SIATE LA NUOVA CHIESA NELLA CHIESA ETERNA DI DIO CARPI, 12 SETTEMBRE 1988 ORE 21,50 lunedì: FESTA DEL SS. NOME DI MARIA

Figlioli. Grazie a voi, a tutti i vostri fratelli che nei conventi, nei monasteri, nelle chiese, nelle case, nelle campagne, ovunque hanno voluto ricordare la Mamma.
Vedete, figlioli: dobbiamo sempre avere nel cuore Gesù.
Quando voi mi invocate, quando voi innalzate i vostri canti, le vostre preghiere, oh, non sono per me, sono tutte per Dio. Io sono l’ancella che porge, voi porgetemele pure, Io le consegno a Gesù, Fratello vostro, a Gesù Dio, al Padre, allo Spirito d’Amore. Ma, figlioli, è da molto, del vostro tempo, che Io vengo a richiamarvi. Oh, fate tesoro, figlioli! Ricordate: ricorrete sempre al Vangelo, Io vi richiamo al Vangelo, bisogna vivere il Vangelo.
Figlioli miei, se i tempi, i tempi vostri si fanno più difficoltosi, più pesanti, tempi forti, tempi di grazia, voi sappiate vivere imitando Gesù il Cristo. Oh, dite: «E’ difficile»!
Figlioli, non riponete nel cassetto i miei messaggi, i libretti; cercate di viverli, perché è vivere il Vangelo. Bisogna tornare a Dio, in umiltà, con l’amore verso i fratelli, animati da profonda preghiera, in penitenza. Attenti, figlioli, è il giudizio di Dio che conta, non quello degli uomini, eh? E allora vi prego, figli miei: vivete il Vangelo. Vivetelo voi, siate esempi di vita, siate la nuova Chiesa nella Chiesa eterna di Dio.
Figlioli, vi dò un programma: con umiltà, dimostrate con la vostra vita l’amore a Gesù. Sarete di sprone, di conforto anche ai Pastori, ai Sacerdoti, ai Vescovi, ai Prelati. Pregate molto per loro, per le anime consacrate, perché sappiano vivere in ogni attimo la loro completa donazione a Dio.
Figlioli, quanti ceri, beh! La Mamma vi sorride: quei ceri hanno delle fiamme che ardono rivolte verso il cielo; siano le fiamme il
simbolo della vostra fede, della vostra speranza, della vostra certezza nell’Amore.
Figlioli, ora sono Io, la Mamma, che vi impongo le mani. Ecco: chinate le teste, vi accarezzo, figlioli miei, vi benedico tutti: benedico i ministri di Dio. oh, tanto a me cari! Benedico le vostre famiglie e in particolare i bimbi, gli ammalati, i sofferenti nel corpo e nell’anima, benedico le vostre parrocchie, le vostre diocesi, benedico il mondo che ha bisogno d’Amore. Pace figlioli! Sia Pace nelle famiglie, sia Pace nei popoli, ma Pace non vi può essere se non c’è Amore. Amate, amate Dio, amate i fratelli. Oh, lo sapete come potete fare, come dovete fare! E allora, coraggio, figlioli, creiamo una catena d’Amore e Dio ci concederà di salvare tanti fratelli. Figlioli, non abbiatevene, ma vi voglio ricordare la S. Confessione sovente e la S. Comunione. Ah, figlioli, sapeste, la grandezza, la profondità di questi sacramenti! E la S. Messa: Gesù Dio, vostro Fratello che si immola. Stategli vicino, ponete in quel calice i vostri dolori, le vostre angosce; dite: «Gesù mio, ecco il mio piccolo sacrificio, convertimi, bruciami d’Amore». Figlioli, e il S. Rosario, l’arma potente, perché piace a Gesù. E il segno, lo scapolare. Oh, è un piccolo segno di amore verso la Mamma, ma dev’essere un proposito di vita, di vita per Gesù, di vita con Gesù, per amore a Dio.
Vi stringo tutti, figlioli miei. Poi il vostro fratello darà l’impegno a qualched’uno di voi, glie l’ho già detto durante il S. Rosario. E altri ancora Io chiamerò per mezzo del vostro fratello. Figlioli, non ritenetelo un privilegio: ritenetelo un impegno, un impegno di vita, un impegno d’Amore, un impegno per mezzo del quale, Dio abbia a far scendere grazie sui suoi figli. (*) Vi bacio figli miei, vi bacio tutti. Sì, vi bacio ancora e vi bacierò ancora il 2 di ottobre, nel vostro tempo, quando ancora vi porterò il mio breve saluto.
Andate nella pace del Signore Iddio, il quale anche per mezzo dei ministri suoi, da Me invocato vi benedice: e la benedizione di Dio Padre, di Gesù Figlio Dio Fratello vostro e dello Spirito d’Amore, vi porti all’Amore… Ciao!
(*) N.B.  In questa serata sono stati chiamati al dono dell’imposizione delle mani quattro fratelli e tre sorelle.