CHIEDETE AL SIGNORE LA FORZA, NON DI CONOSCERE. MA DI ACCETTARE IL MISTERO DELLA SOFFERENZA MESSAGGIO DEL PRIMO LUNEDI DEL MESE CHIESETTA DELL’OSPEDALE DI VARESE, 5 NOVEMBRE 1990

Figlioli miei cari, grazie, mi avete accolto con preghiere e dolci melodie, canti preghiera, ecco, tutto per Gesù figli miei, tutto per Gesù, tutto per Gesù. Cari figli, vi chiedo nuovamente di impegnarvi nell’umiltà, nella semplicità, nella disponibilità, di impegnarvi nella carità e nell’amore, di impegnarvi nel sacrificio, nell’accettazione dal Signore del grande mistero della sofferenza.
Eh, sì figlioli è proprio qui in questa casa di Dio che è casa dei figli di Dio, qui si vive il mistero della sofferenza; chiedete sovente al Signore la forza, non di conoscere, ma di accettare il mistero della sofferenza, poiché accettando il mistero della sofferenza, è accettare il mistero della redenzione. Quando soffrite, figli miei, Oh! sentite come Gesù, quei chiodi trafiggervi, quei chiodi lacerare le vostre carni, ecco, in voi, si sta realizzando, come in Cristo Gesù, il mistero della sofferenza, con Lui e per Lui e in Lui, l’amore. Grazie figlioli, testimoniate Gesù, siate dei Cristi, portate nel mondo Gesù, che avete accolto nei vostri cuori, fisicamente o spiritualmente, portatelo nel mondo. Portate Gesù a chi non crede nella misericordia, portate Gesù a chi vive nella disperazione, portate Gesù il Salvatore, il Cristo.
Portatelo per le strade, portatelo in tutti gli ambienti; gli ambienti di lavoro, gli ambienti di divertimento, gl ambienti commerciali, per le vie, per le piazze, portate Gesù, portate il vostro amore, portate la vostra testimonianza, portate i vostri canti figli miei; sì, grazie, portateli Portate Gesù! Portate Gesù!! Io sono la serva, portate a Gesù, c’è bisogno di Gesù, c’è bisogno di pace figli, pace pace nelle vostre famiglie, pace nei paesi, nella società, nel mondo. Pace e amore.
Cari figli, vi benedico, sono stata unita al ministro di Dio nella sua benedizione, ricordate, le benedizioni dei ministri di Dio, vengono da Dio; in esse c’è la potenza dell’amore di Dio; chiedetele sovente.
Benedico i vostri bimbi piccoli, i giovani, benedico voi, benedico gli anziani, benedico in modo particolare i sofferenti, e in modo del tutto particolare coloro che soffrono e non sanno, non vogliono sapere, non vogliono accettare il perché soffrono.
Benedico le vostre parrocchie, questa diocesi, vi ringrazio, benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto, le immagini che avete portato con voi dei vostri familiari, dei vostri cari, quelli che ora vorreste avere portato con voi.
Io le benedico, vi seguo, vi seguo sempre, vi seguo in ogni luogo, Io sono Mamma.
Figli miei, grazie della vostra testimonianza, continuate a darla ai fratelli. Gesù Iddio vi benedica col Padre e lo Spirito d’Amore. Amen.
Oh… figlioli, voglio con voi recitare, se volete, un’ultima preghiera; la ripetiamo assieme; gli diciamo a Gesù, col cuore: “Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo!! Gesù, Ti amo. Gesù “.