E’ DI TUTTI POTER DONARE, NESSUNO PUÃ’’ DIRE: “Io NON POSSO”. GARGALLO DI CARPI, 26 APRILE 1992

Figlioli miei diletti, con voi ho pregato, con voi continuerò a pregare per chiedere al Cuore Divino di Gesù, per chiedere a Cristo Gesù risorto, chiedere per voi, per le vostre famiglie, per i vostri paesi, per l’umanità, pace, pace e amore. Figli, voi dite: – Ma la Mamma ci chiede sempre… – Figlioli, Io vi chiedo in nome di Dio, di Colui che vi dona, vi ha donato e vi donerà sempre e tutto, vi chiedo figlioli, in questo mese che va a iniziare, qualche piccolo sacrificio: vi chiedo che offriate al Cuore Divino di Gesù e a Me tanti fiori, fiori da voi prodotti. Certo che potete produrre fiori, fiori meravigliosi, figli miei! Oh vedete, Io vi ringrazio e benedico particolarmente tutti i fiori che posate qui, ai piedi della mia immagine, particolarmente le rose, ma voi potete produrre dei fiori molto più meravigliosi e sono quei fiori profumati d’amore, di bontà, di generosità, di solidarietà.
Ecco perché, figli, vi chiedo in questo mese di impegnarvi a sorridere, sorridere a chi ha bisogno di essere consolato, sorridere ai sofferenti, agli ammalati, sorridere ai bimbi, agli anziani. Vi chiedo di consolare chi è nella disperazione; vi chiedo, figli miei, di tacere quando temete di offendere i vostri fratelli, ma di parlare per difenderli, di parlare per dire loro il vostro rispetto, la vostra stima; quando lo meritano non lesinate anche gli elogi. Aiutatevi fra di voi, sappiatevi accettare, sappiate figli miei portare l’aiuto materiale e fisico a chi ha bisogno; sappiate essere disponibili per giocare un po’ coi bambini, disponibili a
comprendere, accettare gli anziani, essere veramente de buoni fratelli per tutti, essere delle mamme per tutti, dei buoni figli per tutti.
Figli, vi chiedo soltanto questo, eh! Oh, vi sembrano piccole cose… Beh figlioli, provateci, impegnatevi, poi vedrete che talvolta vi costerà, vi costerà un po’ riuscire a sorridere quando dentro avete angosce, dolori, dispiaceri; vi sarà difficoltoso anche giocare coi bimbi quando gli impegni, il dover accudire a faccende domestiche o il desiderio di uscire, di andare altrove vi fa diventare pesante anche rimanere con questi bimbi e giocare, e ancora più rimanere con gli anziani malati, quegli anziani dei quali voi non sapete mai distinguere quando è malattia o quando pensate possa essere anche un po’ di livore, un po’ di cattiveria… No! … Donare il vostro tempo, il vostro sorriso, donare la vostra comprensione, il vostro aiuto, certo figlioli, non vi sarà facile tacere quando vi sentite offendere, non vi sarà facile elogiare il fratello quando dice cose buone perché vorreste che gli altri facessero a voi così, ma voi fate fatica a farlo con gli altri. E’ un piccolo programma, ma è un programma importante. Offritemi anche qualche piccolo sacrificio anche voi bimbi, certo, anche voi bimbi sappiate sacrificare qualche leccornia; qualche gelato, qualche gioco per aiutare i vostri fratellini che non sanno neanche cosa sono i giochi se non li costruiscono da sè, che non hanno i gelati, non hanno le caramelle, non hanno neppure da poter scrivere, studiare e soprattutto non hanno la serenità, la tranquillità, manca loro il cibo, mancano gli abiti…
Ricordatevi, voi più grandi: fate come i bimbi, fate come i bimbi, voi potete fare qualche sacrificio più grande, certo, e il vostro impegno è nell’insegnamento, nell’esempio che dovete dare ai vostri figli.
E’ di tutti potere donare, nessuno può dire: – Io non posso -.
Tutti potete donare un sorriso, una parola di consolazione, una parola di conforto, di aiuto; tutti potete dare una piccola moneta che Dio trasformerà in un cumulo di denari, perché Dio moltiplica il bene e Dio perdona il male, lo perdona quando vi è l’anima contrita, decisa a non peccare più. Dio non perdona a tutti i costi, Dio non si impone, non impone il suo amore, lo offre, lo propone; gli uomini devono soltanto accoglierlo, accettarlo.
Ringraziate Dio! Figli miei, continuate a vivere la vostra risurrezione, la vostra Pasqua ogni giorno, perché ogni giorno avrete bisogno di sollevarvi, di chiedere perdono a Dio e di risorgere in Lui.
Credete, figli miei, è tempo di preghiera e di sacrificio perché le vostre case, tutte, siano segnate dall’Angelo di Dio col segno della vostra precisa volontà di scegliere e vivere per Gesù.
Vi benedico figli miei, benedico voi, benedico tutti coloro che qui avrebbero voluto convenire, coloro che sono uniti con voi in preghiera, particolarmente coloro che sono stati trattenuti dalle cure verso gli anziani, verso i bimbi, verso i sofferenti. Benedico tutti quei miei figli che si prodigano per alleviare le sofferenze ai fratelli, qui nel vostro Paese, ma particolarmente in quei Paesi dove ancora l’odio uccide. Benedico chi si impegna nella salvaguardia della vita, benedico chi si rifiuta di uccidere, chi non accetta una legge iniqua che l’uomo, male interpretando la libertà, si è dato. Benedico coloro che sanno dire di no e sanno lasciare a Dio la scelta, che è solo Sua, della nascita e della morte, coloro che si oppongono a che l’uomo con le sue mani ponga fine alla vita di un fratello. Solo Dio è padrone della vita, solo Dio può dire a un’anima e a un corpo: – Vieni, è ora, andiamo nella vita eterna! -.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. Benedico l’acqua, l’olio, l’incenso, benedico il sale, benedico le immagini fotografiche e gli indumenti che qui avete voluto portare (sapete, Io li conosco tutti ad uno ad uno, ma va bene così…).
Benedico chi soffre e chi sta per morire, ma morire significa figli miei, andare verso la vera, eterna vita. Benedico chi sta per nascere e le mamme che stanno per dare vita a una nuova creatura che aprirà gli occhi in questo immenso creato, dono di Dio, e potrà glorificare il suo Dio potrà vivere nella donazione e nell’amore. Benedico il Vicario di Cristo, benedico i presuli, i principi della Chiesa, benedico i sacerdoti, benedico le anime consacrate, benedico i missionari, benedico i volontari, benedico tutti quei miei figli che dalla risurrezione di Cristo hanno compreso che deve essere ogni giorno anche per loro “risurrezione” perché Cristo è speranza, Cristo è certezza, Cristo Gesù è Amore; Cristo Gesù al quale assieme, figli miei, assieme diciamo col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Vi abbraccio, vi impongo le mani, vi bacio ad uno ad uno. Ciao figli miei!

Parte del messaggio privato del 23/4/92 che si è ritenuto opportuno diffondere anticipatamente data l’urgenza dell’appello della Mamma.

Non aspettate il tempo della carità e solidarietà perché il tempo della solidarietà e carità non aspetta voi.
Non perdete tempo; non perdetevi in diatribe e discussioni che tendono a ritardare il vostro aiuto. E’ bene facciate urgentemente. Portate aiuti nei luoghi e a quei fratelli ai quali già vi ho condotto. Le necessità impellono e aumentano giorno dopo giorno. Grazie per quanto avete fatto; grazie per quanto farete. E’ il miglior modo di amare Gesù: amarlo nei fratelli. E siate dei samaritani, dei cirenei volontari.
Lanciate il mio appello a tutti i miei figli che convengono alle Pioppelle, a coloro che non possono convenire e a coloro che nel nascondimento seguono i miei richiami… Vi abbraccio tutti.