STATE CERTI, FIGLI, IL “PRESTO” CHE VI DICE LA MAMMA È NELL’ORDINE DI POCHI ANNI Villongo (Bg), Sabato 5 Giugno 1993, – S. Bonifacio

Figlioli miei cari, è un saluto breve per voi. Ai vostri saluti si unisce il mio. Sono rimasta con voi in preghiera e ho atteso questo momento, momento del saluto per venirvi anch’Io a salutare. Grazie, figli, per l’impegno che ponete nel testimoniare. State uniti, state uniti, uniti nella preghiera, uniti nei sentimenti, uniti nei desideri, uniti perché il disegno di Dio abbia a realizzarsi. Il demonio, sapete, sta tentando con ogni mezzo per distruggerlo per renderlo inaccettabile, per rendere poco credibile: è il suo mestiere, figli miei; ma voi, attaccati alla preghiera, attaccati alla semplicità, all’umiltà, uniti stretti stretti, continuate a camminare. Lo Spirito di consolazione è sceso e scenderà su di voi e il Grande Consolatore, nell’Unità Trinitaria, presto verrà a consolarvi. Vedete, taluni credono che il presto che uso Io, che usa il mio Gesù che usano talvolta i Santi e gli Angeli del Paradiso quando portano i messaggi e locuzioni a voi, sia il domani immediato. Talaltri questo presto lo vedono in un contesto biblico e lo vedono posposto, lontano veramente nel tempo, un “presto lontano”. State certi, figli, il “presto” che vi dice la Mamma è nell’ordine di pochi anni.
Tutto si avvererà. Chi avrà creduto, chi sarà stato disponibile, chi anche sarà stato perseguitato, calunniato, deriso, infangato per il suo credere vivrà in prima persona, vicino a Cristo Gesù, la vita della nuova Chiesa, li vita della gioia, della serenità anche su questa terra. Chi invece si sarà fatto strumento di persecuzione, non avrà seguito i consigli di Paolo, quei consigli brevi che avete letto e leggerete nella seconda lettura della liturgia odierna (2 Cor 13,11-13) allora “mea culpa” dovrà recitare.
“Ho creduto di essere nella verità, ho voluto essere nella verità e non ho pensato che la verità è solo in Dio, e non ho pensato, non ho avuto l’umiltà di ammettere davanti a Dio e davanti agli uomini, che l’intervento della Trinità su questa umanità dilaniata, peccatrice, dissoluta, sta intervenendo ogni giorno attraverso anche la Madre Sua, la Sposa diletta, attraverso i Santi, gli Arcangeli, gli Angeli”.
Figli, ecco, Io vi saluto, vi saluterete fra di voi, vi darete il bacio, vi darete la buonanotte. Nel bacio di ognuno ci sarà il mio bacio, nella buonanotte il mio sorriso.
Ciao figli miei, vi benedico e benedico tutte le vostre case, benedico questa diocesi, benedico questi luoghi dove trionfa il dolore, il tormento e la fede, dove trionfa la povertà e la dissolutezza, dove trionfa la generosità e l’odio, l’invidia, l’egoismo.
Al di sopra di essi alzatevi, figli miei; al di sopra dei sentimenti umani del mondo, vivete e testimoniate.
La mia benedizione vi seguirà sempre ed è la benedizione di’Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito d’Amore. Amen.
Figli, è possibile che andiate a nanna senza dire al nostro Gesù: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!?
Oh, non è possibile! Non è possibile! E allora glielo ripetiamo: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo!
Certo, è quel Cuore Divino che ha amato ognuno di voi come se foste l’universo; e allora a Lui, per salutarci diciamo: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ciao figli miei.