NON VI È MAI NESSUNA RAGIONE PER OFFENDERE L’AMORE, NON VI È MAI NESSUNA RAGIONE PER MANCARE DI CARITÀ Formigine (Mo), Domenica 30 Agosto 1992 S. Faustina

Figlioli cari, lo sapete, Io sono sempre con voi, ma ho passato con voi qualche ora particolare, in preghiera e anche in compagnia, al desco, magari con qualche parola, anche, che muoveva al sorridere, bene figli, sono venuta per ringraziarvi, sono venuta per portare la mia gioia beneaugurante a chi oggi festeggiava il ricordo del Santo Sacramento del matrimonio, per unirli a tutti quelli che, anche fra di voi, passeranno  pochi giorni e vorranno ricordare questo giorno, questo giorno benedetto dal Signore Dio, che è stato il preludio, l’inizio di giorni anche talvolta difficili.
Essere una carne sola, un cuore solo…”. Oh, è difficile, eppure con l’impegno, ditelo figli, ci si riesce.
Vedete, anch’Io e Giuseppe ci amavamo tanto, eppure talvolta qualcosa offuscava il nostro rapporto.
Lui era tanto buono, lui era tanto umile, era tanto semplice, ma il suo carattere, il lavoro che talvolta non gli riusciva (ed era un bravo artigiano) ma non gli riusciva perfettamente, e le preoccupazioni per il Figlioletto…
perché Io avevo una grazia particolare dal mio Sposo diletto: di comprende fino in fondo chi era, cosa rappresentava, cosa avrebbe compiuto quel Bimbo che cresceva, cresceva in età, cresceva in Grazia, e Giuseppe era un po’ meno aiutato).
Sapppiate figlioli, ed è l’augurio che Io vi porto, sappiate sempre guardarvi, potervi guardare negli occhi, sapervi sorridere, sapervi a vicenda chiedere perdono, usare tanta delicatezza, chiedere perdono, anche quando credete di essere in ragione, perché non vi è mai nessuna ragione per offendere l’amore, per offendere la dignità del fratello, della sorella, non vi è mai nessuna ragione per mancare di carità. Voi e tanti vostri fratelli siete stati chiamati dal Signore, avete risposto alla chiamata, continuate con semplicità, umiltà, siate testimoni di Cristo Gesù,  il  Cristo Gesù che molti hanno sulle labbra ma non portano nel cuore; quel Cristo  Gesù che tornerà, sì, e non sarà, figli miei, non sarà un ritornare fra gli uomini perché gli uomini apriranno gli occhi e si accorgeranno di essere caduti tanto in basso e di avere bisogno di Lui, ma tornerà fisicamente, porterà con sè la sua giustizia, ma soprattutto la sua misericordia, il suo perdono, il suo desiderio di travolgere nel suo amore tanti figli, il desiderio per tutti.
Ma tanti che oggi, in questo periodo di avvento, di preparazione, oggi non vogliono accettare, eh… nulla potrà, neppure la sua misericordia, per misericordia non può stravolgere la giustizia.
E’ un equilibrio incredibile, figli, pure è quell’equilibrio che è Dio; se in Dio non vi fosse, non fosse Lui stesso questo equilibrio, nulla esisterebbe. Siate i testimoni, testimoni di vita nell’umiltà e nella semplicità, siate testimoni che Cristo verrà a chiamare, ad uno ad uno, per dire: “Assieme costruiamo il Regno di Dio. Lo potrei costruire da solo, ma è con voi che voglio costruirlo: il Regno della gioia, il Regno della testimonianza e dell’amore, il Regno della pace”. Vi abbraccio e vi benedico, figlioli miei.
Con voi chiudo questo momento vostro di preghiera e lo chiudo con il  segno della croce e sarà per voi benedizione personale, familiare, benedizione per tutti i fratelli che portate nel vostro cuore, per i quali nutrite   timori, ansia, speranza e amore, ed è il segno di benedizione di Dio che è Padre, di Gesù che è Figlio, dello Spirito d’Amore, Dio. Amen. Ecco figli, non posso lasciarvi senza dirvi quanto gradito mi è stato il  pellegrinaggio nella terra, una delle tante, in cui tanti vostri fratelli soffrono, muoiono, e porterò, per volere di Dio, pure se in una rappresentazione  statutaria, porterò le sue benedizioni, il suo aiuto, un segno di pace nella guerra, un segno d’amore nell’odio, un segno di solidarietà e giustizia vostro per i vostri fratelli.
Grazie. Vi abbraccio, vi stringo forte forte e vi bacio. Ciao figli miei!