CON LE NOSTRE E VOSTRE PREGHIERE POTRÀ’ DIVENTARE UN ANNO CON L’INTENSITÀ’ DI UN MILLENNIO, LA POVERTÀ’ DI UN SECOLO Carpi – sede dell’Associazione – 1 gennaio 1992

Figlioli miei cari, è gioia, gioia per un cuore di Mamma ritrovare i suoi figli in tanti luoghi riuniti in preghiera, in sana compagnia, quasi per sfoggiare un abito nuovo; non è un abito, ma è un anno, è un dono, grande dono del Signore Dio. E’ gioia per una Mamma trovare i suoi figli che sorridono, che sanno perdonarsi, che sanno superare le piccole, ma talvolta difficoltose contrarietà. E’ gioia per una Mamma poter correre in tanti luoghi e ovunque essere per ascoltare gli aneliti, le preghiere calde, sincere, che alzano i suoi figli verso di Lei perché sul mondo abbiano a scendere le grazie di Dio, perché sia Lei a trattenere quella mano che già da tanto tempo avrebbe dovuto scendere sull’umanità con la sua giustizia. E’ gioia per una Mamma, figli cari, trovare tanti figli che pensano ai fratelli che soffrono e sono nel dolore, fisico e morale, che sono nelle difficoltà, che giacciono, a causa delle ingiustizie e delle cattiverie, a causa dell’incuria, giacciono nella fame, nella sete, nelle maggiori, tremende difficoltà, nella miseria che è molto più che la povertà; ma è anche un momento di tristezza, cari figli, il vedere tanti figli colpiti, osteggiati, tanti figli sofferenti per le ingiustizie, sofferenti per le iniquità, sofferenti per la freddezza dei fratelli e sofferenti perché colpiti dalle guerre, dalle distruzioni. Ma figlioli, è un anno che da poco ha avuto inizio, è un anno che sarà segnato, certo figlioli miei, da grandi dolori, da grandi tragedie, ma sarà pure un  anno colmo di grazie divine e sarà tanto più ricco di grazie quanto più voi saprete collaborare con Me per ottenere da Dio, da Gesù, dal Suo Cuore Divino, quelle grazie di cui non solo voi, ma tutta l’umanità ha bisogno. Iniziate questo anno con la più grande festa che la Chiesa abbia dedicato a Me: è la festa mia, di Madre di Dio ed è anche la giornata di preghiera, di impetrazione per la pace.
Figlioli, ma a voi da oltre sette anni, chi è che vi viene a richiamare, a invitare, a chiedervi impegno, chiedervi testimonianza? E’ la Madre di Dio e Madre vostra, Maria, che a voi si presenta come Mamma di Pace. E’ la mia festa oggi, è la vostra festa oggi, è l’inizio di un anno che vedrà per voi, toccati dalla grazia di Dio, prescelti da Lui per essere testimoni saggi, umili, testimoni fermi, testimoni amorosi di Sua Madre, essere testimoni potenti contro le forze del male! La festa di voi, della vostra associazione, capace di solidarietà, di generosità verso i fratelli bisognosi, capace di tanta bontà. E’ la festa del trionfo, figlioli miei, dell’amore, perché la pace trionfa quando trionfa l’amore. La pace, figli miei, non deve essere un concetto astratto, non lo sarà se gli uomini sapranno essere uomini di pace.
Non ho mai chiesto a voi, come a nessuno dei miei figli, di essere pacifista, ma ho chiesto di essere operatori di pace, operatori di pace… consideratelo bene… e voi siete stati chiamati ad essere operatori di pace: operatori di pace nelle vostre famiglie, operatori di pace nelle vostre parrocchie, operatori di pace nei posti di lavoro, operatori di pace sempre.
Vi invito, figli miei cari, ad impegnarvi per questo. E’ un anno di grande speranza che si apre ai vostri occhi, figlioli e la speranza è nata da pochi giorni in voi, quando Io ho deposto nei vostri cuori il Bambino Gesù. Ecco la speranza, ecco la luce, ecco la certezza: Gesù. Quando le calamità avessero a colpire tanti vostri fratelli, oh certo, pregate per loro, ma fate sentire, quando vi è possibile, la vostra presenza fattiva, il vostro aiuto, la vostra solidarietà cristiana. Quando altri fratelli, in diverse nazioni dell’Asia, dell’Africa, soprattutto meridionale, dell’America centrale e meridionale, avessero ad insorgere o ad essere colpite, dilaniate dalle armi e dalle persecuzioni, voi seguiteli con la vostra preghiera: sono vostri fratelli che soffrono. E ringraziate il Signore Dio perché ancora potete vivere in serenità, nell’abbondanza, nella troppa abbondanza. Sappiate ringraziare il Signore e chiedere a Lui la capacità di svestirvi, la capacità di donare, di abbandonare l’egoismo, di abbandonare il personalismo, di abbandonare la grettezza, perché solo così sarete veri apostoli, così come siete stati chiamati ad essere dal Cuore Divino di Gesù. A tutti, a tutti Io estendo la mia materna, accorata richiesta: abbandonatevi all’amore infinito di Dio, abbandonatevi al Cuore Divino di Gesù, leggete in quel Cuore i desideri e traduceteli nella pratica e nella vita. Ascoltate i richiami della Madre Sua e Madre vostra e traduceteli, figlioli, nella vita vissuta e trasmetteteli con la testimonianza, trasmetteteli col vero amore ai fratelli, anche quelli che non conoscete, con grande impegno a quelli che non conoscete. Amatevi fra di voi, amatevi, amatevi, amatevi di più; siate meno solleciti all’ira e più capaci di controllarvi, più capaci di consigliarvi, di compatirvi, di abbracciarvi,, di chiedervi perdono. Siate buoni! Siate buoni come quel Bambino che crescerà in voi ogni giorno, quel Bambino che ogni giorno vi porterà le sue grazie. Accanto a voi Io sarò sempre la Madre amorosa e accanto a voi ci saranno i vostri Santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli, per aiutarvi. Diamo una mano a Dio! Diamo una mano alla misericordia! Diamo una mano all’amore! Lo potete fare, figli miei, perché Dio Provvidenza desidera che siate la Sua mano tesa verso i fratelli. Siate le mani di Gesù Dio!
Ecco, saprete allora essere veramente cellule vive nel Suo Corpo Mistico, saprete veramente essere lievito nella società, sale; saprete veramente essere fiamme di amore. All’alba di questo nuovo anno la Mamma viene per consolarvi, per dirvi: coraggio figlioli, perché se è pur vero che questo anno sarà carico di difficoltà e di povertà spirituale e materiale e sarà un anno carico di avvenimenti dolorosi, di tragedie e di calamità, sarà pure un anno di prossima preparazione, di grazie enormi di Dio, un anno forte, fortissimo, di prossima preparazione al ritorno di Cristo Gesù e sarà un anno disseminato di avvenimenti grandemente importanti, tenacemente attesi da voi, alle Pioppelle e altrove.
Saranno avvenimenti che voi dovrete ancora continuare a preparare nella preghiera, nell’umiltà, nella disponibilità, come state facendo. Grazie, figli, è la Mamma, sapete, che vi dice grazie. Ve lo dice per spronarvi a continuare, a migliorarvi, con la grazia di Dio, col mio aiuto, col soccorso dei vostri Santi protettori, degli Arcangeli, degli Angeli. Grazie per quanto sapete fare in umiltà, grazie per quanto sapete testimoniare con semplicità e con forza, grazie per quanto ancora saprete sopportare per amore a quel Bambino che in voi sta crescendo e preparandosi a dettare la Sua legge d’amore; per quel Bimbo che si prepara a salire sì sulla Croce, ma si prepara a risorgere in voi e con voi. Grazie figli, vi benedico. Benedico voi, benedico tutti i vostri fratelli, quelli che erano uniti con voi in queste ore in preghiera, nel ricordo, che avrebbero tanto desiderato essere qui e non potevano, per chi era in sano divertimento, eppure si è ricordato di Gesù e di Me. Grazie a tutti, Io benedico tutti.
Benedico particolarmente quei figli che stanno vivendo vicino alle armi, laddove Io quest’anno ho dovuto deporre il Bambino Gesù, vicino ai cannoni e ai missili, vicino alle bombe a mano e ai mitragliatori. Benedico con voi, con le vostre famiglie, particolarmente i vostri bimbi: piccoli, piccolissimi, più grandicelli, i vostri giovani, i vostri anziani; benedico i principi della Chiesa, i vescovi; benedico i sacerdoti, benedico i missionari, benedico le missionarie, benedico le anime consacrate, benedico i volontari, i volontari dell’amore. Benedico particolarmente la lega da me fondata vicino a quella stele, ricordate: “La lega della solidarietà e dell’amore dei figli della Mamma della Pace”.
Benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire; benedico particolarmente quanto avete pronto da spedire ai vostri fratelli bisognosi, quanto arriverà in questo anno in cui ancora questa sede dovrà essere, per lungo tempo, il centro di raccolta e di distribuzione. Collaborate tutti coi vostri piccoli e grandi sacrifici. La provvidenza stimolerà altri vostri fratelli a farlo e allora voi sarete le mani della provvidenza che accolgono e consegnano e qui sarà il deposito. Va bene così?
Volete che glielo diciamo a Gesù, eh? Glielo diciamo col cuore, preparatevi, col cuore, gli diciamo: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! La benedizione di Dio che è Padre, di Gesù che è Figlio e fratello vostro, dello Spirito d’Amore, amen, scenda su di voi, sulle vostre famiglie, su tutti i vostri fratelli, su tutti i miei figli e segua, in questo nuovo anno segua tutti i miei figli e sia portatore di grazie e sia portatrice di benefici. Oh, figli miei, ecco voi direte: – perché la Mamma ha detto portatore e portatrice? -Portatore è quel Cuore Divino, portatrice è la benedizione di Dio Padre, Figlio, Cuore Divino di Gesù, Spirito d’Amore. Voglio però benedire particolarmente e nuovamente le immagini mie e portare benedizione laddove saranno collocate, laddove saranno venerate, laddove saranno pregate. E’ un anno forte, sapete, questo, fortissimo figlioli. Ebbi a dirvi: “un anno che ha l’intensità di un secolo e la povertà di un millennio”… con le nostre preghiere, con le vostre preghiere, potrà diventare un anno con l’intensità di un millennio, la povertà di un secolo. Collaborate figli! Diamo una mano a Dio! Non vi suoni a bestemmia, consideratelo! Diamo una mano a Dio! Io sono con voi, vi bacio ad uno ad uno, figli miei.
Cari, cari figli, ecco il dono, il dono per voi: (*) E’ Lui, sì, è Lui, figli miei che vi benedice nel nome del Padre, nel nome Suo, nel nome dello Spirito Santo. Rimane con voi, figli, con voi e con tutti quelli che Lo amano. Ciao figli.
(*) La Mamma ha deposto tra le braccia del veggente. Gesù Bambino.