CONSIDERATE, FIGLI. NELLA RICERCA PIU’ GRANDE DELLE GIOIE TERRENE, AL FONDO VI E’ IL DOLORE; NELL’ACCETTAZIONE DEI PICCOLI E GRANDI DOLORI QUOTIDIANI VI E’ ALLA FINE, LA VERA GIOIA. Messaggio n. 14/93 23 maggio 1993 – ore 17.40 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, vi avevo invitato a prepararvi alla discesa dello Spirito Santo, alla Pentecoste.
Ecco, in questi ultimi giorni che vi separano dal ricordo della discesa dello Spirito d’Amore nel Cenacolo, preparatevi figli miei, sempre più, preparatevi nell’umiltà, preparatevi nella preghiera, nella disponibilità, nell apertura, abbandonatevi al Signore Dio, allo Spirito che ancora una volta scenderà su di voi.
Accettatene i Suoi doni, impegnatevi a viverli perché sia veramente la nuova primavera di grazia, perché si apra per i vostri cuori l’Eden dell’amore.
Cari figli, il mondo più che mai ha bisogno di umiltà, ha bisogno di preghiera, ha bisogno di amore, e invece trionfano la superbia, l’orgoglio, la sopraffazione, e trionfano la pornografia, la ricerca disperata della lussuria, di ogni lussuria, di ogni godimento, della ricerca di ogni benessere … e trionfa l’odio, e trionfano l’invidia, la cattiveria.
Lo Spirito d’Amore scenda su di voi, figli miei, e vi trasformi, vi migliori, vi porti sempre sul cammino della santità, senza peraltro che abbiate ad avere dei tentennamenti, che abbiate a voltarvi indietro, che abbiate ad essere, pure voi, contagiati dalla mentalità del mondo, mentalità di peccato e di dolore. Oh figlioli, considerate: nella ricerca più grande delle gioie terrene, al fondo vi è dolore, l’amarezza.
Pensate: nell’accettazione anche dei piccoli dolori quotidiani, talvolta anche grandi, vi è alla fine la gioia, la vera gioia, il trionfo dell’amore.
Oh, cari figli, come vorrei che voi foste sempre più vicini a Gesù, vivere sempre con Lui, in Lui, vivere per Lui, perché solo Lui è la Via vera, la Verità vera, solo Lui è la Vita, la Vita vera.
E quando non riuscite a comprendere questo, figli, e quando lo comprendete ma non lo accettate fino in fondo, allora la vostra strada, già impervia, diventa molto più difficoltosa e ci sono le cadute, ma c’è sempre vicino a voi una Madre: sono Io, figli miei, Io che vi sostengo, Io che vi aiuto a sollevarvi. Io che vi consolo; voi dovete soltanto accettare la mia consolazione e il mio aiuto; Io che desidero ardentemente che camminiate sempre verso la santità.
Lo Spirito, Spirito d’Amore, Spirito Santo, figli miei, è la santità.
Permeati dallo Spirito d’Amore e dai Suoi doni dovrete tendere alla santità, tendervi nella grande umiltà.
Non abbiate mai, figli miei, ad essere tentati di dire coi vostri fratelli:” In me parla lo Spirito, ho ricevuto l’effusione dello Spirito Santo perciò Io ho la verità”.
Oh figli, quale orgoglio che a nulla approda se non alla confusione dei fratelli, se non alla morte della propria anima! Siate umili, apritevi ai disegni di Dio, ai Suoi interventi. Utilizzate i doni dello Spirito con grande disponibilità e con grande umiltà.
Irrorate quelle piante con la vostra preghiera perché abbiano a crescere, perché abbiano a fruttificare. Irrorate quelle piante coi vostri sacrifici, le vostre privazioni, la capacità di dirvi di no.
Insegnatelo anche ai bimbi; i bimbi, sapete, lo imparano bene e lo faranno molto meglio di voi grandi; voi insegnate loro. Sapeste   quanto   contano   in   cielo,   perché la Misericordia di Dio sopravalga la Sua Giustizia, quanto contano i sacrifici, le privazioni, il sapersi dire di no dei bimbi e dei giovani!
Ecco, figli miei, per questa invocazione particolare dello Spirito d’Amore, Sposo mio diletto, che scende su di voi a trasformarvi, a santificarvi, a darvi la forza di combattere la grande battaglia per Gesù, per l’Amore, vi desidero tutti uniti, figli miei, ovunque voi siate: nelle vostre case, presso qualche stele o nelle chiese in preghiera.
Desidero, figli miei, con voi pregare particolarmente sabato a sera, che è già Pentecoste.
Io pregherò per voi, pregheremo uniti il mio Sposo diletto: mi dirà di sì, e ancora una volta scenderà su di voi. Allora ricordatevi, figli: sabato a sera.
Chi vorrà potrà essere anche qui, ma non importa ovunque egli sia. Io qui porterò un mio breve saluto, lo porterò attorno alle 22, ma ovunque sentirete, cari figli, sentirete che la vostra preghiera si è unita alla mia, sentirete che lo Spirito scende in voi per darvi più coraggio nel sopportare, nel sostenere, nell’accettare, nell’essere disponibili, nell’amare; e sentirete in voi la forza di sorridere di più, saper sorridere di più. Vi benedico figli miei, benedico voi, tutti quei cari fratelli e sorelle che qui avrebbero voluto convenire e altrove sono. Nelle loro case, nelle corsie degli ospedali o anche in gita, ma in questo momento hanno ricordato che, qui alle Pioppelle, la Mamma Maria è venuta a pregare per loro e con loro. Benedico i medici, i chirurghi, gli infermieri, i volontari; benedico particolarmente le anime consacrate che si adoperano negli ospedali, nelle case del dolore, nelle case degli anziani, che si adoperano in mezzo ai tossicodipendenti, agli ex-carcerati, a tutti coloro che portano i grandi drammi della vita e li aiutano a portarli con dignità e con serenità.
Benedico i missionari e le missionarie, benedico oggi in modo particolare tutte quelle anime chiuse nei luoghi di clausura che pregano e che sanno, figli miei, sanno veramente annullare innumerevoli disgrazie e sventure che colpirebbero l’umanità. Anime che si immolano nella preghiera, nella donazione a Dio e che con questa loro donazione fanno donazione ai fratelli di amore, di speranza, di gioia.
Benedico i bimbi, benedico i giovani; benedico i bimbi che in questo periodo ricevono l’effusione dello Spirito Santo attraverso la S. Cresima; benedico quei bimbi che per la prima volta si accostano a ricevere il grande Mistero dell’Amore in sé: Cristo Gesù nell’Eucarestia.
Benedico i giovani che approdano all’altare per sentire da un sacerdote, ministro di Dio, benedetto il loro matrimonio, la loro reciproca donazione. Benedico particolarmente i diaconi che vengono consacrati sacerdoti di Cristo e benedico i sacerdoti che vengono consacrati vescovi, e benedico ( sono partita dal basso oggi, eh bimbi…) e benedico il Santo Padre, il mio caro e il vostro caro Vicario di Cristo.
Benedico tutti i vostri sofferenti, figli miei, quelli che avete portato qui nella vostra preghiera, nel vostro ricordo, nelle immagini fotografiche; benedico tutti quelli che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: i fiori, l’acqua, l’olio, l’incenso, il sale; benedico le corone, benedico tutti gli oggetti di devozione, immagini sacre. Benedico le vostre autovetture, i vostri mezzi di trasporto: siano mezzi di trasporto, mezzi di speranza, mezzi di certezza, non mezzi di morte o di dolore.
Il vostro camminare sia prudente: la prudenza, figli miei, è figlia della carità.
Benedico e abbraccio tutti, invoco su di voi la benedizione della Trinità Santissima: di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito d’Amore. Amen.
E sabato, figli, vorrei che ovunque siate, quasi alla chiusura del mese di Maria, aveste a iniziare, tutti assieme, il mese dedicato al Cuore Divino di Gesù, a quel Cuore Divino di Gesù al quale tutti assieme, ora, col cuore diciamo: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Fa o Gesù che tutto ii mondo Ti ami! Ciao figli miei, ciao!