NON VI CHIEDO LE GRANDI COSE, L’EROISMO, MA SOLO CIO’ DI CUI SIETE CAPACI MESSAGGIO DEL PRIMO LUNEDI DEL MESE RONCOFERRARO (MN) – 5 OTTOBRE 1992

Figlioli miei cari, eccomi qui vestita a festa, come vestiti a festa sono i vostri cuori. Avete ricevuto fisicamente o spiritualmente nel vostro cuore Gesù, Gesù che deve essere il padrone dei vostri cuori, non vi suoni male questo termine, figli miei, padrone Lui, voi umili servi, “chi si umilia sarà esaltato”. Figlioli, nell’abbandono completo al suo amore divino, impegnatevi per l’amore ai fratelli. Ecco, oh sapete, c’è una scommessa che il Signore accetta volentieri da voi: scommette che con il suo aiuto saprete portare il sorriso a tutti i vostri fratelli, a quelli che vi amano e a quelli che non vi amano, a quelli che vi sono vicini a quelli che vi osteggiano, portare il sorriso, portare la speranza, portare la gioia.
Messaggeri d’amore: ecco il mandato che avete ricevuto da Cristo Gesù, messaggeri d’amore.
Portare il sorriso, portare la speranza, portare la disponibilità, la generosità, portare il sorriso laddove il sorriso non v’è, dove c’è il buio portare la luce, portare la gioia laddove si conoscono soltanto le gioie vuote, le gioie inutili, le gioie dannose, portare l’amore laddove c’è la tristezza, c’è la disperazione, laddove c’è la mancanza di Dio.
Portare amore a tutti. Come? Figli, con la vostra testimonianza.
Non vi chiedo le grandi cose, non vi chiedo il grande eroismo, vi chiedo, figli miei, come chiedo ai bimbi, le piccole cose, quelle di cui siete capaci. Non vi chiedo, figlioli, di partire e di andare là dove si consumano i drammi della fame, della sete, della persecuzione, i drammi dell’odio e della morte, del terrore, ma vi chiedo, figli: siate le mani di Gesù che arrivano a porgere il pezzo di pane, la bevanda, l’abito, il sorriso. Siate i piedi di Gesù per camminare e non stancarvi mai, camminare nella testimonianza, camminare sulla sua via. Siate, figli miei, soprattutto il suo cuore… il suo cuore.
Oh figli, lo so, mi dite – Ma come facciamo, Mamma, abbiamo dei cuori malati, ma non solo fisicamente, malati perché incapaci di amore, incapaci di perdono, incapaci di misericordia, incapaci di generosità… i nostri cuori sono lacerati dall’invidia, dagli odi piccoli e grandi.
Ebbene figli, Gesù, se lo desiderate, se lo chiedete ardentemente, vi dà dei cuori capaci, veramente capaci di essere il suo cuore.
Tutto ciò che voi fate, che avete fatto ai vostri fratelli in nome suo, sarà ricompensato da quella grande banca nella quale avete aperto un conto, figlioli, e in cui il Signore cancella, tanto sovente, le mancanze, i peccati, le debolezze, i conti in rosso, per segnare soltanto le opere buone, gli atti d’amore, gli atti di fraternità, di solidarietà e di giustizia. Figli miei, figli miei cari, apritevi alla speranza, vivete di speranza poiché Cristo Gesù è speranza, Cristo Gesù è certezza. Non lasciatevi ingannare dalle lusinghe del mondo, non lasciatevi ingannare neppure da quelle lusinghe che gradatamente vi fanno scivolare verso la freddezza, verso l’incomprensione per i fratelli. Vivete caldamente il vostro amore per tutti, Io vi aiuterò, vi sarò al fianco sempre, ma è al vostro fianco, lo sapete, la Trinità Santissima: il Padre, il Figlio, lo Spirito d’Amore.
La benedizione che vi ha impartito il ministro di Dio, sul quale, primo, Io ho invocato la benedizione, è la benedizione che ora nuovamente vi imparto, figlioli, è la benedizione di Dio che è Padre, Padre di misericordia e di perdono, di Dio che è Figlio, Gesù fratello vostro, Redentore, dello Spirito d’Amore che è Luce, Fortezza, Gioia e Sorriso. Amen.
Benedico, figli miei, voi e quei tanti vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire, quelli che erano uniti con voi nella preghiera.
Benedico particolarmente questa parrocchia e le vostre parrocchie e le vostre diocesi; benedico le vostre famiglie, i bimbi particolarmente e gli anziani, i sofferenti. Benedico, figli miei, quei fiori che adornano e che desidero rimangano ad adornare il Tabernacolo di Cristo Gesù: Lui la speranza, Lui la certezza. Benedico tutto ciò, figlioli, che desiderate Io abbia a benedire, benedico l’acqua, il sale, l’incenso, quello che avete portato con voi, quello che avete nelle vostre case e desiderate che Io abbia a benedire. E benedico i vostri pensieri di preghiera, quei vostri fratelli per cui avete qui pregato la misericordia di Gesù.
Benedico, figli miei, particolarmente i giovani drogati, i carcerati, quelli che hanno perduto la via, la via di Gesù, per i quali, assieme a voi, proprio per loro, assieme a voi, voglio dire a Gesù: – Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ti amo per chi non ti ama… Gesù! Ti amo per chi non ha la gioia di conoscerti! Gesù, Ti amo per chi ha la sfrontatezza di rifiutarti! Gesù mio, misericordia, caro Gesù…
Ciao, figli miei.