LA VOSTRA PREGHIERA SIA COLLOQUIO: AL SIGNORE DITE LE VOSTRE PENE, ANGOSCE, NECESSITA’; LE CONOSCE AD UNA AD UNA, MA DITELE. Gargallo di Carpi – 26 luglio 1992

Figlioli miei cari, sono con voi in preghiera, sono sempre con voi, figli miei, ma particolarmente vicino a voi quando innalzate la vostra preghiera, quando siete “preghiera”. Oggi, vedete, è la giornata in cui la Chiesa Santa di Dio, con la liturgia della Parola, vi porta il richiamo che è un richiamo accorato: è il richiamo di Gesù alla preghiera. Oh! La Mamma ovunque appaia chiede preghiera, a voi lo chiede in modo del tutto particolare. La vostra preghiera sia perseverante, figli miei, sia fiduciosa, sia filiale, sia amichevole, aperta, sia la preghiera dell’amante, viva della certezza che il Signore Iddio, quando, secondo i suoi meravigliosi, imperscrutabili disegni, sa che è il meglio per i vostri interessi spirituali. Egli risponderà. Non abbiate mai a temere. Il Signore ascolta le vostre preghiere e Io ascolto le vostre preghiere, figli miei, e le depongo nel Cuore Divino di Gesù, a contatto con quel Preziosissimo Sangue. Figli, figli miei, con la vostra preghiera, voi stessi fatti preghiera, abbandonatevi all’amore di Dio, alla sua risposta che prima o poi giungerà, non abbiate a temere, giungerà.
Ma voi insistete, bussate a quella porta! E’ aperta, figli miei, quella porta, non è una porta chiusa. Bussate! Vorrei dirvi figli: bussate finché quella porta non l’avete sfondata. No… qualcuno dirà: “Ma come!? La Mamma che usa questi termini, la Mamma che dice che la porta è già aperta e dice di sfondarla… quasi un tema di violenza!”. Oh, no cari figli, è la violenza dell’amore questa, è la violenza della speranza, della fiducia, della certezza in Dio. Pregate, pregate sempre, pregate con le parole che Cristo Gesù vi ha dettate, ma pregate anche col cuore, con le vostre parole. La vostra preghiera sia colloquio. Al Signore Gesù, Iddio, dite le vostre pene, oh, le conosce, ma ditele; dite le vostre angosce, le conosce, ma ditele; dite i vostri bisogni, li conosce ad uno ad uno, ma diteli. Col Signore Gesù, con tanta umiltà confidate, confidatevi! A Lui tutto è possibile, ciò che è nel buono. Figli miei, i vostri sentimenti verso i fratelli siano sempre di perdono, di perdono perché il Signore Iddio abbia a perdonare voi.
Non riteniate mai disturbo da parte dei fratelli, anche se fisicamente lo è, ma ritenete piuttosto che il disturbo è quello del Signore che si vede costretto, per il suo amore infinito, per la sua misericordia, a continuare a perdonare, a perdonare, ad avere misericordia. Voi fate tutto ciò che Gesù desidera da voi perché la sua misericordia sia meno sollecitata da voi e dai vostri fratelli.
Vi invito alla preghiera, figli, per la pace nel mondo, per la pace in ogni Paese, per la pace dei cuori. Quanti cuori straziati dalle guerre! Quanti corpi dilaniati dalle guerre! Quante anime dilaniate dal peccato, dall’impurità, dall’egoismo, dal senso di vendetta, dall’odio! Figli, pregate perché la pace dei cuori conquisti tutti, perché solo allora potrà trionfare nel mondo la pace, la pace di Cristo Gesù, la pace che vi porta la Regina e la Mamma della Pace.
E’ tempo figli, veramente tempo, credetemi, di fare sul serio, di abbandonare i vizi, i peccati, perché i grandi eventi che si abbatteranno (sull’umanità) tanto più pesanti saranno per chi non è abituato al sacrificio, all’umiltà, per chi non è abituato alla bontà. Pregate perché il Signore Iddio abbia pietà di questa umanità che inevitabilmente prosegue la sua via, la sua strada verso la catastrofe.
Le vostre preghiere, figli, possono ancora fermare, tante volte almeno attutire i drammi, i dolori, i tormenti, le distruzioni per voi e per i vostri fratelli. Vi sono vicina, ma vi chiedo, figli, ancora una volta: la Mamma non sia venuta, non venga, non continui a venire inutilmente, perché Maria, figli miei, vi viene a ricordare la salvezza, la salvezza che è Cristo Gesù, il Salvatore, che nella Paternità Divina e nello Spirito d’Amore vi ha portato la risurrezione e la vita.
Continuerò a venire e continuerò a benedire e a pregare con voi, particolarmente per il Vicario di Cristo: la mia protezione è totale su di lui. Continuerò a pregare con voi per i vescovi, i sacerdoti, le anime consacrate, per coloro che vivono il loro sacerdozio, la loro consacrazione nella santità e per coloro (troppi, troppi) che vivono nel tradimento, nella svendita, e si trinceranno dietro a maschere di bontà, di serenità, di semplicità, di obbedienza.
Continuerò a venire a pregare con voi perché il Signore susciti molte, sante vocazioni, ma pregherò soprattutto per voi, figli miei, perché il Signore faccia di voi, popolo suo, popolo di Dio, i veri, grandi testimoni della nuova sua Chiesa, della sua Chiesa rinnovata che dovrà affrontare nell’angoscia e nel dolore le prove, ma potrà gioire dell’avvento del regno di Dio, del regno dello Spirito, del regno dell’Amore. Benedico, figli miei, voi, le vostre famiglie; benedico particolarmente i bimbi, i giovani, le mamme che stanno per partorire, quelle che hanno i bimbi piccoli e li stanno tirando su come le pianticelle, con tanto amore, delicatezza, cercando di salvaguardarli dalle intemperie, dai venti, dalla grandine. Benedico tutte le immagini che voi avete portate con voi qui, che avete posto vicino alla stele, che avete nelle borsette, in tasca, sulle autovetture, quelle che avete dimenticato, quelle che ora dite: “Oh le avessi prese!”. Le benedico tutte. Benedico le vostre intenzioni di preghiera, particolarmente quelle per i sofferenti, per i morenti, per quelli che soffrono e non sanno il perché. Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire; benedico il sale, l’acqua, l’olio, l’incenso, e benedico i fiori, benedico soprattutto, figli miei, le vostre corone; rosario, rosario: corona di rose.
Ecco, Io sento quel profumo che spanderò su di voi e lo spanderò carico di grazie e di benedizioni della Santissima Trinità, di quella benedizione che ora, figli miei, Io vi imparto, che è la benedizione di Dio Padre, che è la benedizione di Dio Figlio, Gesù, che è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen. Assieme, figli, desidero col cuore recitare con voi: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ciao figli miei.