NON DICHIARATE IL FALSO, NON CALUNNIATE, NON SIATE DELATORI, NON GIUDICATE! Gargallo di Carpi – 13 dicembre 1992

Figlioli miei cari, grazie delle vostre preghiere, tanto più calde quanto più il freddo vi avvolge. Grazie del vostro desiderio di offrire a Gesù un piccolo, importante sacrificio.
Ecco figli, il gelo che vi avvolge non è nulla, sapete, rispetto al gelo tremendo che avvolge il Cuore Divino di Gesù. Gli uomini ingrati, l’umanità che si allontana… Oh, figli miei, consolatelo!
Ricordate di consolarlo dando la vostra testimonianza di vita; consolatelo sovente avvicinandovi al Sacramento della Penitenza, chiedendo a Lui perdono; consolatelo ricevendo nel vostro cuore Lui, Lui vivo, vero, reale; consolatelo nella preghiera, nella vostra vita di preghiera; consolatelo nella testimonianza, consolatelo nella solidarietà verso i bisognosi, verso i fratelli nella carità, nella disponibilità, nella capacità di sorridere, a tutti!
Consolate quel Cuore Divino che ancora riversa sull’umanità meravigliosi doni di grazie che troppo sovente non vengono accolte, non vengono comprese, vengono osteggiate anche violentemente, di queste sue grazie che sta concedendo, e sempre più numerose, agli uomini, perché comprendano che bisogna tornare a Lui, di queste grazie che sono fatte dai Suoi interventi attraverso locuzioni e particolarmente apparizioni di Sua Madre, Mie. Siate disponibili, figli. e quando siete mortificati, anche perseguitati, quando siete derisi, quando dite a Gesù e lo dite anche a Me, vi sento e mi dite: “Ma perché, perché Mamma?
Perché non viene accettato da tutti…?”. Eh figli, offrite queste vostre mortificazioni, questi vostri dolori, offriteli! Credetemi, serviranno più le vostre mortificazioni e i vostri dolori di quanto non servirebbero se ci fosse un trionfo immediato, perché lo sapete, Gesù, quel Bimbo che Io deporrò nei vostri cuori fra pochi giorni, simbolicamente, quel Bimbo, figli, ebbe un piccolo segno di trionfo. Era quel piccolo trionfo prima che venisse preso, flagellato, coronato di spine, appeso all’albero della Croce. Grazie figli perché vi impegnate. Impegnatevi anche nella costante osservanza del comandamento, comando di Dio: “Non dire falsa testimonianza”.
Non dire bugie, non giurare il falso, non giurare mai, la vostra risposta sia: sì o no. Gesù ve l’ha detto, fate come vi ha detto Lui. Non calunniare, non inventare chissà per quale gusto o per quale interesse o per quale scopo particolare, mai inventarvi falsità per calunniare, per distruggere i fratelli. Non essere delatori: quando conoscete le brutte realtà dei vostri fratelli, purché esse non vadano a ledere profondamente e pesantemente anche in futuro i diritti degli altri fratelli, figlioli, non siate delatori! Tenete per voi i piccoli segreti che vi vengono confidati, non siate i propagatori di quelle cose che pongono i vostri fratelli in cattiva luce, li pongono nella condizione di essere giudicati dai fratelli, di essere giudicati male.
Dite sempre, figli miei, tutto ciò dei vostri fratelli che potete dire di buono e di santo.
Trattenetevi dal dire ciò che di non buono conoscete. Non giudicate! Figli, non giudicate! Ecco, è il tempo, e voi lo conoscete bene, particolarmente proprio nella vostra Patria, è il tempo delle denunce, delle accuse, dei giudizi; e anche i mezzi di informazione che distruggono, che giudicano ancora prima vi sia stato un giudizio, e pongono alla berlina tutti… Con quale autorità? Ma con l’autorità di chi non vuole obbedire al comando di Dio, con l’autorità perciò di chi vuole seminare zizzania, di chi vuole portare dolore, con l’autorità di chi vuole trascinare verso la mancanza della carità, verso lo sfascio. Figli, solo Dio può giudicare, solo Dio sa giudicare. Non giudicate se non volete essere di pari giudicati. Siate attenti, anche fra di voi figli miei, attenti persino alle adulazioni; anche l’adulazione, che ha sempre lo scopo di trarne poi un profitto, è contro il comando di Dio.
Figli, pensateci: è un peccato tanto frequente oggi nella società. Non dire falsa testimonianza e non dare falsa testimonianza. Non riferire tutto, non inventare, non distruggere: questo è il comando di Dio, perché ogni contrario è mancanza di carità, mancanza di carità verso i fratelli e mancanza d’amore verso Dio, ed è peccato grave. Certo figli, il catechismo che voi leggete tanto e troppo poco, o non leggete affatto (cose da bimbi, vero? Ma il Vicario di Cristo non la pensa così e il Vicario di Cristo la pensa come… Gesù) ebbene figli, nel catechismo voi leggerete che vi può essere la materia leggera e grave; il peccato, l’offesa a Dio, può essere leggero o grave, veniale o mortale.
Ma solo le bugie dette per celia, le bugie gioiose sono o possono essere peccato veniale; quando la bugia è detta e il falso è detto per danneggiare il fratello, ricordate figli miei, va contro l’importante virtù della carità, va contro la carità, figli, e perciò contro Dio, perché Dio è carità, Cristo Gesù è carità: carità, comunione, amore.
Testimoniate con l’esempio al mondo e quando vi è possibile, figli, ecco ciò che è importante: il positivo.
Cercate di sollevare chi è colpito dalle calunnie, dalle offese, dai giudizi sbagliati o comunque dai giudizi. Invitate chi ha calunniato a riparare. Non serve soltanto chiedere perdono direttamente, ma usare lo stesso mezzo che si è utilizzato per offendere, per chiedere poi scusa, perché l’onorabilità, la dignità di figlio di Dio che si è tentato di distruggere la si può solo in parte ricostruire ridonando credibilità, onorabilità, onore a quel figlio di Dio. Ecco figli, vivete nella vostra testimonianza in semplicità vivete questi tempi di preparazione.
Io sono al vostro fianco per prepararvi, per aiutarvi a far pulizia, certo, a preparare il vostro cuore perché sia caldo pulito, perché Gesù trovi la sua culla proprio nel vostro cuore. Figli, testimoniate perché Cristo Gesù riconoscerà al su ritorno chi lo ha testimoniato e lo chiamerà ad essere erede del regno suo, del regno dello Spirito, del nuovo regno che trionferà anche su questa terra.
Vi abbraccio figli, vi benedico tutti, ad uno ad uno. Benedico tutti coloro che voi desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: le immagini fotografiche dei vostri cari, i fiori, benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso; ma benedico particolarmente i vostri desideri buoni, le vostre preghiere per i fratelli sofferenti. Benedico chi in questo momento sta soffrendo e morendo, perché il suo incontro con Dio sia gioioso.
Benedico quelli che hanno raggiunto la loro meta terrena e che ancora abbisognano delle vostre preghiere per raggiungere la pace, la gioia e la luce di Dio. Sapete, ieri, proprio nel vostro tempo, ieri sabato, per volere di Dio ne ho portati tanti in Paradiso, anche deceduti da poco tempo, da poche ore (sapete, i tempi di Dio sono tanto diversi dai vostri, meravigliosamente diversi, eh!). Ecco, benedico le vostre intenzioni di bontà, le vostre azioni di solidarietà, di carità verso i fratelli bisognosi. Benedico perché vi fate strumenti nelle mani di Dio per soccorrere, per portare cibi, bevande, coperte, per portare tutto il necessario a chi manca di molto o di tutto.
Benedico perché con quelle cose che inviate, voi attaccate un’etichetta importante che è il vostro sorriso: il sorriso per un fratello che soffre.
Sapete, varrebbe la pena di nascere e morire anche solo per un sorriso saputo donare a un fratello che soffre: Dio lo prenderebbe.
Fatene tanti di questi sorrisi! Non mancherà il perdono per le vostre debolezze, non mancherà da parte di Dio un premio tanto, ma tanto più importante di quanto voi non abbiate saputo e potuto fare.
Benedico, figli miei, i missionari e le missionarie, le anime consacrate che in questi giorni particolarmente sono alle prese, sapete, col problema di cosa potere donare ai loro fratelli in questi prossimi giorni di festività. Beh, chissà che non arriviate anche voi ad aiutarli! Vi benedico tutti, cari, vi abbraccio, vi bacio ad uno ad uno. Con voi, figli, a Gesù voglio dire: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
E la benedizione della Santissima Trinità scenda su di voi: la benedizione di Dio Padre, la benedizione di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen. Vi seguo figli, non solo nel cammino di ritorno, ma vi seguo sempre.
Al vostro fianco sono i vostri Angeli custodi, gli Arcangeli, i vostri Santi protettori, i vostri cari che vi hanno preceduto nella gioia e nella luce di Dio grazie alla loro testimonianza
sulla terra. Ciao figli miei.