LE PAROLE DELLA MAMMA DANNO FASTIDIO CARPI, 28 DICEMBRE 1986 – DOMENICA: FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA

Figlioli, grazie! Siete venuti al mio richiamo e le vostre preghiere sono salite a Dio. Bravi, figlioli! Così vi voglio! Perdonate, figlioli perdonate i vostri fratelli, a coloro che non mi accettano e voi dite: … oh! che vi fanno soffrire. Voi perdonate (1). Dovete costruire in voi quello stele che arrivi in cielo; quello, i vostri fratelli, non possono distruggere. E quando ancora voi vedrete segni, che voi dite cattiverie… Figlioli, sono figli miei, fratelli vostri che non mi accettano. Oh, figlioli, sono come quei miei figli che bestemmiano Dio e non vogliono credere a Dio, non vogliono leggere negli occhi dei bimbi, nei voli delle farfalle, nei cieli stellati, la gloria, la misericordia di Dio. Non accettano le parole della Mamma. Figlioli, danno fastidio. Perché fastidio? Io vi richiamo alla cosa unica, importante: andare a Dio. Oh, figlioli, imparate a lasciare quelle cose inutili. Diventate utili, indispensabili: abbandonate perciò la zavorra. Pensate ai fratelli che muoiono ancora prima di avere visto la luce, che non potranno glorificare Dio; pensate ai fratelli che muoiono di fame, di sete, di freddo, perché non hanno chi li sfama, chi li disseta, chi li veste, soprattutto d’amore. Oh, quanti ministri di Dio predicano la carità per i fratelli! Ma è una carità di ciò che cade dal desco sovraccarico. Oh, i ventri a volte non possono contenere tutto ciò che c’è sul tavolo e a chi muore di fame, le briciole. Figlioli, l’amore, la carità non deve essere fatta di parole, non di pietismo: deve essere vera; l’amore deve essere vero. Gesù, ha donato tutto sè stesso ai propri fratelli. Sappiate donare, donare, donare con umiltà. Sappiate pregare, pregare sempre. Amate la pace, la pace dei vostri cuori che è pace con Dio e con i fratelli, la pace delle famiglie, la pace delle nazioni. Oh, fate che Io, novella colomba abbia a riportare nell’arca di Dio, a miliardi, ramoscelli, indice di vita, di pace, d’amore. Io tornerò, figlioli, come ritorno in centinaia di posti, da altri vostri fratelli, ad invitarvi all’umiltà, all’amore, alla preghiera, alla penitenza. Digiuno figlioli. Anche in questi giorni, mortificazioni!
Ritornerò per assillarvi ancora perché voglio che vi convertiate, voglio che mi aiutiate a convertire i vostri fratelli. Fatelo con il buon esempio, con la preghiera.
Figlioli, allontanate da voi le superstizioni. Ciò che il futuro vi riserva non è altro che realizzare il disegno di Dio; ma metteteci l’amore, metteteci tanto amore. Lontano da voi le superstizioni, i fanatismi. Abbiate a guardare a Gesù Dio, Fratello vostro. Pensate che domani sarà ancora un giorno da dedicare a Dio, il prossimo mese da dedicare a Dio, l’anno da dedicare a Dio, la vita da dedicare a Chi vi ha dato vita, Amore infinito, misericordia. Grazie, figlioli! Ancora vi dico grazie.
Scenda nei vostri cuori la benedizione. Io sarò sempre al vostro fianco. Figlioli, vi prego, non datemi le gomitate! Figlioli, il 17 a sera, verrò ancora a salutarvi. Il cielo, meno stellato, sarà comunque la vostra chiesa, come lo è ora; lo sia sempre. Figlioli, Io conosco le vostre pene, i vostri drammi, i vostri dolori, le vostre angosce, i vostri corpi dilaniati dal dolore. Sono Mamma, le mamme cercano di alleviare, di consolare. Rivolgetevi al fratello di cui Io mi servo per portarvi i miei messaggi, Io so già cosa direte. Ma lui deve essere portavoce, perché così lo vuole Gesù, e in lui scenderà lo Spirito d’Amore. Figlioli, a lui Dio vuole concedere e anche dare l’incarico… (poi lui dirà oneroso) di essere a fianco ai suoi fratelli. E quando Dio lo vorrà, secondo la sua misericordia infinita, allora avverranno cose inspiegabili. Non dite: “il nostro fratello”; dite: “Dio è misericordia, è Amore!”. Figlioli, rivolgetevi anche agli altri fratelli, cui Gesù, per mezzo mio, ha voluto dare il dono di imporre le mani. Essi lo faranno pregando e Dio farà scendere le sue grazie. Anche Liliana, che usava le mani per aiutare i fratelli per i dolori fisici, imponga le mani per invocare da Dio, Amore, Misericordia.
Figlioli, il 17 a sera, chi non sarà qui – ricordi – si unisca ai suoi fratelli e mi sentirà nel cuore. Io chiederò, come chiedo ora, assieme, con esplosioni d’amore, gridiamo, figlioli: “Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Per Te la mia vita; per Te ogni palpito del mio cuore; per Te Gesù, Fratello mio, il mio amore. Gesù, Ti amo! Ti amo!

( 1)Lo Stele di via Pioppelle presso il quale avvengono le pubbliche apparizioni, è stato più volte danneggiato da atti vandalici.