VOI NON CONOSCETE LA POTENZA DELLA PREGHIERA Ganaceto (M0) Sabato 24 Agosto 1991
Figlioli miei, ecco un breve saluto. Non potevo non venirvi a consolare, a graziare per le preghiere che avete innalzato e che continuerete verso il Signore, perché abbia a concedere a questa umanità dilaniata da tante tragedie, da tante guerre, insurrezioni, rivoluzioni, prostrata da malattie, da eventi naturali, perché il Signore abbia ad alleggerire la sua mano. Continuate figli, continuate, voi non conoscete la potenza della preghiera e talvolta vi è molto difficile riuscire a dare alla preghiera quel valore immenso che ha. Quante tragedie, quanto dolore potete allontanare con la preghiera, con la preghiera soprattutto generosa! con, la preghiera per i fratelli, per chi soffre di più, per chi è nel tormento, per chi è nel dubbio, per chi è nella costrizione, la preghiera per chi soffre fisicamente e moralmente, la preghiera per chi aiuta tutti i fratelli nella ncessità, nel bisogno estremo. Soltanto nel libro di Dio è scritto e verrà scritto ancora ciò che i suoi figli hanno compiuto con la preghiera e la carità per salvare tanti fratelli. Vedete figlioli, ovunque Io poso i miei piedi, ovunque per volontà di Dio porto i miei messaggi, i miei richiami materni, ovunque Io vengo pellegrina e messaggera dell’amore di Dio, porto dei piccoli o grandi segreti. Il Signore vuole che sia così: segreti. Cosa c’è più di un segreto che attira
l’attenzione, la curiosità, l’impegno? Ecco perché i figli miei devono non solo incuriosirsi, ma impegnarsi, perché è nelle loro mani che Dio
consegna il verificarsi, con maggiore o minore intensità, di tali segreti. Figli, affrontate questi momenti che per parte, grande parte dell’umanità
sono carichi di tragedie e di dolore; affidateli alla vostra preghiera e al cuore Divino di Gesù.
Voi ora parlate soltanto, e a questo i mezzi di informazione vi sollecitano, soltanto di grandi drammi, grandi problemi che paiono risolti, ma non lo sono più perché ritornano velocemente; voi siete trepidanti solo per avvenimenti che coinvolgono una parte dei vostri fratelli e intanto altri muoiono,
altri vengono calpestati, altri subiscono ogni violenza coorporale e spirituale, altri muoiono di malattia perché non c’è chi cerca di curarli, altri muoiono nell’abbandono perché non c’è chi li cerca, chi li aiuta, chi li consola, chi lenisce le piaghe fisiche e spirituali. Missionari anche voi, pur rimanendo al vostro posto, missionari! Le
vostre preghiere non hanno, figlioli miei, problemi di distanze, le vostre preghiere arrivano ovunque perché arrivano a Dio e Dio le diffonde cariche
di benefici e di grazie sui vostri fratelli.
Vi ho già detto: preparatevi nella preghiera per quei momenti che prepareranno la venuta di Cristo. La purificazione è iniziata. Non siate ciechi, non siate sordi, sappiate vedere negli eventi il misterioso
disegno di Dio, quel disegno che gli uomini rendono più grave, più pesante. Sappiate ascoltare le voci che giungono da tutto il mondo, voci che chiedono aiuto, chiedono giustizia, chiedono pace.
Cominciate costruendola voi la pace, fra di voi, sapendovi accettare molto meglio, con più pazienza, con più dignità, con più amore. Sappiate prepararla nelle vostre famiglie, sappiate prepararla nella vostra associazione con grande umiltà, grande disponibilità, realizzando in voi, per voi e per i fratelli ciò che Cristo Gesù vi chiede: essere piccoli, piccoli per servire meglio il Signore, piccoli, perché così siete davanti a Dio, per essere grandi di cuore, di generosità, di disponibilità verso i fratelli, anche più vicini. Essere disponibili non significa soltanto, figlioli miei, donare, donare, donare denari, donare cose; significa donare comprensione, donare umiltà, donare disponibilità completa, donare il sorriso, donare amore.
Faticate… lo so, lo sapevo da quando vi ho chiamati, sapevo quanto avreste faticato, ma sapevo anche che vi sarei sempre stata vicina, perché Gesù così desidera, per aiutarvi, per farvi sentire in qualche momento il dolore di non essere capaci di grandi cose, il dolore di sentirvi deboli, sentirvi incapaci di grandi voli, di grande generosità, il dolore di sentirvi quasi statici. Sapevo che una sera sarei venuta a dirvi: figli miei, Gesù vi accetta come siete, basta che voi gli doniate il vostro cuore. E’ Lui che lo può incendiare d’amore, è Lui che lo può rendere forte; voi potreste essere soltanto dei deboli pezzi di ghiaccio, Lui vi renderà caldi d’amore. Grazie figli per l’impegno. Certo, dovrete sempre impegnarvi a migliorarvi, ad essere più buoni fra di voi, più comprensivi, più semplici, più umili. Dovrete cercare in ogni modo di realizzare in voi stessi, per voi stessi, per le vostre famiglie, per la società, per il mondo, il “progetto Gesù”. Sto preparandovi. Non voglio, non vi chiedo che siate degli eroi, vi chiedo soltanto che siate dei cari amici, fratelli di Gesù, dei figli miei, semplici buoni. Benedico questa casa, benedico voi tutti, benedico i vostri figli particolarmente. Benedico gli ammalati, gli anziani, i sofferenti; benedico tutti i vostri fratelli che a migliaia sono qui con voi nel mio e nel vostro pensiero; benedico ciò che desiderate sia benedetto. A tutti un augurio di Mamma, è l’augurio più importante, è l’augurio che la fiamma della Pace vi porta e porta a tutti i suoi figli: Vivete! Testimoniate! Amate! Quando avrete vissuto Gesù, testimoniato Gesù, amato Gesù attraverso i fratelli, allora figli miei, avrete la grande felicità anche su questa terra, la grande felicità, ed è l’augurio della Mamma: che abbiate a
conquistare, con l’aiuto di Dio, le sue grazie attraverso i santi Sacramenti, attraverso il Sacramento dell’amore, abbiate a conquistare la
grande gioia. Vi abbraccio e vi bacio tutti. Ciao.