DOVETE DIVENTARE LIEVITO IN QUESTO MONDO CARPI, 17 GENNAIO 1987 – SABATO: S. ANTONIO ABATE

Figlioli, figlioli grazie! Siete convenuti qui per il mio saluto. Oh, questa è chiesa, è sempre chiesa; ovunque, figlioli, voi volgiate lo sguardo, è tutt’opera di Dio, è amore di Dio, è chiesa. Grazie perché avete saputo pregare e le vostre preghiere sono giunte a Dio. Ricordate, figlioli: sempre così, col cuore. Col cuore i figli devono rivolgersi al Padre, con amore, riconoscenza, impegno. Oh, figlioli, dovete diventare il lievito in questo mondo, in cui gli altri vostri fratelli, troppi vostri fratelli, guardano, scelgono il benessere, scelgono la violenza. Non guardano ai fratelli che muoiono di fame, che muoiono di sete, che muoiono abbandonati, che muoiono perché non è loro consentito il dovere di lavorare, che muoiono col cuore infranto, perché vedono i tavoli imbanditi e per loro solo le briciole. Figlioli, ve lo ripeto: tornate al Vangelo! Tornate a Dio! Vi chiedo conversione. Oh, non è, non deve essere una parola scritta a lettere cubitali; deve essere un programma, un impegno. Solo così figlioli, mi aiuterete a trattenere i castighi che Dio, pur Misericordia, poiché Giustizia, deve far cadere sull’umanità. Aiutatemi, figlioli: coraggio, coraggio! Ma ce la faremo! Figlioli, quando il dubbio vi assale: sarà…? non sarà…? Oh, figlioli, è lui (1) che vuole allontanarvi da Me. Figlioli, vi chiedo testimonianza, testimonianza anche di ciò che sta accadendo a vostri fratelli, pargoli, adulti. Gesù vuole che qualcuno abbia a sanare nel corpo. Voi testimoniate. Grazie, figlioli, poiché i miei messaggi, che non sono solo vostri, ma di tutti e di ciascuno, stanno per giungere a tanti vostri fratelli. Coraggio! Io tornerò da voi e ancora tornerò per chiedervi: umiltà, amore, preghiera, penitenza. Ve lo chiederò ancora, figlioli; Io sono qui per questo. E in tanti altri posti al mondo, Io sto chiedendo, chiederò sempre queste cose, questo impegno. Figlioli, è solo la conversione e il ritorno a Dio, che può salvare l’umanità. Vi dico ancora: voi amate i vostri figli. Non insegnate loro la filosofia del benessere, teneteli lontano da quello strumento tremendo che è la televisione. Figlioli vi parlo come la vostra mamma. Attenti, figlioli! La violenza, il consumo, il desiderio sfrenato, l’impurità, l’inverecondia, stanno dominando il mondo. Tenete lontano i vostri bambini dalla stampa che vuole in loro creare l’idea solo di sesso, di benessere, di vita senza Dio. Curate quelle piante, fate che s’innalzino verso il cielo ritti, come i cedri del Libano, e voi, voi che non siete più bambini, ma siete tanto bimbi… Abbandonate… sono gli strumenti del demonio. Tornate a Dio con purezza, con gioia, e Lui, Lui solo, vi darà gioia, luce, vita, amore. Quando vi salutate fratelli, come fratelli, oh, figli miei, col cuore dite: “La pace del Signore sia con te”. Non abbiate timore di derisioni; ditelo col cuore, e dal fratello lo sentirete ugualmente uscire dal cuore. Il 14 a sera – una sera più leggera – tornerò a salutarvi; tornerò a chiedervi conversione, umiltà, amore fra di voi, amore verso i fratelli, tutti, tutti, tutti. E preghiera, penitenza, almeno un giorno alla settimana, digiuno. Vi chiedo troppo, figlioli, in cambio della gioia di Dio? Vi chiedo troppo, figlioli, in nome di Gesù Dio vostro Fratello, che ha dato tutto sè stesso fino all’ultima goccia di quel Sangue che ancora voi vedrete correre? Figlioli, assieme, col cuore, col cuore, figlioli, gridiamo: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Ti amo!
(1) E’lui, Satana.