INDOSSATE LO SCAPOLARE, NON SIA UN PORTAFORTUNA MA UN RICHIAMO COSTANTE A VIVERE ALLA PRESENZA DEL BAMBINO GESÙ. Gargallo di Carpi – 12 luglio 1992

Figlioli miei cari, con voi sono in preghiera, con voi continuerò a pregare, figli miei, e pregherò il Signore Iddio per la pace del mondo, la pace… la pace dei vostri cuori, la pace delle vostre famiglie, la pace della società, la pace del mondo… Oh, sull’umanità si stanno avventando veramente uragani ben più forti di quelli che voi già chiamate “disastrosi”. La vostra preghiera, la vostra capacità di testimoniare, figli miei, servirà a lenire; e voi copritevi proprio con questo buon ombrello, che è l’ombrello della preghiera, dei Santi Sacramenti: della Confessione, dell’Eucarestia. E poi; figli miei, ancora una volta vi ricordo un mezzo importante, perché amato da Gesù, ed è quello di indossare lo scapolare. Giovedi, sapete, rinnovate o fate la consacrazione al mio Cuore Immacolato; ecco figli, perché Io sono anche “Beata Vergine del Carmelo”. Portatelo, o portate la medaglietta, non sia un portafortuna, figli miei, ma un richiamo costante a vivere alla presenza del Bambino Gesù che vi offre lo scapolare della Mamma e vi pone al collo il suo. Ecco, oggi sono qui con voi e sono con Gesù Bimbo; abbiamo, sì, nelle mani lo scapolare e ve lo porgiamo. Anche il desiderio è già scapolare, ma vedete di portarlo realmente e portate nel cuore sempre il desiderio della vostra consacrazione completa, totale al Cuore divino di Gesù, al Suo Preziosissimo Sangue e anche a me, umile serva, da Dio generata così potente: “Ha innalzato gli umili”.
Con voi figli, ecco, Io chiedo allo Sposo diletto, allo Spirito Santo, allo Spirito d’Amore, che faccia cadere su di voi il grande dono dell’umiltà, il dono della disponibilità, perché siate veramente dei buoni samaritani, non solo offrendo la mano, offrendo il sorriso, offrendo l’aiuto al fratello, ma offrendo a tutti i fratelli la vostra preghiera di cuore. Offrite all’umanità la vostra preghiera! Figli miei, vi seguo e vi seguirò in momenti pesanti perché non abbiate mai a vacillare, perché la vostra fede sia una fede sostenuta dall’amore.
Nulla sarebbe se da questi non fosse sostenuta… Vi benedico tutti, figli.
Benedico voi, benedico tutti quelli che avete voluto portare qui col vostro ricordo, con la vostra preghiera, portare anche con l’immagine fotografica, con gli indumenti. Benedico chi sta per passare alla vera vita in Dio, nella Sua luce, nella Sua gioia, nella Sua gloria; benedico chi è sul letto delle sofferenze, chi sta per subire interventi chirurgici: Io guiderò le mani di quei chirurghi, ma per tutti valga, figli miei, l’abbandono completo alla volontà misericordiosa e magnifica, ma tante volte incomprensibile, di Dio.
Benedico i giovani, benedico i bimbi in modo particolare e benedico le mamme che sanno apprezzare ciò che in loro sta crescendo come dono di Dio, e sapranno accudire e sapranno amare.
Benedico le giovani mamme, benedico i neonati e benedico i più grandicelli, quelli che voi chiamate “birichini” che Io amo tanto! Gesù sapete, non era un “birichino”, come dite voi, ma era però vivace anche Lui.
Amate nei vostri figli, Gesù, amate negli anziani, nei genitori, nei nonni, amate Gesù!
Io li benedico tutti e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, i sacramentali: olio, sale, acqua, incenso; e bene-
dico le vostre intenzioni di preghiera, particolarmente quelle rivolte alle vocazioni, alle anime consacrate, ai ministri di Dio, ai prelati, al Vicario di Cristo che Io seguo particolarmente; non abbiate a temere, ma pure chiedetemelo con la vostra preghiera.
Grazie figli della vostra testimonianza, la vostra testimonianza che vieppiù diventerà difficoltosa e tormentata. Vi benedico, vi benedico, figli miei, vi abbraccio ad uno ad uno, mentre una rugiada di benedizione scende su di voi: è la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Non dimentichiamoci, figli miei, di dire a Gesù col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Cari figli, ciao.