FIGLIOLI VI CHIEDO DI SANTIFICARE LA DOMENICA: IL GIORNO DI DIO Gargallo di Carpi, 24 novembre 1991 ricevuto durante il S. Rosario

Figlioli miei, grazie della vostra presenza qui, così numerosa nonostante le intemperie, per pregare con Me e invocare da Dio, da Cristo Gesù, Re vero, unico grande Re, invocare la pace sui suoi figli, la pace nel mondo. Per chiedere con voi, figli miei, che abbia a trionfare la pace dei cuori, la pace delle famiglie, la pace della società, dei popoli, la pace
del mondo. Oh, quale re, quale re, figli, è disposto sempre a perdonare? Quale re talvolta insultato, deriso, direttamente o nei suoi funzionari, o nei
suoi sudditi, è sempre disposto a perdonare, ad aiutare? Quale re che ha imposto leggi, accetta che i sudditi non obbediscano, accetta che i sudditi non si adeguino, li perdona, li incita ancora alla
obbedienza, è disposto ancora a perdonare, desidera soltanto vedere un po’ di buona volontà? Ecco perché oggi, figli miei, vi chiedo di santificare la
domenica, il giorno di Dio. Non limitatevi, figli miei, non limitatevi a santificare la festa soltanto secondo quanto è disposto, partecipando alla Santa Messa prefestiva. Il giorno di Dio è la domenica, la domenica, giorno di riposo, giorno che voi dovete dedicare al Signore Iddio, questo grande Re, dedicarlo, compiendo altresì opere di misericordia corporali e spirituali. Non lasciatevi prendere, figli miei, dallo spirito del mondo che è entrato anche nella Chiesa. Non lasciatevi prendere! Santificate la festa! Non sia un giorno soltanto di vacanza, di gite, di divertimento. Anche questo figli, ma sia soprattutto il giorno del riposo fisico, il giorno dedicato a Dio nella preghiera, nella partecipazione alla Santa Messa, nella attuazione delle opere di misericordia che durante la settimana il lavoro non vi permette… eh? Ve
lo chiedo, figli, e non ve lo chiedo soltanto in questo periodo in cui vi preparate alla nascita di Cristo Gesù, ve lo chiedo sempre, sempre. Soltanto quando, figli, donerete al Signore Dio, al vostro Re, donerete la vostra disponibilità, allora potrete sentirvi veramente come sudditi, figli, ecco, “sudditi-figli”. Allora vi accorgerete che saprete
apprezzare la dignità di essere figli di un Dio così grande e così misericordioso. E ancora vi chiedo, figlioli, per invocare da Dio, per invocare dal Cuore
Divino di Gesù, la pace, vi chiedo di prepararvi al giorno in cui la Santa Chiesa mi festeggia come “Concepita Immacolata”, di prepararvi con nove giorni di intensa preghiera, col Rosario completo quando vi è possibile, figli se volete.
Ecco, Io sarò sempre con voi in preghiera e sarò con voi in preghiera quando lavorate, quando studiate, quando accudite alle faccende domestiche; sarò con voi in preghiera negli uffici, nelle fabbriche,
nelle case, nelle cucine, sulle automobili, nei campi; sarò con voi sempre in preghiera per ottenere da Dio pace, pace per i vostri cuori, pace per le vostre famiglie, pace per le nazioni, pace per il mondo. Ecco figli, quante cose ancora vorrei ripetervi, sì, perché il mio è un ripetere i richiami che da anni vado portandovi. E continuerò ancora
attraverso il mio strumento, ancora vi chiederò, figlioli, di intensificare la vostra vita di veri seguaci di Cristo, di testimoniarla, poiché credere significa attuare, significa vivere e vivere nell’amore, figli miei. La vostra solidarietà di questi giorni deve continuare e aumentare. Ci sono i vostri fratelli che attendono, attendono… e sono
nella disperazione, nella miseria, sono nella indigenza più completa. E i bimbi piangono e le mamme piangono coi bimbi, e gli anziani, tutti ammalati di
morte, tutti ammalati di odio, tutti ammalati di persecuzione. E Io piango per loro e chiedo aiuto a voi, figli! Ciò che voi donerete sarà moltiplicato dal Signore, purché sia donato col cuore.
Il pane che vi toglierete dalla bocca, la pasta, gli abiti, tutti gli aiuti saranno moltiplicati. Dio guarda questi figli che sanno realizzare la carità, la vera carità, l’amore, guarda con occhio benigno. E Io vi seguo, figli, vi seguo in questa vostra carità, vera, sincera, pulita, frutto e opera di piccoli o grandi sacrifici; e Io vi seguo, figli miei, anche nella carità grande, grandissima, meravigliosa della preghiera. Ecco figli, Io vi benedico, vi benedico particolarmente in prossimità del giorno in cui, col vostro fratello e mio strumento, ricorderete
l’anniversario del giorno in cui ho iniziato a portarvi i miei richiami, i richiami di Dio; del giorno in cui ho mostrato le mie sembianze umane
al vostro fratello e che voi desiderate tanto di vedere. Ma mi vedrete tutti, figli, ad uno ad uno. E sarà per voi un sogno, e sarà per voi come una visione, -voi usate tanti termini – ma sarò Io che mi presenterò a voi, a tutti, come ho già fatto a tanti, secondo il volere di Dio. Ecco, Io vi benedico ricordando con voi questi anni di grandi doni del Signore Iddio, per ricordare con voi questi anni di grazie, di doni, di richiami. Oh, voi non potrete dire: “Ma quando, quando Signore ce lo hai detto?” E allora Io prego per voi e vi benedico, figli, perché abbiate sempre la forza di testimoniare, di testimoniare che il richiamo è stato per ciascuno di voi, come per tutti i vostri fratelli; ma ognuno di voi deve pensare: la Mamma è venuta per me e per tutti. Per me! perché la Mamma viene come Gesù è venuto per tutti i suoi fratelli e per ciascuno; e come Gesù avrebbe salito il Calvario e sarebbe stato sottoposto alle ingiurie e alla crocifissione anche solo per un suo fratello, così, la Mamma della Pace viene e sarebbe venuta anche per un solo fratello e figlio mio, ma vengo per tutti. Vi ringrazio, figli, per le vostre preghiere, per il vostro impegno; vi
ringrazio perché so che cercherete di attuare quanto il Signore Dio vi chiede attraverso di me. Vi benedico e benedico i vostri intenti, i vostri desideri di bontà, di carità, di solidarietà.
Benedico particolarmente i bimbi, benedico i giovani, benedico gli anziani, benedico i sofferenti; benedico la Santa Chiesa, benedico il S. Padre, Vicario di Cristo, benedico i vescovi, i principi della Chiesa, i sacerdoti; benedico i missionari, benedico le anime consacrate, benedico i ministri straordinari della Eucarestia, benedico tutti i servi del grande Re: sudditi, servi, figli. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei;
benedico le immagini che avete portato dei vostri cari. Con voi prego perché il demonio si allontani, perché il demonio non abbia a continuare a perpetrare le sue cattiverie contro di voi e contro i vostri fratelli. Lo vinceremo, figli, con la preghiera, i Santi Sacramenti e i sacramentali che pure benedico e perciò benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso. E benedico questi meravigliosi fiori che avete voluto
posare qui, davanti alla mia Stele. Una particolare benedizione per le rose rosa che andranno a ornare la mia immagine nelle buste che consegnerete agli ammalati, ai sofferenti e a chi, con fede, invoca
l’amore del Cuore Divino di Gesù, del grande Re. Vi ringrazio figli, continuo a pregare con voi e vi accompagnerò nel cammino di ritorno. Tornando alle vostre case ripetete ancora una volta, figli miei: “Entra Gesù, entra o Re nella mia casa. Sii Tu il grande Re della mia famiglia. Entra, rimani o Gesù!”. Con voi figli, col cuore. Io canto: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo!
Ecco figli, come un coro angelico, al trono del grande Re, dell’unico Re, è salito il vostro canto, poiché non è canto soltanto ciò che è musicale, ma è musica la vostra voce quando è voce intrisa d’amore.
Sono qui con me a benedirvi, figli miei, i vostri Santi protettori, i Santi di cui portate il nome, i vostri defunti, anche quelli che ieri e sabato scorso, come ogni sabato. Io vado a prendere per accompagnarli nella luce di Dio; quelli che da poco o da tanto tempo hanno portato, portano, hanno desiderato di portare lo scapolare. Ecco, sono tanti che Io, ogni sabato, porto al cospetto di Dio a gioire della Sua luce, della sua Gloria. La benedizione del Signore Dio Padre, la benedizione di Gesù, Dio, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore sia su di voi, figli miei, sulle vostre famiglie, sui vostri cari, portatrice di benedizioni e di grazie. Amen. Ciao figlioli, non vado via, sapete, rimango a pregare con voi. sotto quest’acqua, e alla fine chissà… Ciao…

Ricevuto al termine del S. Rosario

Figli, grazie. Ecco, ero con voi in preghiera come ero in preghiera con tanti altri vostri fratelli, figli miei, altrove, in altri luoghi, anche laddove le guerre e le cattiverie stanno colpendo tanti miei figli. E tanti figli miei si rendono strumenti del demonio per causare morte, distruzione, dolore, angoscia… Ecco, figli, sono tornata, ve l’avevo
preannunciato, tornata per abbracciarvi ancora, per dirvi: – Ritornate, siate prudenti. La prudenza è figlia della carità, figli miei. Ecco, siate prudenti. E per dirvi: a tutti è concesso, se lo desiderate, di imporre le mani sui fratelli per invocare per loro salute fisica e salute soprattutto
spirituale; per invocare liberazione, quella liberazione che deve essere il primo intento nella vostra preghiera: liberazione da ogni tentazione,
liberazione dal male. liberazione dal demonio fisico che tante volte colpisce i vostri fratelli e voi. Vi abbraccio tutti, figli miei, vi bacio e vi impongo le mani Io,stasera, ad uno ad uno. Ecco, ecco, vi prendo sotto il mio mantello, l’acqua sarà meno umida,
sentirete il mio calore. Vi accompagno, vi stringo forte, vi stringo forte al Cuore Divino di Gesù. Lui, Lui è importante, figlioli! La Mamma, ovunque appaia, è soltanto la serva, ma è Lui il centro, è Lui: Gesù, è Lui: il Re, è Lui: il Re della Pace, è Lui: il Re dell’Amore. Ricordatelo, figli miei! Guardate a Lui, guardiamo a Lui, viviamo con Lui e per Lui e in Lui.
Ciao figli…