NON SERVE LA VIOLENZA PER VINCERE… CHI LA USA E’ PERDENTE GARGALLO DI CARPI, 24 FEBBRAIO 1991

Figlioli miei cari, grazie della vostra testimonianza. Ecco, il Signore vi ha donato il tepore dopo le rigidità, ma sia il vostro cuore
soprattutto a riscaldarsi, e quando faticate figlioli, ditelo a Gesù, ditegli col cuore, sinceramente: – Gesù, scalda il mio cuore. Vedi, non sono capace di entusiasmi, fatico tanto ad amare; aiutami ad amare Gesù! Tu che sei l’Amore,
aiutami! -. C’è tanto bisogno d’amore figli! Oh, quanto odio! Oggi, anche tanti miei figli, che pure sembravano sinceramente convinti che l’amore può vincere, che l’amore deve vincere, che il perdono deve vincere, oggi, quasi si sono convinti che occorre la fermezza delle armi, occorre la violenza per vincere. Oh! chi usa violenza è perdente!
Cari figli, nubi pesanti si addensano su tutta l’umanità e non solo laddove c’è la guerra, ma anche dove ci sono le sommosse, le rivolte, le rivoluzioni,
laddove regimi pesanti, dittatoriali, schiacciano, mortificano, insanguinano questa terra creata da Dio per la vostra serenità, per la vostra gioia, per il
vostro nutrimento. Ma voi pregate, pregate, pregate sempre, pregate tanto, perché gli uomini abbiano a comprendere (chi comanda e chi ubbidisce) abbiano a
comprendere che è solo con l’amore che si costruisce; abbiano a comprendere che è col rispetto che si mantiene il dono che è la natura; abbiano a capire che con le loro mani stanno distruggendo se stessi e i doni di Dio. Siate vicini con le vostre preghiere, figlioli miei, a chi soffre, a chi piange, a chi è ucciso; siate vicini a tutti i vostri fratelli, proprio a tutti.
Vedete figlioli, quante volte voi siete portati a distinguere i colori, le religioni, le lingue, le etnie! Ma figlioli miei, siete tutti, tutti figli di
Dio! E se voi non siete nel pianto e nella guerra, se voi, pur nelle difficoltà e nei dolori, non state provando le tremende lacerazioni, i tormenti della
guerra, dell’odio, oh… ringraziate Iddio, ringraziatene Iddio! Vedete, siate umili! Voi, i vostri fratelli qui, meritano, meritate una maggiore
pietà, una maggiore misericordia da Dio? Esame di coscienza: siete attratti, confusi, sì, talvolta angosciati nel vedere immagini di morte, ma poi ritornate alle vostre ore, cariche di piccole cose, cariche sì, di inezie, alle quali date un peso enorme, non commisurato, e dite: – Poverini! – Ma tutto termina lì.
Figlioli, oggi vi dico: – Non sapete, ma credetemi – la potenza della vostra preghiera! Oggi è la preghiera, domani sarà la preghiera e l’aiuto reale,
sensibile a questi vostri fratelli, perché non si sentano soli, abbandonati, distrutti, lacerati, odiati. Oh!! Figli miei, aumenta l’odio in progressione come aumenta la misericordia,
che è pure infinita, di Dio, verso l’umanità. E voi direte: – Ma ciò che è infinito non può aumentare! -. La bontà di Dio arriva a questo, che vi pare
assurdo. Figli miei, non dovete correre in aiuto a questi vostri fratelli, non lo potete fare, ma aiutateli, seguiteli con la preghiera, con la vostra
testimonianza di ogni giorno, di ogni attimo, poiché quando Cristo ritornerà, vi riconoscerà come altri Cristi, collaboratori alla sua Redenzione, a quella
Redenzione che non è stata un fatto storico, figli miei, ma che è nella continuità che trova il suo motivo.
Figlioli miei cari, non piangete per delle inezie, piangete per ringraziare Dio che vi risparmia tanti drammi, tante angosce, tanti tormenti, tanti dolori,
tante tragedie. Ma il 10 figlioli, quando Io tornerò a salutarvi, ad abbracciarvi e avrete le mie parole, il mio messaggio in un altro luogo, dove vi
sentirete abbracciati dal cemento e coperti, non da un cielo, ma da una costruzione umana, eppure sentirete che Io vi sono vicina ad uno ad uno. Ecco,
il 10 Io vi conterò tutti, perché sarete numerosi, lo spero, e Iddio misericordioso mi farà portatrice anche di cose che voi chiamate “buone” perché
possiate sorridere di più. Ma fin d’ora vi chiedo figlioli: nel tormento, nell’angoscia, nel dolore, nella partecipazione, sorridete! Portate il sorriso andandovene da questo momento di preghiera, qui, ai piedi di questa stele, davanti a questa mia immagine, portate figlioli il sorriso della Mamma. Portatelo nelle vostre famiglie, portatelo agli ammalati, ai sofferenti, ai drogati, portatelo a chi non vuole accettare la misericordia, la bontà di Dio, a chi si è allontanato dalla Santa Chiesa di Dio, a chi non frequenta i Santi Sacramenti; a chi è portato a dire: – Roba da preti! -. Oh, Dio mio!… Portatelo però il mio sorriso e sia una luce, e sia un segno di un richiamo a cui si deve rispondere. Tenete figlioli miei, sempre in casa, i ceri; i vostri ceri sono anche per la vostra famiglia, per i vostri cari. Non vi chiedo in egual numero, ma quando verrà il momento, potrete fare luce anche a loro. E benedico figlioli miei voi tutti. Benedico tutto ciò che desiderate sia bendetto; le fotografie, le immagini dei vostri cari, dei sofferenti, degli angosciati, dei traviati. Benedico, figli cari, i ceri che avete nelle vostre case, oltre a quelli che vi
porterete e i fiammiferi, perché ad accendere servono i fiammiferi, serviranno i fiammiferi per non avere paura, per non avere terrore figli miei, eh? Portate la luce! Ecco, ecco, dite così ai vostri fratelli: – Noi portiamo i ceri per portare la luce… -.
E’ difficile sapete farsi accettare, è difficilissimo riuscire a fare comprendere ai fratelli che la Mamma viene davvero, che la Mamma viene a dire cose vere, che la Mamma, (perché ci vuole bene, tanto bene!) ci viene a richiamare, ad avvertire, a consigliare, a consolare, ad abbracciare. E’ difficile! Ma per chi ha fede, per chi ha amore, nulla è difficile, proprio
nulla!
Ringrazio, figlioli miei, e benedico in modo particolare, quei ministri di Dio che vi seguono, e quelli che vi sono vicini, non fisicamente ma spiritualmente e quelli che in obbedienza e nel nascondimento vi seguono con la preghiera e
attendono le mie parole.
E benedico tutti coloro che si impegnano nella testimonianza, coloro che si impegnano a portare – nuovi Giovanni nel mondo, novelli profeti – la parola di Dio, il richiamo, preparando la strada a Cristo Gesù, che arriva fra poco.
Vi bacio figli miei, vi bacio tutti! Ciao!