NON DISIMPEGNATEVI, MA PORTATE IL VOSTRO IMPEGNO CIVILE OVUNQUE GARGALLO DI CARPI, 10 NOVEMBRE 1991
Figli miei cari diletti, grazie delle vostre preghiere. Con voi ho pregato, con voi prego, con voi pregherò perché abbia a trionfare nel mondo la pace, abbia a trionfare nel mondo, perciò, la giustizia,
l’amore. Pregate figli, pregate per gli uomini politici, perché abbiano a comprendere di essere al servizio dei loro popoli, di non essere tiranni e despoti, ma padri comprensivi, capaci di raccogliere gli aneliti, i desideri, di soddisfare alle speranze, di impegnarsi affinchè i loro popoli possano vivere nella serenità e tranquillità, in libertà e pace.
Pregate per loro e particolarmente per quelli che, più che mai, sono osteggiati e che ogni giorno rischiano di pagare personalmente, fisicamente, la loro generosità, il loro impegno. Pregate figlioli per tutti i politici, pregate per chi ha la responsabilità di paesi, di comunità, di popoli, perché si faccia veramente servitore della comunità,
dei popoli, perché sappia essere strumento nelle mani di Dio per portare ai fratelli ciò che i fratelli desiderano, ciò che i fratelli agognano e
di cui hanno bisogno e di cui hanno diritto. Non disimpegnatevi, figli, ma portate il vostro impegno civile ovunque, e il vostro impegno è un impegno di seguaci di Cristo Gesù, di seguaci del Vangelo.
Le vostre parole siano semplici, voi usate dire: “Pane al pane e vino al vino”. Sì, figli miei, dite sempre la verità. Ditela nelle vostre famiglie, ditela nei rapporti coi vostri fratelli, ditela quando le occasioni vi portano all’incontro con altri fratelli, più o meno lontani. Il vostro impegno sia impegno di fede. E’ tempo, figlioli, che vi impegnate veramente perché la giustizia venga, nelle vostre famiglie, nelle parrocchie, nella società in cui vivete, venga rispettata. E’ tempo che la vostra solidarietà sia vera, sincera, completa; è tempo che non vi accontentiate delle briciole che cadono dal
desco, che non vi accontentiate di ciò che per voi è supererogatorio, ma che sappiate donare qualcosa di importante di voi, qualcosa di cui sappiate negarvi la necessità. Oh! pensate figli miei, quante cose superflue vi sono diventate necessarie, indispensabili; e pensate quanti vostri fratelli non hanno assolutamente l’indispensabile… Come può essere la pace nel mondo finché non vi è giustizia, finché i doni di Dio non diventano di tutti i suoi figli? Pregate perché i politici abbiano a capire fino in fondo, ad attuare con coraggio e anche con eroismo questa giustizia, perché nel rispetto della dignità di figli di Dio, di tutti, si agisca e ci si
impegni. Oh, voi figli miei, pensate; – Ma cosa possiamo fare nel nostro piccolo? -. Fatelo, figli, con semplicità nella vostra vita quotidiana,
testimoniando e portando le vostre idee nell’impegno quotidiano. Fatelo aiutando i vostri bimbi, i vostri figli, a comprendere la necessità delle rinunce e dei sacrifici; fatelo coi vostri figli facendo comprendere che essi stessi dovranno diventare propagatori di una vita nuova, di una vita nel mondo capace di dono, di dono completo. Oh, figli miei, anche i pagani sanno donare, anche i pagani sanno fare beneficenza, ma voi fatelo con la generosità dell’amore. La vostra solidarietà sia vera, completa, sia il donare a Gesù, Gesù che è nei vostri fratelli, nei vostri fratelli, particolarmente, che soffrono, che sono indigenti, che attendono la consolazione, che attendono il sorriso, che attendono il calore del vostro amore. Siate come la vedova del Vangelo, certo, anch’Io ve lo ricordo. Donate con generosità, ben sapendo che la Provvidenza arriva là dove c’è
fede. Figli miei, vi chiedo impegno, sì, vi chiedo preghiera e vi dico: – Non è più tempo di rimandare al domani, perché il domani potrebbe essere troppo
tardi, perché quando arriva Gesù dovete mostrare le vostre mani cariche di donazione, di amore, di atti generosi verso i fratelli. Non potete dire: – Aspetta Gesù, domani lo faccio -. No, no. E non potete
dire: – Domani lo farò, aiuterò i fratelli -. Ma intanto i fratelli muoiono! Ecco perché alla associazione, ai vostri fratelli, numerosi dei quali sono qui con voi riuniti, Io ho sempre raccomandato:- I fratelli vi donano, gli altri sono in attesa che voi elargiate. Non lasciate che i denari rimangano fermi: c’è chi attende. Domani potrebbe essere tardi -. Grazie per quanto stanno facendo, grazie a voi perché vi impegnate ad essere quelle vedovelle (*), che donate senza pensare alle difficoltà che
potrebbero sorgere, perché domani c’è la Provvidenza che provvede. La fede, la speranza, l’amore in Gesù ve lo consente, ve lo impone, Io ve lo propongo. Cari figli, Io vi benedico, benedico le vostre buone
intenzioni, benedico la vostra generosità. Sono al vostro fianco per aiutarvi a svestirvi degli egoismi, delle grettezze, a sapere donare l’aiuto materiale e spirituale, a sapere donare la comprensione, l’impegno, il sorriso. Benedico voi, benedico i vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire, trattenuti da impegni, la impegni familiari, dal lavoro, dall’assistenza ai sofferenti, agli ammalati, ai bimbi. Benedico con voi, particolarmente, quei ministri di Dio che tanto desidererebbero essere qui, e sono nell’obbedienza e sono nell’impossibilità, trattenuti dagli impegni parrocchiali e religiosi. E
benedico le anime consacrate; esse pure vorrebbero essere numerose qui e verrà tempo in cui saranno numerose. Benedico i sofferenti, benedico chi li assiste; benedico i buoni medici che sanno essere strumenti nelle mani di Dio per aiutare i fratelli
sofferenti; e gli infermieri, i volontari che si prodigano nelle corsie degli ospedali, delle case di cura o a domicilio, con generosità. Benedico i giovani, i giovani che soffrono, i giovani che ripongono l loro speranze, i loro sogni, le loro ambizioni, le ripongono in Cristo Gesù e non si abbandonano ai vizi, non si abbandonano a tutto ciò che è distruzione e rovina; i giovani che sanno sacrificare anche qualche ora di sano divertimento per essere qui a pregare coi fratelli, o a essere
nelle chiese, o essere assieme agli altri giovani nelle congregazioni, nei gruppi, a pregare, a testimoniare, a giocare, a sorridere. San Luigi
dei Gonzaga, San Domenico Savio, Santa Maria Goretti, i vostri grandi protettori vi seguono e con Me vi aiutano a camminare nella testimonianza, nell’amore a Gesù. Benedico i bimbi. Cari… ricordatevi: credete alla Mamma di tutti i bimbi del mondo! Credete alla Mamma di tutti i giovani, di tutti i genitori, di tutti i nonni! Credete quando vi dice: “Vogliatevi bene, bimbi!” Sorridetevi, accarezzatevi, datevi i
bacini, e poi sappiatevi perdonare le piccole insofferenze, i dispettini; sappiatevi perdonare! Oh, sapete quanti il Signore ve ne perdona…! eh?
Sapete, dovete diventare grandi e testimoniare l’amore a Gesù; dovete diventare forti, forti del vostro amore, forti della vostra generosità, e
allora diventerete importanti, sapete tanto importanti agli occhi di Gesù e agli occhi miei, della vostra Mamma. Benedico, figlioli, tutti coloro che volete benedire, benedico coloro che desiderate Io abbia a benedire. E benedico i fiori, e benedico le acque, l’olio, l’incenso; benedico le immagini che avete portate con voi e quelle che avete dimenticato sui pullman, sulle macchine, a casa. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e con voi, assieme a voi, figli, Io voglio recitare a Gesù, veramente col cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! E Gesù riscaldi i vostri cuori, oh, non già per il freddo che si fa più intenso ogni
minuto, ma per il freddo che è dentro nei cuori: l’incapacità di amare pienamente come Lui desidera. Sia Lui a scaldarveli. Voi buttateli nel suo Cuore Divino, nel suo meraviglioso Cuore. E ancora figlioli, pregate per i vostri defunti, per le anime del purgatorio, pregate particolarmente per le anime sacerdotali, religiose che sono in attesa di vostre preghiere. Create un grande tesoro presso il
Signore Iddio: le vostre preghiere. Ecco, pregate soprattutto per quelle anime che non hanno chi prega per loro. Presto raggiungeranno la gioia e la gloria di Dio e saranno, coi vostri Santi protettori, il Santo di cui portate il nome, saranno con gli Arcangeli e gli Angeli, i vostri tutori. Vi aiuteranno a camminare, a testimoniare, ad amare. Vi stringo forte, figli miei. Ecco, vi accolgo sotto il mio manto, vi impongo le mani, ad uno ad uno, e vi bacio, e vi bacio… Baciamoci!
Ecco figli, assieme mandiamo un bacio grande, grande come il mondo, grande come l’amore a Gesù…
Ciao figli miei.
(*) E’riferito alle due vedove della prima lettura e del Vangelo del giorno.