LA CHIESA ORA VIVE LE DOGLIE DEL PARTO. San Benedetto Po (Mn), Domenica 19 Aprile 1992 Pasqua di Risurrezione

Figlioli miei cari, grazie delle vostre preghiere, della vostra testimonianza, ecco sapete figli miei, liturgicamente già state vivendo il ricordo dell’Angelo della Risurrezione, l’Angelo che annunciò – Non è qui, è risorto Gesù. Ecco,ricordate figli, avete annunciato con la Chiesa la morte di Gesù, ne avetete proclamato la Risurrezione; ora, con la Chiesa, siete in attesa della venuta. Vi chiederete figli miei: – perché la Mamma ritorna su questo argomento? -. Ebbene, vi invito a leggere attentamente,a considerare attentamente la liturgia del Santo sacrificio.
In vari punti voi troverete questo messaggio: la Chiesa in attesa del ritorno di Cristo… “annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua Risurrezione nell’attesa della tua venuta”.
E’ fede della Chiesa, figli miei, della Chiesa Santa di Dio, anche se purtroppo non è fede di tanti suoi ministri che tanto sovente celebrano il mistero dell’amore di Dio, dell’Eucarestia, e pronunciano quelle parole sennza meditarle, senza farle proprie.
Ecco perché vi invito a pregare per loro: nell’attesa della tua venuta Gesù Cari figli, la Chiesa ora vive, per dirlo con una immagine a voi più consueta e più semplice, vive le doglie del parto. Cristo Gesù tornerà! La sua Chiesa, il suo Corpo Mistico, per volere di Dio e dello Spirito Amore sarà generato per l’umanità. Considerate, figli miei, meditate queste mie parole, non sono solo per voi, sono per i vostri fratelli e sono per i ministri di Dio. Vi benedico figli, vi benedico nel nome dell’Amore: nel nome di Dio che padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio Spirito d’Amore. Amen.
Assiemee, vi invito assieme a me a pregare Gesù Dio e a dire a Lui, col cuore  quanto lo amiamo: “Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Torna  presto Gesù! Noi ti sentiamo presente, ti sentiamo vicino, ti sentiamo in noi, ti riconosciamo nei fratelli, ma tu Gesù torna presto a vincere il peccato, a portare la tua grazia perché vinca l’amore. Oh Gesù!”.Ciao figli miei.