PREGATE PERCHÉ IL DEMONIO NON VINCA. Gargallo (Mo), Sabato 9 Maggio 1992 – S. Duilio

Figlioli miei, ecco, è la vigilia del giorno in cui civilmente ricordate le vostre mamme. Fate bene figli!

Ricordate, amate, festeggiate gioiosamente le vostre mamme, le vostre mamme viventi e le vostre mamme che in braccio a Dio vi guardano e vi sorridono e vi seguono e vi aiutano.
Anch’Io sono Mamma e sono Mamma di Tutti. Non posso, non posso lasciare i miei figli nell’angoscia, nei dubbi, nelle difficoltà, senza portare loro una parola di conforto, di incoraggiamento, di letizia, figli miei, di grande letizia.
Il Signore ama coloro che sanno offrirgli i propri sacrifici, le proprie difficoltà, glieli sanno offrire con generosità, si abbandonano a Lui, Lui luce delle menti, forza dei cuori, Lui Padre, Lui Figlio, Lui Spirito d’Amore, Ecco figli, in questo giorno ricordate particolarmente le intenzioni che vi propone la Santa Chiesa; ecco perché vi chiedo alla fine di questo vostro incontro di preghiera, nel quale Io stessa con voi ho recitato il Rosario, e con voi ho recitato il simbolo della fede, il credo; di recitare, figli miei, tre Pater, Ave, Gloria per le vocazioni sacerdotali e religiose, ma perché siano vocazioni alla santità, diventino realizzazione della santità.
Oh, voi figli miei, non sapete quanti, quanti figli miei si sono allontanati dalla Chiesa, dalla frequenza dei Santi Sacramenti per un cattivo esempio.
Ecco perché ai sacerdoti, ministri di Dio, ai prelati e pure alle anime consacrate è richiesta una generosità estrema di completo abbandono all’amore di Dio. È richiesta la santità. Ecco perché voi chiederete con me al Signore Io, chiederete tante vocazioni, tanti operai della vigna, ma operai che lavorano bene, non gli operai che abbandonano la vigna e si siedono ai piedi della vite, o che magari si trastullano raccogliendo i fiorellini, quasi che fosse importante quando c’è da raccogliere l’uva… Figli, vi ringrazio per l’atteggiamento di veri amanti di Gesù, vi ringrazio dell’umiltà che avete saputo usare e alla quale ancora vi invito, vi ringrazio della preghiera che avete saputo elevare, non tanto e non solo, figli miei, per chi aveva responsabilità, (il vescovo) ma per quei tanti altri che l’hanno indotto a mortificarvi.
Figli miei, non temete, non temete che quel prelato abbia offeso Dio o  offeso me. No, sapete! Non spetta a voi giudicare, figli miei, pregate per lui, ma pregate soprattutto proprio per quei fratelli che l’hanno indotto in errore, volutamente, o l’hanno indotto in errore per non impegnarsi, per non dover, assistere, per non dovere accettare che quando la terra non parla, non parla più, non convince più, è il Cielo che parla. Vi seguo figli miei, vi seguo come Madre amorosa, desidero che attraverso questi dolori, queste angosce, questi sacrifici, queste amarezze, arrivi quella santità a cui Cristo Gesù vi ha chiamati. Certo, vi ha chiamati alla santità figli, nella semplicità, nell’umiltà, nella carità. Grazie per quanto avete in animo di compiere ancora per i vostri fratelli. Ecco, Gesù vi ha toccato il cuore, lo ha fatto anche attraverso di me, perché Gesù ama che sia la Madre a chiedere… eh! Oh figli, domani sarà una giornata di preghiera intensa, qui presso questa stele; pregherete col cuore, con fervore, per innalzare i vostri cuori a Cristo Gesù, verso quel Cuore Divino per chiedere a Lui, attraverso di me chiedere la pace, la pace, la pace dei cuori, la pace dei popoli. Tacciano le armi che già tanta distruzione, tanto errore, tanto dolore ha seminato in tutto il mondo!
Le vostre preghiere serviranno, figli miei, serviranno come servono gli aiuti, gli aiuti per portare cibo a chi è alla fame, abiti a chi deve vestire, medicinali a chi deve curarsi, la preghiera per fermare l’odio e le armi. Il demonio tenta di scacciarmi da ogni luogo dove Io sto posando i piedi, eppure è volontà di Dio che Io posi i miei piedi sempre più in tanti luoghi, fino ad inondare il mondo della mia presenza. Voi pregate perché il demonio non vinca, non riesca a convincere tanti vostri fratelli a porre ulteriori difficoltà, dolori, distruzioni, angoscia là dove Io ancora in questi giorni appaio. Più avanti nel tempo, nel vostro tempo, ma non di molto, avverrà figli miei, che Maria si mostrerà ai suoi figli in maniera evidente e saranno popoli di veggenti, e allora saranno popoli non di infatuati non di illusi, non di allucinati, ma che vedranno i miei occhi e vedranno che vale la pena di vivere per Gesù, vale la pena di sacrificarsi per Gesù, vale la pena di morire per Gesù… Vi abbraccio figli miei. Grazie, ma rimango con voi in preghiera, ancora un  po’, per le vocazioni; con voi però amo, figli miei, ripetere col profondo del cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Salvaci Gesù! Ciao figli miei. Sorridete…..