Figlioli miei cari, eccomi per dirvi che sono unita con voi in preghiera. La vostra preghiera sia una preghiera calda, veramente preghiera di cuore. Dobbiamo assieme, figli miei, ottenere da Gesù tante, tante grazie. Io prego con voi, le imploro per voi.
Dirò a Gesù: “Gesù, non hanno più vino! Gesù, hanno bisogno di aiuto.
Gesù potrà dirmi: “Ma Madre mia, non è ancora l’ora, pure se è molto vicina”. Poi compirà il suo miracolo di grazia.
Ecco figli, alla fine di questa preghiera, preghiera di rosario, vi parlerò a lungo; non vi stancherò, ma sarà per aiutarvi, per aiutare i vostri fratelli, portarvi consolazione, per portarvi, figli miei, la certezza che Io seguo voi, particolarmente i giovani, particolarmente i giovani, anche quelli che fanno soffrire, perché Io sono una Mamma: le mamme piangono in silenzio, ma non si negano mai. Prego con voi…
Figlioli miei diletti, abbiamo assieme pregato, abbiamo offerto l’umile preghiera di cuore a Gesù, al Re dei re, all’unico, grande, vero Re, Re di Pace, Re dell’Amore, ho presentato, figli miei, le vostre preghiere. Oh, caro Gesù, i tuoi fratelli sono qui che attendono, per la bocca di tua Madre, quella parola di conforto preannunciata, di aiuto, di luce. Figli miei, in momenti che si fanno per l’umanità vieppiù drammatici, pesanti, non perdetevi in cose di poco conto.
Io sono venuta e vengo a richiamare tutti i miei figli; non ho mai chiesto figli miei, mai chiesto di fare come delle parrocchie; vi ho chiesto solo dei gruppi di preghiera, gruppi di preghiera che possono coinvolgere tanti luoghi, tante località, ma per trovarvi assieme, per pregare, pechè è tempo di preghiera, c’è necessità grande di preghiera. Figli miei, non vi ho mai chiesto di creare grandi organizzazioni, vi ho chiesto però sempre di fare tutto col cuore quello che umanamente è necessario, anche di organizzazione, certo, ma quello che importa è il cuore, figli è il cuore, è lo spirito di fraternità, di disponibilità verso i fratelli. Ciò che conta non è certamente elevarsi al di sopra degli altri, semmai porsi sempre al servizio degli altri. Quando vi sedete a un banchetto, non ponetevi vicino allo sposo, perché poi arrivando altri invitati lo sposo non vi dica: “Allontanati un po’…”. Ma ponetevi agli ultimi posti, e lo sposo vedendovi vi dirà: “Vieni più vicino! Fate così anche voi, figli miei, con grande spirito di umiltà, di carità,d’ amore, di fraternità.
E tutti i gruppi siano uniti! Certo, perché non fare anche le telefonate per dire “Fratelli miei, fratelli nostri, abbiamo chi chiede preghiera intensa, forte, di cuore…”.
Create così, figli, una grande rete, una grande catena di preghiera, di amore, di solidarietà, di sensibilità verso i problemi dei vostri fratelli, perché è nella misura con la quale saprete dare che otterrete e otterrete molto di più, ma se non saprete dare nessuno vi potrà a sua volta dare, e quel “Nessuno” sapete chi è.
Ebbene figli, con questo richiamo caldo, materno, a essere uniti, molto uniti, uniti nella fede, uniti nella speranza, uniti nei sacrifici, uniti nelle mortificazioni, è con questa considerazione che vi ho posto, figli miei, che vi dico: “Camminate figli, e continuate”.
Quando vi accorgete che c’è come una battuta d’arresto, allora pensate: non mi sono abbandonato sufficientemente a Dio, perché chi non si abbandona in Dio, a Dio, chi non pone tutta la sua vita nelle mani di Colui che è il padrone della vita, figli miei, chi fa così certamente ha più grandi difficoltà.
Voi abbandonatevi, abbandonatevi completamente!
Io lo chiedo a tutti, lo chiedo nei momenti di difficoltà, quando magari certi problemi vi bruciano dentro, quando i problemi familiari vi scuotono, vi pongono dei dubbi, quando soprattutto i problemi dei figli vi angosciano. Amateli molto! Amateli molto più di quanto non vi sembri che meritino, perché non li amerete mai, figli miei, mai arriverete ad amarli quanto li ama Dio e quanto li amo Io! Amateli con tutto il cuore, sono i germogli, sono le pianticelle, hanno bisogno di essere bagnati dalla Rugiada del vostro amore. Certo, quando occorre anche la fermezza, ma soprattutto, soprattutto amore!
Devono prepararsi, prepararsi a essere i primi nell’esercito dell’amore. Oh! Ecco figli miei, che nei vostri cuori qualcuno dice: “Ma Mamma, mio figlio non è su questa lunghezza d’onda… Mamma, lo sai benissimo, mio figlio non vuole neppure sapere, mio figlio non va neanche in chiesa, non si avvicina ai Sacramenti, non prega… Beh figlioli, lasciate a Dio questo indizio, a voi il compito di dare il buon esempio, il compito giusto, doveroso di genitori, di redarguire, ma lasciate fare a Dio e lasciateli a Me da condurre per mano; verrà il momento in cui sentiranno la chiamata dell’amore, dell’amore vero, dell’amore grande.
Voi che avete figli che studiano, insegnate loro che occorre prepararsi alla vita per sapere affrontarla con onestà, con preparazione, con grande dignità, nel rispetto altrui, non per prevalere ma per aiutare; non per essere superiori agli altri, ma per compiere fino in fondo ciò che viene assegnato e per rispondere pienamente ai doni di Dio, ai talenti. E voi che avete figli che da poco hanno iniziato un lavoro, non temete! Certo, anche per loro c’è qualche piccola delusione, qualche preoccupazione. i momenti sono pesanti e sempre più si faranno pesanti. Io proteggo tutti, tutti i figli miei, tutti, cari figli miei! E i piccoli, i piccoli… ho uno stuolo di miliardi davanti ai miei occhi: ci sono i vostri, che pur tuttavia vivono una vita nella quale non trovano nessun diniego, e vedo davanti a Me stuoli di bimbi smagriti, con gli occhi colmi di pianto o gli occhi vuoti; bimbi che soffrono, bimbi che muoiono, madri che li avvolgono, che fanno del loro corpo un pezzo di coperta, madri che donano fino all’ultima goccia del loro latte, poi si abbandonano e l’Angelo preposto da Dio li va a raccogliere per portarli nel riposo eterno. Io li benedico, benedico i vostri e benedico quelli, li benedico tutti, e benedico particolarmente tutti coloro che non sanno solo commuoversi davanti a delle immagini, ma fanno di tutto per lenire, per aiutare con sacrificio personale sapendo negare qualcosa a se stessi. i piccoli si negheranno una leccornia o un giocattolo; i giovani si negheranno un po’ di divertimento, una gita (voi li chiamate: week end); i grandi, i più adulti si negheranno qualcosa di più; si negheranno qualche sigaretta o tutte le sigarette; si negheranno il capo lussuoso convinti che pure altri sono più dignitosi anche se meno costosi; si negheranno pur un po’ di benzina; si negheranno… si negheranno… si negheranno… ma che? Per dare a chi non ha. E’ il primo passo, figli miei, verso la giustizia. Ve lo ripeto: se non c’è solidarietà, se non c’è giustizia fra gli uomini non ci può essere la pace, e laddove pare che la pace arrivi è pace apparente, perché la pace non c’è nelle famiglie, non c’è nei paesi, perciò non c’è nella società, non c’è nel mondo. Le difficoltà potranno anche aumentare, non vi dico “potranno” perché non so, perché voglio condizionare ancora una volta, secondo il volere di Dio, il realizzarsi… alla vostra capacità di preghiera, di testimonianza. Ma anche quando le difficoltà vi si presenteranno, voi affrontatele con grande serenità. Fra di voi siate aperti, siate sinceri, siate umili, caritatevoli. Non tenetevi nascosto nulla, parlatevi apertamente. Chi riceve i consigli, le correzioni, sappia accoglierle con umiltà: chi le offre lo faccia con grande carità.
So che qualcuno di voi si rimprovera, non solo qui, anche vostri fratelli che non sono con voi stasera, cari figli miei, pure loro.
Per tutti, per tutti è la benedizione del Signore, Dio della misericordia, da Me invocata; per tutti è il perdono del Signore Dio, per tutti è l’incoraggiamento, perché nel mio esercito, figli miei, ho bisogno di soldati forti, fortificati dapprima col Sacramento della Confermazione, santificati e fortificati nella conduzione della loro vita alla luce del Vangelo, aiutati dai santi sacramenti, dalla preghiera diuturna, pronti per la battaglia dell’amore. Non voglio stancarvi, figli, avrei tante cose ancora da dirvi… ecco, ora assieme a voi voglio dire a Gesù col cuore: Gesù, Ti amo! gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
La benedizione, figli miei, che scende su di voi, che scende sui vostri figli, vicini e lontani, che scende su tutti coloro che avete portato nelle vostre preghiere, su tutti coloro che portano nelle loro preghiere i vari gruppi che fanno parte e compongono la grande “lega della solidarietà e dell’amore dei figli della Mamma della Pace”, è la benedizione di Dio Padre Onnipotente, Onnipresente, di Dio Figlio, Gesù Redentore, di Dio Spirito d’Amore. Amen.
Fra di voi c’è anche chi è sportivo e sa gridare con forza; Io vorrei che il vostro sport preferito (non vi nego gli altri, quando essi sono vero, puro divertimento) ma il vostro sport preferito deve essere quello di gridare e di gridare con la vostra vita, la vostra testimonianza d’amore, di gridare: Evviva Gesù! Alleluia! Alleluia!
Così lo accoglierete al ritorno. Cristo trionferà! Alleluia! Alleluia!
Vi abbraccio, vi bacio ad uno ad uno, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. Ricordatevi figli: quando voi avete un po’ di sale e avete il dubbio se sia benedetto, quando avete acqua e avete il dubbio se sia benedetta, olio e dubitate sia benedetto o non lo ricordate, raccoglietevi in preghiera; nell’impossibilità di sottoporre questi elementi alla benedizione di un sacerdote, raccoglietevi in preghiera e dite: “Signore Dio, Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, benedite questa mia acqua perché porti purezza, porti candore, porti aiuto, porti salute; benedite questo sale perché dia il sapore alla nostra vita di Cristiani, perché tenga lontano i pericoli delle tentazioni e dei malefici; benedite questo olio che serva a conservare i nostri corpi, prepararli all’incontro con lo sposo”. Dite così e saranno benedetti, Ciao figli miei.