II VOSTRO CUORE DEVE ESSERE SANTUARIO NEL QUALE CUSTODIRE CRISTO GESÙ… Ariano Irpino (Av), Lunedi 1 Giugno 1992 S. Giustino

Figli miei diletti, ecco, sono ora Io a ringraziare voi per l’impegno, per la generosità, per la vostra disponibilità.
Figli, altre volte ve l’ho detto e oggi ve lo ripeto… sapeste, se in casa entrasse la preghiera, entrasse il Rosario, nel mondo trionferebbe la pace.
Continuate voi, continuate voi, figli miei, siate preghiera, completamente preghiera.
In quella basilica, lasciatemela chiamare così, a Me dedicata come Madre li Misericordia, vi ho chiesto, figli, e l’ho chiesto a voi e a tutti i vostri fratelli di essere santuari; il vostro cuore deve essere santuario nel quale custodire con trepidazione ed amore, con impegno e solerzia, custodire Cristo Gesù e Me per poterci portare al mondo, ai fratelli e voi sapete come, come dovete farlo… portando la vostra testimonianza, il vostro amore disinteressato, completo, solidale, frutto del senso di letizia, portare il vostro esempio.
Grazie perché vi impegnate e con l’aiuto di Dio e Mio vi impegnereteA chi , figli miei, vi potrà obiettare: – Ma perché? Ma è mai possibile che la Vergine Maria, oggi, tanto parli, quando il Vangelo, le Sacre Scritture  poche ci riportano delle sue parole e la vediamo silenziosa? -. Rispondete: – E’ il Figlio che la manda… è Cristo Gesù a richiamare i propri figli che si sono allontanati. Quando Cristo Gesù ritornerà e tornerà a mettere i piedi sulla terra e camminerà con voi, per voi, allora la Mamma si ritraarà in ombra e sarà Gesù a parlare -.
Gesù desidera che parli Io, fatelo comprendere ai vostri fratelli, non si meraviglino se ancora si moltiplicheranno le mie apparizioni, le mie locuzioni, se ancora si moltiplicheranno i vostri fratelli che avranno il compito di essere per primi esposti nella testimonianza e nel richiamo che Io loro chiedo e do.
Benedico tutti, figli miei, benedico particolarmente questa casa, benedico il ministro di Dio al quale voglio particolarmente rivolgere il mio abbraccio materno.
Benedico chi soffre, benedico chi gioisce, benedico le vostre parrocchie, questa diocesi che ha riportato tante sofferenze ed ora, immemore di questi richiami del Signore, tende ad allontanarsi; i ministri di Dio, primi, abbiano a richiamare con bontà, umiltà, ma anche con fermezza, perché il pastore, quando deve richiamare le pecore all’ovile, talvolta usa anche il bastone, ma dev’essere un buon pastore, eh?! VI benedico singolarmente, benedico i vostri amici, i vostri fratelli, benidico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico l’acqua, il sale, l’olio e benedico l’incenso che vi procurerete nella giornata di dormani, benedico quella rosa che avete posto vicino alla mia immagine; rimanga  qui come un mio pensiero, il pensiero che avete avuto per Me. Io l’ho per voi carico di benedizioni e di grazie del Cielo. Vi abbraccio tutti e con voi, con voi figli, col cuore, voglio innalzare a al Suo Cuore Divino, la preghiera: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù ti amo Gesù.
Ecco, se vorrete, sotto quel Crocifisso, che conosco bene, potrete scrivere: Qui la Mamma ha posato i piedi, qui ha portato benedizione per questa diocesi, questi fratelli -. Ciao, figli miei.