OH, CUORI DURI, NON SAPETE APRIRVI CARPI, 6 NOVEMBRE 1987 ORE 22 – VENERDÃŒ: S. LEONARDO

Figlioli miei! Grazie per aver saputo pregare col cuore, pure se il freddo è pungente e il vostro sacrificio è un po’ più grande stasera e molti di voi da ore qui pregano. Grazie anche a tutti quei figlioli che qui non sono a pregare, ma sono altrove nei gruppi di preghiera, nelle loro case, nelle loro stanze. C’è veramente bisogno figlioli miei di pregare, pregare, pregare. Eh, figlioli, la luce di Gesù, i Suoi insegnamenti, la Sua vita sempre più difficilmente riescono ad entrare, a fare breccia nel cuore degli uomini. Oh, cuori duri! Nemmeno davanti a segni da Dio voluti, cuori duri, non sapete aprirvi! Oh, è più facile, figlioli miei, accettare, desiderare, vivere nei godimenti, nelle ingiustizie, nelle impurità, nelle comodità del mondo! Ma figlioli, a voi chiedo: siate, vivete, nella luce di Gesù Dio. Portate la luce nel mondo. Siate testimoni d’amore e perciò di vita, di impegno. E quando cadete, figlioli, guardate, guardate a quella croce, rialzatevi. Coraggio, Io sono al vostro fianco. Gesù stacca da quella croce le mani confitte, ve le porge, vi attira a Se.
Figlioli miei, non mi stanco mai di chiedervi umiltà, di chiedervi amore. Amatevi l’un l’altro. Amate i fratelli, tutti i fratelli. Preghiera, figlioli, e penitenza, digiuno. Non mi stancherò mai di chiedervi, figlioli miei: impegnatevi nella conversione, sappiate accettare l’amore di Dio, accettate anche la Mamma. Io vengo per voi. Vengo per tutti i vostri fratelli, per trascinarvi a Gesù, ma voi, non tirate indietro. Eh! Figlioli miei, grazie! Nel freddo pungente avete ascoltato per mezzo del vostro fratello il saluto della Mamma, della Mamma che, perché Gesù lo vuole, chiede a Lucia Morselli e chiede ancora a Maria d’Angelo e chiede ancora a Mario Scaglioni che abbiano a imporre le mani. E’ un impegno, figlioli, da eseguire, figlioli, con umiltà con tanta umiltà, disponibilità, amore, col cuore, figlioli.
Ecco: e il 21 a sera avrete ancora il mio saluto. Portate i ceri, siano simbolo della vostra fede, poi riportateli a casa, nelle vostre case, pronti, sempre pronti, figlioli. E la benedizione di Dio Padre, di Gesù Figlio, dello Spirito d’Amore abbia a scendere su di voi, figlioli miei, sulle vostre famiglie, sulle vostre parrocchie, sulle diocesi, sulla Chiesa, sul mondo… che sanguina. Oh, figlioli, rincasate presto. E’ un po’ freschino, eh! Poi siate prudenti. Io vi accompagno, Io sono sempre con voi, non mi sentite? Anche quando il vostro cuore scoppia di dolore, d’angoscia. Io vi sono vicina, vi sarò sempre vicina. Vi abbraccio figlioli miei e diciamo a Gesù assieme, proprio col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Ti amo!