CHIESA DI S PIETRO PARATICO/SARNICO (VALLI BERGAMASCHE) 1° MESSAGGIO DELLA “MAMMA DELLA PACE” 3 dicembre 1988 – ore 16,40 – Nel 4° anniversario della prima apparizione a Gianni Vanni di Carpi

Figlioli miei, non alcuni, ma tanti, il Signore Iddio vi ha voluto qui riunire in preghiera nella Sua Casa, e la Mamma, qui itinerante, ha desiderato venire per portare il Suo consiglio ai figli. Grazie, figlioli miei! Grazie a voi qui convenuti, anche quelli che costì sono convenuti con curiosità, grazie a tutti i figli che ora con voi sono uniti in preghiera, anche sul lavoro; grazie perché state pregando e pregherete ancora col cuore… Ecco, figlioli miei, Io sono qui per festeggiare il vostro fratello, e voi dite che siete qui per festeggiare Me , beh! figlioli, allora festeggiamo anche il fratello e ricordiamo che le sue spine devono essere anche le vostre, le sue gioie le vostre, il suo sorriso il vostro sorriso; ma festeggiamo soprattutto , è il più importante, Colui che ci ha dato la gioia di questo incontro, festeggiamo il Cuore Divino di Gesù, la Trinità Santissima, il Padre, lo Spirito d’Amore che con Gesù, Fratello vostro, vi hanno qui uniti e vi stanno unendo a tante migliaia di fratelli che altrove si sentono qui. Figlioli, voi usate, dopo un anno o più anni, fare un po’ di consuntivo… Oh, Io non sono qui per il consuntivo, non voglio ricordare che tanti miei figli hanno seguito i miei richiami, perché dovrei ricordare anche i tanti che non l’hanno voluto fare; ma Io sono qui per incitarvi, per infuocarvi dell’amore a Dio, al vostro Fratello Gesù. Oh, inutile, figlioli miei, inutile sarebbe per voi e tremendamente dannoso dire solo: “Gesù” e non dirlo col cuore; dire “Gesù” e non vivere nella Sua Luce. Riempitevi di Lui, riempitevi di Dio, chiedetelo a Dio che vi riempia del Suo Amore, chiedetelo anche a Me, Io lo chiederò a Dio. Facciamo tanta forza, figlioli, bussiamo a quella Porta con forza, con costanza, con la violenza dell’Amore…
Dio è Amore, è sensibile all’Amore, solo all’Amore. Figlioli, vi richiamo ancora all’umiltà, vi richiamo alla preghiera incessante, ogni attimo della vostra vita sia preghiera, perché ogni attimo, che non è dedicato alla preghiera, anche nel lavoro, nelle cose quotidiane, è regalato al nemico. E vi invito figlioli, all’Amore.
Amore verso i fratelli: Dio lo saprete amare, amare nella misura con la quale saprete sforzarvi di amare i vostri fratelli Oh! non si può amare Dio e non riuscire ad amare i fratelli Amare i fratelli talvolta è difficile, eh, figlioli! E allora chiedetele a Dio. Dite: “Gesù, io non ce la faccio, sai? Amali Tu per me. Eh… vedrete: penserà Lui ad amarli per voi, e voi li saprete amare con tanta, tanta più costanza e serenità. E vi richiamo figlioli, alla penitenza. Sì, sì, alla penitenza. Ancora vi chiede un giorno da offrire in sacrificio al Signore, nel digiuno. Sappiate trattenervi da ciò che vi attacca di più alla terra, da ciò che più vi allontana dallo Spirito; sappiate offrire a Dio qual che piccolo sacrificio, mortificazione, penitenza,… Figlioli, vi richiamo al rispetto, all’amore, all’ubbidienza, al Vicario di Cristo, mio amato figlio. Eh, figlioli… tante volte per voi è difficile accettare, comprendere anche le decisioni, anche i pronunciamenti, gli inviti, gli incitamenti della gerarchia della Chiesa. Figlioli, ecco dove inizia veramente il vostro cammino verso quella croce: nell’ubbidienza sincera ma entusiasta anche a ciò che non vi andrebbe di accettare. Eh, sì, talvolta anche questo è strumento nelle mani di Dio, di conversione, di vera conversione. Ma pregate, figlioli, pregate molto per i Principi della Chiesa, pregate per i Vescovi, per i Sacerdoti, per 1e anime consacrate, i missionari; pregate perché siano sempre fedeli a Cristo, abbandonino le presunzioni, le superbie, gli attaccamenti al benessere, alle cose materiali, abbandonino la mancanza di Carità, di giustizia, di libertà; sappiano esser, sempre come il Buon Pastore.
Abbiano nel loro cuore sempre il desiderio, come voi tutti figlioli, eh! di ottemperare anche alle opere di Misericordia corporali e spirituali. Figlioli, non è roba del catechismo per
i bimbi, è , è da compiere veramente, da compiere col cuore , è vivere il Vangelo. E poi pregate, figlioli, pregate per i giovani, per i bimbi; pregate per coloro che sono alla ricerca di lavoro, per coloro che hanno cercato nel vizio, nella tentazione assurda un motivo di vita, nella droga, che hanno cercato nell’ingiustizia ancora un motivo di vita; pregate per i carcerati; pregate per i vostri fratelli soli, abbandonati, per chi vive in solitudine; pregate e agite per questi e per i vostri fratelli, che soffrono e muoiono di fame, di sete; per i vostri fratelli ignudi, per i vostri fratelli che non hanno chi li consola. Pregate e agite, figlioli… Ecco, come può un fratello, se sente veramente fratelli questi, come può sedere a tavola e non pensare a chi non ha, come può vestire e non pensare a chi non può vestire, come può un fratello vivere nel benessere, ricercare disperatamente tutte le gioie della terra e non guardare ai fratelli ai quali manca l’indispensabile?
Quando, figli miei, sulla vostra terra, su questa bella terra che Dio vi ha donato, quando tutti gli uomini si sentiranno fratelli, vivranno da fratelli, oh! allora, direte: “E’ giunta l’ora di Dio!”.
Voi preparatevi. Preparatela, vero!
Figlioli, rimango un pochettino con voi ancora. Voglio abbracciarvi ad uno ad uno, voglio baciarvi, voglio stringervi forte. Oh, figli miei, imparate a vivere Gesù. Sì, a vivere Gesù!
Non avete capito male: a vivere Gesù.
Preparatevi con tanta umiltà e con tanto entusiasmo alla celebrazione del Sacrificio Eucaristico. Gesù è già qua con noi, figlioli, ma sarà presente col Suo Corpo, col Suo Sangue, con la Sua Divinità, la Sua Anima su questo altare. Voi non lo vedrete con gli occhi, lo sentirete e vedrete con gli occhi del cuore… Sto, figlioli, itinerando molto anche col vostro fratello e con altri per richiamare tutti i miei figli, per invitarli a prepararsi all’incontro con lo Sposo. Il tempo si avvicina: siano pronte le fiaccole, i vostri cuori. Gli Angeli stanno segnando col segno della Croce, il segno della salvezza, i miei figli che desiderano la salvezza, che vivono per la Salvezza. Figlioli miei, quattro anni! E la Mamma, che è venuta tante volte, e, ha ripetuto sempre le solite richieste. Qualcuno dice: “Ma perché sempre le solite cose?”. Beh, figlioli,, perché sono le cose importanti, vero? Sappiate affidare il vostro intelletto, il vostro cuore, la vostra ragione a quel “Libro” che vecchio e giovane, sempre attuale, parole di vita, il Vangelo.
Figlioli, ricordate: sono Mamma del Consiglio e allora state lontani dalle superstizioni, lontani lontani dai fanatismi; state lontani, figlioli, da chi vi vuole trascinare verso altri idoli. Uno solo è il Re dei Re, Cristo Gesù, Figlio di Dio il Padre, lo Spirito d’Amore, la Trinità Santissima. E quante volte voi dite: “ma, Padre, Figlio, Spirito Santo, Trinità, Unità, oh!”
Figlioli, inginocchiatevi e pregate. Non chiedete di capire, chiedete di essere sempre capaci di amare, chiedete di essere sempre capaci di amare!…
Figli miei, Io rimango qui per seguire, partecipare al Santo Sacrificio, per essere vicina ai Ministri di Dio, alle anime consacrate e a voi tutti, per dirvi ancora: Grazie, grazie ai Ministri di Dio. Grazie a chi, ispirato dall’Amore, dallo Spirito d’Amore vi ha consentito, figlioli, di essere qui assieme, per pregare, vivere Gesù. Grazie ancora a voi, grazie ai vostri fratelli che con voi pregano, e sono tanti, tanti… Grazie ai bimbi, cari, cari! Grazie alle anime consacrate, a qualcuno che fra di voi vorrà consacrarsi. Grazie, figlioli, dalla Mamma a tutti, a tutti quei figli che seguono i Suoi richiami. Ecco, figlioli, Io vi tengo stretti, sapete; ho un manto molto ampio… Oh! siete tanti, eh! RimaneteMi vicini. Ecco: anche Gesù che è Bimbo, qui con Me, vi allunga la manina… Ecco: dà la gioia al vostro fratello, sia una gioia vostra, eh!…
Figli miei, come vi amo! Amate Gesù. Amatelo con tutta l’anima, con tutta la forza, con gioia, con entusiasmo. Sappiate offrirGli i vostri sacrifici, piccoli, grandi. Ponete ora in quel calice le vostre sofferenze, i vostri dolori, per partecipare con Gesù, il Cristo, alla Redenzione vostra, dei vostri fratelli, del mondo, – Eh! continua con “quella manina”
Figli miei, ecco: ora terminate la preghiera che piace tanto a Gesù, il Santo Rosario. Poi quando l’avrete ricevuto nel cuore, sentirete il Suo saluto e quello della Mamma. Intanto vi dico: ciao. Ma sono qui con voi, vi bacio bimbi, vi bacio, figlioli miei, vi bacio tutti. Porterete il mio bacio a tutti i vostri fratelli, ai familiari, nelle parrocchie, anche ai Sacerdoti. Vi dicono: “pazzi!” “Siamo pazzi di Dio” – dite. Dolce pazzia! Vi amo!