IO STO CORRENDO PER IL MONDO A RICHIAMARE ALL’AMORE, ALLA PREGHIERA, ALLA SOLIDARIETÀ, ALLA GIUSTIZIA… Carpi (Mo), Domenica 27 Settembre 1992 S. Vincenzo de’ Paoli

Figlioli miei diletti, lo sapete che Io sono sempre con voi, vicino a voi, nei momenti di gioia, nei momenti di difficoltà, di angoscia e di dolore. Figli, vedete, la liturgia odierna vi richiama proprio al senso della giustizia che per Dio è preziosa, che per Dio è irrinunciabile. Quanti ricchi che lasciano i poveri, gli indigenti, li lasciano fuori dalla porta non permettono loro neppure di sedersi vicino al tavolo o sotto il tavolo e neppure magari di rubare quell’osso che voi donate agli animali. Sì, il mondo è così oggi. Voi direte: – Ma lo è sempre stato, Mamma!”, certo, ma oggi c’è molta più ricchezza in qualcuno e tanta più povertà in altri. Vi ho sempre invitati, figli, alla solidarietà e alla giustizia e avete quasi tutti risposto ai miei appelli, non solo voi, ma anche i vostri fratelli che con voi si uniscono in preghiera alle Pioppelle o quelli che, pur non potendo riunirsi in preghiera, si uniscono nel realizzare ciò che Io vi chiedo. E’ sempre più tempo di solidarietà e di giustizia.
Ricordate, proprio nel messaggio che Io vi ebbi a donare qui nel primo giorno di questo anno, che vi avevo preconizzato carico di avvenimenti belli e tragici, vi avevo detto, figli miei, che era l’anno della giustizia. Ma la giustizia nel mondo non c’è e non c’è perché nel mondo non si risponde neppure… neppure a quegli istinti che Iddio ha messo in voi: quello della bontà, quello della condivisione… Vince l’egoismo, vince l’orgoglio, vince il desiderio di supremazia nei singoli e nei popoli, ecco perché è sempre più tempo di solidarietà e di giustizia. E Io sto correndo per il mondo, sì, proprio così, sto correndo per il mondo a richiamare all’amore, a richiamare alla preghiera, alla solidarietà e alla giustizia… in pochi rispondono, troppo pochi.
Grazie a voi. Non sono qui, figli miei, per dirvi: Oh cari figli siete bravi,buoni – Sono qui per dirvi “grazie” perché vi impegnate. Quella bontà cui non arrivate ve la dona il Signore, ma l’impegno deve essere vostro, lo è stato, lo è e conto proprio che lo sarà. Verrà un giorno in cui, secondo il Vangelo, vi sarà chi davanti al Signore Dio si ritroverà rivestito di luce ed era ignudo; rivestito di sazietà e moriva di fame, rivestito di gioia ed era nel pianto e nelle lacrime. E voi siate lì, perché il Signore Dio deve dirvi: – Bravo figlio, questa luce, questa gioia che avvolge, questa sazietà che avvolge i tuoi fratelli e che essi avrebbero meritato per le loro sofferenze, ecco, questa gioia è anche un po’ tua, è molto tua, perché li hai aiutati a non morire di fame, a morire di sete, li hai rivestiti, perché gli hai saputo sorridere, li hai saputi consolare. Quando, Gesù? Quando, Dio mio?
Oh, non lo ricordi? Erano fratelli lontani, non li hai mai conosciuti, era terra di missione, erano in Paesi tormentati dalle guerre e dall’odio, ed anche tuoi vicini, forse pochi, ma qualcuno anche di quelli… tu li hai aiutati, non hai fatto come il ricco, ingordo, egoista Epulone, non hai permesso che mangiasse le briciole che cadevano dal tuo desco, lo hai invitato a tavola, gli hai dato un po’ del tuo, lo hai sentito fratello e lo hai reso fratello gli hai dato la gioia, il calore dell’amore.
Figli, lasciatemi gioire con voi, lasciate che Io deterga qualche vostra lacrima, che vi sia al fianco quando siete preoccupati, dovete sentirmi al fianco anche quando vi pare di essere soli, abbandonati. Anche Gesù, nell’orto degli ulivi, si è sentito solo, abbandonato persino dal Padre, ma il Padre era lì e lo Spirito lo animava a compiere completamente la sua missione di dolore e di trionfo.
Figli miei, Io vi benedico con una benedizione del tutto particolare: scenda su questa abitazione e sui suoi abitanti, scenda sulle vostre abitazioni di voi, sulle vostre famiglie, scenda su tutto il gruppo della mia associazione e scenda soprattutto, permettetemi, su quella che Io ho formato proprio alle Pioppelle (non vi è stato uno statuto, non vi è stata una registrazione presso il notaio e il Tribunale, eppure ha funzionato e funziona, e funzionerà) ed è la “Lega della Solidarietà e dell’Amore”, una lega strana lega meravigliosa che vi unisce a Dio perché vi unisce ai fratelli. Vi bacio, vi abbraccio e vi benedico nel nome di Dio che è Padre, nel di Dio che è Figlio, Gesù fratello vostro, Cuore Divino di Gesù, nel nome dello Spirito d’Amore che vi illumina, fortifica, conforta. Amen. Ciao, figli miei.