IN PARADISO, VICINO A DIO, NON CE’ POSTO PER i LADRI, GLI INGIUSTI, GLI EGOISTI, GLI AVARI, GLI USURAI GARGALLO DI CARPI – 22 NOVEMBRE 1992 (FESTA DI CRISTO RE)

Figlioli miei diletti, non sono qui, figli miei, per distrarvi dalla preghiera, per interromperla, ma per dirvi che con voi ho pregato e con voi pregherò.
In questo momento del Rosario vengo a dirvi, figli, che ho pregato su di voi perché lo Spirito d’Amore scenda su di voi, veramente vi illumini, vi fortifichi, vi guarisca, vi dia la capacità di testimoniare Iddio, di testimoniare Cristo, di testimoniare lo Spirito nell’amore, nella fecondità del vostro vivere quotidiano.
Ecco figli, oggi sapete, voglio dettarvi soltanto qualche piccola considerazione sul comandamento di Dio: “Non rubare” e sul comandamento “Non desiderare la roba degli altri”. Sì figli, li accomuniamo questi comandi, poiché possiamo farlo in quanto ambedue, figli, si basano sulla giustizia. Giustizia… “Non rubare”: rispetto di ciò che il fratello possiede e giustamente possiede, di ciò che, possedendolo, cerca di trasformarlo e di portarlo a utilità anche dei fratelli.
“Non rubare”: è un comandamento, figli, pure esso tanto disatteso.
“Non desiderare ciò che è degli altri”: anche questo profondamente ed estremamente disatteso.
Oh figli, Io non vi parlo, sapete, di fatti che interessano e coinvolgono la vostra Patria e tanti, tanti Stati; Io vi parlo del concetto di base: il rispetto della giustizia. Figli, state lontani non solo dal rubare, lontani non solo dall’acquetare il vostro cuore col semplice pentimento senza la restituzione; lontani dal desiderio, dall’invidia di ciò che gli altri hanno; lontani dagli egoismi, lontani dalle usure.
Vi dico figli: agire in ogni momento per la giustizia, perché i doni di Dio da Lui sono stati creati e consegnati agli uomini perché siano di tutti e non di pochi.
E allora voi vi chiedete: – Ma se il possedere è soprattutto di pochi, e se tanti altri mancano del necessario, vivono nell’indigenza, muoiono per la fame, per il freddo, per la sete, (vi chiedete giustamente, figli miei) perché non vi è giustizia? -. Non rubate! Non rubate ciò che è degli altri, non desiderate ciò che è degli altri.
Compite sempre con grande serietà, con grande spirito di onestà e di giustizia il vostro dovere, il vostro dovere nei posti di lavoro, il vostro dovere nel pagare giustamente ciò che viene richiesto dallo Stato, dalla società. Lo so figli, talvolta vi è duro, eppure è necessario: anche questo potrebbe essere rubare.
Oh, quanto è facile, figli miei, abituarsi gradualmente all’idea che poi non è rubare, che poi, tutto sommato, lo fanno tutti, che se non ci si difende in questo modo non si riesce a nulla accumulare, talvolta addirittura non si riesce neppure a risolvere i problemi del momento, i problemi del domani! Ecco figli, su questa strada vi è la caduta della sensibilità, dell’onestà, della giustizia. Non ritenetevi mortificati, non ritenetevi quasi dei pusillanimi se compite fino in fondo, voi, i doveri di giustizia. Altri non lo fanno? Quando non risponderanno agli uomini, mai potranno sfuggire dal dover rispondere a Dio.
E voi figli, ricordate: è a Dio che dovete rispondere, a Lui solo. Dio conosce i vostri cuori, li conosce fino in fondo, conosce le più intime vibrazioni.
Dio vi dice: – In Paradiso, vicino a Me, non c’è posto per i ladri, per gli ingiusti, per gli egoisti, gli avari, per gli usurai. Non v’è posto per chi non solo ruba le cose materiali, ma ruba la tranquillità ai fratelli usando calunnie, persecuzioni e invidie trasformate in malefici attraverso le forze di satana. Non v’è posto in Paradiso per chi non ama la giustizia -. Sì figli, amate!… e amate profondamente la giustizia, è un binomio che non può essere distinto, distaccato: amore-giustizia, giustizia-carità, carità-amore-giustizia, e da questo, da questo nasce la pace, quella pace, figli miei, che invocate e chiedete a Me, Mamma della Pace, e la chiedete al Re dei Re, al Re della pace, al Re dell’universo, al solo grande, unico Re: Cristo. Dovete, figli miei, viverla nel vostro cuore, sentirla nel vostro cuore, dovete operare in ogni attimo per essa. Non potete chiedere, in nome neppure dei vostri fratelli, quella pace quando è impossibile costruirla perché non c’è giustizia, perché è impossibile costruirla perché non c’è carità, non c’è amore, perché c’è invidia, c’è egoismo, avarizia. Non potete, col cuore pulito chiederla, se soprattutto voi non la vivete giorno per giorno.
Oh! ma mi direte, figli: – Ma allora Mamma, come possiamo chiedere la pace attraverso di Te al Re della pace? Siamo deboli! -.
Ebbene figli, chiedete nelle vostre preghiere, nella vostra vita fatta preghiera, al Signore Iddio, prima l’amore e la carità, perché nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nella società trionfi la giustizia e allora arriverà la pace.
Vorrei, figli, estendere in queste brevi considerazioni, i comandi di Dio: “Non rubare, non desiderare la roba degli altri”, vorrei estenderli a ciò che è spirituale. Voi tante volte, figli, siete portati a desiderare anche le grazie e i doni e i carismi che lo Spirito Santo, lo Spirito d’Amore fa scendere su tanti vostri fratelli, e che aumenteranno sempre più per preparare l’umanità al ritorno di Cristo. Figli, non invidiate! Anche questo è quasi un rubare a Dio, ma chiedete in umiltà che Dio vi faccia comunque e sempre suoi strumenti d’amore, di carità, di solidarietà, di sorriso.
Grazie figli perché mi avete ascoltata, grazie perché vi impegnerete a vivere i miei messaggi. Non abbia a succedere figli, che volentieri, con gioia leggete, ascoltate i miei messaggi, ma poi li riponete nei cassetti, nel cassetto anche della vostra mente, della vostra memoria e non vi ponete l’impegno per viverli, perché figli miei, ciò che la Mamma vi viene a chiedere non è nulla di nuovo, ma è un ricordarvi, è quasi lo sbriciolarvi il Vangelo di Cristo Gesù.
Tanti ve lo possono fare, figli, tanti uomini illuminati, ministri, spiegarvi il Vangelo, la via a Cristo Gesù, la via a Dio, tanti! E allora avete deciso? Viene anche la Mamma, è l’ultimo tentativo di Dio per chiamare a Sè i suoi figli, poi il castigo si avventerà su chi non ha voluto nulla accogliere, su chi crede di avere accettato, crede di avere compreso, chi ha anche saputo predicare ma non ha saputo farlo proprio, farlo entrare nel cuore, vivere fino in fondo.
Figli miei, Io vi benedico, benedico voi, benedico le vostre famiglie, benedico i cari per i quali avete pregato e state pregando e pregherete ancora assieme a Me. Benedico le mamme in attesa, benedico i bimbi, i piccoli, i giovani; benedico i sofferenti, benedico coloro che sono sui letti della sofferenza; benedico coloro che soffrono e non vogliono accettare il dolore.
Benedico i giovani che si abbandonano alla distruzione della droga; benedico i carcerati e anche i loro custodi. Benedico particolarmente i volontari, benedico i medici, gli infermieri, benedico i missionari, le missionarie; benedico tutti quei buoni figli miei che si adoperano per sollevare le pene dei propri fratelli, che portano aiuto, portano conforto e sanno accoglierli, riceverli, sanno dare loro non solo un tozzo di pane, un piatto di minestra, sanno insegnare loro a pregare, sanno insegnare loro a sorridere e sorridono in abbondanza anche quando il cuore dentro è pieno di preoccupazioni, di angosce, di dolori, di mortificazioni, di persecuzioni. Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, le immagini fotografiche che avete portato dei vostri cari, benedico i fiori, benedico l’acqua, l’olio, il sale, l’incenso. Benedico i vostri desideri di vivere secondo Cristo Gesù, questi soprattutto Io benedico, e la benedizione oggi, figli miei, è la benedizione che ho invocato per voi dal Re dei Re, Cristo Gesù, ed è la benedizione del Padre, Dio, la benedizione del Figlio, Dio, Gesù, la benedizione dello Spirito d’Amore, Dio. Amen.
A questo Re meraviglioso vogliamo assieme dire: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Cristo vince, Cristo impera. Vinci, impera o Gesù sui nostri cuori, per i nostri cuori, per la gloria della Trinità Santissima! Amen. Cari figli, rimarrò con voi in preghiera, vi seguirò nei vostri viaggi.
Nel ritorno alle vostre abitazioni portate la benedizione di Cristo Re nelle vostre case. Ciao figli miei.