FIGLI MIEI, SFORZATEVI DI VOLERVI SEMPRE BENE, DI OPERARE LA CORREZIONE FRATERNA E DI SAPERLA ACCETTARE Carpi (Mo), Domenica 16 Febbraio – S. Giiuliana

Figlioli miei diletti, ho pregato, ho lavorato con voi; lo Spirito d’Amore vi ha illuminato, vi ha condotti anche in questo breve cammino, ma carico di decisioni, secondo il Suo desiderio; poi ho pregato con voi questo Rosario proprio, figli miei, per riparare agli insulti, ai sacrilegi gravi che Gesù Eucarestia riceve e pure oggi ha ricevuto.
Ecco, anziché con le lodi a Maria vi chiedo: chiudete poi questa vostra preghiera con cinque Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo: un Pater, Ave e Gloria per ogni grande dolore, piaga del Cuore Divino di Gesù.
Figli miei, non voglio rattristarvi, gioisco con voi per quello che state facendo, vi ringrazio dell’impegno; so delle difficoltà vostre nonostante il  mio aiuto, l’aiuto dei vostri Angeli custodi, conosco le vostre debolezze, conosco anche la vostra generosità, il desiderio di superarle, il desiderio di vivere i miei messaggi, di vivere secondo il Vangelo di Cristo Gesù, Dio e fratello vostro, meraviglioso artefice dell’amore del mondo. Ricordate figli miei, il Vangelo nasconde (ed è così semplice, così limpido, ma pure nasconde sempre le gioie e le verità che ogni uomo deve conquirla,stare in ogni attimo.
Ricordate quell’obolo della vedova? Lo ricordate: due monete, eh? Ne aveva due, avrebbe potuto trattenerne una per sè e l’altra don no, tutte e due le monete.
L’evangelista, sapete, ispirato da Dio ha scritto: due monete. Consideratelo! Voi, non è che dobbiate donare tutte le vostre monete, donate secondo le vostre possibilità e capacità come state facendo. Sollecitate anche i fratelli, non lo fate per voi, ma lo fate per esprimere amore verso chi ha bisogno: verso i sofferenti, sofferenti perché affamati, assetati, ignudi; sofferenti perché non trovano comprensione, aiuto, conforto, sorriso; sofferenti perché attorno a loro vi è odio, vi è a desolazione, vi è pianto; sofferenti perché sentono la lontananza da que cielo  che pure è loro, lontananza per la disperazione, per il rifiuto di Dio,lontananza perché non sanno riconoscere Dio Amore. Sforzatevi di volervi sempre bene, figli miei, di sapervi aiutare a vicenda, sapervi comprendere, sforzatevi di operare la correzione fraterna e di accettarla, sforzatevi di aprirvi ai consigli, alle idee altrui.
Portate questo impegno, portate questa vostra capacità di accettare dagli altri…nelle famiglie, e perciò i  giovani, sappiano accettare i consigli dei genitori, dei nonni, dei più anziani, e gli attempati sappiano seguire i figli, consigliarli, ascoltarli; sappiano accettare, accudire, aiutare, capire, soppportare gli anziani e i sofferenti; e gli anziani, quando non ammalati e incapaci di giudicare, sappiano comprendere, consigliare, aiutare i più giovani, fra tutti voi, bimbi, giovani, anziani, adulti: sappiate sempre sorridervi! Benedico, figli miei, benedico con voi i vostri fratelli che qui non sono venuti, benedico chi se ne è ritornato alle proprie abitazioni, benedico avrebbe desiderato essere costì, benedico tutto il grande esercito della Mamma della Pace, “l’esercito dell’amore”, ovunque sparso per il mondo.
Ecco figli miei, sì, questo è centro di irradiazione e di amore, le Pioppelle particolarmente. Lo ha desiderato, Dio lo ha voluto, Dio lo ha attuato. A tutti il compito gioioso di dire: grazie.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei; benedico particolarmente, oggi, le vostre sofferenze, i vostri dolori, i vostri acciacchi, quelli dei giorni passati, di questi giorni e quelli che ancora sopravverranno.
Invito a offrirli al Signore Iddio, al Cuore Divino di Gesù, a offrirli in riparazione delle offese al grande Sacramento dell’Eucarestia. Quando avessero a terminare i sacrilegi, figli miei, allora la Mamma riuscirebbe a trattenere i castighi di Dio, quei castighi che potrebbero cadere sull’umanità, su tanti popoli: castighi di pestilenze, di guerre, rivoluzioni; castighi naturali, dovuti ad eventi naturali: terremoti, inondazioni, inondazioni… pregate, figli miei, pregate sempre e ponete nelle intenzioni delle vostre preghiere sempre la riparazione.
Otterrete, otterrete per voi e per centinaia di milioni di vostri fratelli. Vi abbraccio tutti e vi bacio, figli miei.
Andate,  camminate nel nome del Signore, nel suo amore, poiché è il suo Amore che è l’anima della storia e del mondo.
Rimanete nella storia, vivete nel mondo per questo amore, in questo amore. Ciao figli miei.