A VOI PARTICOLARMENTE, FIGLI MIEI, Io CHIEDO DI PREPARARVI PER LA NUOVA GERUSALEMME Messaggio 1° lunedì (anticipato al 28.2.93) n. 6/93 28 febbraio 1993 – Palazzetto dello Sport – CARPI Assemblea annuale “Figli Mamma della Pace

Figlioli miei cari, sono e resterò con voi, coi vostri fratelli, con tutti i miei figli.
Oh, cari figli, abbia finalmente a trionfare nel mondo la politica dell’amore, abbia a cessare in tutto il mondo l’egoismo, la cattiveria, la bruttura, il peccato!
A voi, particolarmente, figlioli miei, Io chiedo di prepararvi per la nuova Gerusalemme, a voi Io chiedo di non avere nessun timore di testimoniare che ciò che Io vi dico, talvolta anche nel silenzio delle vostre camerette, o che vi dico attraverso tanti miei strumenti in tutto il mondo, abbiate il coraggio, figli, di gridarlo, di testimoniarlo, ma soprattutto di viverlo. Non vi siete mai chiesti, figli miei, perché tanti vostri fratelli soffrono la fame, muoiono di fame, di indigenza? Perché qualcuno muore di malattie indotte dall’abbondanza, dall’egoismo…?
Non vi siete mai chiesti, figli miei, perché certi popoli ieri e oggi, oggi e anche domani, vivono e muoiono nel terrore, nelle persecuzioni, nell’assurda carneficina delle guerre?
Perché altri vivono nella tranquillità, nel benessere, nell’indifferenza, nell’incapacità più completa, più assoluta di generosità?
Figli, voi conoscete soltanto attraverso i mass-media, attraverso gli strumenti di diffusione, conoscete soltanto degli avvenimenti, ma non conoscete lo strazio dei cuori come lo conosce la Mamma! Voi guardate le vostre televisioni, magari mentre state pranzando: vi schifa quasi il continuare a guardarle, vi mette in difficoltà guardare quel sangue che cola, ora che avete le televisioni a colori, e vi rivoltate verso quel vostro desco che non manca di nulla. Ma una Mamma piange! Una Mamma piange! Voi avete notizie di mie figlie, povere figlie, che per egoismo, per non affrontare la responsabilità, che per superare in poco tempo le difficoltà, hanno la tremenda sventura di uccidere nel proprio grembo un bimbo che ha il diritto di nascere, e ne porteranno anche i traumi, e ne porteranno anche le conseguenze pesanti psicologiche, e porteranno dentro di sé ( quasi tutte, credetemi, anche se non oseranno confidarlo) il tremendo timore e dolore di avere negato la vita a chi aveva diritto alla vita.
Ma voi guardate, leggete le notizie e ormai siete diventati incapaci di emozione, e quand’anche l’emozione vi colpisce non avete poi la forza di testimoniare con ardore, con amore, che quello è un peccato contro Dio.
Ma una Mamma conosce tutti questi dolori e raccoglie quegli esserini che hanno già un’anima, un’anima che doveva tendere a Dio … e Io li raccolgo e li consegno nelle mani del Figlio mio. Una Mamma come me, piange! E voi avete notizia di qualcuno di quegli avvenimenti che colpiscono in tanti Paesi del mondo: fratelli vostri dilaniati dalle bombe, dai proiettili, fratelli vostri che soffrono gli indicibili dolori dell’abbandono, della solitudine; eppure riuscite a vivere tranquilli mentre una Mamma piange! Perché tanta freddezza? Perché tanta vigliaccheria, figli miei? Perché? Perché? Perché l’uomo non guarda a quella Croce, perché non guarda a quell’uomo Dio che ha donato tutto, tutto se stesso fino all’ultima goccia di sangue, a quell’uomo Dio che ha potuto dire:
“Consummatum est! Sia tutto compiuto secondo la Volontà del Padre”.
Perché, figli, gli uomini non sanno abbandonare gli egoismi, le brutture, non sanno abbandonarsi all’amore di Dio.
E allora ecco che l’umanità ha iniziato il suo periodo della purificazione.
Gli avvenimenti si faranno più pesanti e crudeli ovunque, ogni popolo sarà toccato dalle catastrofi, ma particolarmente certi popoli saranno colpiti. Le guerre si moltiplicheranno, l’odio prevarrà. Figli miei, è su di voi che Io conto, perché nella semplicità, nell’umiltà, ma nella fermezza, sappiate prepararvi,  vogliate costruire quella società che sarà la società dell’amore, della nuova, grande, meravigliosa Gerusalemme. E’ perciò, figli, che voi che siete entrati come tanti vostri fratelli nell’esercito dell’amore, nel mio esercito, voi che sapete guardare con occhi diversi il mondo che vi attornia, anqhe se ne siete tante volte colpiti, anche tante volte voi pure ne siete lusingati, oh figli, siate sempre il motivo di Dio per compiere  il suo nuovo, grande miracolo d’amore.
Ecco, figli, vi abbraccio tutti, abbraccio tutti quei tanti miei figli, vostri fratelli uniti in preghiera, abbraccio tutti i figli dei gruppi di preghiera che desidero abbiano ad aumentare, aumentare in progressione geometrica, figli , eh!
E benedico voi, benedico tutti, benedico particolarmente i sacerdoti, i ministri di Dio, che abbiano il coraggio, la forza di testimoniare Cristo fino in fondo, che non si abbandonino a volere bere il calice dei vizi, del benessere, che abbiano il coraggio di vivere e aiutare i fratelli a vivere Cristo in se stessi e negli altri; che abbiano l’umiltà, la disponibilità dei servi, ma che abbiano la capacità di portare consiglio, aiuto, conforto, sorriso a tutti.
A loro è demandato il grande, meraviglioso ministero della Celebrazione Eucaristica; neppure gli Angeli e neppure Io ho mai potuto celebrare e consacrare il Pane e il Vino.
Benedico le anime consacrate, benedico tutti i religiosi, i missionari, benedico i volontari, benedico i medici, benedico chi si adopera per lenire le pene e le sofferenze ai fratelli, chi sa portare sempre parole di consolazione e di sorriso.
Benedico voi per un motivo particolare, oggi: perché avete saputo lenire il dolore, avete saputo riempire i vuoti, avete saputo dare a chi non aveva, avete saputo portare il vostro sorriso, il vostro aiuto a tanti fratelli nella necessità più estrema, avete saputo aiutare gli apostoli in terra di missione, i religiosi, le religiose. Grazie!
Vi benedico e vi chiedo di continuare: è la strada giusta verso Gesù.
Certo, Gesù nulla possedeva ma tutto donava.
Oh figli, Io benedico le immagini fotografiche che avete
portato qui con voi, quelle che non avete portato ma pensate: Oh, le avessi prese con me!” Non importa, figli, Io le benedico là dove sono e benedico i figli e le figlie in esse raffigurati, benedico le vostre intenzioni di preghiera, benedico la vostra patria.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: gli strumenti religiosi, libri, immagini, scapolari, benedico chi si fa apostolo in mezzo ai fratelli per la diffusione della stampa aderente ai principi evangelici, chi aiuta i mezzi di informazione, i mass – media che operano per il trionfo di Cristo Gesù. Benedico con voi, figli miei, tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire.
Un particolare ricordo a colui che avete ricordato e che dovete portare sempre nel vostro cuore: il grande mio innamorato, soprattutto un grande Vicario di Cristo Gesù: il Papa.
Vi abbraccio tutti ad uno ad uno, figli.
Rimango con voi in preghiera.
Vi accompagnerò alle vostre abitazioni.
Quando entrerete nelle vostre case, aprendo la porta
dite:” Entra Gesù! Rimani Gesù”!
State certi, figli miei, con Gesù c’è anche Sua Madre,
la vostra Mamma.
Vi bacio, vi stringo forte forte, vi tengo sotto il mio manto per proteggervi, per aiutarvi, per consolarvi, per farvi bruciare d’amore. Ciao, figli miei.