IL REGNO DI SATANA STA PER TERMINARE: ECCO PERCHE’, ARRABBIATISSIMO, SATANA SI SCAGLIA SEMPRE PIÙ’… Gargallo di Carpi – 24 maggio 1992 – ore 17,25:

Figlioli miei cari, sono stata, sono e sarò con voi in preghiera per invocare dal Cuore Divino di Gesù pietà, pietà per l’umanità.
Oh, voi figli miei, ricordate quei vostri fratelli che così barbaramente sono stati trucidati. Io sapete, ne ho miliardi di figli, prego anche per quelle migliaia, decine di migliaia di altri miei figli che voi non conoscete, ma che sono nel dolore, nella tragedia, nel dramma, nella distruzione fisica e morale dei loro beni, di tutto.
Vedeste, figli miei, gli occhi dei bimbi! Nei loro occhi potreste leggere la delusione, il dolore, il dramma, l’angoscia, il tormento e l’inspiegabile amarezza. Quegli occhi che si caricano di lacrime e mancano di tutto, molto sovente anche dell’affetto dei genitori strappati dalla morte, morte che è stata portata da altri fratelli.
La mia tristezza, figli miei, è grande… e vi invito a pregare con me, pregare la Pietà Divina perché faccia cessare questi grandi, immensi, tremendi dolori; pregare la Pietà Divina perché arresti tanto odio, tanto egoismo, tanta distruzione… Oh! Avrebbe ben donde il Signore Iddio per inviare castighi molto più grandi a questa umanità che si allontana da Lui sempre più! Ma le nostre preghiere, figli, le nostre preghiere potranno tenere ferma quella mano che dovrebbe molto più gravemente colpire. La preghiera del rosario, tanto amata da Gesù, riuscirà a riportare la giustizia e la pace sulla terra.
Vi invito a essere “preghiera”, figli miei, “preghiera” Prego con voi, poi verrò a salutarvi, figli.
Pregate col cuore, col cuore! Offrite il piccolo sacrificio dell calura e Iddio mitigherà con un po’ di venticello. Offrite vostri sacrifici del rimanere in piedi per tanto tempo; offrite quel po’ di sete: sapeste quanti figli miei muoiono di sete! E pregate col cuore, con la certezza che la Mamma è con voi in preghiera, che Gesù è qui che ci ascolta, preghiamo figli…
ORE 18,10 (ricevuto al termine del S. Rosario) Figli miei diletti, ecco, ecco il vostro programma: lottare per costruire la verità, per vivere nella verità, per un mondo nuovo, il mondo dell’amore.
Al vostro fianco, figli miei, c’è “l’Aiuto dei cristiani” ci sono Io (Maria Ausiliatrice) Io che con voi ho formato, e con tanti vostri fratelli, l’esercito dell’amore.
Con noi, figli miei, vi sono gli Arcangeli, gli Angeli e i grandi Santi: Giuseppe e Giovanni, Luigi de’ Gonzaga e Domenico Savio e Maria Goretti, e i vostri Santi protettori particolari: Giuda Taddeo, i Santi di cui portate il nome e i vostri parenti, amici che vi hanno preceduto nella testimonianza della fede: l’esercito dell’amore.
Ecco, quest’esercito, figli, è nei momenti che deve vivere le grandi pene, i grandi tormenti, le grandi persecuzioni, come andrete a leggere nella liturgia della Parola di domani, nel Vangelo di Giovanni, 15° capitolo, nel brano che la Chiesa vi propone e che dovete accogliere come proposta da Gesù: è la proposta di camminare sulla sua strada, sulla sua via, di camminare vicino a Lui, con Lui e per Lui: “Via, Verità, Vita”. Le difficoltà, figli, non mancano certo, sono quelle difficoltà che vi vengono dal mondo che tante volte, oh, troppe volte vi vengono persino dagli uomini di Chiesa ai quali Io chiedo,
come Madre di Cristo Gesù e Madre della Chiesa, chiedo più generosità, più umiltà, chiedo più disponibilità verso i fratelli. Gli ovili non vengano lasciati abbandonati, non vengano scacciate le pecore dall’ovile: non sarebbe essere buoni pastori; non vengano bastonate, non vengano derise, insultate: non sarebbe essere buoni pastori; ma vengano aiutate, vengano perdonate, vengano consigliate, vengano accarezzate: ecco i buoni pastori.
Figli, è il momento tremendo ormai in cui Satana colpisce violentemente anche in seno alla Chiesa, e l’apostasia, l’irriverenza, la mancanza di umiltà, l’autoritarismo andranno ad imperare e i poveri figli si vedranno davanti un panorama che difficilmente sapranno interpretare e sarà la confusione… Vi dico figli: Non abbiate a temere! Voi seguite fino in fondo il Vangelo di Cristo Gesù, fino in fondo, figli miei! Il Vangelo leggetelo, studiatelo, amatelo, vivetelo! Per questo viene la Mamma.
Anche se tante volte non accettata, addirittura scacciata, viene per questo, perché gli uomini sappiano finalmente vivere in sè stessi Cristo, il suo Vangelo, la sua Parola, la sua vita. Pregate figli, siate preghiera! Abbeveratevi come il cervo alla fonte, voi all’Eucarestia, al Pane di vita, al Sangue di Cristo Gesù, ma fatelo soltanto quando avete l’anima pulita, quando siete in grazia di Dio; e quando avete un piccolo dubbio inginocchiatevi davanti al sacerdote, ministro di Dio. Oh… troverete nella vostra vita tanti motivi per chiedere perdono a Dio. Le sue grazie che vi perseguitano attimo per attimo, la misericordia e la vostra ingratitudine vi devono portare in ginocchio e dire: “Perdono Gesù! Aiutami a non farlo più! Voglio amarti Gesù! Ma Tu conosci la mia debolezza… se non mi aiuti Tu, Gesù, se non mi fai aiutare da tua Madre, dai Santi, dal mio Angelo custode, dagli Arcangeli, dagli Angeli, a miliardi… Io cado Gesù… Sostienimi Gesù!” Ecco figli, e il ministro di Dio, che è Gesù in quel momento, vi dirà: “Vai, vai figlio, non peccare più!”.
E voi partirete con nuovo entusiasmo, con nuova gioia, la gioia di essere stati perdonati da un Padre meraviglioso, la forza di impegnarsi per non sbagliare più. Poi vi accorgerete di sbagliare ancora e chiederete nuovamente perdono al Signore Gesù. Nella vostra debolezza Dio dimostra la sua misericordia infinita, il suo amore inenarrabile. Attingete poi all’Eucarestia Santissima e vivete i vostri Sacramenti: vivete il Sacramento della Consacrazione completa della vostra vita a Cristo Gesù, vivete il Sacramento della dedizione nel matrimonio con purezza, con sincerità, con generosità, con sacrificio, con amore grande.
Vivete, figli miei, testimoniando l’amore ai fratelli perché è solo testimoniando l’amore ai fratelli che riuscite a testimoniare l’amore a Dio.
Vi ringrazio figli, vi ringrazio a nome di Gesù per la solidarietà che sapete portare ai vostri fratelli, perché riuscite a portare un grano di giustizia.
Vi ringrazio per quello che avete fatto, per quello che state facendo, per quello che sarà necessario che ancora continuiate a fare. Iddio farà ricadere su di voi il decuplo nei vostri momenti di necessità, di dolore, di angoscia. Figli, andate per il mondo a testimoniare Gesù! Testimoniate che quel Cuore Divino ha donato fino all’ultima stilla di sangue per salvare l’umanità. Testimoniate nella vostra vita comune, figli, nel vostro lavoro, nel vostro camminare, nel vostro riposare, sempre, che Cristo Gesù è resurrezione, è vita, è vittoria contro il peccato, è vittoria contro Satana. Il regno di Satana sta per terminare. Ecco perché, arrabbiatissimo, Satana si scaglia sempre più, ma Cristo Gesù tornando sulla terra troverà voi e tanti, tanti fratelli che lo hanno saputo testimoniare con umiltà e sincerità e ad essi dirà: “L’Angelo ha segnato la tua casa, sei un fratello prediletto, mi hai saputo testimoniare nei momenti di difficoltà, hai saputo vincere l’orgoglio, hai saputo donare, hai saputo donare. Cammina con Me per vivere la gioia, la luce del nuovo regno, del regno di Dio, del regno dello Spirito d’Amore.
Vi benedico figli, vi benedico tutti: benedico i bimbi, benedico i più grandicelli, benedico i giovani, benedico i più attempati e gli anziani, benedico i sofferenti, benedico tutti coloro che voi avete portato qui nelle immagini fotografiche, quelli che avete portato nel ricordo che in questo momento ricordate, magari dicendo: Oh, le avessi portate le fotografie di quel mio amico, di quel mio parente! Gesù sapete e anch’Io vi conosciamo tutti, ad uno ad uno, e Io, per volere di Gesù, benedico nel nome della Trinità Santissima queste immagini, i vostri pensieri, i vostri ricordi di preghiera; benedico soprattutto chi sta morendo, perché la sua morte sia il passaggio alla vera, grande, meravigliosa, eterna vita in Dio.
Benedico quei fratelli che soffrono per causa di altri fratelli e benedico quei fratelli che fanno soffrire i fratelli, perché abbiano ad avere la luce dello Spirito che li illumina, che fa chiedere perdono a Dio.
Benedico i fiori che qui avete voluto portare davanti alla mia immagine. Lasciatene un po’, gli altri, figlioli, vi prego, portateli davanti al Tabernacolo, portateli davanti a Gesù, prigioniero d’amore in quei Tabernacoli. Ecco, sia il profumo delle vostre preghiere, della vostra volontà buona di amare. Benedico l’acqua, benedico il sale, benedico Folio, benedico l’incenso, benedico tutto ciò che voi desiderate Io abbia a benedire; benedico particolarmente i ministri di Dio, primi, che con me ora vi benedicono figli, vi benedicono nel nome di Dio che è Padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Figli, con voi desidero dire a Gesù il mio e il vostro grande amore, glielo diciamo assieme figli, gli diciamo col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Andate figli, testimoniate l’amore di Dio, testimoniatelo nei fratelli, per i fratelli. Vi bacio, vi impongo le mani, ad uno ad uno, ve le impongo Io, figli miei… ecco… e allargo il mio manto, le mie braccia vi avvolgono, il mio manto vi copre.
Il Signore Iddio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore, la Santissima Trinità vi trasformi, vi converta, vi bruci d’amore. Ciao figli miei.

FIGLI, AMATEVI FRA DI VOI, NON NUTRITE MAI RANCORE VERSO NESSUNO… Gaibola (Bo), Domenica 17 Maggio 1992 S. Pasquale Baylon

Figlioli miei diletti, con voi ho pregato il Rosario, con voi, figli, sono stata in adorazione di Cristo Gesù, Figlio di Dio, vivo, vero, reale, nelle mistiche apparenze del pane.
Con voi ho pregato per il mondo, ho pregato per la pace, vi ho assistiti, figli, mentre deponevate ai piedi dell’altare le vostre angosce, i vostri dolori, i vostri tormenti. Coraggio figli, li avete deposti nel luogo giusto, all’Uomo giusto, all’Uomo Dio”.
Sforzatevi figli, amatevi fra di voi, amate i vostri fratelli, non nutrite rancore verso nessuno, neppure per chi vi pone in difficoltà, camminate, camminate come Gesù desidera, verso di Lui, nella semplicità, testimoniatelo semplicemente il vostro amore, figli, eh… Lo sapete, vi seguo sempre e vi benedico.
Ho benedetto particolarmente questo ministro così come benedico tutti i ministri, i sacerdoti, i sacerdoti del mio Figlio diletto, coloro ai quali è demandata per l’ordinazione sacerdotale, è demandata la meravigliosa, veramente meravigliosa possibilità, figli miei, di trasformare il pane e il vino in Corpo e Sangue di Gesù Cristo; coloro ai quali per la Sacra ordinazione è demandato il compito, in nome di Dio, di dire: “Ti assolvo dai tuoi peccati. Va e non peccare più”.
Benedico, figlioli, particolarmente tutte le vostre famiglie, le vostre parrochie; benedico i bimbi, i giovani, gli anziani, i sofferenti; abbiano ad accettare e gradualmente arrivare ad amare il mistero della sofferenza. A voi  figli Io do un incarico: andando nel mondo testimoniate sempre l’amore che vi lega a Gesù; testimoniate la vostra fede, usate la vostra carità in ogni sua accezione; portate solidarietà ai fratelli, ma portate non solo la solidarietà di mezzi, portate la  solidarietà del mio sorriso. Sappiate sorridere! Sorridete di più, figli miei. Sorridete di più! Il sorriso sarà messaggero del mio sorriso, sarà messaggero della luce che da Cristo proviene.
Camminate figli con semplicità e quando, oh, quando vi accorgerete che avete inciampato e siete caduti, alzate lo sguardo verso Gesù e dite:” sollevami ,mio caro Gesù “. Io sarò al vostro fianco  a detergere la polvere delle vostre ginocchia e a dirvi: “Coraggio figliolo, coraggio! Vivere con Gesù, vivere per Gesù e vivere in Gesù, certo non è facile, ma ti attende, figlio mio il più grande premio: la vera vita”.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, qui nelle vostre case, sulle vostre autovetture; quando voi prendete in mano un oggetto e dite: “Oh, se la Mamma l’avesse benedetto!”. State certi, Io l’ho già benedetto. E quando sorridete a un ammalato e pensate: “Oh, quanto occorre di consolazione per questo mio fratello, di benedizione dal Signore…!”.! State tranquilli, figlioli, Io porto consolazione in nome di Cristo Gesù, Gesù lo ha già benedetto. Vi abbraccio tutti, figli, ad uno ad uno.
Vi amo tanto! Voi amate Gesù! Amate Gesù! Amatelo attraverso i fratelli, amatelo sempre, nelle difficoltà e quando tutto è facile: amatelo sempre! E ripetete sovente col cuore, veramente col cuore: Gesù, ti amo Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Vi bacio figli miei. Ciao

VOI PURE FIGLI MIEI, VOI TUTTI DOVETE VIVERE IL SACERDOZIO A CUI SIETE CHIAMATI Gargallo di Carpi – 10 maggio 1992 ore 17,20:

Figlioli miei, sono qui con voi in preghiera. Vi chiedo, figli, di ricordare particolarmente pure quei vostri fratelli che sono nel dolore, nell’angoscia, nella disperazione, che vivono i tormenti delle guerre.
Figli, ricordate quanto Luca, l’Evangelista, sì, quanto Luca ha scritto nel suo Vangelo al 13° capitolo.
Non pensate di essere più meritevoli dei vostri fratelli, ma pregate il Signore perché si ritorni a Lui, ci si abbandoni a Lui, si abbandoni il vizio, tutti i vizi: l’egoismo, la lussuria, il desiderio sfrenato delle cose, dei piaceri, perché se non avviene ciò Dio può castigare ovunque. Oh certo, voi figli miei state impegnandovi, ma dovete ancora e più intensamente pregare, essere preghiera perché trionfi l’amore nei cuori, in voi stessi, nelle vostre famiglie, nella società; perché trionfi l’amore anche nei politici o in coloro che devono occuparsi dei fratelli. Figlioli, pregate perché ciò che sta capitando ad altri vostri fratelli il Signore non voglia che abbia a dilagare e a propagarsi. Oh non vi parlo, figli miei, soltanto dei luoghi laddove il Signore ha voluto che Io posi i piedi e nei paesi vicini, ma vi parlo dei tanti luoghi del mondo dove l’odio uccide, dove non vi è più segno di bontà ma solo tradimento, orgoglio, distruzione. Preghiamo assieme figli e Gesù, vedrete, Gesù che già ha attenuato in molti luoghi le disavventure, Gesù ancora una volta tratterrà, Lui che è Dio, che è Padre ed è Figlio, tratterrà la sua mano di giustizia. Io sapete, posso ancora trattenerla,

ORE 18,10 (ricevuto al termine del S. Rosario)
Figlioli miei, non spaventatevi, non abbiate timore ma confidate in Dio, nel suo amore infinito. Non abbiate a temere, in voi viva la speranza, la certezza, la gioia di Cristo Gesù.
Chi è vicino a Lui soffre ma vince, chi è vicino a Cristo Gesù cammina con Lui nella strada del dolore, dell’angustia, ma poi scende da quella croce e sale nella sua gioia e nella sua gloria.
Sapeste, cari figli, quante mamme sono con me in Paradiso! Le vostre e tante, tante mamme che forse non pensate, perché il Signore anche all’ultima ora chiama e dice: “Vieni cara che hai sofferto, ti sei arrabbiata, sei stata angosciata, hai fatto tanti sacrifici per i tuoi figli, per il tuo consorte… vieni a riposare nel seno del Padre, quel Padre che talvolta non hai voluto accettare, quel Padre verso il quale troppe volte, sì, hai avuto sensi di ribellione… ma sono un Padre buono e conosco i miei figli, non posso non dirti: vieni nella gioia del Padre”. Figli, ancora una volta vi ringrazio per le vostre preghiere, vi ringrazio per quanto state facendo per i vostri fratelli, in umiltà, semplicità, poiché quello che fate ai fratelli lo fate a Gesù. Non preoccupatevi di chi parla o sparla di voi. Operate il bene, operate nell’amore.
Vedete, anche le parole della Mamma risuonerebbero vuote come testimonianza se voi non sapeste operare veramente la carità, la solidarietà, la giustizia, e direbbero di voi: “Sono cembali che suonano bene e basta”.
Voi siate campane grandi che suonano e lanciano nel cielo a tutti i fratelli il richiamo di Cristo Gesù all’amore. Testimoniate con la vostra vita sempre, sempre, che in voi arde, sempre, che in voi arde un cuore, arde un cuore per Gesù e per i fratelli. Fatelo nell’umiltà, nella testimonianza, talvolta nella grande ubbidienza.
Accettate le mortificazioni! A che servono le reazioni violente, figli miei, eh! E magari vi aumentano poi le difficoltà, e invece, vedete, anche l’umiltà, l’accettazione vi rende meno pesanti, meno difficili i momenti già tanto difficili. Ecco figli, pregate, pregate molto per i sacerdoti, ministri di Dio, perché sappiano vivere intensamente la loro vocazione che è una vocazione di dedizione a Gesù e ai fratelli; pregate perché sappiano vivere il loro sacerdozio con grande umiltà e con grande dignità; pregate perché non avvenga più che non siano esempi fulgidi per i fratelli; pregate perché siano santi, santi, santi! Pregate per le anime consacrate, perché il loro dono, fatto al Signore, sia sempre completo, non facciano come chi pone mano all’aratro poi si volta indietro.
Ricordate, figli, in queste vostre preghiere la grande dignità del sacerdozio. Ecco, neppure agli angeli, figli miei, è concesso di celebrare il sacrificio di Gesù, di rinnovarlo, di trasformare quel pane, quel vino nel corpo e nel sangue di Cristo Gesù. Neppure a me, figli… Io ho creato un altare nel mio cuore su cui il sacrificio del Figlio si è compiuto e la fede, la devozione di tanti miei figli li porterà a pensare che Io sia stata sacerdotessa. Oh figli, questa, fra le moltissime prerogative che Iddio mi ha concesso, questa è invece prerogativa dei ministri di Dio. Pensateci figli! Meditatelo! Lo meditino particolarmente i sacerdoti. Ma voi pure, figli miei, voi tutti dovete vivere il sacerdozio a cui siete chiamati; anche voi siete chiamati al sacerdozio, certo, nel battesimo, quando, rinnovata la vostra anima, acquistate la dignità di figli di Dio ed è in voi la facoltà di benedire i vostri figli, di benedire i vostri congiunti, le vostre case, e di invocare la benedizione sui vostri fratelli, sui sofferenti, sugli ammalati, la liberazione di chi è oppresso dal male e dal maligno. In voi figli, nell’umiltà, la preghiera diventerà miracolosa.
Ecco il vostro sacerdozio: un sacerdozio che dovete vivere ogni giorno. Invocate su di voi, sui vostri famigliari, sui vostri congiunti, sul vostro prossimo più prossimo e su tutti i fratelli amici, invocate la discesa dello Spirito che li pervada, vi pervada di amore, di capacità di testimoniare, vi allontani da desideri del peccato, dai vizi, dalla corruzione, dal mondo. Io vi sono al fianco, figli, in questa grande, grandissima battaglia. La stiamo combattendo assieme, Io con voi, in attesa delle vostre preghiere da offrire a Gesù. Sono i rosari, figli miei, particolarmente i rosari, dopo il sacrificio della Messa Santissima, i rosari che riusciranno a fermare le guerre, gli orrori, le distruzioni e l’odio.
Vi abbraccio tutti figli, ad uno ad uno, vi impongo Io le mani, figli, ad uno ad uno. Le impongo sui vostri cari, sulle immagini fotografiche che avete portato qui con voi, su quelle che tenete nelle vostre case, su tutti quelli che in questo momento volete ricordare e quelli che in questo momento non ricordate, perché Io li conosco tutti, ad uno ad uno, e li conosce particolarmente Gesù, il suo Cuore Divino, il grande Sacerdote dell’amore al quale noi diciamo col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Salvaci Gesù! Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate, particolarmente questi meravigliosi fiori che avete voluto posare qui ai piedi della mia statua. Beh figli, se volete lasciatene un pochettino qui, poi avvizziscono, sapete… Portateli davanti al mio Gesù, al vostro Gesù che è chiuso nel tabernacolo, volontario prigioniero d’amore, tante volte, troppe volte solo, al punto che Gesù chiede alla Mamma sua e alla Mamma vostra che in tanti luoghi richiami alla preghiera per fargli compagnia, perché è qui con voi comunque, anche in aperta campagna, o nelle vostre stanzette, o nelle vostre case; dategli sempre compagnia: è un compagno veramente indispensabile. Ciao figli miei.

PREGATE PERCHÉ IL DEMONIO NON VINCA. Gargallo (Mo), Sabato 9 Maggio 1992 – S. Duilio

Figlioli miei, ecco, è la vigilia del giorno in cui civilmente ricordate le vostre mamme. Fate bene figli!

Ricordate, amate, festeggiate gioiosamente le vostre mamme, le vostre mamme viventi e le vostre mamme che in braccio a Dio vi guardano e vi sorridono e vi seguono e vi aiutano.
Anch’Io sono Mamma e sono Mamma di Tutti. Non posso, non posso lasciare i miei figli nell’angoscia, nei dubbi, nelle difficoltà, senza portare loro una parola di conforto, di incoraggiamento, di letizia, figli miei, di grande letizia.
Il Signore ama coloro che sanno offrirgli i propri sacrifici, le proprie difficoltà, glieli sanno offrire con generosità, si abbandonano a Lui, Lui luce delle menti, forza dei cuori, Lui Padre, Lui Figlio, Lui Spirito d’Amore, Ecco figli, in questo giorno ricordate particolarmente le intenzioni che vi propone la Santa Chiesa; ecco perché vi chiedo alla fine di questo vostro incontro di preghiera, nel quale Io stessa con voi ho recitato il Rosario, e con voi ho recitato il simbolo della fede, il credo; di recitare, figli miei, tre Pater, Ave, Gloria per le vocazioni sacerdotali e religiose, ma perché siano vocazioni alla santità, diventino realizzazione della santità.
Oh, voi figli miei, non sapete quanti, quanti figli miei si sono allontanati dalla Chiesa, dalla frequenza dei Santi Sacramenti per un cattivo esempio.
Ecco perché ai sacerdoti, ministri di Dio, ai prelati e pure alle anime consacrate è richiesta una generosità estrema di completo abbandono all’amore di Dio. È richiesta la santità. Ecco perché voi chiederete con me al Signore Io, chiederete tante vocazioni, tanti operai della vigna, ma operai che lavorano bene, non gli operai che abbandonano la vigna e si siedono ai piedi della vite, o che magari si trastullano raccogliendo i fiorellini, quasi che fosse importante quando c’è da raccogliere l’uva… Figli, vi ringrazio per l’atteggiamento di veri amanti di Gesù, vi ringrazio dell’umiltà che avete saputo usare e alla quale ancora vi invito, vi ringrazio della preghiera che avete saputo elevare, non tanto e non solo, figli miei, per chi aveva responsabilità, (il vescovo) ma per quei tanti altri che l’hanno indotto a mortificarvi.
Figli miei, non temete, non temete che quel prelato abbia offeso Dio o  offeso me. No, sapete! Non spetta a voi giudicare, figli miei, pregate per lui, ma pregate soprattutto proprio per quei fratelli che l’hanno indotto in errore, volutamente, o l’hanno indotto in errore per non impegnarsi, per non dover, assistere, per non dovere accettare che quando la terra non parla, non parla più, non convince più, è il Cielo che parla. Vi seguo figli miei, vi seguo come Madre amorosa, desidero che attraverso questi dolori, queste angosce, questi sacrifici, queste amarezze, arrivi quella santità a cui Cristo Gesù vi ha chiamati. Certo, vi ha chiamati alla santità figli, nella semplicità, nell’umiltà, nella carità. Grazie per quanto avete in animo di compiere ancora per i vostri fratelli. Ecco, Gesù vi ha toccato il cuore, lo ha fatto anche attraverso di me, perché Gesù ama che sia la Madre a chiedere… eh! Oh figli, domani sarà una giornata di preghiera intensa, qui presso questa stele; pregherete col cuore, con fervore, per innalzare i vostri cuori a Cristo Gesù, verso quel Cuore Divino per chiedere a Lui, attraverso di me chiedere la pace, la pace, la pace dei cuori, la pace dei popoli. Tacciano le armi che già tanta distruzione, tanto errore, tanto dolore ha seminato in tutto il mondo!
Le vostre preghiere serviranno, figli miei, serviranno come servono gli aiuti, gli aiuti per portare cibo a chi è alla fame, abiti a chi deve vestire, medicinali a chi deve curarsi, la preghiera per fermare l’odio e le armi. Il demonio tenta di scacciarmi da ogni luogo dove Io sto posando i piedi, eppure è volontà di Dio che Io posi i miei piedi sempre più in tanti luoghi, fino ad inondare il mondo della mia presenza. Voi pregate perché il demonio non vinca, non riesca a convincere tanti vostri fratelli a porre ulteriori difficoltà, dolori, distruzioni, angoscia là dove Io ancora in questi giorni appaio. Più avanti nel tempo, nel vostro tempo, ma non di molto, avverrà figli miei, che Maria si mostrerà ai suoi figli in maniera evidente e saranno popoli di veggenti, e allora saranno popoli non di infatuati non di illusi, non di allucinati, ma che vedranno i miei occhi e vedranno che vale la pena di vivere per Gesù, vale la pena di sacrificarsi per Gesù, vale la pena di morire per Gesù… Vi abbraccio figli miei. Grazie, ma rimango con voi in preghiera, ancora un  po’, per le vocazioni; con voi però amo, figli miei, ripetere col profondo del cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Salvaci Gesù! Ciao figli miei. Sorridete…..

RINGRAZIO TUTTI QUEI MIEI FIGLI CHE HANNO RACCOLTO IL MIO APPELLO A SOCCORRERE i FRATELLI BISOGNOSI MESSAGGIO DEL PRIMO LUNEDI DEL MESE CASTEL DE’ CONTI (BG) – 4 MAGGIO 1992

Figli miei diletti, avete fatto la vostra scelta, avete scelto Gesù, proseguite; non voltatevi indietro, figli miei, è la via giusta, è la via della salvezza, è la via dell’amore.
Con voi, figli miei, ho pregato il rosario, con voi ho concelebrato il Sacrificio del Figlio Gesù, vi ho aiutati a deporre in quel Calice le vostre pene, le avevo raccolte durante il rosario, figli miei, ho deposto i vostri dolori, le vostre angosce, i vostri tormenti, le vostre debolezze, le vostre vigliaccherie, la vostra carità, tutto, tutto ho deposto in quel Calice; quel Calice è misticamente diventato il Sangue di Dio. Oh figli, vi abbraccio tutti, ad uno ad uno; abbracciando voi abbraccio il mio Gesù, lo avete ricevuto nel vostro cuore, fisicamente o spiritualmente, siate dei tabernacoli viventi.
Uscendo da questo tempio, portate nel mondo, tabernacoli, portate Gesù nel mondo, portatelo per le vie, portatelo negli uffici, nelle fabbriche, portatelo ovunque, portate Gesù, la sua testimonianza, il suo amore.
Oh figli, quanto, quanto vi è bisogno, in questi momenti, di preghiera, di preghiera, ecco perché Io, Madre sensibile, accoratamente vi chiedo: pregate figli, siate preghiera… oh, lumi, lumi, lampade sempre accese che si accendono nel Cuore Divino di Gesù e in Lui si spengono, perché ardono, bruciano, si consumano d’amore verso i fratelli.
Ringrazio, figli miei, particolarmente voi e tutti quei miei figli che hanno raccolto con tanta generosità, con tanto amore, il mio appello a soccorrere i fratelli bisognosi. Grazie figli, avete lenito dei dolori, avete sfamato qualche fratello, l’avete vestito, gli avete dato speranza, avete portato il vostro sorriso, il Mio sorriso, avete portato il Cuore di Gesù ai fratelli, figli.
Questo vi avevo chiesto, questo voi avete fatto, questo so che ancora continuerete a fare sacrificando qualcosa, anche voi bimbi, sacrificando qualcosa: il sacrificio donato, figli miei, è donato a Dio, l’amore donato ai fratelli è donato a Dio, il sorriso donato ai fratelli è donato a Dio, al Dio dell’amore, al Dio del sorriso.
Non fate, figlioli, altro che restituire un granellino di sabbia a quella spiaggia infinita, al Dio dell’Amore, a Gesù che ritornando vi troverà pronti ad accoglierlo, col cuore pulito, puro, semplice, disponibile, vi riconoscerà come suoi servi, vi riconoscerà come suoi testimoni, come suoi apostoli.
Figli diletti, vi chiedo sempre maggiore impegno, affinchè mai abbia a succedere che Io possa dirvi che inutilmente sono venuta e ritornata tante volte per richiamarvi a Gesù, al suo Cuore Divino, per richiamarvi all’amore. Su di voi, figli miei, abbia a scendere lo Spirito d’Amore, vi trasformi i cuori, vi faccia ardere d’amore per Lui, per Dio Padre, Dio Figlio Gesù, Dio Spirito d’Amore.
Vi benedico, figli miei, benedico particolarmente i ministri di Dio, le anime consacrate, benedico voi, le vostre famiglie, benedico le mamme in attesa e i bimbi, i bimbi piccoli e quelli più grandicelli e i giovani e voi più attempati e gli anziani e i sofferenti e benedico particolarmente quelli che soffrono non solo nell’anima ma anche nel corpo.
Benedico in modo del tutto particolare i giovani, giovani che si sono abbandonati all’inganno, al tradimento della droga.
Benedico i carcerati, benedico chi sa dare testimonianza d’amore e chi è così povero da non poter dare nulla, abbia dal Signore Dio la grazia di arricchirsi tanto da potere tanto donare.
Figli miei, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, ma particolarmente le vostre parrocchie, le vostre diocesi e con loro i vostri presuli.
E benedico gli oggetti, benedico le immagini fotografiche che avete portato qui con voi e quelle che in questo momento pensate: – Oh, Dio, le avessi prese! -Ma la Mamma le benedice ugualmente. Benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto e questi meravigliosi fiori che avete voluto portare qui vicino alla mia statua; lasciateli al tabernacolo di Gesù, sono la vostra testimonianza, andandovene volete ricordare Gesù, lasciate con quei fiori il profumo delle vostre buone azioni, il vostro desiderio di bontà, il Signore Dio, perché Io lo invoco, per i meriti del vostro rosario, vi concederà la capacità di amarlo di più, di amare di più i fratelli: grande dono, meraviglioso dono.Vi abbraccio tutti ad uno ad uno, figli miei, vi bacio: è il bacio di una Mamma che ha il mandato da Dio di chiedervi amore, di riuscire a vivere nella dimensione dell’amore, perché abbia a ritornare l’armonia di Dio anche sulla terra.
Assieme a voi, figli, un ultimo canto d’amore a quel Cuore Divino, assieme: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Salvaci Gesù! Ciao, figli miei, andate, andate, portate nel mondo Gesù, è un impegno, beh, vi aiuterò, figli miei, vi aiuteranno gli angeli, gli arcangeli, i vostri santi protettori, particolarmente le anime dei vostri defunti che hanno già raggiunto la gloria, la gioia, la luce di Dio.

OH, QUANTO AMO POTER ENTRARE IN TANTI, TANTISSIMI GRUPPI DI PREGHIERA… Timoline di Corte Franca (Bs), Domenica 3 Maggio 1992 S.S. Filippo e Giacomo

Figlioli miei cari, con voi ho pregato, con voi ho invocato dal Cuore di Gesù quelle grazie, quei favori che tanto vi necessitano, favori spirituali per la vostra conversione, per la vostra bontà, perché sappiate vivere la solidarietà, la carità con sincerità. Con voi ho pregato per la salute vostra, dei vostri cari, perché chi soffre abbia ad accettare il meraviglioso mistero del dolore, difficile sì, ma meraviglioso. Con voi ho pregato, figli, per la giustizia, per la pace nel mondo, sempre con voi pregherò, figli, finché nel mondo non abbia a  trionfare, con la solidarietà, la giustizia, la pace, l’amore. Io pellegrina in tanti luoghi nel mondo, oh, quanto amo poter entrare talvolta non vista, talvolta non ascoltata direttamente, ma ascoltata solo nel cuore, in tanti, tantissimi gruppi di preghiera… E Io tutti benedico perché sono veramente il parafulmine, evita quei castighi che Dio dovrebbe inviare molto più numerosi e pesanti sulla terra. Benedico tutte quelle famiglie nelle quali si prega, si recita il Rosario talvolta è soltanto un mio figlio, una mia figlia, altre volte sono i coniugi qualche volta anche coi figli. Oh, benedetto sia Iddio nella sua grande misericordia, perché attraverso i suoi figli che pregano Egli saprà donare ancora agli uomini quella pace che molti non meritano, ma inviando il suo diletto a camminare ancora fra i suoi fratelli Egli porterà la grandiosità della sua misericordia, del suo amore, e allora trionferà nel mondo la giustizia, la pace, l’amore. Cominciate fin d’ora voi, figli miei, a vivere: a vivere la pace dei vostri cuori, a vivere la pace delle vostre famiglie, a vivere la pace delle parrocchie, la pace dei popoli. Abbia a propagarsi! Benedico questa casa, queste case, benedico tutte le vostre case, ad una ad una… Benedico tutti voi, figli miei, benedico i vostri famigliari, le persone care a cui ora inviate un pensiero umile ed amoroso. Benedico i fiori, benedico nelle vostre case, figli miei, particolarmente i Rosari e quelli che portate con voi, che sono la grande arma che Dio ha  concesso agli uomini, che sono il tratto d’unione col cielo, che sono, perché Dio lo vuole, Dio lo desidera, che sono veramente, figli miei, l’arma che riesce a strappare a Dio infinite grazie. Prima di lasciarci, figlioli, prima che torniate alle vostre case al riposo, diciamo assieme a Gesù, col cuore glielo diciamo quasi per offrirgli un vero fiore, gli diciamo: Gesù, ti Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Salvaci Gesù! Ciao figli miei.

IMPEGNATEVI SEMPRE, FIGLI, CONTINUATE NELLA PREGHIERA, PERCHÉ CRISTO ARRIVERÀ IMPROVVISAMENTE… Sarnico (Bg), Venerdì 1 Maggio 1992 S. Giuseppe Artigiano

Figlioli miei, ancora una volta sono pellegrina col mio strumento in queste terre vostre, tanto a me care, meta nei secoli di tante apparizioni, che molti vogliono fare sembrare come una tradizione, una leggenda, ma, hanno conosciuto, conoscono la realtà profonda dell’amore di Dio, che si fa presente tangibilmente nella storia dell’uomo attraverso la Madre quando questa Madre tacerà sarà perché si ritira umilmente, perché nuovamente Cristo Gesù, entra e si mostra ai fratelli. Molti lo riconosceranno e saranno salvi, molti non lo vorranno riconoscere. Ecco perché il Vangelo, figli miei, Parola di verità, vi dice: “Uno sarà preso e l’altro lasciato”.
Pensate figli miei: se questa venuta, come taluni vogliono insistere a non comprendere e a non accettare, se questa venuta di Cristo fosse la venuta per il giudizio finale, universale, come farebbe uno a prenderlo e l’altro a lasciarlo?
Significherebbe che la vita continuerebbe oltre il giudizio e ciò non fa parte della rivelazione e dell’insegnamento della Chiesa.
Ma quando Cristo ritornerà uno sarà preso e condannato, l’altro rimarrà   a vivere nel regno di Dio, nel regno dello Spirito d’Amore. Impegnatevi  sempre figli, continuamente, nella preghiera, nella preparazione, perché Cristo arriverà improvvisamente, quando meno aspettate.
Lo riconoscerete e Lui riconoscerà voi se avrete saputo vivere, testimoniare l’amore, lo avrete fatto attraverso i vostri fratelli più vicini, più intimi,  i familiari; lo avrete fatto attraverso gli amici, attraverso quei fratelli che soffrono e che hanno bisogno del vostro aiuto, della vostra consolazione,del vostro sorriso.
Grazie per quanto già avete fatto, state facendo e ancora farete nello   spirito di umiltà, di sacrificio, di solidarietà e d’amore.
Io sarò sempre alla guida di quei convogli. i vostri fratelli attendono non sanno da chi, arrivate voi messaggeri di Maria.
Vi benedico tutti, figli miei.
Benedico i vostri fratelli che qui non sono con voi convenuti, benedico coloro che voi desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io benedica. Assieme a voi, figli iniziando queste mese dedicato dalla Santa Chiesa alla devozione a me, iniziando con voi questo mese, nel giorno che la chiesa e la devozione dedica al Cuore Divino di Gesù, iniziando questo mese  proprio oggi, nel nome del caro sposo Giuseppe, raccogliamo insieme i palpiti dei nostri cuori per offrirli a Lui, a Gesù, in Lui raccogliere tutti: Giuseppe, il più grande Santo che la terra abbia conosciuto dopo la prediletta, raccogliere i vostri Santi protettori, tutti i Santi, gli Arcangeli, gli Angeli e dire a Gesù, col cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Sù ti amo Gesù!
Figli miei, tornate nelle vostre case o rimanete, sempre nell’amore a Cristo Gesù, al Re dei re, a Colui che sa governare con amore, che sa donare l’amore, al quale tutti dobbiamo amore. Ciao figli miei.

E’ DI TUTTI POTER DONARE, NESSUNO PUÒ’ DIRE: “Io NON POSSO”. GARGALLO DI CARPI, 26 APRILE 1992

Figlioli miei diletti, con voi ho pregato, con voi continuerò a pregare per chiedere al Cuore Divino di Gesù, per chiedere a Cristo Gesù risorto, chiedere per voi, per le vostre famiglie, per i vostri paesi, per l’umanità, pace, pace e amore. Figli, voi dite: – Ma la Mamma ci chiede sempre… – Figlioli, Io vi chiedo in nome di Dio, di Colui che vi dona, vi ha donato e vi donerà sempre e tutto, vi chiedo figlioli, in questo mese che va a iniziare, qualche piccolo sacrificio: vi chiedo che offriate al Cuore Divino di Gesù e a Me tanti fiori, fiori da voi prodotti. Certo che potete produrre fiori, fiori meravigliosi, figli miei! Oh vedete, Io vi ringrazio e benedico particolarmente tutti i fiori che posate qui, ai piedi della mia immagine, particolarmente le rose, ma voi potete produrre dei fiori molto più meravigliosi e sono quei fiori profumati d’amore, di bontà, di generosità, di solidarietà.
Ecco perché, figli, vi chiedo in questo mese di impegnarvi a sorridere, sorridere a chi ha bisogno di essere consolato, sorridere ai sofferenti, agli ammalati, sorridere ai bimbi, agli anziani. Vi chiedo di consolare chi è nella disperazione; vi chiedo, figli miei, di tacere quando temete di offendere i vostri fratelli, ma di parlare per difenderli, di parlare per dire loro il vostro rispetto, la vostra stima; quando lo meritano non lesinate anche gli elogi. Aiutatevi fra di voi, sappiatevi accettare, sappiate figli miei portare l’aiuto materiale e fisico a chi ha bisogno; sappiate essere disponibili per giocare un po’ coi bambini, disponibili a
comprendere, accettare gli anziani, essere veramente de buoni fratelli per tutti, essere delle mamme per tutti, dei buoni figli per tutti.
Figli, vi chiedo soltanto questo, eh! Oh, vi sembrano piccole cose… Beh figlioli, provateci, impegnatevi, poi vedrete che talvolta vi costerà, vi costerà un po’ riuscire a sorridere quando dentro avete angosce, dolori, dispiaceri; vi sarà difficoltoso anche giocare coi bimbi quando gli impegni, il dover accudire a faccende domestiche o il desiderio di uscire, di andare altrove vi fa diventare pesante anche rimanere con questi bimbi e giocare, e ancora più rimanere con gli anziani malati, quegli anziani dei quali voi non sapete mai distinguere quando è malattia o quando pensate possa essere anche un po’ di livore, un po’ di cattiveria… No! … Donare il vostro tempo, il vostro sorriso, donare la vostra comprensione, il vostro aiuto, certo figlioli, non vi sarà facile tacere quando vi sentite offendere, non vi sarà facile elogiare il fratello quando dice cose buone perché vorreste che gli altri facessero a voi così, ma voi fate fatica a farlo con gli altri. E’ un piccolo programma, ma è un programma importante. Offritemi anche qualche piccolo sacrificio anche voi bimbi, certo, anche voi bimbi sappiate sacrificare qualche leccornia; qualche gelato, qualche gioco per aiutare i vostri fratellini che non sanno neanche cosa sono i giochi se non li costruiscono da sè, che non hanno i gelati, non hanno le caramelle, non hanno neppure da poter scrivere, studiare e soprattutto non hanno la serenità, la tranquillità, manca loro il cibo, mancano gli abiti…
Ricordatevi, voi più grandi: fate come i bimbi, fate come i bimbi, voi potete fare qualche sacrificio più grande, certo, e il vostro impegno è nell’insegnamento, nell’esempio che dovete dare ai vostri figli.
E’ di tutti potere donare, nessuno può dire: – Io non posso -.
Tutti potete donare un sorriso, una parola di consolazione, una parola di conforto, di aiuto; tutti potete dare una piccola moneta che Dio trasformerà in un cumulo di denari, perché Dio moltiplica il bene e Dio perdona il male, lo perdona quando vi è l’anima contrita, decisa a non peccare più. Dio non perdona a tutti i costi, Dio non si impone, non impone il suo amore, lo offre, lo propone; gli uomini devono soltanto accoglierlo, accettarlo.
Ringraziate Dio! Figli miei, continuate a vivere la vostra risurrezione, la vostra Pasqua ogni giorno, perché ogni giorno avrete bisogno di sollevarvi, di chiedere perdono a Dio e di risorgere in Lui.
Credete, figli miei, è tempo di preghiera e di sacrificio perché le vostre case, tutte, siano segnate dall’Angelo di Dio col segno della vostra precisa volontà di scegliere e vivere per Gesù.
Vi benedico figli miei, benedico voi, benedico tutti coloro che qui avrebbero voluto convenire, coloro che sono uniti con voi in preghiera, particolarmente coloro che sono stati trattenuti dalle cure verso gli anziani, verso i bimbi, verso i sofferenti. Benedico tutti quei miei figli che si prodigano per alleviare le sofferenze ai fratelli, qui nel vostro Paese, ma particolarmente in quei Paesi dove ancora l’odio uccide. Benedico chi si impegna nella salvaguardia della vita, benedico chi si rifiuta di uccidere, chi non accetta una legge iniqua che l’uomo, male interpretando la libertà, si è dato. Benedico coloro che sanno dire di no e sanno lasciare a Dio la scelta, che è solo Sua, della nascita e della morte, coloro che si oppongono a che l’uomo con le sue mani ponga fine alla vita di un fratello. Solo Dio è padrone della vita, solo Dio può dire a un’anima e a un corpo: – Vieni, è ora, andiamo nella vita eterna! -.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. Benedico l’acqua, l’olio, l’incenso, benedico il sale, benedico le immagini fotografiche e gli indumenti che qui avete voluto portare (sapete, Io li conosco tutti ad uno ad uno, ma va bene così…).
Benedico chi soffre e chi sta per morire, ma morire significa figli miei, andare verso la vera, eterna vita. Benedico chi sta per nascere e le mamme che stanno per dare vita a una nuova creatura che aprirà gli occhi in questo immenso creato, dono di Dio, e potrà glorificare il suo Dio potrà vivere nella donazione e nell’amore. Benedico il Vicario di Cristo, benedico i presuli, i principi della Chiesa, benedico i sacerdoti, benedico le anime consacrate, benedico i missionari, benedico i volontari, benedico tutti quei miei figli che dalla risurrezione di Cristo hanno compreso che deve essere ogni giorno anche per loro “risurrezione” perché Cristo è speranza, Cristo è certezza, Cristo Gesù è Amore; Cristo Gesù al quale assieme, figli miei, assieme diciamo col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Vi abbraccio, vi impongo le mani, vi bacio ad uno ad uno. Ciao figli miei!

Parte del messaggio privato del 23/4/92 che si è ritenuto opportuno diffondere anticipatamente data l’urgenza dell’appello della Mamma.

Non aspettate il tempo della carità e solidarietà perché il tempo della solidarietà e carità non aspetta voi.
Non perdete tempo; non perdetevi in diatribe e discussioni che tendono a ritardare il vostro aiuto. E’ bene facciate urgentemente. Portate aiuti nei luoghi e a quei fratelli ai quali già vi ho condotto. Le necessità impellono e aumentano giorno dopo giorno. Grazie per quanto avete fatto; grazie per quanto farete. E’ il miglior modo di amare Gesù: amarlo nei fratelli. E siate dei samaritani, dei cirenei volontari.
Lanciate il mio appello a tutti i miei figli che convengono alle Pioppelle, a coloro che non possono convenire e a coloro che nel nascondimento seguono i miei richiami… Vi abbraccio tutti.

LA CHIESA ORA VIVE LE DOGLIE DEL PARTO. San Benedetto Po (Mn), Domenica 19 Aprile 1992 Pasqua di Risurrezione

Figlioli miei cari, grazie delle vostre preghiere, della vostra testimonianza, ecco sapete figli miei, liturgicamente già state vivendo il ricordo dell’Angelo della Risurrezione, l’Angelo che annunciò – Non è qui, è risorto Gesù. Ecco,ricordate figli, avete annunciato con la Chiesa la morte di Gesù, ne avetete proclamato la Risurrezione; ora, con la Chiesa, siete in attesa della venuta. Vi chiederete figli miei: – perché la Mamma ritorna su questo argomento? -. Ebbene, vi invito a leggere attentamente,a considerare attentamente la liturgia del Santo sacrificio.
In vari punti voi troverete questo messaggio: la Chiesa in attesa del ritorno di Cristo… “annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua Risurrezione nell’attesa della tua venuta”.
E’ fede della Chiesa, figli miei, della Chiesa Santa di Dio, anche se purtroppo non è fede di tanti suoi ministri che tanto sovente celebrano il mistero dell’amore di Dio, dell’Eucarestia, e pronunciano quelle parole sennza meditarle, senza farle proprie.
Ecco perché vi invito a pregare per loro: nell’attesa della tua venuta Gesù Cari figli, la Chiesa ora vive, per dirlo con una immagine a voi più consueta e più semplice, vive le doglie del parto. Cristo Gesù tornerà! La sua Chiesa, il suo Corpo Mistico, per volere di Dio e dello Spirito Amore sarà generato per l’umanità. Considerate, figli miei, meditate queste mie parole, non sono solo per voi, sono per i vostri fratelli e sono per i ministri di Dio. Vi benedico figli, vi benedico nel nome dell’Amore: nel nome di Dio che padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio Spirito d’Amore. Amen.
Assiemee, vi invito assieme a me a pregare Gesù Dio e a dire a Lui, col cuore  quanto lo amiamo: “Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Torna  presto Gesù! Noi ti sentiamo presente, ti sentiamo vicino, ti sentiamo in noi, ti riconosciamo nei fratelli, ma tu Gesù torna presto a vincere il peccato, a portare la tua grazia perché vinca l’amore. Oh Gesù!”.Ciao figli miei.

RICONOSCETE IL MIRACOLO DELL’AMORE DI DIO…! Carpi (Mo), Sabato 18 Aprile 1992 – Sabato Santo

Figlioli miei cari, con voi ho pregato, con voi continuerò in questa preghiera per cantare con voi l’inno della risurrezione di Cristo Gesù. Voglio e desidero che vi rechiate presto presso il tempio di Dio e perciò lascio solo un pensiero, figli miei, un pensiero che non è solo per voi, deve servire anche ai vostri fratelli per meglio comprendere, per meglio crescere sulla via di redenzione.
Vedete figli, oh, quanti vostri fratelli – e qualche volta anche voi chiedete che alle Pioppelle abbiano ad avvenire miracoli, guarigioni eclatanti… Figli miei, Io vi dico: quando un mio figlio, dopo anni, ha il coraggio di inginocchiarsi davanti a un ministro di Dio, aprire la anima e dire: – Ho peccato molto… ho peccato… perdono Gesù! -Ecco, figli, il più grande miracolo! E’ il miracolo della risurrezione,è il  miracolo della vittoria sulla morte del peccato per intraprendere la nuova  via della vita, della vera vita di grazia. Quanti di questi miracoli, figli non solo alle Pioppelle, ma altrove dove Io pellegrina con l’immagine della  “Mamma della Pace” ho assistito, ho raccolto, ho offerto! Quanti! E anche voi pensateci, figli miei, riconoscete il miracolo dell’amore di miracoli continui dell’amore di Dio che si operano in voi, perché quando correte col pensiero a una frase, a una parola che vi ho detto attraverso il mio strumento e vostro fratello, ecco che in voi si compie il miracolo del desiderio di risorgere, di migliorare, di vivere meglio, più intensamente la vostra dignità di figli di Dio.
Ecco i miracoli, figli! Oh sì, ne avvengono e avverranno anche i miracoli fisici, ma i veri, grandi miracoli sono proprio questi.
Sapete, gli uomini, anche i miracoli fisici, quelli più inspiegabili, tentano sempre con la razionalità di dimostrarli. E’ pur vero che chi non vuole credere non crede. “Non v’è peggiore sordo di chi si chiude le orecchie, non v’è peggior cieco di chi chiude gli occhi”. Ma i miracoli della conversione, della risurrezione, anche se non accettati, non condivisi, non possono essere negati, perché la grazia di Dio supera grandemente l’incredulità Figlioli, risorgete ogni attimo in Cristo Gesù, con Cristo Gesù, per Gesù nella luce del Padre, nell’amore dello Spirito! Vi benedico figli miei, vi accompagno. Benedico le vostre famiglie, quelle famiglie, quelle case che già sono segnate col Sangue dell’Agnello, le che saranno salve dal pericolo quando i tempi si faranno più bui e più pesanti, quelle case che sapranno accogliere Cristo Gesù che sta tornando. Ciao figli miei… Buona risurrezione!

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