NON ASCOLTATE CHI PRECONIZZA LA FINE DEL MONDO CARPI. 22 DICEMBRE 1989 VENERDÌ: S. FRANCESCA CABRINI

Figlioli miei cari, grazie, vi state preparando al giorno in cui la Chiesa Santa ricorda la nascita di Gesù Bambino a Betlehem. Miei cari figli, ve lo ripeto, accoglietelo in ogni istante, nasca in ogni istante nei vostri cuori caldi, caldi d’amore. Sappiate riconoscere in quell’umile, tenero, fragile Bimbo, sappiate riconoscere il Dio Potenza, Dio Grande, Dio Santo, Dio Amore. Dio che manda Me, Madre di quel Bimbo, per Sua volontà e misericordia, che manda Me a tutti voi, a tutti i miei figli che mi ha dato in adozione, per richiamare a quel Bimbo, per richiamare a quella Croce, per richiamare a quel Risorto. Cristo nasce ogni attimo. Cristo soffre, muore in ogni attimo e in ogni attimo Cristo risorge.
Cari figli, l’anno nuovo che si aprirà, sarà un anno di grandi, grandi grazie, un anno forte, un anno anche di prove, ma le tragedie figli miei, i drammi, le disavventure, i fenomeni naturali che si scatenano, non vi troveranno impreparati, perché con loro vi saranno grandi pienezze di grazie a Dio. Figli miei, non ascoltate chi preconizza la fine del mondo. Dio, – penso, perché anch’Io non lo so, sapete, – ma Dio, la Sua meravigliosa opera, la vorrà conservare ancora per tanti millenni; ma Gesù, il Cristo, Lui tornerà, per portare all’umanità il Regno di Dio, per dare fine all’impero di Satana che sempre più sta colpendo l’umanità con la sua cattiveria.
Assieme figli miei, per volontà di Dio, vinceremo la grande battaglia, con la preghiera, la penitenza, la mortificazione. Non vi è altro mezzo figli miei.
Io sarò a capo del grande esercito dell’amore. Con noi gli Arcangeli, gli Angeli e tutti i Santi a combattere per l’amore, a vivere l’amore. Oh, non perdetevi d’animo figli miei, se ancora e sempre più, sarete tormentati, sarete derisi, calunniati, infangati. Gesù, quel Gesù Bimbo, piccolo, caro, è quel Gesù poi ragazzino, artigiano, quel Gesù che ha camminato per le strade della Giudea, della Samaria, per tutte quelle strade seminando amore, guarendo gli ammalati, sanando i cuori, ridando la vista ai ciechi, facendo camminare gli storpi, risuscitando i morti; quel Cristo è stato colpito, abbandonato, accusato, vilipeso, infangato, è stato portato alla croce, figli miei. Siate umili come quel bimbo, duttili come quel giovane, testimoni come il Cristo evangelizzatore; siate con Lui gioiosi sulla vostra croce, vicino a Lui per risorgere con Lui. Io vi sono vicino in tutto questo cammino, come sono stata vicino (e… come vicina!) a Gesù nella nascita, piccolo, nella fuga in Egitto, come sono stata vicina a Lui giovanetto, vicino a Lui nella Sua missione della Parola, vicina a Lui ai piedi della croce. Oh cari figli, coraggio, ancora vi dico: non date ascolto a chi vi spaventa, a chi desidera terrorizzarvi, talvolta anche con buone intenzioni, ma con parole che non vengono da Dio, non vengono da Cristo Gesù.
Ascoltate i richiami della Mamma! In tanti luoghi al mondo, Essa viene a portare serenità, tranquillità, a invitarvi a prepararvi al ritorno di Cristo. Ascoltate, leggete, studiate, meditate, amate, vivete il Vangelo di Cristo; ascoltate, meditate e vivete gli insegnamenti della Santa Chiesa di Dio; siate cellule vive sempre, cellule vive nel Corpo mistico di Cristo. Vi raccomando figli miei, la Santa Confessione, la penitenza; riconciliatevi con Dio molto sovente, avvicinatevi al grande banchetto dell’Amore di Dio e fate penitenza. Pregate, pregate sempre, sempre, siate uomini di preghiera. Io vi benedico figli miei, benedico voi, tutti quei fratelli che costì stasera avrebbero voluto venire e non sono venuti, non hanno potuto, hanno avuto timori, sono stati influenzati da altri fratelli, non hanno potuto trattenuti da malanni. Benedico tutti i miei figli, benedico le vostre famiglie, i vostri figli, in modo particolare i bimbi, i giovani; benedico chi soffre e chi consola la sofferenza; benedico chi geme nel letto del dolore e gli angeli che accanto a lui lo consolano, gli asciugano una lacrima, gli dicono: coraggio!
Benedico chi sa dare ai fratelli sorrisi; benedico chi soffre perché ha perduto alla vita terrena dei fratelli. Si fa più festa in cielo figli miei per un peccatore pentito, che per cento giusti. Quanti pentiti salgono in cielo, quanti, in queste ore drammatiche per l’umanità, in questa chiusura di anno bagnata di sangue, di martirio, di martirio!
Quanti, quanti figli miei, arrivano per godere la gioia dei giusti! Io benedico chi rimane a piangere, perché non sa che essi sono già stati accolti nella luce e nella gioia del Padre. Benedico il Santo Padre, Vicario di Cristo, benedico i vescovi, i prelati, i sacerdoti, i missionari, le anime consacrate. Benedico chi sta preparando alla grande missione di essere ministro di Dio, consacrato nell’aiuto ai fratelli, amoroso, disponibile sempre.
Benedico chi si sta preparando alla grande missione di essere aiuto per i carcerati, per gli emarginati, per chi non trova dove dormire, per chi non ha di che sfamarsi, di che dissetarsi. Ecco figli, nel giorno del Natale di Gesù, se non l’avete, sentitelo al vostro desco, uno di questi umili, poveri figli, fratelli vostri, trattenetelo, sappiate essere generosi; non date soltanto le briciole che cadono dai vostri deschi, così abbondanti, sacrificate qualcosa, date qualcosa di quello che c’è sul tavolo.
Non è importante quel giorno, poiché ogni giorno, anche in avvenire, ci sarà chi attenderà un fratello di chissà dove, che gli porterà misericordia, e sarà misericordia di Dio.
11 14 a sera figli miei, avrete ancora il mio messaggio, il mio incitamento, l’amore; sentirete il mio sorriso, le mie benedizioni. Io benedico questa sera in modo particolare, tutto ciò che desiderate sia benedetto, ciò di cui vi cibate, ciò che serve per confezionare i cibi: sale, olio, acqua. Siano benedetti per volontà e amore di Dio, che vi benedice tutti, e Io vi dico: portate questa benedizione nelle vostre famiglie, a tutti i vostri cari, a tutti quelli che desiderate.  Prima, figlioli, di accompagnarvi alle vostre dimore, assieme diciamo a quel Bimbo, glielo diciamo col cuore, adorandolo, inchinandoci alla Sua umiltà, diciamogli il nostro amore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Caro, piccolo Figlio! Auguri!