QUANDO VOLETE CHE QUALCOSA SIA BENEDETTO, DITE COL VOSTRO CUORE E CON AMORE… Formigine (Mo), Sabato 30 Gennaio 1993 – S. Martina vergine

Figlioli miei cari, con voi invoco lo Spirito d’Amore che scenda a illuminarvi,  a fortificarvi, a rendervi capaci di quell’amore che la Trinità Santissima attende da voi.
Vi chiedo, figli, di rileggere, di meditare brevemente il brano della i lettera prima di Paolo ai Corinzi (1 Cor. 1,26-31) , quel brano che la Chiesa vi propone nella liturgia di domani, e dopo averlo meditato ringraziate la Trinità Santissima di avervi prescelti; ringraziatela perché nel Suo disegno meraviglioso e a voi incomprensibile, vi chiede nell’umiltà seppure nella fermezza, di operare per voi stessi e per gli altri perché il Suo disegno abbia a realizzarsi per voi, per i fratelli, per il mondo intero. Figli miei, a quest’ora anni addietro, ricordate? Eravate riuniti alle Pioppielle e Io là vi portavo il mio messaggio, talvolta nel freddo pungente, altre  con sopra un cielo trapunto di stelle. Cos’è cambiato? Non è cambiato nulla se sapete guardare con gli occhi della fede, col cuore aperto. Cambia il luogo, come cambia la Mamma che appare un po’ ovunque ora nel mondo; anche nelle carceri, sì, Io anche nelle carceri… ci sono state tempo addietro, nei secoli sempre, ma oggi soprattutto… nelle carceri!  Ebbene figli, voi siete qui e pensate ai fratelli che non hanno potuto unirsi con voi in preghiera qui, ma sono uniti con voi in preghiera; e pensate ai fratelli che hanno portato aiuto agli altri fratelli che soffrono, che sono nell’indigenza, nel dolore. Li abbracciamo assieme tutti, e abbracciamo i ministri di Dio e abbracciamo anche coloro che vi osteggiano, che vi pongono difficoltà, coloro che sono diventati strumenti per un vostro miglioramento spirituale, ma lo sono e lo saranno nella misura con la quale voi saprete accettare con umiltà, con carità, con disponibilità, coerenti con ciò che sentite nel cuore, coerenti nella vostra vita.
Grazie figli. Io vi seguo, vi seguo tutti ad uno ad uno; seguo i vostri figli seguo gli anziani, i sofferenti, gli ammalati.
Quante volte vi sento pregare e lamentarvi col Signore: – Signore Dio ho tanto pregato, Ti ho chiesto la grazia, Ti ho chiesto la guarigione.Perche, perché non me l’hai accordato, Signore?! -. Quante volte ho sentito i vostri cuori scoppiare e lamentarsi col Signore per le sofferenze, per le incomprensioni, per quel tutto che vi sembra andare a  rotoli nelle vostre famiglie! Vorrei sentirvi di più figli cari, sentirvi di più ringraziare il Signore, chiedere a Lui la luce per accettare, la forza per superare, chiedere a Lui l’amore per offrire. Vi abbraccio figli miei, vi bacio tutti ad uno ad uno. Con voi abbraccio i vostri fratelli che non sono qui, ma che sono ugualmente uniti in preghiera; abbraccio quelli che ormai stanchi della giornata, sentono il desiderio di riposare un po’… il ritorno alle loro case con la gioia nel cuore per avere compiuto per se stessi e per i fratelli una grande missione benedetta da Dio.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, in questa casa, nelle vostre case.
Quando, figli, volete che qualcosa sia benedetto, ora lo dico con voi, lo potete dire anche ai vostri fratelli; voi dite, perché ne avete facoltà per il Battesimo che vi ha resi figli di Dio, capaci di benedire, dite col vostro cuore, con amore: – O Dio, Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo d’Amore, benedici questo… – E sarà benedetto. Benedite sovente i vostri figli, i sofferenti, gli anziani; non abbiate timore, figli, di benedire, certo, benedire!
Voi direte figli: – Non abbiamo, Mamma, la consacrazione sacerdotale -. Figli cari, avete il sacerdozio di Cristo impresso nei vostri cuori: è il sacerdozio del Battesimo.
Certo, non avete la consacrazione che è propria dei diletti figli, ministri di Dio, ma la vostra umiltà, la vostra carità, di fronte a Dio potranno fare scendere benedizioni ugualmente importanti e potenti, perché capaci portatrici della potenza e dell’amore di Dio. Vi abbraccio ancora figli e vi bacio tutti.
Resto con voi in preghiera e in compagnia; vi accompagnerò alle vostre case. Oh, non dimenticate mai, figli, prima di addormentarvi di chiedere perdono al Signore per la non sempre completa generosità della giornata, per chiedere aiuto durante il sonno, per chiedere la forza di aprire poi la giornata nel Suo nome, di viverla nel Suo amore. Ciao figli miei.