IL CROCIFISSO NON MANCHI NELLE VOSTRE CASE, NEI LUOGHI DI LAVORO, OVUNQUE: IN OGNI LUOGO VI SIA IL SEGNO DELLA SALVEZZA GARGALLO DI CARPI – 28 GIUGNO 1992 ORE 17,30:

Figlioli miei diletti, vi chiedo, cari figli, di spronare la Chiesa a insistere nel diffondere il suo messaggio profetico: il richiamo alla pace, il richiamo all’amore. Satana, figli miei, sta rovinando gli uomini; Satana sta schiavizzando gli spiriti e rende gli uomini capaci, in pochi attimi, della grande catastrofe.
Solo chi crede fermamente, chi vive della sua fede e chi vive nell’amore, chi crede alla pace e chi la difende in se stesso, nelle famiglie, nella società, può salvare il mondo, altrimenti Iddio farà cadere la sua mano pesante sull’umanità con un castigo ancora più grande del diluvio. Ma voi siate sereni, figli! A voi chiedo di essere Chiesa, di essere i nuovi profeti che testimoniano con la loro vita: testimoniano la speranza, testimoniano la fede, testimoniano l’amore, testimoniano la pace. E allora Cristo tornerà e sarà il regno della pace e della gioia.
Figli miei, il mondo non si accorge dei momenti tragici che l’umanità via via sta vivendo; gli uomini pensano che le nubi che s’addensano altrove non abbiano mai a muoversi e a venire a colpire in altri Paesi, nel proprio Paese.
Eppure queste nubi pesanti che gravitano sul mondo si stanno muovendo velocemente, e il dolore, l’angoscia, la distruzione, il tormento potrebbero colpire tanti popoli.
Figli miei, non vengo per allarmarvi, ma per dirvi: “Sono con voi, il Cuore Divino di Gesù è con chi crede, testimonia, vive la sua fede alla luce del Vangelo, poiché nulla avrà a temere, neppure fisicamente: “Uno sarà preso, l’altro sarà lasciato…”. Questo non vale soltanto per il giudizio che Gesù porterà, non il giudizio finale, figli miei, per il giudizio intermedio, il giudizio legato alla venuta intermedia di Cristo sulla terra: “Uno sarà preso, l’altro sarà lasciato…” e verrà diviso il frumento dal loglio, l’erba buona dall’erba cattiva. Voi siate frumento, siate erba buona, siate degli Abele. Lo sarete se saprete essere tabernacoli viventi, se saprete vivere sempre in grazia di Dio con la gioia nel cuore di essere vicino a Gesù, pure se tormentati, pure se nel dolore, ma porterete dentro la gioia di vivere per Gesù, con Gesù, in Gesù. L’amore infinito di Dio si sta riversando sulla sua Chiesa e sempre più si riverserà ed aumenta, figlioli miei, aumenta ad ogni rinnovarsi del sacrificio di Cristo nella Santa Messa.
Ecco perché vi invito a partecipare sovente, quanto più potete, al sacrificio della Messa, che è un aumento continuo della misericordia infinita di Dio.
Non ditemi, figli miei: – Ma come può qualcosa di infinito aumentare? E’ scritto nel libro di Dio, che è il libro dell’amore. La sua misericordia infinita aumenta a dismisura ogni qualvolta il Figlio rinnova il suo sacrificio sull’altare, ogni qualvolta i suoi figli depongono in quel calice le loro amarezze, i loro peccati, le loro vigliaccherie, i loro desideri, le loro gioie, e partecipano come corredentori al Sacrificio di Cristo Gesù. Ricordatelo, figli miei, meditatelo bene, vivetelo! Non è la pedagogia della Mamma, è la pedagogia di Dio, è la pedagogia della Parola di Dio, del suo Vangelo, di quel Vangelo che troppo poco leggete, che troppo poco meditate, che a fatica vivete, che non amate sufficientemente. Chiedetemi di chiedere a Gesù, al suo Cuore Divino, di concedervi la grande grazia di sapere leggere il suo Vangelo, di saperlo meditare, di saperlo amare, di saperlo vivere, perché anche voi potrete scrivere in quel libro, in quelle pagine bianche, a fronte delle pagine scritte con la mano di Dio, saprete scrivere la vostra rispondenza, la vostra testimonianza, il vostro amore.
Vi benedico, figli miei. Oh, tornerò a benedirvi alla fine della preghiera, ma fin d’ora vi benedico.
Benedico particolarmente i bimbi, i giovani, gli anziani, quelli che soffrono, quelli per i quali trepidate; benedico i sofferenti, benedico i religiosi, i sacerdoti, i prelati; benedico la vostra preghiera perché sia più fervida e sincera; benedico tutti quelli che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Benedico l’acqua, benedico l’olio, benedico l’incenso, benedico il sale; benedico la vostra capacità di ripetere sovente il segno della santa croce; benedico la vostra capacità della generosità, della solidarietà.
Benedico sempre, sapete, e seguo quei vostri aiuti, da quanto escono dai vostri portafogli, dai vostri armadi, fino a quando arrivano ai vostri fratelli, quei vostri aiuti sinceri, quei vostri aiuti che non sono solo solidarietà ma sono segno di desiderio di giustizia.
Benedico le immagini fotografiche che avete portato con voi, benedico quelle che avreste voluto portare che avete lasciato sulle autovetture, nei pullman, a casa.
Non c’è difficoltà, sapete, per il Signore Iddio, di benedire le vostre intenzioni, i vostri cuori desiderosi di portare carità ai fratelli.
Benedico chi sta soffrendo e morendo, benedico chi sta nascendo; benedico le mamme che stanno dando alla luce nuove anime, nuovi occhi che guardino verso il cielo; benedico le mamme che sanno accudire con amore ai propri figli, che sanno rispettarne la vita e la dignità. Benedico chi rispetta la dignità degli anziani, degli ammalati; benedico i medici particolarmente, benedico i chirurghi ai quali, se me lo chiedono, Io guido le mani; benedico i medici, cui se me lo chiedono, Io dono, perché Gesù lo vuole, la capacità del miracolo.
Benedico, figli miei, questi fiori, questi fiori che avete voluto posare qui ai piedi della mia immagine statuaria, li benedico particolarmente.
Stavolta portateli pure a casa, non siate egoisti, portatene magari uno per ciascuno, uno ogni famiglia, magari un petalo, e dite nel vostro cuore: – Vedi Gesù, dal momento che Io voglio essere tuo tabernacolo, lo metto davanti al tuo tabernacolo, Gesù. Hai capito Gesù perché lo faccio? Me lo ha detto la Mamma, alla Mamma Io credo perché la Mamma mi porta il richiamo a Te.
E Io ti voglio amare Gesù, voglio amare il tuo Cuore Divino, voglio buttare il mio cuore ammalato, sofferente, il mio cuore non innocente, voglio buttarlo nel tuo Cuore Divino perché Tu lo trasformi, perché Tu lo renda capace dell’eroismo dell’amore, sempre -. Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire anche nelle vostre abitazioni, ciò che usate per la vostra vita quotidiana, per i vostri impieghi di lavoro negli uffici, nelle fabbriche, nelle scuole, negli ospedali, nelle vostre professioni. Vi benedico e vi abbraccio tutti, figli, vi impongo le mani, ad uno ad uno, e le impongo a chi desiderate Io abbia a imporle e vi ricordo, figli miei, che a tutti Gesù concede, se lo desiderano, il dono e l’impegno di imporre le mani sui fratelli invocando su di loro la misericordia del Signore Dio, invocando su di loro quelle grazie spirituali e fisiche di cui abbisognano. Grazie se lo farete con fede e con grande disponibilità, con umiltà, con semplicità.
Continuo a pregare con voi, figli miei, poi vi risaluterò…
Ore 18, 20
Figlioli miei cari, sapete, Gesù ogni giorno visita il suo villaggio. E’ una nuova Samaria, eppure nella nuova Samaria troverà il buon samaritano pronto, pronto a lenire le sofferenze del fratello, a soccorrerlo, ad accudirlo; e troverà la buona samaritana alla quale chiedere acqua, ed è Lui il padrone dell’acqua, Lui che dà l’acqua della vita eterna.
Siate, figli miei, i buoni samaritani, siate la buona samaritana. E’ l’augurio che Io vi faccio, figli miei, è l’aiuto che Io vi dono, l’assistenza, perché così sappiate realizzare in voi stessi il “progetto Gesù” il grande, meraviglioso progetto del Padre, il grande, meraviglioso progetto inspirato dallo Spirito: il “progetto Gesù”.
Buon viaggio figlioli, vi accompagnerò alle vostre abitazioni. Voi entrando dite: – Gesù, entra Gesù nella mia casa, rimani Gesù nella mia casa. Entra nella mia fabbrica, entra nella fabbrica dove Io lavoro, entra nell’ufficio dove Io lavoro, entra nel mio convento, entra nel mio ospedale, entra con me Gesù, dagli ammalati, dai sofferenti, da chi non ha pace, da chi non ha serenità, entra soprattutto, Gesù, da chi non ha fede, da chi dispera, da chi si abbandona ai vizi. Entra Gesù a portare la tua pace, la tua gioia, la tua serenità, il tuo tutto, o Gesù! -.
Vi abbraccio figli, ancora vi abbraccio, ancora vi impongo le mani e benedico voi, i vostri cari, coloro che desiderate Io abbia a benedire, benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto; particolarmente benedico, figlioli, le mie immagini fotografiche e statuarie, benedico tutte le immagini fotografiche e statuarie, benedico tutte le immagini sacre del Cuore Divino di Gesù, di Gesù crocifisso.
Benedico, figli miei, tutti gli oggetti religiosi, quelli che portate con voi, che avete nelle case, nelle quali, in nessuna, deve mancare il Crocifisso.
Ricordatelo: il Crocifisso mai manchi nelle vostre case!
E negli uffici e nelle scuole dove lo hanno voluto buttare fuori, e negli ospedali, nelle corsie, nelle camere operatorie, e nei bar, certo, anche nei luoghi pubblici, nei bar, nelle sale consigliari, in ogni luogo vi sia il segno della salvezza. E davanti a quella croce inginocchiatevi e si inginocchiino tutti i miei figli per salvare il mondo da Satana. Siate sereni, vi accompagnerò sempre, figli; non datemi le gomitate, non allontanatemi, allontanereste i vostri Angeli custodi, i vostri Santi protettori, i vostri protettori parenti e amici che vi hanno preceduto e che già gioiscono nella gloria di Dio, e anche quelli che ancora purganti sono in attesa della gioia e della gloria Sua. Ciao figli miei.
La pace e l’amore, il desiderio di testimoniare Gesù sia con voi e con quanti amate.