NON SOLO LE BRICIOLE CARPI, 17 DICEMBRE 1988 ORE 21,50 – IV SABATO D’AVVENTO
Figlioli miei! Le vostre membra sono ormai intirizzite dal freddo, ma Io sento il vostro cuore che è caldo… Ecco: così, preparatelo caldo, pulito, sgombro, preparatelo per accogliere Gesù, il Cristo.
Grazie, figlioli! Grazie a voi che con questo sacrificio, che offrite al Signore Iddio, tante anime di fratelli vi debbono grazia. Grazie anche ai fratelli vostri, che qui non hanno potuto convenire, trattenuti da malattie: anche il loro sacrificio davanti a Dio conta, nulla sfugge a Dio. Figlioli, la Mamma Vergine ha portato nel mondo, al mondo il salvatore. Oh, vergini casti! I ministri di Dio abbiano a riportare ogni attimo il Salvatore al mondo. Oh, chiedo loro umiltà, povertà, castità.
Figlioli, cari figlioli miei, ministri del mio Figlio, abbiate sempre in ogni attimo la forza, il coraggio di portare fino in fondo la vostra missione, di essere fedeli fino in fondo alle promesse, di essere i nuovi apostoli.
E voi, figli miei, anche voi dovete preparare il vostro cuore in ogni attimo. Preparate la strada sgombra perché abbia a nascere, a tornare Gesù.
Ecco, perché a voi, figli miei, chiedo che sappiate prepararvi a questa grande festa, che la Chiesa Santa di Dio vi propone, spogliandovi un po’ di tanti fardelli, abbandonandoli, figlioli miei. Oh, sappiatevi spogliarvi di tutto ciò che è supererogatorio, di tutto ciò, figlioli, che potrebbe servire ad altri vostri fratelli per poter gioire, per consolarsi. Oh, sapeste poter detergere le lacrime di un bimbo, poter lenire la sofferenza di chi è stanco ed anziano, è solo!…
Figlioli, è una proposta: non solo briciole che cadono dal
tavolo. Il vostro tavolo è opulento. Date un po’ più sostanza, eh?… “Quando mai, o mio Dio, ti ho visto ignudo e ti ho vestito? Affamato e ti ho dato il pane? Ti ho visto sitibondo e ti ho dissetato? Solo, angosciato e ti ho consolato? Oh, figlio mio, quando questo l’hai fatto ai tuoi fratelli. Ero Io, Io, figlio mio, che hai sfamato, che hai dissetato, che hai rivestito, Mi hai curato le piaghe, Mi hai consolato, Mi hai baciato…” Eh, figlioli, il Vangelo va vissuto, sapete? Va vissuto sul serio, eh? Bene figli miei, Io vi abbraccio tutti: abbraccio i vostri cari, abbraccio particolarmente coloro che sono stati abbandonati dalla moglie, dal marito…; coloro che porteranno davanti alla culla di Gesù tante pene, tanti dolori, tante angosce; coloro che porteranno a Gesù… disperazione. Oh, figlioli, non deve mai essere in voi disperazione, eppure qualcuno porterà anche quella. E Gesù darà speranza, darà certezza, darà amore.
Abbraccio, figlioli miei, chi non è qui con voi e che tanto desiderava (*). Abbraccio, in modo particolare, i bambini; abbraccio i giovani, ai quali tutti voi vi dovete dare, come impegno di donare fiducia, di donare il lavoro, ideali, comprensione, amore; abbraccio i carcerati; abbraccio chi è solo e sente il freddo della solitudine.
Benedico voi tutti, figli miei. Vi invito alla preghiera profonda, col cuore. Pregate, figlioli miei, per il Sommo Pontefice, Vicario di Cristo, per i Principi della Chiesa, i Vescovi, i Sacerdoti, i Missionari, le anime consacrate; pregate per chi soffre, perché sappia della sua sofferenza fare dono a Dio e questo ricada come aiuto, conversione per i fratelli.
Oh, avete freddino, figlioli, eh? E allora tornerete subito a casa. Io vi impongo le mani: ora, figlioli, tocco ognuna delle vostre teste, le tocco, sono umide, eppure sono calde. Allora diciamo così, assieme, figlioli, con ardore, diciamo a Gesù: “Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo!”.
Vi bacio tutti, figlioli miei, portate il mio bacio nelle vostre famiglie, nelle parrocchie. Benedico, i fiori che mi avete voluto donare e che vi chiedo di portare davanti al Tabernacolo di Gesù. Sapete: è Lui il Bambino Gesù, l’Uomo Gesù, il Crocifisso Gesù, il Risorto Gesù, Dio.
E benedico le immagini, benedico, figlioli miei, tutto ciò che voi volete sia benedetto e benedico anche chi accetterà stassera o anche in futuro, fra di voi, qui convenuti, chi accetterà l’impegno di essere testimone, testimone di Gesù e avrà il dono di imporre le mani, di pregare per i fratelli; in modo particolare, chiedendo a Dio, a Dio Misericordia, a Dio Amore, misericordia per quei fratelli, amore per quell’umanità. Figlioli, tornerò a portare il mio messaggio il 7 Gennaio a sera, un po’ più mite.
BUON NATALE FIGLI MIEI, CON GESÙ’, PER GESÙ’, IN GESÙ’, NELL’AMORE AI FRATELLI. Ciao, figli miei!
(*) Quella sera, purtroppo, una pellegrina di Verona, investita da un’auto, perse la vita La Mamma dice che già l’ abbraccia .