VI CHIEDO IL DIGIUNO UN GIORNO LA SETTIMANA (PANE E ACQUA SE VOLETE) E DI GUARDARE ALLA TV SOLO i NOTIZIARI E LE POCHE COSE SPIRITUALMENTE COSTRUTTIVE Messaggio n. 3/93 24 gennaio 1993 ore 17,40 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, le tenebre stanno per coprire l’umanità. Si avvicina, figli miei, il tempo della purificazione. Verrà un giorno in cui anche gli uomini di fede faranno fatica a conservare la speranza; eppure, vedete, figli, dopo un inverno rigido, pesante, ecco che giunge la primavera, dolce, suadente, la primavera che risveglia dal torpore la dormiente natura e tutto, tutto si fa vivo, così arriverà il momento in cui l’umanità risorgerà, e i buoni e coloro che si saranno preparati nell’amore, nella testimonianza, nella semplicità, ecco che formeranno la nuova Chiesa, portatrice dell’amore e della salvezza del Signore Dio. Figli, ringraziate Dio della particolare predilezione che avete ricevuto da Lui, di essere testimoni, di essere capaci di accettare, perché toccati dalla Sua Grazia, di accettare questi ultimi avvertimenti.
Preparatevi, figli miei, con le lampade sempre pronte: la lampada della vostra fede, la lampada della speranza che è abbandono completo in Dio.
Preparatevi, figli miei, nella testimonianza semplice, amorosa. Preparatevi! Cristo Gesù vorrà costruire con voi, per voi e per tutti, il Suo regno di gioia, di luce, il Suo regno d’amore, il Suo regno di pace.
Lontane e anche più vicine si sentono e si sentiranno le grida di dolore di chi è colpito da guerre, da tormenti. Chiedete, figli miei, la particolare protezione al Signore Dio, pure se immeritevoli, una particolare protezione per voi, per la vostra patria.
Io vi sono sempre vicina.
Come può una Madre abbandonare i suoi figli, particolarmente quando vede che questi suoi figli si sono allontanati o si allontanano, dalla casa del Padre?
Un Padre che come tutti i padri amerebbe avere tutti i suoi figli sotto il tetto, tutti i suoi figli al desco, eppure li vede andarsene sbattendo la porta, e non lo vogliono più riconoscere perché si sono creati nuovi padri, nuovi idoli; che si buttano alla ricerca del benessere, delle comodità, delle lussurie, degli egoismi; che si buttano alla ricerca disperata di conoscere un domani che vorrebbero ricco soltanto di ricchezze umane, terrene, e si rifugiano nella ricerca di divinazioni, si rifugiano nella superstizione, e quando vogliono ottenere qualcosa che è al di sopra delle loro capacità, ricorrono senza timori, alle arti malefiche di fratelli che, invocando satana, riescono a perpetrare opere di morte, di dolore.
Io sono Madre, Madre di tutti, Madre vostra, ma Madre anche di tutti coloro che peccano, che si allontanano, che si sono allontanati da Dio, e soffro… Conto sulle vostre preghiere per lenire i miei dolori. Erano i dolori, figli miei, che Io ho patito durante la vita terrena, quei dolori che non sono scritti nel Vangelo, quei dolori che Io ho portato e porterò fino al termine della vita dell’umanità, dolore per dei figli che non riconoscono, che offendono, che sono indifferenti verso il loro Padre, verso il loro fratello che ha sofferto, che ha donato se stesso, il proprio corpo, il proprio sangue, completamente, verso lo Spirito che è il Vivificatore, che è la forza, che è il motore del mondo, lo Spirito d’Amore.
Per questo, figli, in questi tempi, dovete affidarvi completamente alla preghiera, essere voi stessi preghiera. E vi chiedo, figli, vi chiedo qualcosa in più, ve l’ho già chiesto anche in passato: anche se la Chiesa, la Chiesa Santa di Dio,non vi chiede più certi sacrifici, credetemi, di fronte a Dio sono tanto importanti!
Non sono passati di moda, figli: il sacrificio dell’astinenza dalle carni, e Io chiedo anche un giorno alla settimana di digiuno; certo, figli miei, secondo le vostre condizioni di salute e di impegni di lavoro, quando potete, per una giornata trattenetevi dai cibi: pane e acqua, se volete, e offrite questo sacrificio, che non è piccolo, lo so, figli, lo offrirete al Signore Dio perché abbia pietà di questa umanità.
E se vorrete offrire anche il sacrificio di qualche sigaretta, anche di tutte, eh?!
E il sacrificio di guardare la televisione limitandovi ai notiziari, limitandovi a quelle cose che sono costruttive anche per la vostra vita spirituale: qualcuna c’è.
E magari il sacrificio anche di qualche sabato o domenica (voi lo chiamate : week-end) che vorrete dedicare di più alla vostra famiglia, dedicare ai vostri fratelli che soffrono, ricordandovi che visitare gli ammalati, i sofferenti, è opera di carità degna del premio di Dio.
Ecco, figli miei, vi abbraccio tutti, abbraccio con voi tutti quei fratelli che avrebbero voluto essere qui con voi e non hanno potuto, quei sacerdoti particolarmente che sono rimasti con voi in preghiera, quelle anime consacrate che hanno ricordato questo momento intenso di preghiera qui alle Pioppelle, lo hanno ricordato nei loro conventi, nelle loro chiese, nelle loro stanze. Abbraccio particolarmente i sofferenti, gli ammalati, i medici, gli infermieri, i volontari, che li curano con amore. E benedico tutti.
Benedico le immagini fotografiche che qui avete portato con voi, quelle immagini che portate nel vostro cuore, che portate col vostro ricordo cristiano di preghiera, benedico tutti coloro che volete e desiderate Io abbia a benedire.
E benedico questi fiori, e benedico tutto ciò che desiderate Io benedica.
La mia benedizione, figli, è la benedizione di Dio Padre, è la benedizione di Dio Figlio, è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen!
Ecco, figli, assieme a voi voglio col cuore, come farete voi, dire a Gesù il mio e il vostro amore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù!
Ecco figlioli, ritornerete alle vostre abitazioni, Io vi accompagnerò, sarò sempre al vostro fianco.
Sono al vostro fianco i vostri Angeli custodi, i vostri Santi protettori, i vostri cari che vi hanno preceduto: genitori, parenti, amici che vi attendono, per lodare, glorificare Iddio, per gioire e godere della Sua Luce, del Suo Amore in eterno. Vi abbraccio e vi bacio. Ciao, figli miei!