FIGLI, CIÒ CHE DIO OPERA È PER IL BENE DELLA VOSTRA ANIMA Tirli (Fi), Domenica 21 Marzo 1993- IV di Quaresima

Figli miei cari, sono stata, sono e sarò sempre con voi, con voi in preghiera, per invocare da Dio Padre, da Dio Figlio e Dio Spirito d’Amore i doni, le grazie che tanto, figli miei, vi necessitano: il dono, della fede, della conversione, il dono della generosità, il dono della preghiera, il dono dell’amore verso i fratelli.
Cari figli, per voi ho pregato e Gesù è passato fra di voi e Gesù è entrato in voi, e Gesù ha operato i suoi grandi miracoli d’amore.
Figli, ciò che Dio opera è per il bene della nostra anima.
Oh, quante volte, delusi, vi rivolgete a Gesù e anche a Me, (vi sento figli) e mi dite: – Mamma, ho pregato tanto, perché, perché non mi concedi? perché Gesù non mi concede?
Oh, figli, vi sono delle pene, vi sono dei dolori che solo domani, solo quando raggiungerete la luce di Dio saprete quanta era l’importanza dell’accettazione. Come è difficile, come vi è difficile comprendere i dolore dei fratelli, ma Cristo Gesù, l’Amore, vince, l’amore di Cristo Gesù vince sempre.
Vi chiedo, figli, impegno, vi chiedo umiltà, vi chiedo carità. Figli cari, figli cari, ascoltatemi! La vostra vita sia e diventi preghiera, sia e diventi amore per i fratelli. Ci sono tanti vostri fratelli che attendono il vostro aiuto, le vostre preghiere, i vostri sacrifici, la sopravvivenza. Grazie, figli, perché so che vi impegnerete e risponderete. Vi abbraccio, figli, tutti ad uno ad uno, abbraccio tutti coloro che desiderate Io abbia ad abbracciare, vi tengo sotto il mio manto, vi proteggo figli… mi raccomando: amate Gesù, amatelo come l’ho amato Io, amatelo come Lui desidera, col cuore, nella semplicità, quel Gesù a cui assiieme, assieme, figlioli, diciamo: – Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti Gesù!
Figli, ho benedetto particolarmente i ministri di Dio che vi hanno impartito la benedizione della SS. Trinità.
Non manchi il mio abbraccio e la mia benedizione per tutti, per tutti coloro che avete portato nelle vostre preghiere, nel vostro ricordo davanti alla SS. Eucarestia, Cristo Gesù vivo, vero, reale.
E’ la benedizione, figli miei, di Dio Padre, è la benedizione di Dio Figlio Gesù, fratello vostro, è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: le immagini fotografiche, gli indumenti… sono stati benedetti dal sacerdote, certo, e ricordate: le benedizioni dei ministri di Dio hanno la potenza di Dio; rivolgetevi spesso a loro, chiedete la benedizione, ringraziate il Signore quando la ricevete con tanta disponibilità e, quando vi fosse negata, ringraziate ugualmente il Signore, perché è Lui che benedice… lo strumento sia perdonato.
Vi abbraccio, vi bacio tutti; uscendo figli, portate nel cuore l’impegno di testimoniare e vivere l’amore, sempre. Ciao, figli miei.

DIO DONA A TUTTI IL SUO AMORE INFINITO, MA A NESSUNO LO IMPONE. Carpi (Mo), Domenica 14 Marzo 1993.-III di Quaresima

Figlioli miei, grazie delle vostre preghiere, del vostro saper stare in compagnia, uniti, grazie della vostra capacità di fermezza amorevole e di amore fermo.
Grazie perché avete compreso che i disegni di Dio non vanno soltanto aiutati, compresi, realizzati, ma vanno anche difesi.
Figli, non dovete temere i tempi che verranno, perché i tempi che verranno sono scritti in quel vostro libro… lo ricordate quel pacco? E’ da un po’ di tempo che non ve ne parlo. Ma quel pacco lo avete aperto, state scrivendo in quel libro e in quel libro, da una parte ci sono scritti anche gli avvenimenti, dall’altra voi dovrete scrivere come li avete saputo| affrontare, con la grazia di Dio, con l’aiuto suo, con l’assistenza mia, degli Arcangeli, degli Angeli e dei vostri Santi Protettori. Grazie perché avete ricordato Giuseppe, Giuseppe il grande padre Giuseppe il più grande Santo… ah, meraviglioso, meraviglioso uomo, che intriso di amore a Dio, intriso di amore al Figlio Gesù che era bimbo e che era Dio e lui seppe trattarlo da bimbo e da Dio… trattate così anche voi, nel vostro cuore, quel Gesù che Io ho deposto, piccolo piccolo e che ora sta già camminando, dopo aver istruito, illuminato, guarito, già camminando verso il cammino della redenzione degli uomini, verso il cammino del dolore che precede il trionfo della gloria, il trionfo dell’amore. Anche voi, anche voi istruiti da Giuseppe e da sua moglie Maria, anche voi camminate, incamminati verso la sofferenza. Sappiatela accettare, sappiatela offrire, perché è per voi che sta matu rando il trionfo, la gioia, la luce.
Vi benedico, vi impongo le mani a tutti, ad uno ad uno, le impongo ai vostri cari, ai vostri familiari, a coloro che fanno fatica ad accettarvi, a chi si arrabbia con Me, col Signore Dio e dice: “Mi ha dimenticato… c’è per tutti meno che per me…”.
Io invece seguo tutti, il Signore segue tutti ad uno ad uno, occorre anche mettersi in ascolto del Signore, occorre allontanarsi dalle brutte abitudini del mondo per riuscirlo a comprendere.
Vedete, figli, è come chi è abituato alla discoteca, ai rumori forti… difficilmente sa apprezzare le dolci melodie, le musiche della musica da camera, vero? Un suono troppo delicato, è un suono che stimola le fibre del cuore, ma non riesce ad assordare, non riesce a togliere la possibilità di pensare, di meditare.
Bene, figli miei, vi benedico, vi abbraccio, benedico tutto e tutti e vi stringo forte, vi mantengo sotto il mio manto.
Pregate per coloro che, per tanti motivi, vogliono allontanarsi da Gesù e da Me; Io tento in tutti i modi, sapete, di allargare il mio manto, di tenerlo sotto, ma nessuna violenza il Signore desidera, perché Dio dona il suo amore infinito, ma a nessuno lo impone. Accettare l’amore di Dio è la certezza della vita nuova, nella nuova Grusalemme.
Vi bacio e con voi, figli, col cuore, Io dico a Gesù: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo, Gesù, Ti amo Gesù! Ciao, figli miei!

PREGATE PERCHE’ LA VOSTRA PATRIA RIPERCORRA IL CAMMINO DELLA SPERANZA, DELL’ONESTA’, DEL LAVORO, DELL’IMPEGNO NELLA FEDE Messaggio n. 7/93 14 marzo 1993 – ore 17,40 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, con voi ho camminato, figli miei, per ripercorrere la via dolorosa di Gesù, quella via dolorosa che è via di salvezza per tutti gli uomini. Con voi sono stata e sarò in preghiera. Cari figli, anche ora, anche oggi come sempre, Gesù soffre, Gesù piange; soffre nei fratelli vostri che soffrono, piange nei fratelli che piangono. Figli cari, chiedete con la fede e con l’amore dei vostri cuori, chiedete a Gesù. Io vi aiuterò.
Chiedete veramente che Dio abbia pietà dell’umanità, abbia pietà dei tanti paesi, del vostro paese, perché la Sua via dolorosa non abbia sempre più a toccare le vostre strade, le vostre case.
Figli, quante volte, quante volte Io, mandata dal Signore Dio per la Sua bontà infinita, per la Sua misericordia, per il Suo desiderio infinito di redimere tutti, ma soprattutto di portare tutti alla salvezza, Io sono venuta e vengo per chiedervi umiltà, per chiedervi amore, carità, per chiedervi preghiera! Quante volte!
Figli non accontentatevi di venire costì a pregare, non accontentatevi di andare nelle vostre chiese, non accontentatevi di chiudervi nelle vostre camere per pregare, ma siate preghiera, siate olocausto, siate offerta, siate testimonianza ovunque e sempre, figli miei, ovunque e sempre!
Gesù piange, Gesù soffre, Gesù sanguina per coloro che lo offendono, che lo deridono, per coloro che non lo vogliono riconoscere; per coloro che hanno ricevuto l’immensa grazia di essere stati rigenerati col Battesimo, ma lo rinnegano; per coloro, anche, che in tenera età, e magari impreparati e magari colpiti soltanto da una festività particolare, dai regali che sarebbero giunti, hanno ricevuto invece il grande Sacramento della Confermazione e ora lo rinnegano; e coloro che hanno ricevuto il Sacramento del Matrimonio e lo rinnegano, e il Sacramento della Consacrazione e lo rinnegano.
Piange e soffre Gesù per la freddezza, piange e soffre per la troppa, troppa cattiveria, piange per l’egoismo, piange per la ricerca sfrenata del benessere, del godimento, delle lussurie, degli appagamenti, piange perché altri suoi fratelli e figli soffrono, muoiono per l’indifferenza.
Oh! Quante voci si sono levate, voci autorevoli, particolarmente quella del Vicario di Cristo, per chiedere che gli uomini non continuino a vivere nell’indifferenza e non si accontentino soltanto di inviare piccoli aiuti ( le briciole che cadono dal tavolo, magari quelle che già stanno per imputridire … ) Quante voci si sono levate! … Ma cosa sta facendo l’umanità? L’egoismo!…
Eh figli, e pensare che il Signore Dio moltiplica tutto ciò che viene fatto per i fratelli, lo ha fatto dei vostri aiuti e lo farà ancora; lo ha fatto, lo fa e lo farà ancora per tanti aiuti che sono stati inviati in terre di missione, nei luoghi dove si muore per la guerra e dove si muore per la fame e l’indigenza; lo ha fatto e lo farà perché è un Cristo sofferente che condivide coi fratelli le loro sofferenze.
Svegliatevi ,figli miei, svegliatevi! Guardatevi attorno! Sta aumentando la sofferenza anche vicino a voi, e sta aumentando la rabbia e sta aumentando il desiderio di rivolta e sta aumentando tremendamente, figli, il pericolo…
Pregate molto, siate preghiera, figli! Non siete preparati! Non siete preparati, figli, a negarvi qualcosa. Non siete preparati alla fame, non siete preparati al dolore, non siete preparati ai massacri, non siete preparati all’indigenza più completa. Perciò pregate, pregate! Io prego con voi, Io pregherò sempre con voi.
Siate preghiera, siate testimonianza, aiutate i vostri fratelli che vivono nella freddezza….
E’ ora di abbandonare i lussi, di abbandonare i piaceri goderecci, è ora di ritornare alla dimensione di uomini veri, uomini che riconoscono il diritto degli altri uomini, che fanno di tutto perché trionfi la giustizia, perché trionfi l’amore.
Pregate perché la vostra patria, figli miei, abbia a ripercorrere il cammino della speranza, il cammino dell’onestà, il cammino del lavoro, il cammino dell’impegno nella fede, nella speranza e nell’amore. Se non vi è fede profonda, se non vi è speranza e abbandono in Dio, se non vi è amore, la società, le società andranno sempre più verso il baratro. E satana sghignazza … eppure sono gli ultimi tempi suoi. Ecco perché voi dovete frenare con la preghiera! Sono i suoi ultimi tempi, poi gioia delle gioie; vivrete, figli miei, il tempo della Misericordia, il tempo dell’Amore, il tempo del trionfo dell’amore di Cristo Gesù e dello Spirito d’Amore. Il Padre sta preparando il tempo della Gioia… Vi chiedo questi impegni, figli, Vi assisterò! Non vi chiedo di essere eroi, vi chiedo di essere piccoli, piccoli servi, umili servi.
Vi aiuteranno, figli miei, lo Sposo mio e vostro Patrono: Giuseppe; i vostri Patroni: Giuda Taddeo, Giovanni, Giovanni Battista; e poi i Patroni particolarmente dei giovani: Domenico Savio, Luigi de’ Gonzaga, Maria Goretti e la schiera dei Santi vostri, proprio vostri: parenti, amici, cari che gioiscono della gloria e della vita in Dio e la schiera degli Angeli, degli Arcangeli …
Cari figli, vi benedico e continuo con voi questa vostra preghiera che deve continuare, continuare nella vostra vita. Benedico le immagini fotografiche, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Gli oggetti religiosi, i libri, particolarmente le corone del rosario, i crocifissi; benedico l’acqua, benedico l’incenso, il sale, benedico l’olio, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire qui e nelle vostre case.
Poi, ad uno ad uno, prima di andarvene, se volete, (qualcuno vi aiuterà, qualcuno non riuscirà) vi segnerete con l’acqua che Gianni toccherà tra qualche istante: cari figli, è benedetta ed è fonte di salvezza, di gioia, di speranza e di amore.* Vi benedico nel nome di Dio che è Padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen!
E a Gesù, Gesù dolorante, vogliamo dire assieme: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ti amo Gesù! Cari figli miei, coraggio! Sono con voi per testimoniare l’amore, sono con voi per farvi vivere l’amore, sono con voi ora e sempre perché Dio lo vuole. Ciao, figli miei!

(*) Al termine del messaggio, Gianni, ancora in estasi, si è allungato verso il fosso retrostante intingendo la mano nell’acqua ed eseguendo per 3 volte il segno della croce. Alla fine dell’apparizione i presenti, con l’aiuto di fratelli che avevano attinto acqua dal fossato, hanno avuto la possibilità di segnarsi.

PONETEVI QUESTO PROGRAMMA: AIUTATE i BUONI, ACCETTATE E PREGATE PER i CATTIVI, MA LASCIATE CHE SIA DIO A DECIDERE CHI E’ BUONO E CHI E’ CATTIVO Messaggio n. 11/93 25 aprile 1993 – ore 17,30 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, figli, quando i temporali si avventano, ecco il riparo: gli ombrelli; quando le bufere di freddo colpiscono, il riparo, figli: gli abiti, i pastrani, i mantelli, ora per voi in disuso; quando il freddo attanaglia: il tetto, il tepore o il calore di una casa; quando i cannoni e le mitraglie sparano, quale riparo? E molti, tanti, troppi fratelli oggi, figli miei, e non solo in paesi vicini, sono colpiti, massacrati; doloranti e sanguinanti, col cuore straziato, oltre che il corpo, trascinano dolorosamente la loro vita.
Eppure l’umanità, gli uomini, i potenti non si sono mossi. Si preferisce, si è preferito vivere i propri problemi per non dovere pensare ai massacri, quei massacri che pesano sulle coscienze degli uomini cristiani, veramente cristiani; quei delitti, quelle stragi, quel dolore, quei bimbi, quelle donne, quegli anziani che pesano su un’umanità che non è voluta intervenire. In altre tenzoni sarebbero pur intervenuti con la massiccia forza delle armi, distruttive ma risolutive, ma l’interesse in tanti luoghi non c’è, non c’è fonte di benessere, c’è povertà e miseria. E voi figli, voi, impossibilitati certamente a fare grandi cose, siete chiamati all’impegno della preghiera, siete chiamati all’impegno del sacrificio, delle rinunce per tutti quei vostri fratelli che soffrono, gemono nei dolori più atroci.
Camminate vicino a Gesù, camminate con Gesù come i discepoli di Emmaus; sappiatelo riconoscere in ogni Sua parola, in ogni Suo desiderio.
Ogni Sua parola sia per voi un obbligo, ogni desiderio Suo sia e diventi desiderio vostro.
Camminate con Gesù per saperLo riconoscere ovunque: saperLo riconoscere nei bimbi che piangono perché hanno visto distrutta la propria casa, i propri giochi, perché non hanno più un padre o una madre a cui aggrapparsi, ai quali chiedere aiuto.
Sappiate riconoscerLo negli anziani che piangono i figli, nelle donne, nelle madri non volenti che portano nel proprio corpo il segno della malvagità e dell’orrore.
SappiateLo riconoscere nei vostri fratelli che non hanno pane, non hanno abiti, non hanno di che sopravvivere, nei veri poveri.
SappiateLo riconoscere in chi soffre, sappiateLo riconoscere in quei cari miei figli, sacerdoti, parroci, che vedono le loro chiese vuote, desolatamente vuote.
SappiateLo riconoscere in quei tanti sacerdoti e vescovi, colpiti in ogni modo dalle invidie, dalle critiche, dalle accuse, dalle incomprensioni dei confratelli, dalle calunnie dei confratelli. SappiateLo riconoscere in quei sacerdoti e non, che hanno ricevuto degli eccezionali doni dallo Spirito di Dio, dallo Spirito d’Amore, e che per questo, per il loro umile uso, per la loro grande disponibilità sono perseguitati, calunniati, colpiti, disattesi.
Sappiate riconoscere Gesù nei vostri figli, anche quando vi fanno soffrire, anche quando vi creano preoccupazioni. SappiateLo riconoscere negli anziani sofferenti, ammalati, che talvolta faticate ad accettare e pensate che non sia malattia ma sia in qualche momento anche cattiveria, il loro carattere che esce;
sappiateLo riconoscere anche lì, sofferente.
SappiateLo riconoscere in tutti i vostri familiari;
sappiateLo riconoscere nei vostri amici, nei conparrocchiani;
sappiateLo riconoscere ovunque perché ovunque, in ogni uomo Cristo Gesù è presente, Dio è presente, Dio ne ha fatto un Figlio Suo, a tutti ha donato la dignità di essere Figli Suoi. Ponetevi questo programma, figli: aiutate i buoni, accettate e pregate per i cattivi, ma lasciate che sia Dio a decidere chi è buono e chi è cattivo. Solo a Lui il giudizio, perché non avvenga anche per voi che giudichiate in maniera erronea, cattiva o perversa, che anche a voi non succeda di vedere il bruscolo nell’occhio del fratello e non riconoscere nel vostro occhio, sul vostro cuore, un trave pesante e duro. Coraggio figli, continuate nella vostra preghiera, nel vostro impegno di vita, continuate nei vostri sacrifici in attesa della discesa copiosa dei doni dello Spirito Santo, che ancora una volta su di voi opererà le grazie e i favori del cielo. Continuate in umiltà, in preghiera, continuate nella disponibilità. Grazie per tutto quello che state facendo per i vostri fratelli che soffrono, per gli apostoli di Cristo Gesù: missionari e missionarie.
Guardatevi attorno, aiutate anche i vostri vicini, le comunità più vicine: c’è tanta tristezza, c’è tanto dolore, c’è tanta necessità e tanta povertà anche vicino a voi.
E il futuro? Il futuro è nelle mani di Dio. Voi collaborate a costruirlo migliore, ma se sarà pesante, figli miei, affrontatelo con la disponibilità e l’amore dei fratelli, dei veri fratelli.
Vi benedico, figli miei, benedico voi, benedico le vostre famiglie, tante, martoriate e divise; benedico tutti i vostri cari, benedico tutti coloro che qui non hanno potuto convenire, particolarmente quelli che sono con voi e con noi uniti in preghiera in queste ore.
Benedico tutti coloro che desiderate Io^abbia a benedire, e particolarmente i sofferenti, gli ammalati nel corpo e nello spirito, i drogati, i carcerati, i colpiti da mali malefici, gli psicolabili. Benedico particolarmente i giovani e i bimbi, che saranno la nuova aurora che si tingerà di un sole prezioso: Cristo Gesù che ritorna.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, le fotografie, le immagini che avete portato con voi, quelle che avete portato nelle vostre preghiere, dei vostri cari, dei vostri amici.
Benedico i fiori, benedico l’acqua, l’incenso, l’olio, il sale, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire sia benedetto, figli.
Siano benedetti però particolarmente i vostri cuori, perché siano veramente tutti di Dio, perché siano una copia di quel meraviglioso Cuore che è il Cuore Divino di Gesù.
Anche voi, figli, siete chiamati ad essere ” Gesù”, sì, ad essere dei “Gesù”, umili servi, umili servi nelle mani di Dio.
Assieme a voi, figlioli, voglio dire a Gesù, a Dio Padre, a Dio Spirito d’Amore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
E la benedizione di Dio Padre, e la benedizione di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, e la benedizione dello Spirito d’Amore, amen, è su di voi, figli, sui vostri cari, su parenti, amici e tutti coloro che si affidano alla Misericordia infinita di Dio, che contano sul Suo aiuto per essere testimoni in sincerità di amore. Ciao, figli miei!

PREGATE, PREGATE MOLTO, COLLABORERETE ALLA SALVEZZA DELL’UMANITÀ Mirteto (Ms), 18 Aprile 1993 Domenica In Albis

Figlioli miei cari, la Messa continua nella vita, portatelo per le vie, nelle vostre famiglie, ovunque, il grido di gioia, vivete lo spirito e la gioia della Resurrezione; l’Angelo della Resurrezione vi guida, figli cari. Le pene, le difficoltà, i dolori non devono impaurirvi, figlioli, perché è un camminare con Gesù, per Gesù, sul suo cammino… alla fine del cammino c’è il trionfo. Voglio, figli miei, che crediate nella speranza, voglio che speriate nella certezza: crediate nella speranza che è Cristo Gesù, Dio, il centro dell’universo; voglio, figli miei, che abbiate la certezza che solo in Lui vi è la speranza dell’oggi e del domani.
Conto su di voi, figli, conto sulle vostre preghiere insistenti, fatte col cuore; pregate, pregate, pregate molto, collaborerete alla salvezza dell’umanità, dei vostri fratelli e perciò Dio vi premiere dando a voi la gioia della vostra salvezza.
Sapete, figli, è una geometria strana: nella misura con la quale voi saprete pregare e donarvi ed essere solidarietà e giustizia per i vostri fratelli, nella stessa misura Dio farà ricadere su di voi bontà, carità,
gioia, solidarietà, giustizia, pace per voi, per le vostre famiglie. Benedico ancora una volta, lo ricordate? Qua per mezzo del mio strumento Io ho parlato, oggi di nuovo, per invitarvi, figli, alla coerenza cristiana, all’umiltà, alla carità e alla preghiera.
Vi benedico, figli, vi benedico e vi abbraccio e vi bacio ad uno ad uno;
conosco le vostre pene, i vostri grandi dolori, le vostre angosce e conosco le vostre piccole gioie… fatene un bel mazzo, figli miei, da offrire a Gesù.
Sarà Lui ad alleviare le vostre pene, a gioire con voi.
Vi benedico nel nome della SS. Trinità, di Dio che è Padre, di Dio che è
Figlio, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen.
E benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
E’ scesa particolarmente carica di doni, figli miei, questa benedizione sui vescovi, sacerdoti, le anime consacrate.
Portate col vostro sorriso la mia benedizione a tutti i vostri fratelli.
Assieme, figli miei, assieme a voi, desidero dire, col cuore, a Gesù: – Gesù,
Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! -.
E la gioia, la serenità, la pace, la speranza della Resurrezione, sia con voi sempre. Vi seguo, vi consolo, vi tengo sotto il mio manto. Ciao, figli miei.

FIGLI, SE NON VI FARETE IMITATORI DI CRISTO AVRETE AL TERMINE DELLA VOSTRA VITA ‘ IL GIUDIZIO DI CHI HA TRADITO IL PIÙ GRANDE AMICO Messaggio n. 10/93 11 aprile 1993 – ore 21,05 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle (Pasqua di Risurrezione)

Figlioli miei cari, in questi momenti tragici per l’umanità, la vostra Mamma, la Madre della Risurrezione vi viene a dire: Coraggio, figli! Cristo Gesù è Risorto! Con Lui dovete risorgere a nuova vita, abbandonare il peccato, abbandonare le tenebre.
Luce delle genti: seguiteLo! Vivete con Lui, vivete per Lui, vivete in Lui.
Cristo Gesù, Figlio di Dio, è entrato nella storia dell’uomo, è diventato ” storia “, ma non è entrato per essere spettatore, è entrato per vivere le debolezze, le angosce, le tentazioni, (oh, il peccato no…) ma tutte le tentazioni, tutte le angosce, tutti i dolori; per vivere i tormenti, per vivere le piaghe brucianti, per vivere gli insulti, le derisioni, per vivere la capacità di perdonare.
E’ entrato per salire su quella croce e da quella croce attirare a Sé tutti gli uomini.
Croce: trampolino verso il trionfo, verso la Risurrezione.
Cristo, ancora oggi, figli miei, soffre: soffre nei fratelli dilaniati dalle guerre, dagli insulti, dalle persecuzioni; nei fratelli dilaniati dalla fame e dall’odio; nei fratelli, soprattutto, schiacciati e gaudenti per gli egoismi del peccato, per le lussurie. Gesù soffre per l’indifferenza, soprattutto per l’indifferenza di coloro che, primi, sono stati chiamati ad essere suoi testimoni: ma da quella croce Cristo Gesù attira tutti a Sé. Risorgere, figli miei, risorgere ogni giorno!
Ecco, partendo da qui abbiate a sentire questo richiamo a risorgere in ogni attimo.
Quando le debolezze vi schiacciano, quando le debolezze vi appesantiscono, vi aggrediscono, vi fanno cadere, guardate in alto, guardate a quella croce: c’è un Uomo, un Dio che vi guarda, che nel dolore tremendo vi sorride e vi chiama a Sé ad imitarlo.
Imitare Cristo, imitare Dio!
Figli miei diletti, se non vi farete imitatori di Cristo, avrete alla fine della vostra vita voi stessi un giudizio, che è il giudizio di chi ha tradito il più grande Amico.
Figli, Io vi amo tanto, tanto vi amo e voglio, desidero ardentemente e voglio (sì, voglio, lasciatemelo dire), voglio che amiate Gesù, che viviate per Lui e perciò che viviate per i vostri fratelli, nell’amore ai vostri fratelli.
Non vi è amore a Cristo Gesù se non c’è amore ai fratelli; non c’è comprensione se non c’è comprensione verso i fratelli. Non serve, figli, non serve neppure vivere la vita della Chiesa se questa è vita morta; occorre vivere una vita viva, viva di bontà, viva di generosità, viva di altruismo, viva di giustizia, perché possa essere viva di pace. Ardono i vostri lumi, i vostri ceri, le fiamme si innalzano verso il cielo; la vostra fede sia sempre così: calda, suadente, pulita, sia una fede semplice, la fede degli innamorati. Oh! Quante volte, anche voi bimbi, voi adulti di più perché avete più esperienza, e gli anziani sempre più, quante volte vi siete scoperti a dire: Mamma, ti amo! Papà, ti voglio bene! E al fidanzato e alla fidanzata, alla consorte: ti voglio bene! E ai vostri figli: ti mangerei dall’amore! Quante volte! Anch’Io, figli, vi voglio bene così, di più, di più, molto di più. Vogliate bene anche voi così al vostro e al mio caro Gesù. TestimoniateLo!
Non è facile ,certo, ma per raggiungerlo, figlioli, bisogna percorrere la Sua via. Gesù ha scelto per redimervi la croce; non ha scelto la piscina o il week-end, non ha scelto gli anelli o le pellicce, non ha scelto i lunghi viaggi, il disprezzo dei poveri, non ha scelto il peccato di lussuria, ma ha scelto il sacrificio, ha scelto la rinuncia, ha scelto di saper apprezzare i doni di Dio in giusta misura, figli miei. Gesù non vi dice di non apprezzare la vostra tavola, di non apprezzare i vostri abiti, il mezzo di trasporto, ciò che fa parte del vostro divertimento, ma vi dice di non attaccarvi, di non farne idoli, di avere una misura giusta. A questo vi invito, figli miei.
Ora cinquanta giorni vi separano dal grande evento della promessa di Cristo: la discesa dello Spirito d’Amore sull’umanità.
Cinquanta giorni di grandi avvenimenti, cinquanta giorni di penitenza e di gioia, di speranze e di delusioni, ma per voi, figli, al di sopra di tutto vi sia la Speranza, vi sia la certezza che Cristo risorto porterà la luce, Cristo risorto è vittoria!
Lasciatevi aiutare da Lui a vincere in voi il peccato, a vincere in voi la morte, perché possiate vivere nella luce, nella gioia, nella serenità e nella pace.
Vi benedico figli, benedico con voi tutte le vostre famiglie, gli ammalati, i sofferenti; benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire, e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: oggetti, acqua, olio, incenso, sale, fiori. Chi vorrà, potrà attingere o farsi attingere acqua soltanto in quel tratto che va dall’inizio del ponticello fino oltre un metro dietro ai piedi del mio strumento.
E’ acqua benedetta che vi serve per segna/vi col segno della croce, per segnare i vostri bimbi, gli anziani, i sofferenti, coloro che soffrono di mali malefici.
Vi benedico e vi abbraccio, figli miei. Con voi voglio cantare nell’alleluia, cantare: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
La mia benedizione, figli miei, è col ministro di Dio la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. E quando passerete da questa via, in ogni giorno, se vedrete un tratto di acqua limpida sotto questo ponte, raccoglietela pure. Ciao, figli miei!

QUANDO CRISTO GIUNGERÀ’, VOI PRONTI COI VOSTRI CERI IN MANO… VI RICONOSCERÀ’ E SARETE NELLA SUA RINNOVATA CHIESA GLI APOSTOLI DEL NUOVO REGNO Messaggio del 1° lunedì del mese n. 9/93 5 aprile 1993 – Pesaro

Figlioli miei cari, il tempo forte della liturgia della Chiesa è alle porte, è già iniziato. Ecco, Cristo Gesù, l’Agnello pronto al sacrificio per la redenzione di tutti i figli e fratelli, pronto alla Sua donazione completa.
Figli miei, camminiamo assieme, vicino a Gesù. Con Lui vivremo il grande dono dell’amore, il dono della Sua presenza viva, vera, reale, della sua presenza divina nell’Eucarestia, vicino a Lui vivremo le sue sofferenze, i suoi dolori, vivremo la via del pianto, la via del Calvario.
Oh, figli, ai piedi di quella Croce, guardando quell’Uomo che è Dio, ai piedi di quel legno che è simbolo di salvezza, Io vi accolgo, Io vi adotto, l’ho fatto allora, lo faccio in ogni momento. Poi vi sarà il trionfo, il trionfo dell’amore, il trionfo della gloria.
Voi dovete vivere, figli miei, tutti questi momenti, li dovete vivere ogni giorno.
Come ogni giorno Gesù nasce in voi, ogni giorno dovete camminare con Lui la via del sacrificio, ogni giorno con Lui trionfare sulla morte, sul peccato. Figli miei, vi sono vicina come Madre preoccupata per portarvi le parole della speranza.
Vi amo, figli, oh non riuscirò mai ad amarvi quanto Cristo Gesù Dio, ma vi amo tanto e vorrei che tutti, tutti vi impegnaste, figli, per la santità, vorrei che tutti vi impegnaste nel cammino dell’amore. Oh, certo, il mondo vi parla in termini molto diversi, ogni parola ha significati diversi.
Io vi dico, figli, che il tempo si sta per compiere, il ritorno di Cristo è prossimo, preparatevi, preparatevi nella preghiera, preparatevi nella testimonianza, preparatevi nell’amore. Quando Cristo giungerà, voi pronti, coi vostri ceri in mano … vi riconoscerà e vi giustificherà e sarete nella rinnovata Chiesa sua gli apostoli del nuovo Regno, del Regno dell’Amore, del Regno dello Spirito.
Figlioli, non vi abbia a spaventare nessuna prova, perché Cristo è con voi, vicino a voi, Cristo vi guida e Io vi aiuto, vi consolo, vi conforto, vi asciugo le lacrime, vi detergo la polvere dalle ginocchia quando cadete. Figli, vivete con intensità, vivete con gioia l’amore. Io vi ringrazio per quanto, figli miei, vi adoperate per lenire i dolori dei fratelli, per soccorrere le loro necessità, vi ringrazio per il cuore col quale fate tutto questo.
Io seguo sempre, sapete, i convogli vostri e di tanti altri vostri fratelli che portano aiuto, conforto, ristoro, speranza a chi è nel dolore, nelle tragedie, nell’indigenza. Grazie perché siete, volete essere i buoni samaritani. Vi benedico, figli, benedico particolarmente i ministri di Dio, cari diletti figli, prediletti del Cuore Divino di Gesù.
Benedico tutti voi, benedico le vostre famiglie, benedico le vostre parrocchie, le vostre diocesi e i prelati che sono di me innamorati – sì, vi rivelo questo segreto –
sono veramente innamorati di me, perché innamorati di Lui, il centro, Cristo Gesù.
Benedico chi soffre, benedico chi aiuta, chi conforta, chi lenisce i dolori, benedico i medici, gli infermieri, i volontari.
Benedico tutti coloro che si adoperano per i fratelli; benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e, particolarmente, figli miei, l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso.
Ricordate, figli, la benedizione della Trinità Santissima è scesa su di voi impartita dal ministro di Dio, ora scende su di voi per mia intercessione ed è la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Assieme, figli, col cuore, veramente col cuore, diciamo a Gesù la nostra riconoscenza, gli diciamo: “Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!” Ecco, figli, Giuseppe è qui con me e sono con me i vostri Santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli, l’Angelo della Passione, i vostri parenti, familiari, amici che vi hanno preceduto nella gloria e nella luce di Cristo.
Vi attendono per, con loro, cantare alleluja a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore. Amen. Ciao, figli miei!

IN OGNI LUOGO, IN OGNI LAVORO SI PUÒ’ ARRIVARE ALLA SANTITÀ’ Messaggio n. 8/93 28 marzo 1993 – ore 18,10 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figli miei cari, con voi ho pregato e pregherò; ho pregato coi tanti vostri fratelli uniti qui con voi in preghiera, pur se trattenuti altrove da impegni, da malanni, da assistenza. Permettetemi di ricordare particolarmente i medici e infermieri, volontari del dolore, i missionari, le anime consacrate. Voi non lo sapete quanti, in quanti ci siamo trovati a pregare, a pregare assieme per la pace, a pregare assieme perché il Signore Dio allevii le disavventure degli uomini, quelle disavventure che l’uomo va ricercando e buttando su se stesso; perché il Signore allevii anche quelle croci che gli uomini si sono create, si stanno creando.
Voi lo sapete, figli: le croci di Dio non sono pesanti e comunque vengono sopportate con l’aiuto di Dio, Grande, ma le croci che gli uomini si preparano o che gli uomini preparano agli altri uomini diventano sempre più insopportabili.
Figli miei, in questo breve periodo che vi separa dal ricordo particolare dei dolori della via del Calvario, del dolore supremo della Croce di Gesù, sappiate vivere anche voi in umiltà, in carità, nel sacrificio, per prepararvi con Lui, per Lui, al trionfo, alla gloria, alla Risurrezione.
Ma per fare questo, figli, dovete chiedere a Gesù, chiederlo anche attraverso di Me, che anche a voi Gesù dica: ” Vieni fuori, vieni fuori figlio, fratello mio! Vieni fuori da quella tomba che ti sei scavato tu con le tue mani! Abbandona il peccato e la morte, abbandona tutto ciò che ti trattiene alla mentalità del mondo! Abbandona i vizi, abbandona gli egoismi, abbandona la lussuria, abbandona il desiderio sfrenato di tutto avere e tutto possedere, abbandona, figlio e fratello mio, la vita di morte! Vieni, risorgi, risorgi con Me!”.
Chiedetelo a Cristo Gesù, Lui solo può darvelo, figli miei, Lui solo, e chiedete anche che il Signore Gesù, Lui, Lui esattamente, o attraverso di Me, Sua Madre, o attraverso i Santi, vi faccia vivere l’intimità Sua.
Vedete, figli miei, i teologi faticano a comprendere le realtà e i fatti mistici. Forse non è permesso a Dio di poter parlare alle anime direttamente, o attraverso la Madre Sua e Madre vostra, o attraverso i Santi?
Forse non è permesso a Dio di svelare la propria intimità a chi è disponibile ad accogliere l’intimità, a chi è disponibile a cambiare vita, a chi è disponibile a migliorare, ad impegnarsi nel cammino della santità? Chiedetelo anche voi, lo concederà a tanti. Non sentitevi mortificati se a questo non arriverete, ma tutti aprite gli orecchi bene, ascoltate Gesù, il Cristo! Apritevi e abbandonatevi al Signore Dio che è l’unica, sola, grande speranza.
Quando gli uomini vi tradiscono, quando gli uomini vi sembra non meritino la vostra fiducia, la vostra stima, apritevi al Signore, concedetevi completamente, abbandonatevi, e allora saprete anche riporre la fiducia in quegli uomini che la meritano.
La mente vi si illuminerà, comprenderete che chi è impegnato nel camminare sulla via della santità è impegnato anche per i propri fratelli.
Non è possibile percorrere la via della santità e non essere di fianco ai fratelli col conforto, con l’aiuto, con l’impegno, con la dedizione, con l’amore, con il sorriso.
Figli cari, sarò qui con voi proprio il giorno in cui la Chiesa Santa di Dio ricorda il trionfo, la gloria, la Risurrezione di Cristo Gesù.
Oh! Sarò in ora tarda, figli, per farvi risentire, e a tanti sentire per la prima volta, la gioia di pregare nel buio illuminati dai ceri e cantare le glorie di Dio, e cantare: Alleluja! Alleluja! Chi non sarà qui, sarà ugualmente unito in preghiera: domenica sera, domenica di Pasqua. Io, figlioli, verrò a portarvi il mio messaggio, breve, il mio abbraccio, il mio augurio di Madre, potente perché Dio lo vuole, attorno alle 21. Poi ritornerete alle vostre case come oggi, con la serenità nel cuore, la tranquillità, il desiderio di impegnarvi nella testimonianza di Cristo, testimonianza vera, sincera, nelle vostre famiglie, sui posti di lavoro, per le vie, nei bar, nei locali di divertimento, ovunque portare la testimonianza della vostra figliolanza divina, la testimonianza dell’impegno alla santità. In ogni luogo, figli, in ogni lavoro si può arrivare alla santità.
Il Signore Dio non vi chiama tutti ai monasteri o alla vita contemplativa, ma vi chiama ad essere testimoni sul vostro luogo di lavoro, nelle vostre case, nelle vostre famiglie, nella società, nelle parrocchie, nella Sua Chiesa. Testimoni di Cristo!
Oh certo, a qualcuno il Signore chiede qualcosa in più, particolarmente ai suoi ministri, suoi cari figli e fratelli, ed è addolorato quando li vede trascinati dal desiderio di vivere il mondo, di assaporare ogni vizio del mondo, di bere fino in fondo il calice delle gioie, ma è tanto gioioso quando vede l’impegno nelle difficoltà, nella solitudine, nell’abbandono, nel dolore, nel rigetto dei fratelli, nella calunnia, nella persecuzione, vede l’impegno di testimoniare Colui che per redimere tutti non ha scelto il “week-end” ma ha scelto la croce.
Vi ringrazio, figli, perché so che vi impegnerete e sarò al vostro fianco per sollevarvi, per consolarvi, per dirvi: “Coraggio, figlio mio! Coraggio! La strada da percorrere è lunga e difficile, ma sono al tuo fianco. Sono al tuo fianco il tuo Angelo custode, i tuoi Santi protettori, i tuoi parenti, amici che ti hanno preceduto nella gioia di Dio e che ansiosi attendono il tuo arrivo”.
Cari figli, avrete segni che il Signore vuole donarvi qui alle Pioppelle. Li avrete e ne porterete la gioia, la testimonianza, ma mi raccomando: abbandonatevi a Cristo! Aprite quelle braccia, appoggiatele sulle Sue: sono le stesse braccia che saranno protese verso il Cielo nel segno di vittoria sulla morte, sul peccato. Vi benedico tutti, figli, benedico tutte le vostre intenzioni di preghiera, benedico tutte le persone che avete portato qui, col cuore gonfio, nella vostra preghiera, le immagini fotografiche. Benedico tutti coloro che in questo momento state pensando con animo amoroso.
Benedico le persone particolarmente colpite da mali malefici. La potenza di Dio, liberatrice, giunga attraverso le vostre preghiere costanti di liberazione per i fratelli. Tutti, tutti, figli, siete chiamati a imporre le mani per i vostri fratelli, vicini e lontani; fatelo con discrezione, fatelo con umiltà, fatelo abbandonando al Signore questi vostri fratelli, fatelo in preghiera, perché il Signore scenda col Suo Spirito copioso di doni, di grazie, a illuminare, a fortificare, a liberare, a guarire, a bruciare d’amore.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, particolarmente l’acqua, l’incenso, l’olio, il sale; benedico i fiori e benedico ( ma mi raccomando figli, andate calmi) benedico particolarmente quell’acqua che scorre dietro i piedi del vostro fratello, quell’acqua cui attinse precedentemente segnandosi col segno della croce. Uno, due vostri fratelli la raccoglieranno. Intingete l’abito, un fazzoletto, intingete le mani per segnarvi; non abbiate il pensiero di un portafortuna, ma abbiate il pensiero di una predilezione del Signore.
L’acqua sia asportata in piccola quantità: deve servire soltanto per bagnare le dita e per segnare col segno della croce la fronte, il petto, i piedi dei vostri malati. E il Signore abbia per loro la predilezione particolare. Vi abbraccio tutti, figli!
Con voi voglio dire a Gesù, col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti
amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Vi abbraccio, vi impongo a tutti le mani.
Rimanete sotto il mio manto!
Non abbiate a temere!
Passeranno i temporali, passeranno i cataclismi, passeranno le vicende umane cariche di dolore, ma voi, protetti dal mio manto, vivrete nella gioia e nella testimonianza di Cristo risorto. Amen!
Ciao, figli miei!

LA CHIESA, PURTROPPO FIGLI MIEI, ANDRÀ VERSO LA GRANDE APOSTASIA Carpi (Mo), Giovedì 25 Marzo 1993 Annunciazione del Signore

Figlioli miei cari, ecco, una sera ebbi a dire che avrei desiderato, che desidero che abbiano a diventare più numerose le oasi di preghiera, perché il deserto abbia a ritirarsi e queste abbiano a guadagnarlo col loro verde,la loro frescura: oasi di preghiera, oasi d’amore.
Oggi tanti vostri fratelli sono stati in preghiera durante il giorno e particolarmente questa sera. Grazie a tutti!
Voglio ricordarvi, figli miei, che queste iniziative è bene si abbiano a ripetere sovente, se volete anche mensilmente, perché i tempi urgono,i tempi urgono…
Dopo le prove, indubbiamente pesanti, ma che voi saprete affrontare con la gioia e la speranza nel Signore Dio, ecco che scenderà sul mondo l’ombra sempre più cupa: l’ombra del dolore, l’ombra del dubbio.
La Chiesa, purtroppo figli miei, andrà verso la grande apostasia. I sacerdoti buoni, diletti figli miei, chiamati da Dio, rimarranno pochi a sostenere la vera fede, a sostenere il Vangelo, a sostenere il Vicario di Cristo.
Certo, l’apostasia pervaderà la Chiesa Santa di Dio, ed è, figli miei, credetemi, la logica conseguenza di ciò che da tempo si sta preparando: è la logica conseguenza del lassismo, della mancanza di apprezzamento della virtù; è la logica conseguenza di voler rendere il Vangelo diverso da quella che è, di predicarlo e di non viverlo, di non dare esempio; è la logica conseguenza dell’abbandonarsi al mondo, alle sue offerte, alle sue facilità, ai suoi vizi, particolarmente ai suoi egoismi, alle sue lussurie. E verranno quei tre giorni di buio, completi, e sarà pianto e sarà terrore per chi non ha voluto accettare gli inviti della Madre di Dio. Voi avete già nelle vostre case i ceri benedetti: teneteli, custoditeli con amore. Basterà una piccola fiamma, figli miei, per darvi il segno della speranza, della certezza; ma chi avrà anche le case piene di ceri o la chiesa attigua piena di ceri e non avrà accettato che quei ceri devono rappresentare la luce della speranza, la luce della fede, la luce dell’amore, anche quei ceri non si accenderanno.
Non si accenderanno le luminarie artificiali, non si accenderanno i fiammiferi, nulla si accenderà per chi non si è preparato nella fede e nell’amore.Voi pregate, pregate perché questo anno sarà sempre più carico di guerre; pure se taluna andrà a terminare, altre se ne accenderanno e più violente e trascineranno il mondo verso la grande guerra universale… se non pregate. Ouesta è la condizione alla quale Dio è disposto, figli miei, è disposto ad acquetare la Sua giusta giustizia.
Sollevatevi figli, perché Gesù Dio, perché il Padre, lo Spirito d’Amore su di voi ripongono la possibilità di salvare la patria vostra, tanti altri paesi, il mondo, dalla guerra e dal terrore.
Pregate! Pregate! Invitate alla preghiera, non risparmiatevi!
credetemi, anche lo strappare qualche minuto al lavoro, agli impegni, sarà importantissimo.
Oh! quante volte voi vi chiedete: “Ma a che serve poi pregare?” Pregare serve a placare la giusta giustizia di Dio, serve a invocare che la Sua misericordia superi la giusta giustizia.
Ciao figli miei, c’è tanto dolore nel mondo!
Quanti vostri fratelli, che Io conosco ad uno ad uno, soffrono per le guerre, miserie, per l’indigenza, e quanti soffrono, figli miei, per le guerre spirituali! Soffrono per l’invadenza sempre più forte del demonio, soffrono per quei fratelli che usano delle forze di satana per portare terrore, per portare disperazione.
Pregate e fate preghiere di liberazione. Lo state facendo, continuate.
Non dimenticate mai quando vi incontrate a pregare assieme, di fare
preghiere di liberazione; non dimenticatelo mai quando pregate da soli. Non c’è bisogno che usiate formule, ditelo col cuore a Gesù:
“Gesù, liberami dalle tentazioni, dai malefici, libera i miei fratelli da ogni tentazione e da ogni maleficio.
Abbi pietà Signore per chi opera i malefizi. Libera tutti i miei fratelli dai mali malefici”.
Ditelo con parole vostre, non sono le formule che convinceranno Dio, ma sarà il vostro cuore. Ricordatelo: le vostre preghiere fatte col cuore. Ecco figli, ora è tempo veramente di combattere e di combattere con Me, con gli Arcangeli, gli Angeli, coi Santi vostri protettori, parenti, amici che vi hanno preceduto nella gioia di Dio, combattere ormai la grande battaglia dell’amore. Continuate nel vostro impegno verso i fratelli bisognosi. Non temete mai, perché laddove il Signore desidera che voi arriviate, arriverete perché vi darà i mezzi, la possibilità di arrivare. Provvidenza e amore: distribuite la provvidenza, distribuite l’amore. Non risparmiate i sorrisi, non risparmiate le parole di speranza! Non andate girando e parlando ai vostri fratelli di cose tremende, di cose violente, ma dite pure con sincerità, con testimonianza vera, dite pure: “La Mamma ci ha avvertiti. Dobbiamo pregare di più se vogliamo che il Signore risparmi alla nostra patria, a tanti paesi, al mondo intero, lutti e disperazione”.
Benedico con voi tutti i miei figli, vostri cari fratelli, che sono stati uniti in preghiera in questa giornata; benedico le vostre intenzioni di preghiera. Il Signore Dio, la Santissima Trinità, abbiano a scendere benedicenti sui voi, la Trinità Santissima: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore benedicente vi porti i Suoi doni.
Sia la benedizione per voi, per quelli che amate; sia benedizione su tut ciò che desiderate, anche, figli miei, su quelle cose umane che son il desiderio del lavoro, il desiderio di una vita sociale e politica sana, il desiderio di un vero e sano progresso, progresso innanzitutto spiri tuale e anche materiale, ma nella generosità e nell’amore perché trionfi la giustizia nel mondo.
Figlioli, guardate bene che se saprete pregare e saprete convincer» anche i vostri fratelli a pregare di più, il Signore, nella Sua misericordia infinita, potrebbe anche accettare e annullare tante, tante calamità!
Vi abbraccio figli, vi bacio ad uno ad uno, bacio tutti coloro che desiderate Io abbia a baciare e particolarmente i vostri cari familiari, quelli che faticano ad accettare Me, accettare la bontà del Signore Dio. Anche per loro arda il vostro cero, anche per loro vi sarà la gioia che dopo il buio vi sarà la grande luce del trionfo, della civiltà della società, del regni dell’amore e della giustizia nel mondo. Ciao figli miei.

QUANDO STATE IN COMPAGNIA E TRA DI VOI C’È CARITA’, GESÙ È CON VOI Tirli (Fi), Domenica 21 Marzo 1993 IV di Quaresima

Figlioli miei cari, con voi sono rimasta durante il convivio, grazie perché avete saputo stare in compagnia; sapete, anche a Gesù piaceva stare i compagnia.
Oh, certo, aveva i momenti in cui si raccoglieva silenziosamente in disparte, in preghiera, ma sovente rimaneva con gli apostoli, coi discepoli, con noi donne in compagnia.
Era gioviale Gesù, talvolta si rattristava perché vedeva davanti a se quusto cammino doloroso, perché vedeva davanti a sè che quel cammino era giustificato per redimere e poter perdonare i peccati degli uomini, i peccati di ieri, i peccati di oggi, i peccati di domani. Quando state in compagnia, figlioli e tra di voi c’è carità, Gesù è col voi, è in convivio, certo, figli.
In quei convivi Gesù ha compiuto i suoi grandi miracoli e soprattutto il più grande miracolo d’amore: “Questo è il mio Corpo… questo è il mio Sangue”! Ecco, figli, dono, dono completo… quando vi alzerete dalle vostre mense pensate: vi fu un giorno (ed è storia dei secoli) un Uomo, che era Dio, chi ha voluto lasciare se stesso, la sua presenza viva, vera, reale a tutti colori che ha amato e che amerà nei secoli.
Figli miei, cercate sempre nell’Eucarestia il vero, grande rifornimento, sennò, sapete, come dite voi: “il motore si ferma” e allora vince, vince il nemico.
Approdate sovente, ve lo ripeto, figli miei, sovente al sacramento della penitenza, inginocchiatevi, davanti a voi non c’è quel tal sacerdote, vi è Gesù, Gesù che vi attende, Gesù che vi perdona, Gesù che vi abbraccia, che vi dice: – Coraggio figlio mio, figlia mia, coraggio! cammina, devi realizzare il mio progetto, il “Progetto Gesù”… -. Approdate sovente, ma ben preparati, con l’anima sgombra, dop aver buttato la zavorra, dopo avere rinunciato al mondo, approdate ricevere nel vostro cuore l’Eucarestia: Cristo Gesù, vivo, vero, reale. Da questo troverete la forza di essere preghiera, preghiera sempre ovunque. Abituatevi al sacrificio, abituatevi, figli miei, alla donazione ricordate: “Da questo vi riconosceranno… da come saprete amarvi”. Amatevi fra di voi, ma sappiate amare soprattutto i fratelli, quelli che vi perseguitano, che vi insultano, che vi dileggiano, quelli che vi vorrebbero distruggere e dicono di voi cattiverie e calunnie.
Figli miei, amate tutti, cercate di vedere nei vostri fratelli, in quelli buoni e in quelli che ritenete cattivi, di vedere un fratello che è figlio di Dio, come voi. Ecco figli, al vostro fratello ho suggerito qualche consiglio, in questa chiesa in cui Gesù opera tanti miracoli del suo amore infinito, miracoli di liberazione, miracoli di guarigione, miracoli di conversione, grazie a chi si rende disponibile e si pone al servizio di Dio con umiltà e sincerità, grazie a chi approda a questo altare, deponendo ai piedi del tabernacolo le sue pene, le sue angosce, i suoi timori, le sue debolezze. Ricordate, figli, Gesù perdona e dimentica; Gesù perdona nella misura con la quale voi sapete perdonare i fratelli. Gesù vi ama in maniera infinita, ma non vi impone il suo amore, accettatelo, accoglietelo, buttate il vostro cuore nel suo Cuore Divino e sarà trasformato.
Grazie, figli, per quanto vi impegnerete nel cammino verso Gesù; è un cammino che deve continuare sempre, fino a quando, col lume in mano lo incontrerete e vi dirà: – Vieni, vieni caro, vieni, hai sofferto per amore mio, per amor mio hai donato, ti sei reso disponibile, ti sei reso mio strumento nella società per i tuoi fratelli -.
Vi benedico cari figli, vi benedico e vi abbraccio ancora, portate nelle vostre case la benedizione della Mamma della Pace, che è la benedizione ii Dio Padre, che è la benedizione di Dio Figlio, Gesù fratello vostro, è la benedizione dello Spirito d’Amore.
Vi accompagno, vi seguo sempre; con Me, a proteggervi il vostro Angelo Custode, invocatelo sovente, figlioli, l’Angelo vostro Custode, il custode della vostra famiglia, l’Angelo della vostra casa, della vostra via, del vostro paese, della vostra parrocchia.
A miliardi gli Angeli sono a protezione, il demonio perciò non prevarrà, ma prevarrà l’amore. A me dal Signore è dato il compito di vincere con le vostre preghiere, col vostro aiuto.
Il nostro esercito sta combattendo e vincerà, figli, vincerà con la preghiera, vincerà con l’umiltà, vincerà con l’amore.
La grande Lega della Solidarietà e dell’Amore si espande finché abbraccerà il mondo e allora Cristo tornerà e, dopo la purificazione, arriverà e vi riconoscerà e vi giustificherà davanti al Padre. Ringraziate Iddio per tanta predilezione.
Vi abbraccio tutti, particolarmente quel ministro che, nell’umiltà, nella dedizione, nella disponibilità, potrà operare per la liberazione, per la salute spirituale e fisica di tanti fratelli.
Pace, figlioli miei, a voi, ai vostri cari, alle vostre famiglie, alle vostre parrocchie, alle vostre diocesi.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat. Alleluia! Ciao, figli miei.

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