questo tempo in cui gli uomini, figli miei, non vogliono pensare più a Dio, lo ritengono lontano, lontano a farsi, come usate dire voi, a farsi i propri fatti e non pensano che Dio è la storia, Dio vive nell’eternità e nel tempo perché Dio è Dio.
Figli miei, vi chiedo di fare veramente sul serio, oh quante volte ve l’ho chiesto, quante volte… E come vorrei rivolgermi particolarmente a quei dilettissimi miei figli, ministri di Dio, oh quanto dolore nel mio cuore di Madre, quanto dolore… ma gioisco, gioisco perché ho di questi miei figli diletti che si adoperano con generosità, con entusiasmo, nell’umiliazione, nella persecuzione, nelle difficoltà più grandi, si adoperano per stare vicino ai fratelli, per consolarli, loro che devono già essere consolati, per aiutarli, loro che devono essere aiutati, per portare loro la parola vera, vera del Vangelo, per portare la parola vissuta nell’esempio, nella purezza, nella donazione; grazie figli miei, voi siete la salvezza di questa Chiesa Santa di Dio che sta precipitando.
E voi figli miei cari, diletti figli, siate al fianco di questi sacerdoti, siate al fianco, con la preghiera, di tutti i sacerdoti, smettetela di farvi solo parte critica, ma pregate di più, pregate di più, pregate perché abbandonino le paure, gli egoismi, perché non vogliano più bere fino in fondo il calice dei vizi, quel calice che con una scelta personale, perché chiamati da Dio, hanno voluto allontanare e che oggi invece hanno ripreso fra le mani, assetati di benessere, assetati di egoismo, assetati di impurità.
Ma se voi, figli miei, non pregate per loro… perché vi permettete di criticarli sempre? Ma non sapete figli, che è una vostra grande responsabilità? Vi prego col cuore di Madre, pregate per loro, preghiamo per loro, preghiamo il Signore Dio, Gesù, che conceda alla Sua Chiesa, nuovi grandi sacerdoti, ministri Suoi, veri, santi. Preghiamo assieme, figli miei, in questa grande Chiesa, stasera, proprio nell’orario in cui vi avevo abituato a venirvi a trovare alle Pioppelle, tempo addietro, vi ricordate? Ecco, preghiamo assieme per la pace del mondo, preghiamo assieme per chi è nella disperazione, preghiamo assieme per chi soffre, preghiamo assieme per le mamme che attendono i bimbi, perché sappiano apprezzare, tutte, la vita; preghiamo assieme per i bimbi piccoli e le mamme che li accudiscono e i più grandicelli e per i giovani, particolarmente i giovani: la forza, la speranza, la certezza della nuova Chiesa di Dio, più grande e più Santa, sempre. Preghiamo assieme per gli anziani, preghiamo assieme per chi ha perduto la fede, per chi si è abbandonato soltanto al desiderio dell’appagamento di ogni vizio, di ogni benessere; preghiamo assieme il Signore perché vi doni attraverso lo Spirito, la grazia grande della generosità, di un cuore che ha depositato nel cuore di Gesù, nel Suo Sangue Preziosissimo perché diventi un cuore nuovo, preghiamo assieme figli miei cari anche per le necessità di tanti vostri fratelli, necessità improcastinabili, per quelli che stanno morendo di fame, di sete, che non hanno un letto, che non hanno un letto in cui riposare. Vi invito ancora una volta figlioli, ma vi ringrazio, perché già lo state facendo, spogliate un po’ quei vostri deschi così pieni, non raccogliete soltanto le briciole, ma spogliate quelle mense per poter sfamare, dissetare, aiutare i vostri fratelli che soffrono; siate i samaritani buoni, uniti come erano i samaritani, poveri come i samaritani, ma samaritani buoni. Benedico, figli miei, tutti voi, le vostre famiglie, particolarmente benedico le vostre parrocchie, benedico in modo del tutto particolare i ministri di Dio, i religiosi, quelli che qui sono convenuti e quelli che non hanno potuto, che sono stati trattenuti, quelli che sono stati coerciti; benedico tutte le immagini fotografiche che avete voluto portare qui con voi e tutti quelli che avete portato con voi nella vostra preghiera e i vostri desideri buoni e benedico questi fiori meravigliosi, grazie figli miei, lo sapete, mi piacciono i fiori come piacciono a tutte le mie figlie, ma piacciono anche a Gesù, questi rappresentino i fiori delle vostre preghiere, rappresentino i vostri rosari: catene di rose, profumo di rose, profumo di cielo, profumo d’amore. Benedico ora, figli miei, voi tutti e chi desiderate Io abbia a benedire assieme ai ministri di Dio che verranno qui vicino a Me, li aspetto, certo che li aspetto, qui vicino a Me, li aspetto: li aspetto per benedirvi figli, perché in loro vi è la potenza, la forza, la benedizione di Dio, la benedizione della Trinità Santissima. Figli, in meditazione, in silenzio, col cuore aperto, col cuore pronto, prima di questa benedizione vogliamo dire a Gesù col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
E allora scenda la benedizione di Dio che è Padre, di Gesù Dio che è Figlio, fratello vostro, dello Spirito d’Amore, Amen!
Vi seguo in attesa del ritorno di Cristo Gesù. Vi bacio tutti ad uno ad uno, bacio per primi, permettetemi, i piccolini, i bimbi, poi i più grandicelli, poi gli anziani, poi chi soffre e voi tutti.
Portate con semplicità il mio bacio a chi volete, baciando sulla gota, e dentro il vostro cuore dite: – La Mamma per volere di Gesù ti accarezza, ti benedice -. Oh figli, consolate Gesù, consolate Gesù! Testimoniatelo con semplicità, con umiltà! Io conto su di voi, conto proprio su di voi, chiamati da Cristo Gesù, voi che Io curo particolarmente, voi che vivrete il vostro impegno di testimoniare che Cristo Gesù è vivo nel mondo.
Cristo Gesù vivrà nel mondo, Cristo Gesù l’Amore.
Vi abbraccio, ciao figli miei.

LA VOSTRA PREGHIERA SIA COLLOQUIO: AL SIGNORE DITE LE VOSTRE PENE, ANGOSCE, NECESSITA’; LE CONOSCE AD UNA AD UNA, MA DITELE. Gargallo di Carpi – 26 luglio 1992

Figlioli miei cari, sono con voi in preghiera, sono sempre con voi, figli miei, ma particolarmente vicino a voi quando innalzate la vostra preghiera, quando siete “preghiera”. Oggi, vedete, è la giornata in cui la Chiesa Santa di Dio, con la liturgia della Parola, vi porta il richiamo che è un richiamo accorato: è il richiamo di Gesù alla preghiera. Oh! La Mamma ovunque appaia chiede preghiera, a voi lo chiede in modo del tutto particolare. La vostra preghiera sia perseverante, figli miei, sia fiduciosa, sia filiale, sia amichevole, aperta, sia la preghiera dell’amante, viva della certezza che il Signore Iddio, quando, secondo i suoi meravigliosi, imperscrutabili disegni, sa che è il meglio per i vostri interessi spirituali. Egli risponderà. Non abbiate mai a temere. Il Signore ascolta le vostre preghiere e Io ascolto le vostre preghiere, figli miei, e le depongo nel Cuore Divino di Gesù, a contatto con quel Preziosissimo Sangue. Figli, figli miei, con la vostra preghiera, voi stessi fatti preghiera, abbandonatevi all’amore di Dio, alla sua risposta che prima o poi giungerà, non abbiate a temere, giungerà.
Ma voi insistete, bussate a quella porta! E’ aperta, figli miei, quella porta, non è una porta chiusa. Bussate! Vorrei dirvi figli: bussate finché quella porta non l’avete sfondata. No… qualcuno dirà: “Ma come!? La Mamma che usa questi termini, la Mamma che dice che la porta è già aperta e dice di sfondarla… quasi un tema di violenza!”. Oh, no cari figli, è la violenza dell’amore questa, è la violenza della speranza, della fiducia, della certezza in Dio. Pregate, pregate sempre, pregate con le parole che Cristo Gesù vi ha dettate, ma pregate anche col cuore, con le vostre parole. La vostra preghiera sia colloquio. Al Signore Gesù, Iddio, dite le vostre pene, oh, le conosce, ma ditele; dite le vostre angosce, le conosce, ma ditele; dite i vostri bisogni, li conosce ad uno ad uno, ma diteli. Col Signore Gesù, con tanta umiltà confidate, confidatevi! A Lui tutto è possibile, ciò che è nel buono. Figli miei, i vostri sentimenti verso i fratelli siano sempre di perdono, di perdono perché il Signore Iddio abbia a perdonare voi.
Non riteniate mai disturbo da parte dei fratelli, anche se fisicamente lo è, ma ritenete piuttosto che il disturbo è quello del Signore che si vede costretto, per il suo amore infinito, per la sua misericordia, a continuare a perdonare, a perdonare, ad avere misericordia. Voi fate tutto ciò che Gesù desidera da voi perché la sua misericordia sia meno sollecitata da voi e dai vostri fratelli.
Vi invito alla preghiera, figli, per la pace nel mondo, per la pace in ogni Paese, per la pace dei cuori. Quanti cuori straziati dalle guerre! Quanti corpi dilaniati dalle guerre! Quante anime dilaniate dal peccato, dall’impurità, dall’egoismo, dal senso di vendetta, dall’odio! Figli, pregate perché la pace dei cuori conquisti tutti, perché solo allora potrà trionfare nel mondo la pace, la pace di Cristo Gesù, la pace che vi porta la Regina e la Mamma della Pace.
E’ tempo figli, veramente tempo, credetemi, di fare sul serio, di abbandonare i vizi, i peccati, perché i grandi eventi che si abbatteranno (sull’umanità) tanto più pesanti saranno per chi non è abituato al sacrificio, all’umiltà, per chi non è abituato alla bontà. Pregate perché il Signore Iddio abbia pietà di questa umanità che inevitabilmente prosegue la sua via, la sua strada verso la catastrofe.
Le vostre preghiere, figli, possono ancora fermare, tante volte almeno attutire i drammi, i dolori, i tormenti, le distruzioni per voi e per i vostri fratelli. Vi sono vicina, ma vi chiedo, figli, ancora una volta: la Mamma non sia venuta, non venga, non continui a venire inutilmente, perché Maria, figli miei, vi viene a ricordare la salvezza, la salvezza che è Cristo Gesù, il Salvatore, che nella Paternità Divina e nello Spirito d’Amore vi ha portato la risurrezione e la vita.
Continuerò a venire e continuerò a benedire e a pregare con voi, particolarmente per il Vicario di Cristo: la mia protezione è totale su di lui. Continuerò a pregare con voi per i vescovi, i sacerdoti, le anime consacrate, per coloro che vivono il loro sacerdozio, la loro consacrazione nella santità e per coloro (troppi, troppi) che vivono nel tradimento, nella svendita, e si trinceranno dietro a maschere di bontà, di serenità, di semplicità, di obbedienza.
Continuerò a venire a pregare con voi perché il Signore susciti molte, sante vocazioni, ma pregherò soprattutto per voi, figli miei, perché il Signore faccia di voi, popolo suo, popolo di Dio, i veri, grandi testimoni della nuova sua Chiesa, della sua Chiesa rinnovata che dovrà affrontare nell’angoscia e nel dolore le prove, ma potrà gioire dell’avvento del regno di Dio, del regno dello Spirito, del regno dell’Amore. Benedico, figli miei, voi, le vostre famiglie; benedico particolarmente i bimbi, i giovani, le mamme che stanno per partorire, quelle che hanno i bimbi piccoli e li stanno tirando su come le pianticelle, con tanto amore, delicatezza, cercando di salvaguardarli dalle intemperie, dai venti, dalla grandine. Benedico tutte le immagini che voi avete portate con voi qui, che avete posto vicino alla stele, che avete nelle borsette, in tasca, sulle autovetture, quelle che avete dimenticato, quelle che ora dite: “Oh le avessi prese!”. Le benedico tutte. Benedico le vostre intenzioni di preghiera, particolarmente quelle per i sofferenti, per i morenti, per quelli che soffrono e non sanno il perché. Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire; benedico il sale, l’acqua, l’olio, l’incenso, e benedico i fiori, benedico soprattutto, figli miei, le vostre corone; rosario, rosario: corona di rose.
Ecco, Io sento quel profumo che spanderò su di voi e lo spanderò carico di grazie e di benedizioni della Santissima Trinità, di quella benedizione che ora, figli miei, Io vi imparto, che è la benedizione di Dio Padre, che è la benedizione di Dio Figlio, Gesù, che è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen. Assieme, figli, desidero col cuore recitare con voi: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ciao figli miei.

INDOSSATE LO SCAPOLARE, NON SIA UN PORTAFORTUNA MA UN RICHIAMO COSTANTE A VIVERE ALLA PRESENZA DEL BAMBINO GESÙ. Gargallo di Carpi – 12 luglio 1992

Figlioli miei cari, con voi sono in preghiera, con voi continuerò a pregare, figli miei, e pregherò il Signore Iddio per la pace del mondo, la pace… la pace dei vostri cuori, la pace delle vostre famiglie, la pace della società, la pace del mondo… Oh, sull’umanità si stanno avventando veramente uragani ben più forti di quelli che voi già chiamate “disastrosi”. La vostra preghiera, la vostra capacità di testimoniare, figli miei, servirà a lenire; e voi copritevi proprio con questo buon ombrello, che è l’ombrello della preghiera, dei Santi Sacramenti: della Confessione, dell’Eucarestia. E poi; figli miei, ancora una volta vi ricordo un mezzo importante, perché amato da Gesù, ed è quello di indossare lo scapolare. Giovedi, sapete, rinnovate o fate la consacrazione al mio Cuore Immacolato; ecco figli, perché Io sono anche “Beata Vergine del Carmelo”. Portatelo, o portate la medaglietta, non sia un portafortuna, figli miei, ma un richiamo costante a vivere alla presenza del Bambino Gesù che vi offre lo scapolare della Mamma e vi pone al collo il suo. Ecco, oggi sono qui con voi e sono con Gesù Bimbo; abbiamo, sì, nelle mani lo scapolare e ve lo porgiamo. Anche il desiderio è già scapolare, ma vedete di portarlo realmente e portate nel cuore sempre il desiderio della vostra consacrazione completa, totale al Cuore divino di Gesù, al Suo Preziosissimo Sangue e anche a me, umile serva, da Dio generata così potente: “Ha innalzato gli umili”.
Con voi figli, ecco, Io chiedo allo Sposo diletto, allo Spirito Santo, allo Spirito d’Amore, che faccia cadere su di voi il grande dono dell’umiltà, il dono della disponibilità, perché siate veramente dei buoni samaritani, non solo offrendo la mano, offrendo il sorriso, offrendo l’aiuto al fratello, ma offrendo a tutti i fratelli la vostra preghiera di cuore. Offrite all’umanità la vostra preghiera! Figli miei, vi seguo e vi seguirò in momenti pesanti perché non abbiate mai a vacillare, perché la vostra fede sia una fede sostenuta dall’amore.
Nulla sarebbe se da questi non fosse sostenuta… Vi benedico tutti, figli.
Benedico voi, benedico tutti quelli che avete voluto portare qui col vostro ricordo, con la vostra preghiera, portare anche con l’immagine fotografica, con gli indumenti. Benedico chi sta per passare alla vera vita in Dio, nella Sua luce, nella Sua gioia, nella Sua gloria; benedico chi è sul letto delle sofferenze, chi sta per subire interventi chirurgici: Io guiderò le mani di quei chirurghi, ma per tutti valga, figli miei, l’abbandono completo alla volontà misericordiosa e magnifica, ma tante volte incomprensibile, di Dio.
Benedico i giovani, benedico i bimbi in modo particolare e benedico le mamme che sanno apprezzare ciò che in loro sta crescendo come dono di Dio, e sapranno accudire e sapranno amare.
Benedico le giovani mamme, benedico i neonati e benedico i più grandicelli, quelli che voi chiamate “birichini” che Io amo tanto! Gesù sapete, non era un “birichino”, come dite voi, ma era però vivace anche Lui.
Amate nei vostri figli, Gesù, amate negli anziani, nei genitori, nei nonni, amate Gesù!
Io li benedico tutti e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, i sacramentali: olio, sale, acqua, incenso; e bene-
dico le vostre intenzioni di preghiera, particolarmente quelle rivolte alle vocazioni, alle anime consacrate, ai ministri di Dio, ai prelati, al Vicario di Cristo che Io seguo particolarmente; non abbiate a temere, ma pure chiedetemelo con la vostra preghiera.
Grazie figli della vostra testimonianza, la vostra testimonianza che vieppiù diventerà difficoltosa e tormentata. Vi benedico, vi benedico, figli miei, vi abbraccio ad uno ad uno, mentre una rugiada di benedizione scende su di voi: è la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Non dimentichiamoci, figli miei, di dire a Gesù col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Cari figli, ciao.

NON RIPONETE i MIEI MESSAGGI NEL CASSETTO, NON FATE COME DA SECOLI SI RIPONE LA PAROLA DI DIO, IL VANGELO Messaggio del primo lunedi del mese Fucecchio (Fi) – 6 luglio 1992

Figlioli miei diletti, sono sempre vicino ai miei figli particolarmente quando innalzano le loro preghiere col cuore, in modo del tutto particolare quando partecipano al Santo Sacrificio che si rinnova sull’altare, il Sacrificio di Gesù il Cristo.
Sono stata con voi in preghiera, sono sempre con voi, figli miei, perché il vostro cammino sia sempre rivolto verso la salvezza, verso Cristo Gesù. Oh, figli miei, quante volte sono venuta ad invitarvi alla preghiera, all’umiltà, alla carità, alla solidarietà; quante volte vi ho chiesto sacrificio, penitenza. Figli non riponete i miei messaggi nel cassetto, non fate come da secoli si ripone la Parola di Dio “il Vangelo”.
La Parola di Dio va vissuta ed è a questo che Io vi richiamo figli: per la salvezza vostra, per la salvezza del mondo, per la pace dei cuori, la pace del mondo.
Vivete figli miei, vivete la vostra dignità di figli di Dio; vivetela fino in fondo, come l’hanno saputa vivere gli esempi dei vostri fratelli che vi hanno preceduti, come Maria Goretti, come Domenico Savio, come Luigi de’ Gonzaga, che Io propongo particolarmente ai giovani: un esempio fulgido di vita vissuta nella dignità di veri figli di Dio.
Vivete, figli, come i grandi Santi perché a questo siete chiamati tutti: alla santità, nessuno è escluso, figli, tutti siete chiamati alla santità e la santità figli è vivere la vostra dignità di figli di Dio, vivere nell’amore a Dio, nell’abbandono completo alla Sua volontà, al Suo amore.
Figli, il mondo vi propone esempi diversi, le sue proposte sono di gioia terrena, temporanea, di benessere, sono proposte di lussuria, di inganno, di egoismo. Cristo Gesù vi propone e vi proporrà sempre l’umiltà: piccoli piccoli di fronte a Dio ma grandi nell’amore verso i fratelli, grandi nella disponibilità. Cristo vi propone e vi chiede la preghiera, la preghiera del cuore per la salvezza vostra e dei vostri fratelli, Cristo vi chiede sacrificio e penitenza. Non è cosa d’altri giorni e d’altri tempi: il sacrificio è donare, restituire qualcosa al Signore Iddio. Cristo vi propone soprattutto i Santi Sacramenti, il Sacramento della Riconciliazione, della Penitenza. Sovente inginocchiatevi davanti al sacerdote ministro di Dio che è Gesù, ben preparati, pentiti; chiedete perdono, piangete col cuore, piangete per le vostre ingratitudini, per le vostre debolezze. Da Lui, dal Ministro di Dio che è Gesù, riceverete la grazia, la forza; riceverete la capacità di migliorarvi, di camminare più spediti sulla via dell’amore. Cristo vi propone il sacrificio, Cristo vi propone il suo esempio. Ebbene, figli miei, siate dei nuovi Cristo, siate tabernacoli viventi, portate nella società, nel mondo, la vostra testimonianza. Portate il vostro amore con semplicità, siate veramente esempio, esempio vivente di amore fecondo; siate cellule viventi nella Chiesa di Dio, nel Corpo Mistico. Siate, figli miei, gli amanti di Dio. So che, figli miei, è quanto vi state proponendo e Io vi sono al fianco, vi aiuterò; al vostro fianco sono i Santi Protettori e gli Arcangeli e gli Angeli e i Santi vostri parenti, amici che vi hanno preceduto nella vera vita in Dio: sono a schiere innumerevoli, tutti al vostro fianco, figli miei, per aiutarvi a camminare sempre e comunque con Gesù, per Gesù, in Gesù; in Gesù, al quale col cuore, con voi, figli, voglio ripetere (e ripetetelo sovente): Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Ti amo Gesù!
Benedetto il Tuo nome o Dio, benedetta la Tua Gloria. Noi ti benediciamo, ti glorifichiamo, ti ringraziamo, ti rendiamo con la nostra vita un granello di quella spiaggia infinita che è il tuo amore, o Dio. Figlioli miei, vi ho già benedetti attraverso il ministro di Dio e ho benedetto particolarmente i ministri qui con voi e i confratelli e coloro che tanto faticano ad accettare una Madre amorevole perché sono abituati a una Madre che non ha mai parlato e solo ora parla: perché sono gli ultimi tempi, sono i tempi delle prove, ma i tempi della grande Grazia, i tempi dell’Avvento, i tempi dello Spirito d’Amore.
Benedico particolarmente questo centro e questa Diocesi, e benedico queste terre madri di tanti Santi. Benedico voi, figli miei, le vostre famiglie, benedico i bimbi, i giovani.
Benedico i sofferenti, gli anziani, benedico tutti coloro che sono provati dalle forze del male; benedico particolarmente, figli miei, particolarmente i drogati, i carcerati, e benedico i volontari coloro che con tanto amore, con tanta fraterna dedizione li accudiscono, li aiutano, li consigliano. Benedico i medici, benedico le anime consacrate, benedico quelle anime che, nascoste nei conventi, si offrono come fiaccole per lenire i dolori del mondo, che invocano pace, che invocano amore.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Vi abbraccio, vi bacio tutti ad uno ad uno.
Portate con la vostra testimonianza di fede e d’amore, portate nel mondo Cristo Gesù.
Il Suo Cuore Divino trionfi nel mondo. Amen.
Ciao, figli miei

IL CROCIFISSO NON MANCHI NELLE VOSTRE CASE, NEI LUOGHI DI LAVORO, OVUNQUE: IN OGNI LUOGO VI SIA IL SEGNO DELLA SALVEZZA GARGALLO DI CARPI – 28 GIUGNO 1992 ORE 17,30:

Figlioli miei diletti, vi chiedo, cari figli, di spronare la Chiesa a insistere nel diffondere il suo messaggio profetico: il richiamo alla pace, il richiamo all’amore. Satana, figli miei, sta rovinando gli uomini; Satana sta schiavizzando gli spiriti e rende gli uomini capaci, in pochi attimi, della grande catastrofe.
Solo chi crede fermamente, chi vive della sua fede e chi vive nell’amore, chi crede alla pace e chi la difende in se stesso, nelle famiglie, nella società, può salvare il mondo, altrimenti Iddio farà cadere la sua mano pesante sull’umanità con un castigo ancora più grande del diluvio. Ma voi siate sereni, figli! A voi chiedo di essere Chiesa, di essere i nuovi profeti che testimoniano con la loro vita: testimoniano la speranza, testimoniano la fede, testimoniano l’amore, testimoniano la pace. E allora Cristo tornerà e sarà il regno della pace e della gioia.
Figli miei, il mondo non si accorge dei momenti tragici che l’umanità via via sta vivendo; gli uomini pensano che le nubi che s’addensano altrove non abbiano mai a muoversi e a venire a colpire in altri Paesi, nel proprio Paese.
Eppure queste nubi pesanti che gravitano sul mondo si stanno muovendo velocemente, e il dolore, l’angoscia, la distruzione, il tormento potrebbero colpire tanti popoli.
Figli miei, non vengo per allarmarvi, ma per dirvi: “Sono con voi, il Cuore Divino di Gesù è con chi crede, testimonia, vive la sua fede alla luce del Vangelo, poiché nulla avrà a temere, neppure fisicamente: “Uno sarà preso, l’altro sarà lasciato…”. Questo non vale soltanto per il giudizio che Gesù porterà, non il giudizio finale, figli miei, per il giudizio intermedio, il giudizio legato alla venuta intermedia di Cristo sulla terra: “Uno sarà preso, l’altro sarà lasciato…” e verrà diviso il frumento dal loglio, l’erba buona dall’erba cattiva. Voi siate frumento, siate erba buona, siate degli Abele. Lo sarete se saprete essere tabernacoli viventi, se saprete vivere sempre in grazia di Dio con la gioia nel cuore di essere vicino a Gesù, pure se tormentati, pure se nel dolore, ma porterete dentro la gioia di vivere per Gesù, con Gesù, in Gesù. L’amore infinito di Dio si sta riversando sulla sua Chiesa e sempre più si riverserà ed aumenta, figlioli miei, aumenta ad ogni rinnovarsi del sacrificio di Cristo nella Santa Messa.
Ecco perché vi invito a partecipare sovente, quanto più potete, al sacrificio della Messa, che è un aumento continuo della misericordia infinita di Dio.
Non ditemi, figli miei: – Ma come può qualcosa di infinito aumentare? E’ scritto nel libro di Dio, che è il libro dell’amore. La sua misericordia infinita aumenta a dismisura ogni qualvolta il Figlio rinnova il suo sacrificio sull’altare, ogni qualvolta i suoi figli depongono in quel calice le loro amarezze, i loro peccati, le loro vigliaccherie, i loro desideri, le loro gioie, e partecipano come corredentori al Sacrificio di Cristo Gesù. Ricordatelo, figli miei, meditatelo bene, vivetelo! Non è la pedagogia della Mamma, è la pedagogia di Dio, è la pedagogia della Parola di Dio, del suo Vangelo, di quel Vangelo che troppo poco leggete, che troppo poco meditate, che a fatica vivete, che non amate sufficientemente. Chiedetemi di chiedere a Gesù, al suo Cuore Divino, di concedervi la grande grazia di sapere leggere il suo Vangelo, di saperlo meditare, di saperlo amare, di saperlo vivere, perché anche voi potrete scrivere in quel libro, in quelle pagine bianche, a fronte delle pagine scritte con la mano di Dio, saprete scrivere la vostra rispondenza, la vostra testimonianza, il vostro amore.
Vi benedico, figli miei. Oh, tornerò a benedirvi alla fine della preghiera, ma fin d’ora vi benedico.
Benedico particolarmente i bimbi, i giovani, gli anziani, quelli che soffrono, quelli per i quali trepidate; benedico i sofferenti, benedico i religiosi, i sacerdoti, i prelati; benedico la vostra preghiera perché sia più fervida e sincera; benedico tutti quelli che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Benedico l’acqua, benedico l’olio, benedico l’incenso, benedico il sale; benedico la vostra capacità di ripetere sovente il segno della santa croce; benedico la vostra capacità della generosità, della solidarietà.
Benedico sempre, sapete, e seguo quei vostri aiuti, da quanto escono dai vostri portafogli, dai vostri armadi, fino a quando arrivano ai vostri fratelli, quei vostri aiuti sinceri, quei vostri aiuti che non sono solo solidarietà ma sono segno di desiderio di giustizia.
Benedico le immagini fotografiche che avete portato con voi, benedico quelle che avreste voluto portare che avete lasciato sulle autovetture, nei pullman, a casa.
Non c’è difficoltà, sapete, per il Signore Iddio, di benedire le vostre intenzioni, i vostri cuori desiderosi di portare carità ai fratelli.
Benedico chi sta soffrendo e morendo, benedico chi sta nascendo; benedico le mamme che stanno dando alla luce nuove anime, nuovi occhi che guardino verso il cielo; benedico le mamme che sanno accudire con amore ai propri figli, che sanno rispettarne la vita e la dignità. Benedico chi rispetta la dignità degli anziani, degli ammalati; benedico i medici particolarmente, benedico i chirurghi ai quali, se me lo chiedono, Io guido le mani; benedico i medici, cui se me lo chiedono, Io dono, perché Gesù lo vuole, la capacità del miracolo.
Benedico, figli miei, questi fiori, questi fiori che avete voluto posare qui ai piedi della mia immagine statuaria, li benedico particolarmente.
Stavolta portateli pure a casa, non siate egoisti, portatene magari uno per ciascuno, uno ogni famiglia, magari un petalo, e dite nel vostro cuore: – Vedi Gesù, dal momento che Io voglio essere tuo tabernacolo, lo metto davanti al tuo tabernacolo, Gesù. Hai capito Gesù perché lo faccio? Me lo ha detto la Mamma, alla Mamma Io credo perché la Mamma mi porta il richiamo a Te.
E Io ti voglio amare Gesù, voglio amare il tuo Cuore Divino, voglio buttare il mio cuore ammalato, sofferente, il mio cuore non innocente, voglio buttarlo nel tuo Cuore Divino perché Tu lo trasformi, perché Tu lo renda capace dell’eroismo dell’amore, sempre -. Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire anche nelle vostre abitazioni, ciò che usate per la vostra vita quotidiana, per i vostri impieghi di lavoro negli uffici, nelle fabbriche, nelle scuole, negli ospedali, nelle vostre professioni. Vi benedico e vi abbraccio tutti, figli, vi impongo le mani, ad uno ad uno, e le impongo a chi desiderate Io abbia a imporle e vi ricordo, figli miei, che a tutti Gesù concede, se lo desiderano, il dono e l’impegno di imporre le mani sui fratelli invocando su di loro la misericordia del Signore Dio, invocando su di loro quelle grazie spirituali e fisiche di cui abbisognano. Grazie se lo farete con fede e con grande disponibilità, con umiltà, con semplicità.
Continuo a pregare con voi, figli miei, poi vi risaluterò…
Ore 18, 20
Figlioli miei cari, sapete, Gesù ogni giorno visita il suo villaggio. E’ una nuova Samaria, eppure nella nuova Samaria troverà il buon samaritano pronto, pronto a lenire le sofferenze del fratello, a soccorrerlo, ad accudirlo; e troverà la buona samaritana alla quale chiedere acqua, ed è Lui il padrone dell’acqua, Lui che dà l’acqua della vita eterna.
Siate, figli miei, i buoni samaritani, siate la buona samaritana. E’ l’augurio che Io vi faccio, figli miei, è l’aiuto che Io vi dono, l’assistenza, perché così sappiate realizzare in voi stessi il “progetto Gesù” il grande, meraviglioso progetto del Padre, il grande, meraviglioso progetto inspirato dallo Spirito: il “progetto Gesù”.
Buon viaggio figlioli, vi accompagnerò alle vostre abitazioni. Voi entrando dite: – Gesù, entra Gesù nella mia casa, rimani Gesù nella mia casa. Entra nella mia fabbrica, entra nella fabbrica dove Io lavoro, entra nell’ufficio dove Io lavoro, entra nel mio convento, entra nel mio ospedale, entra con me Gesù, dagli ammalati, dai sofferenti, da chi non ha pace, da chi non ha serenità, entra soprattutto, Gesù, da chi non ha fede, da chi dispera, da chi si abbandona ai vizi. Entra Gesù a portare la tua pace, la tua gioia, la tua serenità, il tuo tutto, o Gesù! -.
Vi abbraccio figli, ancora vi abbraccio, ancora vi impongo le mani e benedico voi, i vostri cari, coloro che desiderate Io abbia a benedire, benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto; particolarmente benedico, figlioli, le mie immagini fotografiche e statuarie, benedico tutte le immagini fotografiche e statuarie, benedico tutte le immagini sacre del Cuore Divino di Gesù, di Gesù crocifisso.
Benedico, figli miei, tutti gli oggetti religiosi, quelli che portate con voi, che avete nelle case, nelle quali, in nessuna, deve mancare il Crocifisso.
Ricordatelo: il Crocifisso mai manchi nelle vostre case!
E negli uffici e nelle scuole dove lo hanno voluto buttare fuori, e negli ospedali, nelle corsie, nelle camere operatorie, e nei bar, certo, anche nei luoghi pubblici, nei bar, nelle sale consigliari, in ogni luogo vi sia il segno della salvezza. E davanti a quella croce inginocchiatevi e si inginocchiino tutti i miei figli per salvare il mondo da Satana. Siate sereni, vi accompagnerò sempre, figli; non datemi le gomitate, non allontanatemi, allontanereste i vostri Angeli custodi, i vostri Santi protettori, i vostri protettori parenti e amici che vi hanno preceduto e che già gioiscono nella gloria di Dio, e anche quelli che ancora purganti sono in attesa della gioia e della gloria Sua. Ciao figli miei.
La pace e l’amore, il desiderio di testimoniare Gesù sia con voi e con quanti amate.

RIPETETE SPESSO IL SEGNO DELLA VOSTRA FIGLIOLANZA DIVINA, DELLA VOSTRA FEDE: IL SEGNO DELLA CROCE Gargallo di Carpi – 14 giugno 1992 – ore 17,30:

Figlioli miei cari, sono stata con voi in preghiera, rimarrò con voi in preghiera, figli miei.
Ecco, al canto del Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, sono venuta per abbracciarvi, figli miei, ad uno ad uno, abbracciare le vostre pene, abbracciare le vostre angosce, raccogliere le vostre preghiere e offrirle a Gesù in un meraviglioso piatto.
Sono venuta per dirvi: “Coraggio, figli miei! E’ tempo di testimonianza vera, sincera”.
Quante volte ho posato i miei piedi qui, a questa stele! Quante volte ho posato i miei piedi in tutto il mondo! Ovunque, come qui, Io ho sempre chiesto umiltà, amore, preghiera, penitenza come via per la conversione.. Quanti pochi miei figli hanno risposto al mio appello! Grazie a chi si è impegnato. A tutti chiedo un impegno sempre più grande, sempre più intenso, sempre più vero, sempre più fatto d’amore.
Figli miei, non serve dire: “La Mamma ci dona dei messaggi bellissimi e magari anche lunghissimi”, poi che tutto finisca lì. Figli, vengo a richiamarvi al Vangelo, ma a viverlo il Vangelo, ad amarlo il Vangelo, a fare della propria vita una testimonianza d’amore.
E continuo e continuerò… Conosco la debolezza dei miei figli, ma attraverso le loro preghiere otterrò dal Figlio diletto, Gesù, dal suo Cuore Divino, otterrò la grazia, per tutti, della conversione e della pace.
Ricordate figli: in questo giorno splendido, nel quale la Santa Chiesa ricorda e festeggia la Santissima Trinità (è il centro dell’Amore), ricordate la vostra grande dignità di figli suoi. Iddio ha dato alla sua Chiesa l’incarico che i suoi uomini abbiano a diffondere, a testimoniare Io Spirito, abbiano a difendere la sacralità meravigliosa del Sangue Divino di Gesù, perché in essi e con essi abbiano a riconoscersi e a difendere la grande meravigliosa incommensurabile Paternità Divina. Ripetete spesso, figli miei, il segno della vostra figliolanza divina, della vostra fede: il segno della croce. Fatelo nel nome di quel Padre che è germe di vita, di quel Figlio che è germe di risurrezione e di speranza, di vittoria sul peccato, in nome dello Spirito che tutto avvolge e brucia.
Fatelo, figli miei, in ogni momento della vostra vita.
Non dimenticate mai di farlo prima di addormentarvi, perché il vostro sonno sia preghiera; non dimenticate mai di farlo al mattino alzandovi, perché la vostra giornata sia offerta a Dio; non dimenticate mai di farlo nelle difficoltà delle giornate, del lavoro, degli impegni, del dolore.
Fatelo per scacciare lontano da voi le tentazioni, il male… tutti, anche voi bimbi, quando siete tentati di rubare qualcosa alla mamma, in casa o ai vostri amichetti, pensate: “Oh, Io ora faccio il segno della croce e allora nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Io non posso rubare”. Fatelo voi più grandicelli, e voi giovani, oh… state lontano dalla morte dell’anima: dalla lussuria, dalla droga, dal furto, dall’invidia, dall’accidia.
Quando siete tentati dite: “Nel nome di Dio che è Padre, nel nome di Dio che è Figlio, nel nome di Dio che è Spirito Santo, Spirito d’Amore, non posso, non debbo. Sto offendendo la mia dignità di figlio di Dio”.
E voi più adulti, più anziani, anche le donne che vengono tentate di uccidere nel seno materno i propri figli, dicano: “E’ un dono di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, di Dio che Spirito d’Amore: non posso farlo”. Solo Dio può dare la vita, solo Lui può toglierla. E nel lavoro, negli impegni, nella serietà del lavoro, quando non compite il vostro dovere di lavoratori, o il vostro dovere di datori di lavoro, o il vostro dovere di commercianti, o il vostro dovere (dovere missione) di medici, di infermieri, di volontari, dite: “Nel nome del Padre, Dio, nel nome del Figlio, Dio, nel nome dello Spirito Santo, Dio, devo testimoniare la mia figliolanza divina”.
Cari figli, fatelo in ogni momento della vostra vita. Vi sarò vicina, vi sono vicini i vostri Angeli custodi, figli. Non sono favole, figli miei! I vostri Angeli custodi vi sono vicini. Oh, da bimbi vi dicevano: “Quando, sai, tu fai un peccato, l’Angelo piange e il demonio ride”. Beh figli, siate bambini, credete che è proprio così!
Coi vostri Angeli custodi sono al vostro fianco i vostri Santi protettori, i vostri parenti, amici che vi hanno preceduto nella gioia e nella luce di Dio; sono al vostro fianco miliardi di Angeli, da voi invocati, perché sappiate sempre testimoniare con la vostra vita, ad ogni costo, (e significa: con ogni costo) testimoniare quell’amore che da Dio vi è stato posto nel cuore e che volete fare vivere ogni attimo.
Vi benedico tutti, figli, vi benedico in modo particolare oggi, nel nome della Santissima Trinità: nel nome di Dio Padre, nel nome di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio, Spirito d’Amore. Amen.
Chiuderò con voi, figli, questo vostro incontro di preghiera, ma poi rimarrò con voi ovunque andrete nelle vostre abitazioni. Vi seguirò nel viaggio, nelle vostre case per benedire tutti quelli che avete portato con voi nelle immagini fotografiche, per benedire quei vostri fratelli di cui avete portato gli abiti, per benedire tutti coloro che in questo momento e durante questa preghiera volete ricordarmi e ricordare al Cuore Divino di Gesù. Tornerò e vi abbraccerò. Ora preghiamo…
ORE 18,20 (Ricevuto al termine del S. Rosario) Figlioli miei cari, grazie delle vostre preghiere, grazie della vostra disponibilità ad impegnarvi.
Grazie, figli, se andandovene da qui, da questo lembo di terra benedetto, voi porrete tutto l’impegno della vostra vita per essere tabernacoli viventi, per essere esempio, per portare Gesù in voi, portare Gesù ai fratelli, quel Cuore Divino di Gesù che ancora oggi soffre, figli miei, per i tanti fratelli che non trovano la via del perdono, della virtù, dell’amore. Vi benedico tutti ad uno ad uno, figli miei, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso, non solo quello che qui avete portato, anche ciò che avete nelle vostre abitazioni. Benedico i fiori, questi meravigliosi fiori, opera di Dio, per la cura dell’uomo, che avete voluto portare qui ai piedi della mia statua e di questa stele; lasciatene qui un po’ e gli altri, una parte siano tenuti, le rose soprattutto, perché vadano poi a portare il mio saluto, la mia benedizione a tanti vostri fratelli dentro in quelle bustine con la mia immagine; gli altri davanti al Tabernacolo, al Tabernacolo di Gesù. Fate il sacrificio, non portateli a casa, portateli a Gesù, dite: “Sai Gesù, oh, come avrei gradito che avessero adornato la mia casa, ma come è tanto meglio che adornino questa tua grande, meravigliosa, piccolissima prigione d’amore, Gesù”. Con voi figli, col cuore, voglio dire a Gesù il mio e il vostro amore, dirgli col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Ecco, figli miei, vi bacio ad uno ad uno. Portate nel vostro sorriso il mio sorriso, nel vostro aiuto il mio aiuto, portate nel vostro desiderio di santità il mio aiuto a pervenire alla santità. Cari figli, cari, mi raccomando, testimoniate sempre Gesù Dio: testimoniate il Padre, testimoniate il Figlio, testimoniate lo Spirito d’Amore, quello Spirito che scende su di voi per aiutarvi, per confortarvi, per fortificarvi, per nutrirvi, per temprarvi, per bruciarvi. Ciao figli miei!

CERCATE DI SCOPRIRE DOVE CE’ L’INDIGENZA, LA POVERTÀ’, ANCHE VICINO A VOI: E’ IL VOSTRO PROSSIMO PIU’ PROSSIMO Messaggio del primo lunedi del mese Ariano Irpino (Av) – 1 giugno 1992

Figli miei, cari diletti figli, con voi ho pregato, con voi ho partecipato al Sacrificio di Gesù che misticamente si è ripetuto sull’altare.
Cari figli, abbiamo assieme iniziato questo mese importantissimo per la vostra vita spirituale, per la vita e la salute del mondo, il mese che la Chiesa santa di Dio dedica al Cuore Divino di Gesù; tutto per Lui, con Lui, in Lui, figli diletti.
Oh, queste terre, queste colline, queste valli, questi monti tanto a Me cari, che nei secoli sono stati segnati dalla Mia presenza perché Dio lo ha voluto e ancora, ancora sono segnati dalla mia presenza, mi hanno vista in questi giorni pellegrina, oh, certo con la mia immagine, ancora camminerò, camminerò con voi, figli miei, come cammino con tutti i miei figli che desiderano, si impegnano di camminare verso Gesù. State certi, Io vi porto a Gesù, Io vi porto Gesù e in questo cammino, figli miei, sappiate apprezzare, amare, utilizzare, vivere i Santi Sacramenti: il Sacramento della Riconciliazione, della penitenza, il Sacramento dell’Eucarestia… Sapete, mi è tanto caro quando voi ricevete nel vostro cuore Gesù, vivo, vero, reale… mi è tanto caro e maggiormente caro abbracciarvi perché abbracciando voi abbraccio il Mio, il vostro Gesù, quel Gesù che dovete vivere, vivere intensamente, per essere altri Gesù, per essere Gesù. Vivete, figli miei, il Sacramento del Matrimonio, vivete il Sacramento della Consacrazione, non solo sacerdotale, ma anche vocazionale, vivete soprattutto il Sacramento che vi ha resi cristiani, il Sacramento del Battesimo che vi ha donato la grande, meravigliosa dignità della figliolanza divina. Vivete il Sacramento della Confermazione e in questo momento, figli, voglio ricordare particolarmente i bimbi che in questo mese e in questo periodo si accostano a ricevere il Sacramento della Cresima e il Sacramento dell’Eucarestia, la prima volta. Voi pregate molto per questi bimbi, perché sappiano veramente apprezzare e impegnarsi a ricevere e vivere questi Sacramenti.
Figli, utilizzate anche e vivete i sacramentali, i sacramentali. La preghiera in primo luogo, la preghiera del cuore, fatta come donazione, la preghiera come colloquio col vostro Dio, la preghiera con un Dio che attende di ascoltarvi, di rispondervi, di guidarvi. Utilizzate anche i sacramentali: l’acqua, l’olio, il sale, l’incenso, benedetti.
State lontano dalle superstizioni, figli miei, affidatevi al magistero, all’insegnamento della Chiesa Santa di Dio, ma chiedete ai vostri sacerdoti e non rimaniate mortificati a un diniego, cercate ancora, troverete quei ministri che vi benediranno questi sacramentali che vi servono di aiuto nel cammino di ogni giorno.
E poi, ancora una volta, vorrei chiedere alle care figlie: – Se volete, entrando nel tempio di Dio (grazie a chi già lo fa), entrando nel tempio di Dio, coprite col velo il vostro capo: è un atto di riverenza, è un atto di mortificazione, è un atto di sottomissione a Cristo Gesù, a quel Cuore Divino che ha fatto ben altro per voi.
E tutti voi, figli e figlie, accedendo ai templi di Dio, fatelo con grande modestia, con grande decoro, entrate nel luogo dove c’è il vostro e il Mio Gesù e davanti a un Re osereste, figli miei, presentarvi coi pantaloncini corti e senza maniche, o in abiti indecorosi? Oh, ma voi dite: – Mamma è sì Re ma è anche fratello mio – Oh certo, figli, è fratello vostro, ma pure è Dio, eh?
Grazie, grazie quando riuscirete a farlo, grazie quando sarete di esempio, anche quando saprete accettare le critiche, gli insulti, le derisioni: cose d’altri tempi… siamo ormai nell’anno duemila… ma prima di quell’anno duemila il Signore cosa vorrà? Cosa vorrà da voi? Cosa vi dirà soprattutto? Le piccole cose che vi chiedo, figli miei, vi abitueranno anche alle cose più grandi; il bambino impara a camminare coi primi piccoli, brevi, insicuri passi… voi compite questi piccoli passi.
Vi aiuto, camminerete, camminerete verso Gesù, verso quel Cuore Divino nel quale tufferete il vostro cuore perché lo trasformi, perché lo santifichi, perché lo bruci d’amore.
Vi chiedo ancora, figlioli, di continuare, nella carità, nella solidarietà fattiva verso chi, in tanti luoghi della terra, necessita di tutto. Vi chiedo di ricordarvi anche dei fratelli che sono a voi vicini, cercate di scoprire dove c’è l’indigenza e la povertà, anche accanto alla vostra porta: è il vostro prossimo più prossimo.
Grazie, figli, con voi, col cuore, voglio innalzare una preghiera a Gesù e dire: – Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Figlioli miei, è già scesa su di voi la benedizione impartita, invocata dal ministro che Io già avevo benedetto personalmente, ora è la Mamma che vi benedice in nome di Dio che è Padre, in nome di Dio che è Figlio, Gesù fratello vostro, in nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen.
Vi benedico e vi abbraccio tutti, figli, benedico particolarmente i presuli di queste diocesi, benedico i sacerdoti, le anime consacrate, i missionari. Benedico i volontari, benedico i medici, benedico chi dedica la propria vita per sollevare le sofferenze dei fratelli, benedico chi è al servizio dei fratelli, benedico i sofferenti, benedico i carcerati, benedico gli umiliati, benedico i perseguitati, benedico i giovani, particolarmente quei giovani che si sono abbandonati al vizio e al peccato, alla droga, all’impurità, alla frenesia del benessere.
Benedico questi poveri miei figli per i quali vi chiedo di pregare e pregare molto.
Benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate abbia a benedire. Benedico le immagini fotografiche: quelle che avete con voi, quelle che avete sulle vetture, quelle che in questo momento dite: – Oh, avessi saputo, le avrei portate… -. Ma Io le ho già benedette, le conosco tutte, ad una ad una le ho già presentate a Gesù. Cari figli, ritornerò col mio strumento in queste terre che hanno dato tanti martiri e Santi al Paradiso, queste terre che hanno conosciuto tanti dolori, tante amarezze, tante sventure e tanto peccato, queste terre dalle quali vorrei partisse veramente un nuovo grande sforzo per realizzare il “Programma Gesù”, da queste terre talvolta avare e talvolta generosissime dalle quali vorrei che partisse veramente un esempio, un esempio di cristianità.
Vi aiuterò, vi aiuteranno i ministri di Dio, per i quali vi chiedo di pregare, pregare molto… molto. Vi aiuteranno i presuli, particolarmente illuminati. Certo, figli, questo non significa che non abbiate difficoltà, incomprensioni, ma significa camminare nell’ubbidienza anche quando è dura, difficile, incomprensibile, significa camminare con entusiasmo con la certezza e consapevolezza che ciò che riuscite a dare vi è donato da Dio, ciò che sapete negare al fratello lo negate voi.
Io sono al vostro fianco, vi benedico e benedico i bimbi piccoli, i giovani, tutti, benedico queste terre. Con voi, figli, con voi prego il Cuore Divino di Gesù che doni a voi, a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, al mondo intero, pace, pace, amore. Ciao, figli miei.

II VOSTRO CUORE DEVE ESSERE SANTUARIO NEL QUALE CUSTODIRE CRISTO GESÙ… Ariano Irpino (Av), Lunedi 1 Giugno 1992 S. Giustino

Figli miei diletti, ecco, sono ora Io a ringraziare voi per l’impegno, per la generosità, per la vostra disponibilità.
Figli, altre volte ve l’ho detto e oggi ve lo ripeto… sapeste, se in casa entrasse la preghiera, entrasse il Rosario, nel mondo trionferebbe la pace.
Continuate voi, continuate voi, figli miei, siate preghiera, completamente preghiera.
In quella basilica, lasciatemela chiamare così, a Me dedicata come Madre li Misericordia, vi ho chiesto, figli, e l’ho chiesto a voi e a tutti i vostri fratelli di essere santuari; il vostro cuore deve essere santuario nel quale custodire con trepidazione ed amore, con impegno e solerzia, custodire Cristo Gesù e Me per poterci portare al mondo, ai fratelli e voi sapete come, come dovete farlo… portando la vostra testimonianza, il vostro amore disinteressato, completo, solidale, frutto del senso di letizia, portare il vostro esempio.
Grazie perché vi impegnate e con l’aiuto di Dio e Mio vi impegnereteA chi , figli miei, vi potrà obiettare: – Ma perché? Ma è mai possibile che la Vergine Maria, oggi, tanto parli, quando il Vangelo, le Sacre Scritture  poche ci riportano delle sue parole e la vediamo silenziosa? -. Rispondete: – E’ il Figlio che la manda… è Cristo Gesù a richiamare i propri figli che si sono allontanati. Quando Cristo Gesù ritornerà e tornerà a mettere i piedi sulla terra e camminerà con voi, per voi, allora la Mamma si ritraarà in ombra e sarà Gesù a parlare -.
Gesù desidera che parli Io, fatelo comprendere ai vostri fratelli, non si meraviglino se ancora si moltiplicheranno le mie apparizioni, le mie locuzioni, se ancora si moltiplicheranno i vostri fratelli che avranno il compito di essere per primi esposti nella testimonianza e nel richiamo che Io loro chiedo e do.
Benedico tutti, figli miei, benedico particolarmente questa casa, benedico il ministro di Dio al quale voglio particolarmente rivolgere il mio abbraccio materno.
Benedico chi soffre, benedico chi gioisce, benedico le vostre parrocchie, questa diocesi che ha riportato tante sofferenze ed ora, immemore di questi richiami del Signore, tende ad allontanarsi; i ministri di Dio, primi, abbiano a richiamare con bontà, umiltà, ma anche con fermezza, perché il pastore, quando deve richiamare le pecore all’ovile, talvolta usa anche il bastone, ma dev’essere un buon pastore, eh?! VI benedico singolarmente, benedico i vostri amici, i vostri fratelli, benidico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico l’acqua, il sale, l’olio e benedico l’incenso che vi procurerete nella giornata di dormani, benedico quella rosa che avete posto vicino alla mia immagine; rimanga  qui come un mio pensiero, il pensiero che avete avuto per Me. Io l’ho per voi carico di benedizioni e di grazie del Cielo. Vi abbraccio tutti e con voi, con voi figli, col cuore, voglio innalzare a al Suo Cuore Divino, la preghiera: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù ti amo Gesù.
Ecco, se vorrete, sotto quel Crocifisso, che conosco bene, potrete scrivere: Qui la Mamma ha posato i piedi, qui ha portato benedizione per questa diocesi, questi fratelli -. Ciao, figli miei.

SOLO LA PREGHIERA, IL SACRIFICIO, LA PENITENZA, POSSONO ANCORA SALVARE DA GRANDI DISASTRI QUESTO MONDO Santuario Madonna di Monte Vergine (Av), Domenica 31 Maggio 1992 Ascensione di Nostro Signore

Figlioli miei diletti, cari figli, vorrei ancora sentirvi cantare gloria a Gesù. Con voi sono qui, figli miei, per chiudere questo mese che la Chiesa dedica a Me e Io ho raccolto tutte le vostre rose, tutte le vostre preghiere per depositarle ai piedi di Gesù.
Ecco ed è con voi, figli, che mi è grato, in questo mio santuario dal quale dispensato tante grazie per volere di Dio e tante ancora ne dispenserò, da questo santuario iniziare con voi il meraviglioso cammino di questo mese dedicato al Cuore Divino di Gesù.
Grazie figli, per le vostre preghiere, pregate, pregate molto, pregate sempre siate preghiera. Solo la preghiera, il sacrificio, la penitenza, possono ancora salvare da grandi disastri questo mondo.
Figli, siate testimoni, andate nel mondo, Io sono con voi per testimoniare Cristo Gesù in ogni attimo, nella semplicità, nell’umiltà. Uscendo da questo grande santuario andate nel mondo, andate per le vie andate nelle piazze, negli uffici, nelle officine, ovunque portate la parola di speranza, la parola del Vangelo, portatelo con l’esempio, vivete isto Gesù in voi, figli miei.
Sarò sempre al vostro fianco, portatemi ovunque andrete, Io vi aiuterò;con Me, Figli, i vostrj Santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli e tanti Santi che non conoscete e magari pregate ancora per loro il “requiem aeternam”, i vostri cari che vi hanno preceduto nella gioia e nella gloria di Dio. Pregate sempre le anime del Purgatorio, figli, perché saranno i vostri protettori, grandi protettori che vi accompagneranno. Ecco, abbiamo formato il grande esercito dell’amore, Io sto chiamando da ogni luogo della terra e aumenteranno… aumenteranno i lughi in cui il Signore Dio vuole che Io venga a richiamare i miei figli aumenteranno a dismisura e molti diranno: – Quante Madonne! –
No figli miei, sono sempre Io, la Mamma di Gesù, la Mamma vostra che vi  ama e desidera che viviate per Gesù fino in fondo, con generosità, con  amore. Grazie per il vostro impegno figli.IO prima ho benedetto
particolarmente il ministro di Dio che vi ha benedetto e ha fatto scendere su di voi quella benedizione che Io ora ancora vi ripeto che è la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Gesù fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ecco, figli, iniziando questo mese ancora una volta mi è grato ripetere con voi al caro Figlio Mio e fratello vostro Gesù, ripetere: – Gesù, ti amo Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Oh, quanto soffri Gesù! -. Vi benedico, figli, benedico le vostre famiglie, benedico le vostre parrocchie, le vostre diocesi, benedico particolarmente i ministri che hanno la pienezza del sacerdozio e tutti i ministri di Dio e le anime consacrate benedico i volontari, benedico chi per amare i fratelli sa sacrificare le propria  vita, benedico i sofferenti, benedico le anime in pena, benedico chi soffre perché tormentato nelle tentazioni dal male, benedico i carcerati,i giovani drogati, benedico chi per loro prega e spera, chi per loroè in  ansia (sono Mamma, lo so quanta pena…) e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. Andate nel mondo, portate il sorriso anche quando dentro il cuore scoppia di dolore, portate il sorriso: è il sorriso di Gesù, la Mamma è con voi.
Grazie figli, a tutti arrivederci. Ciao.

NELLE VOSTRE FAMIGLIE OGNI DONNA SIA L’ESEMPIO DI MARIA; OGNI UOMO, SIA L’ESEMPIO DI GIUSEPPE… Fontanarosa (Av), Sabato 30 Maggio 1992 S. Felice 1 Papa

Figlioli miei cari, ecco vedete, oggi vi ho visti come i buoni seminatori che spargono il grano ed esso cade sul terreno ciotoloso, germoglierà, ma poi morirà e cade in mezzo agli sterpi e non ha possibilità di crescere; altro cade nel terreno buono e la preghiera e la disponibilità e la semplicità e l’urniltà lo irrora e cresce e cresce… figli grazie, non aspettatevi di riabbracciare alle Pioppelle tanti di questi vostri fratelli… qualcuno sì, ma ciò che è importante è che avete adempiuto e adempirete, lo so, a ciò che il Signore vi ha messo nel coure; non è stata la Mamma, è stato Gesù, è Lui, Lui che manda Me, è Lui che manda voi, la Mamma non fa, figli miei, che ripetere ciò che il Figlio suo, fratello vostro desidera che Lei vi dica.
Qualche piccola difficoltà, oh non temete, vi ho sempre chiesto testimo-inza, continuate a darla così, umilmente, con semplicità, col cuore.
Son venuta a salutarvi qui, proprio qui, in questa casa, dove ero familiare, come familiare sono in tutte le vostre case e come, attraverso i genitori,ho protetto e benedetto i figli nelle vostre case; Io prego, proteggo  e benedico i vostri figli, talvolta non vi sembra, talvolta vedete che le difficoltà si accentuano, si accavallano e quante volte, figli miei, vi viene di arrabbiarvi… beh, sapete, Io vi capisco, vi accetto così e imploro Gesù che vi renda sempre più dei buoni genitori: è un grande compito, grandissimo, sapete. Io ho al fianco, avevo il più grande, grande Santo, Giuseppe.
Nelle vostre famiglie ogni donna sia l’esempio di Maria; ogni uomo sia l’esempio di Giuseppe, perché le vostre siano sacre famiglie, figlie capaci di testimoniare.
Oh,voi direte, ma i nostri figli non sono, non possono essere Gesù..Figli , figli miei, i vostri figli, come voi, possono, devono essere degli altri Gesù.Vi benedico tutti figli miei, l’Angelo vostro custode, gli Angeli Custodi delle vostre famiglie, gli Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele e le miriadi di Angeli sono con voi, figli, per combattere con voi e con me la battaglia finale.Vinca l’amore, vinca l’amore, vinca l’amore e vinca la bontà, la disponibilità, la coerenza la’ 11 coraggio, vinca l’umiltà.
Figli, diciamolo assieme a Gesù, col cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti Gesù, ti amo Gesù! Salvaci Gesù! Continua ad amarci Gesù! Vinci, o Gesù, le nostre debolezze, accettaci così come siamo, trasformaci… caro Gesù…
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, le immagini, i messaggi e tutto ciò che andrete a consegnare ai vostri fratelli, Io ho già benedetto, riceveranno una particolare benedizione da Dio come voi la ricevete ora, di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ciao, figli miei.

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