IL CIELO, IL PARADISO E’ COMPOSTO DAI SORRIDENTI; COMINCIATE ORA VI PREPARERETE MEGLIO A QUEL DOMANI RADIOSO AL QUALE GESÙ’ E IO VOGLIAMO PORTARVI TUTTI. Messaggio n. 13/93 9 Maggio 1993 , Gargallo di Carpi – località Pioppelle

Figlioli miei cari, con voi ho camminato, vi ho visti spargere quei fiori che piacciono tanto a Me, per quelle vie. Le vostre preghiere, i vostri canti. Figli miei, è tempo, veramente tempo di preghiera, ma è tempo anche di opere.
Cristo Gesù, il Suo amore infinito, deve essere testimoniato.
Tutti, figli, siete chiamati al vostro sacerdozio elettivo, oh certo, sacerdoti di Cristo; i ministri di Dio hanno la consacrazione e il loro compito è l’amministrazione dei Santi Sacramenti, la preghiera, la Parola; per voi figli miei, tutti, l’impegno di testimonianza, l’impegno nella preghiera, l’impegno nelle opere.
II vostro amore sarebbe solo una parola vuota se non fosse costellato e fiorito di opere di bene, di bontà, di giustizia.
i tempi che state vivendo, figli miei, sono sì, carichi di drammi e di dolori, ma devono aprirsi alla grande speranza, alla grande certezza che è Cristo Gesù.
Dovete vivere, figli miei, ogni giorno, la gioia della risurrezione; dovete ogni giorno chiedere ed invocare che lo Spirito d’Amore scenda su di voi, vi illumini, vi fortifichi, vi dia la forza e la gioia di trasferire ai vostri fratelli il vostro senso di solidarietà, di giustizia, perché abbia a trionfare l’amore, abbia a trionfare nel mondo la pace.
Pregate, pregate molto, figli miei, pregate sempre, siate preghiera.
Mai nessun limite alla vostra preghiera, perché ogni vostra azione, ogni vostro impegno, anche i vostri divertimenti devono diventare preghiera, e mi aiuterete, figli, a trattenere la mano di Dio che sta cadendo con la sua giustizia sull’umanità. Riusciremo a fermarLa , credetemi figli! Ecco perché vi invito a pregare con Me, ora, pregare la Santissima Trinità, Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore, pregarlo dicendo al Cuore Divino di Gesù, che è il Cuore di Dio, figli miei …. ( non pensate che il Cuore Divino di Gesù sia il cuore di un uomo, ma è il Cuore di Dio e perciò è l’Amore infinito) a Lui diciamo assieme : Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù!
Camminate figli, camminate per le vie senza sporcarvi, senza vivere la mentalità del mondo.
Svestitevi, buttate i fardelli del peccato, buttate i fardelli della ingenerosità, degli egoismi, delle cattiverie, delle invidie, della ricerca disperata di ogni benessere.
Sappiate guardarvi attorno: vicino e lontano c’è chi soffre e chi muore nell’indigenza; vicino e lontano c’è chi piange e attende un vostro sorriso; vicino e lontano c’è chi ha dei drammi inestimabili e attende le vostre preghiere e Iddio attende le vostre preghiere per riversare le Sue grazie, i Suoi doni meravigliosi su voi e sui vostri fratelli. Tornando alle vostre case, figli, a chi leggerà questo mio saluto, questo mio messaggio, non dite, figli miei, non dite: ” Nulla di nuovo ci ha detto la Mamma”.
Le parole sono le stesse che conoscete, ma di nuovo Io voglio porre nel vostro cuore, figli miei, il desiderio, il desiderio di amare Gesù, di amare Dio, il desiderio di amare i vostri fratelli, sempre, dovunque, comunque.
Vi abbraccio figli, vi abbraccio ad uno ad uno, abbraccio tutti quei vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire e non hanno potuto, particolarmente quelli che sono stati trattenuti dall’assistenza agli ammalati, ai bimbi, trattenuti perché di troppo recente gravidanza, o perché da poco tempo hanno dato alla luce nuovi occhi che potranno aprirsi e vedere le meraviglie di Dio e ringraziarlo, e cantare le Sue lodi e cantare: Alleluja! Alleluja!
Benedico, figli miei, i sofferenti nell’anima e i sofferenti nel corpo; benedico coloro che sono colpiti dai mali malefici; benedico coloro che non riescono a trovare nella fede, nella speranza, a trovare la forza di reagire, la forza di abbandonarsi al Signore, la forza di vincere per la propria risurrezione. Benedico i medici, benedico i volontari, benedico particolarmente i missionari e le anime consacrate, le suore, tutti coloro che donano la loro vita con disponibilità, con amore per i loro fratelli, perché sanno portare il sorriso, il sorriso ovunque e a tutti.
Benedico chi si adopera per gli ammalati di AIDS, benedico chi si adopera per il recupero dei tossicodipendenti, benedico coloro che si adoperano per quei tanti miei figli che soffrono di mancanze fisiche e spirituali, mentali, per gli psicolabili. Benedico tutti quelli che si adoperano per sollevare le pene e le sofferenze ai propri fratelli, che si adoperano per i carcerati e gli ex carcerati, chi si adoperano per i figli abbandonati, chi adotta i bimbi; ma benedico particolarmente i sacerdoti, ministri di Dio, primo il Vicario di Cristo, grande Apostolo, innamorato del Cuore Divino di Gesù e Mio; i Vescovi, i Sacerdoti, perché abbiano a vivere il loro sacerdozio fino in fondo; non siano tentati di bere il calice dei vizi, non siano tentati di allontanarsi dai loro doveri per ignavia, per poca generosità, perché vivano e testimonino Cristo Gesù, sempre e dovunque.
Benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, ma perdonatemi se oggi come Mamma, Mamma di tutti, voglio benedire particolarmente tutte le mamme del mondo, quelle che stanno per diventare mamme, quelle che già sono mamme, quelle che sono già nonne; benedico anche quelle che stanno pensando di uccidere nel proprio grembo i propri bimbi.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, anche i fiori che sono qui deposti davanti alla stele e alla mia immagine statuaria; benedico ogni oggetto o fotografia che avete portato qui con voi, di vostri amici, benedico quelli che avete portato nella vostra preghiera, nel vostro desiderio di aiuto dal Signore Gesù.
La mia benedizione è invocata dalla Trinità Santissima ed è perciò la benedizione di Dio Padre, di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio Spirito d’Amore. Amen. Cari figli, mi raccomando, portate ovunque la preghiera, portate ovunque l’amore, ovunque diffondete il sorriso; anche quando dentro ci sono amarezze, dolori, sappiate sorridere, è importante sapete.
Il Cielo, il Paradiso è composto dai sorridenti; cominciate ora, vi preparerete meglio a quel domani radioso al quale il Signore Gesù ed Io vogliamo tutti portare.
Ciao, figli miei.

PREPARATEVI, E’ PROSSIMA LA NUOVA PENTECOSTE: i LAICI, CHE DOVRANNO AFFIANCARE i MINISTRI DI DIO, ASSURGERANNO A GRANDE IMPORTANZA: NUOVI APOSTOLI, DISCEPOLI, MISSIONARI Messaggio del 1° lunedì del mese n. 12/93 3 maggio 1993 – Sestri Ponente (Ge)

Figlioli miei diletti, la Messa continui nella vostra vita, la vostra vita sia testimonianza di fede, testimonianza di speranza, testimonianza d’amore.
Ecco, figli, i tempi carichi di dolori, carichi di insidie, carichi di morte, possono essere vinti e vinti con la testimonianza per Cristo.
A ciò siete chiamati, figli miei. E Io vi chiedo: figli, avete cercato di seguire quella Croce, avete ricordato con la Chiesa Santa di Dio il trionfo della Resurrezione.
Vivetela ogni giorno in voi stessi, figli miei, la Resurrezione.
Ogni giorno, quando vi sentite cadere, quando vi accorgete di avere offeso Iddio Amore, inginocchiatevi, chiedete perdono, chiedete la forza di camminare vicino a Lui, di risorgere con Lui, per Lui ed in Lui. Figli, è tempo, veramente tempo di scelte: o con Lui o con il mondo; o con Lui e con l’amore o con il mondo, l’odio, la turpitudine, l’inganno, la violenza, l’egoismo.
Oh figli, Io vi aiuto nella vostra scelta, ma vivetela fino in fondo, non voltatevi indietro, non voltatevi mai indietro, figli, ma proseguite.
Quando il cammino si fa duro e pesante, difficile, Io sono al vostro fianco per aiutarvi, figli; quando le difficoltà, le debolezze vi procurano cadute, sollevatevi, guardate in alto, guardate al vostro fratello Gesù. Io, figli miei, vi pulirò le ginocchia e vi dirò .” Forza figlio mio, cammina, cammina con Gesù e per Gesù “. Al vostro fianco l’Angelo vostro custode e gli Arcangeli e i Santi vostri protettori e i protettori vostri parenti e amici che vi hanno preceduto nella gloria, nella luce di Dio. Camminate nel sacrificio per raccogliere nella gioia, camminate, figli, nell’abbandono a quel Cuore Divino, meraviglioso Cuore Divino.
E’ tempo di vivere con intensità, di vivere per la giustizia e perciò per la carità, di vivere per la pace. Quante volte, figli miei, portando i miei messaggi a tanti strumenti, perché siano un po’ gli altoparlanti di Maria, quante volte ho chiesto, ho invitato, ho pregato di vivere Cristo Gesù, di vivere la carità, poiché se non v’è carità non v’è fede vera, figli, cade la speranza, la tristezza avvolge, la disperazione conquista, la morte rovina.
Voi vivete nella luce, figli miei, vivete nella luce della Risurrezione di Cristo.
Preparatevi, è prossima la nuova Pentecoste. Già la Chiesa si prepara e ancora più numerosi e meravigliosi scenderanno i doni dello Spirito d’Amore sulla sua Chiesa, i laici assurgeranno a grande importanza: nuovi apostoli, nuovi discepoli, nuovi missionari. E dovranno affiancare i ministri di Dio, coloro che sono pieni del sacerdozio di Cristo, i presuli, principi della Chiesa, perché la preparazione al ritorno di Cristo sia piena, completa, amorosa.
Cari figli, è veramente ora di fare sul serio, è veramente ora di viverlo il Vangelo, non di leggerlo soltanto, non di predicarlo soltanto, ma di viverlo, di viverlo nella profondità dell’amore, nell’umiltà, nella carità, nella preghiera, nel sacrificio, nella rinuncia. Cari figli, vi abbraccio tutti, vi seguo ad uno ad uno, conosco le vostre pene, i vostri dolori, ho offerto le vostre preghiere, le vostre intenzioni al Cuore Divino di Gesù.
E Io vi benedico, figli, benedico voi, le vostre famiglie, i vostri cari, tutti coloro che avete portato qui, anche con le immagini fotografiche o che magari ora dite: ” Oh, le avessi prese! ”
Ma Io le benedico tutte, figli, conosco tutti i loro nomi, ad uno ad uno, le loro pene, i dolori spirituali, morali, fisici, le preoccupazioni materiali, conosco il desiderio di conversione e conosco la pusillanimità della rinuncia all’impegno.
Benedico particolarmente i ministri di Dio, con loro i presuli e principi della Chiesa di queste diocesi. Cari, diletti, prescelti figli, che portate nel vostro cuore i dolori e il tormento di non sapervi esprimere ai fratelli con la forza dell’amore, coraggio figli, siate coerenti con le vostre promesse.
E voi, anime consacrate, particolarmente anime di preghiera e di penitenza dei conventi, delle comunità di clausura, continuate il vostro impegno, perché la Chiesa Santa di Dio ha bisogno delle vostre preghiere, l’umanità ha bisogno delle vostre preghiere, Io ho bisogno delle vostre preghiere da offrire a Dio per poter fermare la Sua mano pesante che l’umanità ha meritato e merita, di castigo.
Pregate, aiutatemi, abbiate la certezza, figli miei, che la Misericordia prevarrà sulla Giustizia.
Vi benedico, figli, e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: gli oggetti di pietà, l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso, benedico tutto ciò che in questo momento voi dite : ” Signore Dio, sia benedetto!” Ed è benedetto.
E’ già scesa su di voi la benedizione dei ministri di Dio che ha la potenza di Dio, ora scenda su di voi la benedizione della SS. Trinità da me su di voi invocata. E’ la benedizione di Dio che è Padre, Dio Grande, Dio Forte, Dio Amore, è la benedizione di Gesù Figlio, fratello vostro, Redentore, è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen.
Con voi, figli, voglio veramente col cuore, dire a Gesù il canto dell’amore: ” Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!”
Andate, figli miei, tornate, tornate alle vostre dimore. Entrando, aprendo la porta, dite :” Gesù, entra! Gesù, rimani! Porta la tua pace, Gesù! “. Ciao, figli miei!

SORPRENDETEVI DI ESSERE VIVI, SORPRENDETEVI DI SAPER CANTARE, SORPRENDETEVI. Carpi (Mo), Sabato 1 Maggio 1993 S. Giuseppe artigiano Inaugurazione nuova sede Associazione

Figlioli miei cari, su di voi, su questo cenacolo, su questa sede è scesa  e scenderà copiosa la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito d’Amore da voi invocata e richiesta.
Ovunque si opera nell’amore, per l’amore, Cristo Gesù è presente e vi avvolge del suo amore infinito.
Cari figli, abbandonate l’amarezza, proiettatevi, proiettatevi veramente verso il futuro con la speranza nel cuore, con la gioia nel cuore, col desiderio di operare veramente la carità, la vera carità, che non è beneficenza come talvolta pagana e laica si verifica, ma che è veramente carità e comunione.
La vostra disponibilità sia sempre grande, ecco, avete appreso e meditato ciò che Paolo scriveva ai vostri fratelli di quei tempi… vale anche per voi figli miei, vale anche per voi… fate tutto per i vostri fratelli con amore, fatelo per amore di Cristo Gesù, per amore di Dio, perché il vostro operare, perché la vostra solidarietà, perché le vostre opere di giustizia siano permmeate sempre del vero amore.
Ecco figlioli, con voi, con Me, sono qui i vostri grandi, santi protettori:’ Giuda Taddeo, San Giovanni Battista, San Giovanni Bosco, come san Domenico Savio e Maria Goretti e Luigi, Luigi de’ Gonzaga e san Giuseppe…
E voi direte: – Ma, Mamma, perché lo metti in ultimo?- Ma sapete, Giuseppe è sempre stato tanto umile, non si offende, certo è il più grande santo che il Paradiso accolga, dopo la Prescelta, ma Giuseppe, figlioli cari è il padre putativo di Gesù, Giuseppe è l’artigiano, Giuseppe è il lavoratore. Giuseppe è il padre, Giuseppe è l’educatore, Giuseppe è il santo che se avesse potuto dare un po’ di santità al Figlio, lo avrebbe fatto… e ha tentato… ma il Figlio era troppo santo eh!
Sono tutti qui, figli miei, qui per dirvi: – Coraggio, coraggio fratelli, camminate sempre nella testimonianza dell’amore, nulla avrete a temere. Passeranno le bufere, passeranno i contrasti, passeranno le difficoltà, passeranno le nubi pesanti che si addensano anche su di voi. passeranno e… splenderà sempre un sole meraviglioso nelle vostre famiglie, nei vostri cuori, perché avete camminato secondo il volere del Cuore Divino di Gesù.
in questo momento, figli, Io abbraccio con voi migliaia di vostri fratelli, e magari tanti non sono neppure soci, eppure sono soci lo stesso, perché sono uniti nell’intenzione d’amore, sono figli Mamma della Pace, tanti… Cari figli, vi sono tanto vicina, continuo ad esservi tanto vicina, vi sarò sempre tanto vicina, come una madre tanto preoccupata che vede il bimbo tenero che può inciampare, che può cadere.
Vi sorreggo figli, vi abbraccio, vi tengo sotto il mio manto e vi benedico. Con voi voglio dire col cuore a Gesù, a quel meraviglioso Cuore di Gesù: -Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! -. E la sua benedizione, la sua gioia, la sua pace scende su di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri cari, scende su tutti quanti amate, scende su quanti si sentono impegnati nella testimonianza per la Mamma della Pace. Benedico tutti, figli, benedico le mamme che stanno per partorire, benedico quelle che hanno i bimbi piccoli, benedico quelle abbandonate dai consorti, benedico gli anziani, i sofferenti, benedico quelli già graziati dal Signore e quelli che il Signore vorrà graziare soprattutto nel cuore, ma anche nel fisico. Benedico e abbraccio tutti.
Non preoccupatevi per l’acqua, figli miei, continuate a pregare, il Signore è pieno di sorprese, ad ogni attimo è una sorpresa, cercate di vederli questi attimi.
Sorprendetevi di essere vivi, sorprendetevi di sapere cantare, sorprendetevi di avere fame, di avere sete, sorprendetevi di poter guardare la natura, sorprendetevi di poter ammirare gli occhi dei bimbi, sorprendetevi di poter guardare il sorriso, sorprendetevi di comunicare sorriso, sorprendetevi di poter condividere il dolore, di portare consolazione, sorprendetevi di tutto perché tutto ciò che è bello e che è buono è Dio che lo opera in voi e per voi.
Vi abbraccio, figli, vi impongo le mani ad uno ad uno, eccovi rinnovo la benedizione di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito d’Amore. Amen. Andate, andate alle vostre case, portate la pace del Signore nelle vostre case, sia accolta, sia vissuta, sia apostolicamente difesa e propagandata. La pace è ancora possibile, figli miei, per tutti.
Coraggio, sono con voi perché sono Mamma della Pace, sono con voi perché sono Mamma, sono con voi perché sono Madre di Dio. Ciao, figli miei.

PONETEVI QUESTO PROGRAMMA: AIUTATE i BUONI, ACCETTATE E PREGATE PER i CATTIVI, MA LASCIATE CHE SIA DIO A DECIDERE CHI E’ BUONO E CHI E’ CATTIVO Messaggio n. 11/93 25 aprile 1993 – ore 17,30 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, figli, quando i temporali si avventano, ecco il riparo: gli ombrelli; quando le bufere di freddo colpiscono, il riparo, figli: gli abiti, i pastrani, i mantelli, ora per voi in disuso; quando il freddo attanaglia: il tetto, il tepore o il calore di una casa; quando i cannoni e le mitraglie sparano, quale riparo? E molti, tanti, troppi fratelli oggi, figli miei, e non solo in paesi vicini, sono colpiti, massacrati; doloranti e sanguinanti, col cuore straziato, oltre che il corpo, trascinano dolorosamente la loro vita.
Eppure l’umanità, gli uomini, i potenti non si sono mossi. Si preferisce, si è preferito vivere i propri problemi per non dovere pensare ai massacri, quei massacri che pesano sulle coscienze degli uomini cristiani, veramente cristiani; quei delitti, quelle stragi, quel dolore, quei bimbi, quelle donne, quegli anziani che pesano su un’umanità che non è voluta intervenire. In altre tenzoni sarebbero pur intervenuti con la massiccia forza delle armi, distruttive ma risolutive, ma l’interesse in tanti luoghi non c’è, non c’è fonte di benessere, c’è povertà e miseria. E voi figli, voi, impossibilitati certamente a fare grandi cose, siete chiamati all’impegno della preghiera, siete chiamati all’impegno del sacrificio, delle rinunce per tutti quei vostri fratelli che soffrono, gemono nei dolori più atroci.
Camminate vicino a Gesù, camminate con Gesù come i discepoli di Emmaus; sappiatelo riconoscere in ogni Sua parola, in ogni Suo desiderio.
Ogni Sua parola sia per voi un obbligo, ogni desiderio Suo sia e diventi desiderio vostro.
Camminate con Gesù per saperLo riconoscere ovunque: saperLo riconoscere nei bimbi che piangono perché hanno visto distrutta la propria casa, i propri giochi, perché non hanno più un padre o una madre a cui aggrapparsi, ai quali chiedere aiuto.
Sappiate riconoscerLo negli anziani che piangono i figli, nelle donne, nelle madri non volenti che portano nel proprio corpo il segno della malvagità e dell’orrore.
SappiateLo riconoscere nei vostri fratelli che non hanno pane, non hanno abiti, non hanno di che sopravvivere, nei veri poveri.
SappiateLo riconoscere in chi soffre, sappiateLo riconoscere in quei cari miei figli, sacerdoti, parroci, che vedono le loro chiese vuote, desolatamente vuote.
SappiateLo riconoscere in quei tanti sacerdoti e vescovi, colpiti in ogni modo dalle invidie, dalle critiche, dalle accuse, dalle incomprensioni dei confratelli, dalle calunnie dei confratelli. SappiateLo riconoscere in quei sacerdoti e non, che hanno ricevuto degli eccezionali doni dallo Spirito di Dio, dallo Spirito d’Amore, e che per questo, per il loro umile uso, per la loro grande disponibilità sono perseguitati, calunniati, colpiti, disattesi.
Sappiate riconoscere Gesù nei vostri figli, anche quando vi fanno soffrire, anche quando vi creano preoccupazioni. SappiateLo riconoscere negli anziani sofferenti, ammalati, che talvolta faticate ad accettare e pensate che non sia malattia ma sia in qualche momento anche cattiveria, il loro carattere che esce;
sappiateLo riconoscere anche lì, sofferente.
SappiateLo riconoscere in tutti i vostri familiari;
sappiateLo riconoscere nei vostri amici, nei conparrocchiani;
sappiateLo riconoscere ovunque perché ovunque, in ogni uomo Cristo Gesù è presente, Dio è presente, Dio ne ha fatto un Figlio Suo, a tutti ha donato la dignità di essere Figli Suoi. Ponetevi questo programma, figli: aiutate i buoni, accettate e pregate per i cattivi, ma lasciate che sia Dio a decidere chi è buono e chi è cattivo. Solo a Lui il giudizio, perché non avvenga anche per voi che giudichiate in maniera erronea, cattiva o perversa, che anche a voi non succeda di vedere il bruscolo nell’occhio del fratello e non riconoscere nel vostro occhio, sul vostro cuore, un trave pesante e duro. Coraggio figli, continuate nella vostra preghiera, nel vostro impegno di vita, continuate nei vostri sacrifici in attesa della discesa copiosa dei doni dello Spirito Santo, che ancora una volta su di voi opererà le grazie e i favori del cielo. Continuate in umiltà, in preghiera, continuate nella disponibilità. Grazie per tutto quello che state facendo per i vostri fratelli che soffrono, per gli apostoli di Cristo Gesù: missionari e missionarie.
Guardatevi attorno, aiutate anche i vostri vicini, le comunità più vicine: c’è tanta tristezza, c’è tanto dolore, c’è tanta necessità e tanta povertà anche vicino a voi.
E il futuro? Il futuro è nelle mani di Dio. Voi collaborate a costruirlo migliore, ma se sarà pesante, figli miei, affrontatelo con la disponibilità e l’amore dei fratelli, dei veri fratelli.
Vi benedico, figli miei, benedico voi, benedico le vostre famiglie, tante, martoriate e divise; benedico tutti i vostri cari, benedico tutti coloro che qui non hanno potuto convenire, particolarmente quelli che sono con voi e con noi uniti in preghiera in queste ore.
Benedico tutti coloro che desiderate Io^abbia a benedire, e particolarmente i sofferenti, gli ammalati nel corpo e nello spirito, i drogati, i carcerati, i colpiti da mali malefici, gli psicolabili. Benedico particolarmente i giovani e i bimbi, che saranno la nuova aurora che si tingerà di un sole prezioso: Cristo Gesù che ritorna.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, le fotografie, le immagini che avete portato con voi, quelle che avete portato nelle vostre preghiere, dei vostri cari, dei vostri amici.
Benedico i fiori, benedico l’acqua, l’incenso, l’olio, il sale, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire sia benedetto, figli.
Siano benedetti però particolarmente i vostri cuori, perché siano veramente tutti di Dio, perché siano una copia di quel meraviglioso Cuore che è il Cuore Divino di Gesù.
Anche voi, figli, siete chiamati ad essere ” Gesù”, sì, ad essere dei “Gesù”, umili servi, umili servi nelle mani di Dio.
Assieme a voi, figlioli, voglio dire a Gesù, a Dio Padre, a Dio Spirito d’Amore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
E la benedizione di Dio Padre, e la benedizione di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, e la benedizione dello Spirito d’Amore, amen, è su di voi, figli, sui vostri cari, su parenti, amici e tutti coloro che si affidano alla Misericordia infinita di Dio, che contano sul Suo aiuto per essere testimoni in sincerità di amore. Ciao, figli miei!

PREGATE, PREGATE MOLTO, COLLABORERETE ALLA SALVEZZA DELL’UMANITÀ Mirteto (Ms), 18 Aprile 1993 Domenica In Albis

Figlioli miei cari, la Messa continua nella vita, portatelo per le vie, nelle vostre famiglie, ovunque, il grido di gioia, vivete lo spirito e la gioia della Resurrezione; l’Angelo della Resurrezione vi guida, figli cari. Le pene, le difficoltà, i dolori non devono impaurirvi, figlioli, perché è un camminare con Gesù, per Gesù, sul suo cammino… alla fine del cammino c’è il trionfo. Voglio, figli miei, che crediate nella speranza, voglio che speriate nella certezza: crediate nella speranza che è Cristo Gesù, Dio, il centro dell’universo; voglio, figli miei, che abbiate la certezza che solo in Lui vi è la speranza dell’oggi e del domani.
Conto su di voi, figli, conto sulle vostre preghiere insistenti, fatte col cuore; pregate, pregate, pregate molto, collaborerete alla salvezza dell’umanità, dei vostri fratelli e perciò Dio vi premiere dando a voi la gioia della vostra salvezza.
Sapete, figli, è una geometria strana: nella misura con la quale voi saprete pregare e donarvi ed essere solidarietà e giustizia per i vostri fratelli, nella stessa misura Dio farà ricadere su di voi bontà, carità,
gioia, solidarietà, giustizia, pace per voi, per le vostre famiglie. Benedico ancora una volta, lo ricordate? Qua per mezzo del mio strumento Io ho parlato, oggi di nuovo, per invitarvi, figli, alla coerenza cristiana, all’umiltà, alla carità e alla preghiera.
Vi benedico, figli, vi benedico e vi abbraccio e vi bacio ad uno ad uno;
conosco le vostre pene, i vostri grandi dolori, le vostre angosce e conosco le vostre piccole gioie… fatene un bel mazzo, figli miei, da offrire a Gesù.
Sarà Lui ad alleviare le vostre pene, a gioire con voi.
Vi benedico nel nome della SS. Trinità, di Dio che è Padre, di Dio che è
Figlio, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen.
E benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
E’ scesa particolarmente carica di doni, figli miei, questa benedizione sui vescovi, sacerdoti, le anime consacrate.
Portate col vostro sorriso la mia benedizione a tutti i vostri fratelli.
Assieme, figli miei, assieme a voi, desidero dire, col cuore, a Gesù: – Gesù,
Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! -.
E la gioia, la serenità, la pace, la speranza della Resurrezione, sia con voi sempre. Vi seguo, vi consolo, vi tengo sotto il mio manto. Ciao, figli miei.

FIGLI, SE NON VI FARETE IMITATORI DI CRISTO AVRETE AL TERMINE DELLA VOSTRA VITA ‘ IL GIUDIZIO DI CHI HA TRADITO IL PIÙ GRANDE AMICO Messaggio n. 10/93 11 aprile 1993 – ore 21,05 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle (Pasqua di Risurrezione)

Figlioli miei cari, in questi momenti tragici per l’umanità, la vostra Mamma, la Madre della Risurrezione vi viene a dire: Coraggio, figli! Cristo Gesù è Risorto! Con Lui dovete risorgere a nuova vita, abbandonare il peccato, abbandonare le tenebre.
Luce delle genti: seguiteLo! Vivete con Lui, vivete per Lui, vivete in Lui.
Cristo Gesù, Figlio di Dio, è entrato nella storia dell’uomo, è diventato ” storia “, ma non è entrato per essere spettatore, è entrato per vivere le debolezze, le angosce, le tentazioni, (oh, il peccato no…) ma tutte le tentazioni, tutte le angosce, tutti i dolori; per vivere i tormenti, per vivere le piaghe brucianti, per vivere gli insulti, le derisioni, per vivere la capacità di perdonare.
E’ entrato per salire su quella croce e da quella croce attirare a Sé tutti gli uomini.
Croce: trampolino verso il trionfo, verso la Risurrezione.
Cristo, ancora oggi, figli miei, soffre: soffre nei fratelli dilaniati dalle guerre, dagli insulti, dalle persecuzioni; nei fratelli dilaniati dalla fame e dall’odio; nei fratelli, soprattutto, schiacciati e gaudenti per gli egoismi del peccato, per le lussurie. Gesù soffre per l’indifferenza, soprattutto per l’indifferenza di coloro che, primi, sono stati chiamati ad essere suoi testimoni: ma da quella croce Cristo Gesù attira tutti a Sé. Risorgere, figli miei, risorgere ogni giorno!
Ecco, partendo da qui abbiate a sentire questo richiamo a risorgere in ogni attimo.
Quando le debolezze vi schiacciano, quando le debolezze vi appesantiscono, vi aggrediscono, vi fanno cadere, guardate in alto, guardate a quella croce: c’è un Uomo, un Dio che vi guarda, che nel dolore tremendo vi sorride e vi chiama a Sé ad imitarlo.
Imitare Cristo, imitare Dio!
Figli miei diletti, se non vi farete imitatori di Cristo, avrete alla fine della vostra vita voi stessi un giudizio, che è il giudizio di chi ha tradito il più grande Amico.
Figli, Io vi amo tanto, tanto vi amo e voglio, desidero ardentemente e voglio (sì, voglio, lasciatemelo dire), voglio che amiate Gesù, che viviate per Lui e perciò che viviate per i vostri fratelli, nell’amore ai vostri fratelli.
Non vi è amore a Cristo Gesù se non c’è amore ai fratelli; non c’è comprensione se non c’è comprensione verso i fratelli. Non serve, figli, non serve neppure vivere la vita della Chiesa se questa è vita morta; occorre vivere una vita viva, viva di bontà, viva di generosità, viva di altruismo, viva di giustizia, perché possa essere viva di pace. Ardono i vostri lumi, i vostri ceri, le fiamme si innalzano verso il cielo; la vostra fede sia sempre così: calda, suadente, pulita, sia una fede semplice, la fede degli innamorati. Oh! Quante volte, anche voi bimbi, voi adulti di più perché avete più esperienza, e gli anziani sempre più, quante volte vi siete scoperti a dire: Mamma, ti amo! Papà, ti voglio bene! E al fidanzato e alla fidanzata, alla consorte: ti voglio bene! E ai vostri figli: ti mangerei dall’amore! Quante volte! Anch’Io, figli, vi voglio bene così, di più, di più, molto di più. Vogliate bene anche voi così al vostro e al mio caro Gesù. TestimoniateLo!
Non è facile ,certo, ma per raggiungerlo, figlioli, bisogna percorrere la Sua via. Gesù ha scelto per redimervi la croce; non ha scelto la piscina o il week-end, non ha scelto gli anelli o le pellicce, non ha scelto i lunghi viaggi, il disprezzo dei poveri, non ha scelto il peccato di lussuria, ma ha scelto il sacrificio, ha scelto la rinuncia, ha scelto di saper apprezzare i doni di Dio in giusta misura, figli miei. Gesù non vi dice di non apprezzare la vostra tavola, di non apprezzare i vostri abiti, il mezzo di trasporto, ciò che fa parte del vostro divertimento, ma vi dice di non attaccarvi, di non farne idoli, di avere una misura giusta. A questo vi invito, figli miei.
Ora cinquanta giorni vi separano dal grande evento della promessa di Cristo: la discesa dello Spirito d’Amore sull’umanità.
Cinquanta giorni di grandi avvenimenti, cinquanta giorni di penitenza e di gioia, di speranze e di delusioni, ma per voi, figli, al di sopra di tutto vi sia la Speranza, vi sia la certezza che Cristo risorto porterà la luce, Cristo risorto è vittoria!
Lasciatevi aiutare da Lui a vincere in voi il peccato, a vincere in voi la morte, perché possiate vivere nella luce, nella gioia, nella serenità e nella pace.
Vi benedico figli, benedico con voi tutte le vostre famiglie, gli ammalati, i sofferenti; benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire, e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: oggetti, acqua, olio, incenso, sale, fiori. Chi vorrà, potrà attingere o farsi attingere acqua soltanto in quel tratto che va dall’inizio del ponticello fino oltre un metro dietro ai piedi del mio strumento.
E’ acqua benedetta che vi serve per segna/vi col segno della croce, per segnare i vostri bimbi, gli anziani, i sofferenti, coloro che soffrono di mali malefici.
Vi benedico e vi abbraccio, figli miei. Con voi voglio cantare nell’alleluia, cantare: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
La mia benedizione, figli miei, è col ministro di Dio la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. E quando passerete da questa via, in ogni giorno, se vedrete un tratto di acqua limpida sotto questo ponte, raccoglietela pure. Ciao, figli miei!

QUANDO CRISTO GIUNGERÀ’, VOI PRONTI COI VOSTRI CERI IN MANO… VI RICONOSCERÀ’ E SARETE NELLA SUA RINNOVATA CHIESA GLI APOSTOLI DEL NUOVO REGNO Messaggio del 1° lunedì del mese n. 9/93 5 aprile 1993 – Pesaro

Figlioli miei cari, il tempo forte della liturgia della Chiesa è alle porte, è già iniziato. Ecco, Cristo Gesù, l’Agnello pronto al sacrificio per la redenzione di tutti i figli e fratelli, pronto alla Sua donazione completa.
Figli miei, camminiamo assieme, vicino a Gesù. Con Lui vivremo il grande dono dell’amore, il dono della Sua presenza viva, vera, reale, della sua presenza divina nell’Eucarestia, vicino a Lui vivremo le sue sofferenze, i suoi dolori, vivremo la via del pianto, la via del Calvario.
Oh, figli, ai piedi di quella Croce, guardando quell’Uomo che è Dio, ai piedi di quel legno che è simbolo di salvezza, Io vi accolgo, Io vi adotto, l’ho fatto allora, lo faccio in ogni momento. Poi vi sarà il trionfo, il trionfo dell’amore, il trionfo della gloria.
Voi dovete vivere, figli miei, tutti questi momenti, li dovete vivere ogni giorno.
Come ogni giorno Gesù nasce in voi, ogni giorno dovete camminare con Lui la via del sacrificio, ogni giorno con Lui trionfare sulla morte, sul peccato. Figli miei, vi sono vicina come Madre preoccupata per portarvi le parole della speranza.
Vi amo, figli, oh non riuscirò mai ad amarvi quanto Cristo Gesù Dio, ma vi amo tanto e vorrei che tutti, tutti vi impegnaste, figli, per la santità, vorrei che tutti vi impegnaste nel cammino dell’amore. Oh, certo, il mondo vi parla in termini molto diversi, ogni parola ha significati diversi.
Io vi dico, figli, che il tempo si sta per compiere, il ritorno di Cristo è prossimo, preparatevi, preparatevi nella preghiera, preparatevi nella testimonianza, preparatevi nell’amore. Quando Cristo giungerà, voi pronti, coi vostri ceri in mano … vi riconoscerà e vi giustificherà e sarete nella rinnovata Chiesa sua gli apostoli del nuovo Regno, del Regno dell’Amore, del Regno dello Spirito.
Figlioli, non vi abbia a spaventare nessuna prova, perché Cristo è con voi, vicino a voi, Cristo vi guida e Io vi aiuto, vi consolo, vi conforto, vi asciugo le lacrime, vi detergo la polvere dalle ginocchia quando cadete. Figli, vivete con intensità, vivete con gioia l’amore. Io vi ringrazio per quanto, figli miei, vi adoperate per lenire i dolori dei fratelli, per soccorrere le loro necessità, vi ringrazio per il cuore col quale fate tutto questo.
Io seguo sempre, sapete, i convogli vostri e di tanti altri vostri fratelli che portano aiuto, conforto, ristoro, speranza a chi è nel dolore, nelle tragedie, nell’indigenza. Grazie perché siete, volete essere i buoni samaritani. Vi benedico, figli, benedico particolarmente i ministri di Dio, cari diletti figli, prediletti del Cuore Divino di Gesù.
Benedico tutti voi, benedico le vostre famiglie, benedico le vostre parrocchie, le vostre diocesi e i prelati che sono di me innamorati – sì, vi rivelo questo segreto –
sono veramente innamorati di me, perché innamorati di Lui, il centro, Cristo Gesù.
Benedico chi soffre, benedico chi aiuta, chi conforta, chi lenisce i dolori, benedico i medici, gli infermieri, i volontari.
Benedico tutti coloro che si adoperano per i fratelli; benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e, particolarmente, figli miei, l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso.
Ricordate, figli, la benedizione della Trinità Santissima è scesa su di voi impartita dal ministro di Dio, ora scende su di voi per mia intercessione ed è la benedizione di Dio che è Padre, di Dio che è Figlio Gesù, fratello vostro, di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Assieme, figli, col cuore, veramente col cuore, diciamo a Gesù la nostra riconoscenza, gli diciamo: “Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!” Ecco, figli, Giuseppe è qui con me e sono con me i vostri Santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli, l’Angelo della Passione, i vostri parenti, familiari, amici che vi hanno preceduto nella gloria e nella luce di Cristo.
Vi attendono per, con loro, cantare alleluja a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore. Amen. Ciao, figli miei!

IN OGNI LUOGO, IN OGNI LAVORO SI PUÒ’ ARRIVARE ALLA SANTITÀ’ Messaggio n. 8/93 28 marzo 1993 – ore 18,10 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figli miei cari, con voi ho pregato e pregherò; ho pregato coi tanti vostri fratelli uniti qui con voi in preghiera, pur se trattenuti altrove da impegni, da malanni, da assistenza. Permettetemi di ricordare particolarmente i medici e infermieri, volontari del dolore, i missionari, le anime consacrate. Voi non lo sapete quanti, in quanti ci siamo trovati a pregare, a pregare assieme per la pace, a pregare assieme perché il Signore Dio allevii le disavventure degli uomini, quelle disavventure che l’uomo va ricercando e buttando su se stesso; perché il Signore allevii anche quelle croci che gli uomini si sono create, si stanno creando.
Voi lo sapete, figli: le croci di Dio non sono pesanti e comunque vengono sopportate con l’aiuto di Dio, Grande, ma le croci che gli uomini si preparano o che gli uomini preparano agli altri uomini diventano sempre più insopportabili.
Figli miei, in questo breve periodo che vi separa dal ricordo particolare dei dolori della via del Calvario, del dolore supremo della Croce di Gesù, sappiate vivere anche voi in umiltà, in carità, nel sacrificio, per prepararvi con Lui, per Lui, al trionfo, alla gloria, alla Risurrezione.
Ma per fare questo, figli, dovete chiedere a Gesù, chiederlo anche attraverso di Me, che anche a voi Gesù dica: ” Vieni fuori, vieni fuori figlio, fratello mio! Vieni fuori da quella tomba che ti sei scavato tu con le tue mani! Abbandona il peccato e la morte, abbandona tutto ciò che ti trattiene alla mentalità del mondo! Abbandona i vizi, abbandona gli egoismi, abbandona la lussuria, abbandona il desiderio sfrenato di tutto avere e tutto possedere, abbandona, figlio e fratello mio, la vita di morte! Vieni, risorgi, risorgi con Me!”.
Chiedetelo a Cristo Gesù, Lui solo può darvelo, figli miei, Lui solo, e chiedete anche che il Signore Gesù, Lui, Lui esattamente, o attraverso di Me, Sua Madre, o attraverso i Santi, vi faccia vivere l’intimità Sua.
Vedete, figli miei, i teologi faticano a comprendere le realtà e i fatti mistici. Forse non è permesso a Dio di poter parlare alle anime direttamente, o attraverso la Madre Sua e Madre vostra, o attraverso i Santi?
Forse non è permesso a Dio di svelare la propria intimità a chi è disponibile ad accogliere l’intimità, a chi è disponibile a cambiare vita, a chi è disponibile a migliorare, ad impegnarsi nel cammino della santità? Chiedetelo anche voi, lo concederà a tanti. Non sentitevi mortificati se a questo non arriverete, ma tutti aprite gli orecchi bene, ascoltate Gesù, il Cristo! Apritevi e abbandonatevi al Signore Dio che è l’unica, sola, grande speranza.
Quando gli uomini vi tradiscono, quando gli uomini vi sembra non meritino la vostra fiducia, la vostra stima, apritevi al Signore, concedetevi completamente, abbandonatevi, e allora saprete anche riporre la fiducia in quegli uomini che la meritano.
La mente vi si illuminerà, comprenderete che chi è impegnato nel camminare sulla via della santità è impegnato anche per i propri fratelli.
Non è possibile percorrere la via della santità e non essere di fianco ai fratelli col conforto, con l’aiuto, con l’impegno, con la dedizione, con l’amore, con il sorriso.
Figli cari, sarò qui con voi proprio il giorno in cui la Chiesa Santa di Dio ricorda il trionfo, la gloria, la Risurrezione di Cristo Gesù.
Oh! Sarò in ora tarda, figli, per farvi risentire, e a tanti sentire per la prima volta, la gioia di pregare nel buio illuminati dai ceri e cantare le glorie di Dio, e cantare: Alleluja! Alleluja! Chi non sarà qui, sarà ugualmente unito in preghiera: domenica sera, domenica di Pasqua. Io, figlioli, verrò a portarvi il mio messaggio, breve, il mio abbraccio, il mio augurio di Madre, potente perché Dio lo vuole, attorno alle 21. Poi ritornerete alle vostre case come oggi, con la serenità nel cuore, la tranquillità, il desiderio di impegnarvi nella testimonianza di Cristo, testimonianza vera, sincera, nelle vostre famiglie, sui posti di lavoro, per le vie, nei bar, nei locali di divertimento, ovunque portare la testimonianza della vostra figliolanza divina, la testimonianza dell’impegno alla santità. In ogni luogo, figli, in ogni lavoro si può arrivare alla santità.
Il Signore Dio non vi chiama tutti ai monasteri o alla vita contemplativa, ma vi chiama ad essere testimoni sul vostro luogo di lavoro, nelle vostre case, nelle vostre famiglie, nella società, nelle parrocchie, nella Sua Chiesa. Testimoni di Cristo!
Oh certo, a qualcuno il Signore chiede qualcosa in più, particolarmente ai suoi ministri, suoi cari figli e fratelli, ed è addolorato quando li vede trascinati dal desiderio di vivere il mondo, di assaporare ogni vizio del mondo, di bere fino in fondo il calice delle gioie, ma è tanto gioioso quando vede l’impegno nelle difficoltà, nella solitudine, nell’abbandono, nel dolore, nel rigetto dei fratelli, nella calunnia, nella persecuzione, vede l’impegno di testimoniare Colui che per redimere tutti non ha scelto il “week-end” ma ha scelto la croce.
Vi ringrazio, figli, perché so che vi impegnerete e sarò al vostro fianco per sollevarvi, per consolarvi, per dirvi: “Coraggio, figlio mio! Coraggio! La strada da percorrere è lunga e difficile, ma sono al tuo fianco. Sono al tuo fianco il tuo Angelo custode, i tuoi Santi protettori, i tuoi parenti, amici che ti hanno preceduto nella gioia di Dio e che ansiosi attendono il tuo arrivo”.
Cari figli, avrete segni che il Signore vuole donarvi qui alle Pioppelle. Li avrete e ne porterete la gioia, la testimonianza, ma mi raccomando: abbandonatevi a Cristo! Aprite quelle braccia, appoggiatele sulle Sue: sono le stesse braccia che saranno protese verso il Cielo nel segno di vittoria sulla morte, sul peccato. Vi benedico tutti, figli, benedico tutte le vostre intenzioni di preghiera, benedico tutte le persone che avete portato qui, col cuore gonfio, nella vostra preghiera, le immagini fotografiche. Benedico tutti coloro che in questo momento state pensando con animo amoroso.
Benedico le persone particolarmente colpite da mali malefici. La potenza di Dio, liberatrice, giunga attraverso le vostre preghiere costanti di liberazione per i fratelli. Tutti, tutti, figli, siete chiamati a imporre le mani per i vostri fratelli, vicini e lontani; fatelo con discrezione, fatelo con umiltà, fatelo abbandonando al Signore questi vostri fratelli, fatelo in preghiera, perché il Signore scenda col Suo Spirito copioso di doni, di grazie, a illuminare, a fortificare, a liberare, a guarire, a bruciare d’amore.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, particolarmente l’acqua, l’incenso, l’olio, il sale; benedico i fiori e benedico ( ma mi raccomando figli, andate calmi) benedico particolarmente quell’acqua che scorre dietro i piedi del vostro fratello, quell’acqua cui attinse precedentemente segnandosi col segno della croce. Uno, due vostri fratelli la raccoglieranno. Intingete l’abito, un fazzoletto, intingete le mani per segnarvi; non abbiate il pensiero di un portafortuna, ma abbiate il pensiero di una predilezione del Signore.
L’acqua sia asportata in piccola quantità: deve servire soltanto per bagnare le dita e per segnare col segno della croce la fronte, il petto, i piedi dei vostri malati. E il Signore abbia per loro la predilezione particolare. Vi abbraccio tutti, figli!
Con voi voglio dire a Gesù, col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti
amo! Gesù, Ti amo Gesù!
Vi abbraccio, vi impongo a tutti le mani.
Rimanete sotto il mio manto!
Non abbiate a temere!
Passeranno i temporali, passeranno i cataclismi, passeranno le vicende umane cariche di dolore, ma voi, protetti dal mio manto, vivrete nella gioia e nella testimonianza di Cristo risorto. Amen!
Ciao, figli miei!

LA CHIESA, PURTROPPO FIGLI MIEI, ANDRÀ VERSO LA GRANDE APOSTASIA Carpi (Mo), Giovedì 25 Marzo 1993 Annunciazione del Signore

Figlioli miei cari, ecco, una sera ebbi a dire che avrei desiderato, che desidero che abbiano a diventare più numerose le oasi di preghiera, perché il deserto abbia a ritirarsi e queste abbiano a guadagnarlo col loro verde,la loro frescura: oasi di preghiera, oasi d’amore.
Oggi tanti vostri fratelli sono stati in preghiera durante il giorno e particolarmente questa sera. Grazie a tutti!
Voglio ricordarvi, figli miei, che queste iniziative è bene si abbiano a ripetere sovente, se volete anche mensilmente, perché i tempi urgono,i tempi urgono…
Dopo le prove, indubbiamente pesanti, ma che voi saprete affrontare con la gioia e la speranza nel Signore Dio, ecco che scenderà sul mondo l’ombra sempre più cupa: l’ombra del dolore, l’ombra del dubbio.
La Chiesa, purtroppo figli miei, andrà verso la grande apostasia. I sacerdoti buoni, diletti figli miei, chiamati da Dio, rimarranno pochi a sostenere la vera fede, a sostenere il Vangelo, a sostenere il Vicario di Cristo.
Certo, l’apostasia pervaderà la Chiesa Santa di Dio, ed è, figli miei, credetemi, la logica conseguenza di ciò che da tempo si sta preparando: è la logica conseguenza del lassismo, della mancanza di apprezzamento della virtù; è la logica conseguenza di voler rendere il Vangelo diverso da quella che è, di predicarlo e di non viverlo, di non dare esempio; è la logica conseguenza dell’abbandonarsi al mondo, alle sue offerte, alle sue facilità, ai suoi vizi, particolarmente ai suoi egoismi, alle sue lussurie. E verranno quei tre giorni di buio, completi, e sarà pianto e sarà terrore per chi non ha voluto accettare gli inviti della Madre di Dio. Voi avete già nelle vostre case i ceri benedetti: teneteli, custoditeli con amore. Basterà una piccola fiamma, figli miei, per darvi il segno della speranza, della certezza; ma chi avrà anche le case piene di ceri o la chiesa attigua piena di ceri e non avrà accettato che quei ceri devono rappresentare la luce della speranza, la luce della fede, la luce dell’amore, anche quei ceri non si accenderanno.
Non si accenderanno le luminarie artificiali, non si accenderanno i fiammiferi, nulla si accenderà per chi non si è preparato nella fede e nell’amore.Voi pregate, pregate perché questo anno sarà sempre più carico di guerre; pure se taluna andrà a terminare, altre se ne accenderanno e più violente e trascineranno il mondo verso la grande guerra universale… se non pregate. Ouesta è la condizione alla quale Dio è disposto, figli miei, è disposto ad acquetare la Sua giusta giustizia.
Sollevatevi figli, perché Gesù Dio, perché il Padre, lo Spirito d’Amore su di voi ripongono la possibilità di salvare la patria vostra, tanti altri paesi, il mondo, dalla guerra e dal terrore.
Pregate! Pregate! Invitate alla preghiera, non risparmiatevi!
credetemi, anche lo strappare qualche minuto al lavoro, agli impegni, sarà importantissimo.
Oh! quante volte voi vi chiedete: “Ma a che serve poi pregare?” Pregare serve a placare la giusta giustizia di Dio, serve a invocare che la Sua misericordia superi la giusta giustizia.
Ciao figli miei, c’è tanto dolore nel mondo!
Quanti vostri fratelli, che Io conosco ad uno ad uno, soffrono per le guerre, miserie, per l’indigenza, e quanti soffrono, figli miei, per le guerre spirituali! Soffrono per l’invadenza sempre più forte del demonio, soffrono per quei fratelli che usano delle forze di satana per portare terrore, per portare disperazione.
Pregate e fate preghiere di liberazione. Lo state facendo, continuate.
Non dimenticate mai quando vi incontrate a pregare assieme, di fare
preghiere di liberazione; non dimenticatelo mai quando pregate da soli. Non c’è bisogno che usiate formule, ditelo col cuore a Gesù:
“Gesù, liberami dalle tentazioni, dai malefici, libera i miei fratelli da ogni tentazione e da ogni maleficio.
Abbi pietà Signore per chi opera i malefizi. Libera tutti i miei fratelli dai mali malefici”.
Ditelo con parole vostre, non sono le formule che convinceranno Dio, ma sarà il vostro cuore. Ricordatelo: le vostre preghiere fatte col cuore. Ecco figli, ora è tempo veramente di combattere e di combattere con Me, con gli Arcangeli, gli Angeli, coi Santi vostri protettori, parenti, amici che vi hanno preceduto nella gioia di Dio, combattere ormai la grande battaglia dell’amore. Continuate nel vostro impegno verso i fratelli bisognosi. Non temete mai, perché laddove il Signore desidera che voi arriviate, arriverete perché vi darà i mezzi, la possibilità di arrivare. Provvidenza e amore: distribuite la provvidenza, distribuite l’amore. Non risparmiate i sorrisi, non risparmiate le parole di speranza! Non andate girando e parlando ai vostri fratelli di cose tremende, di cose violente, ma dite pure con sincerità, con testimonianza vera, dite pure: “La Mamma ci ha avvertiti. Dobbiamo pregare di più se vogliamo che il Signore risparmi alla nostra patria, a tanti paesi, al mondo intero, lutti e disperazione”.
Benedico con voi tutti i miei figli, vostri cari fratelli, che sono stati uniti in preghiera in questa giornata; benedico le vostre intenzioni di preghiera. Il Signore Dio, la Santissima Trinità, abbiano a scendere benedicenti sui voi, la Trinità Santissima: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito d’Amore benedicente vi porti i Suoi doni.
Sia la benedizione per voi, per quelli che amate; sia benedizione su tut ciò che desiderate, anche, figli miei, su quelle cose umane che son il desiderio del lavoro, il desiderio di una vita sociale e politica sana, il desiderio di un vero e sano progresso, progresso innanzitutto spiri tuale e anche materiale, ma nella generosità e nell’amore perché trionfi la giustizia nel mondo.
Figlioli, guardate bene che se saprete pregare e saprete convincer» anche i vostri fratelli a pregare di più, il Signore, nella Sua misericordia infinita, potrebbe anche accettare e annullare tante, tante calamità!
Vi abbraccio figli, vi bacio ad uno ad uno, bacio tutti coloro che desiderate Io abbia a baciare e particolarmente i vostri cari familiari, quelli che faticano ad accettare Me, accettare la bontà del Signore Dio. Anche per loro arda il vostro cero, anche per loro vi sarà la gioia che dopo il buio vi sarà la grande luce del trionfo, della civiltà della società, del regni dell’amore e della giustizia nel mondo. Ciao figli miei.

QUANDO STATE IN COMPAGNIA E TRA DI VOI C’È CARITA’, GESÙ È CON VOI Tirli (Fi), Domenica 21 Marzo 1993 IV di Quaresima

Figlioli miei cari, con voi sono rimasta durante il convivio, grazie perché avete saputo stare in compagnia; sapete, anche a Gesù piaceva stare i compagnia.
Oh, certo, aveva i momenti in cui si raccoglieva silenziosamente in disparte, in preghiera, ma sovente rimaneva con gli apostoli, coi discepoli, con noi donne in compagnia.
Era gioviale Gesù, talvolta si rattristava perché vedeva davanti a se quusto cammino doloroso, perché vedeva davanti a sè che quel cammino era giustificato per redimere e poter perdonare i peccati degli uomini, i peccati di ieri, i peccati di oggi, i peccati di domani. Quando state in compagnia, figlioli e tra di voi c’è carità, Gesù è col voi, è in convivio, certo, figli.
In quei convivi Gesù ha compiuto i suoi grandi miracoli e soprattutto il più grande miracolo d’amore: “Questo è il mio Corpo… questo è il mio Sangue”! Ecco, figli, dono, dono completo… quando vi alzerete dalle vostre mense pensate: vi fu un giorno (ed è storia dei secoli) un Uomo, che era Dio, chi ha voluto lasciare se stesso, la sua presenza viva, vera, reale a tutti colori che ha amato e che amerà nei secoli.
Figli miei, cercate sempre nell’Eucarestia il vero, grande rifornimento, sennò, sapete, come dite voi: “il motore si ferma” e allora vince, vince il nemico.
Approdate sovente, ve lo ripeto, figli miei, sovente al sacramento della penitenza, inginocchiatevi, davanti a voi non c’è quel tal sacerdote, vi è Gesù, Gesù che vi attende, Gesù che vi perdona, Gesù che vi abbraccia, che vi dice: – Coraggio figlio mio, figlia mia, coraggio! cammina, devi realizzare il mio progetto, il “Progetto Gesù”… -. Approdate sovente, ma ben preparati, con l’anima sgombra, dop aver buttato la zavorra, dopo avere rinunciato al mondo, approdate ricevere nel vostro cuore l’Eucarestia: Cristo Gesù, vivo, vero, reale. Da questo troverete la forza di essere preghiera, preghiera sempre ovunque. Abituatevi al sacrificio, abituatevi, figli miei, alla donazione ricordate: “Da questo vi riconosceranno… da come saprete amarvi”. Amatevi fra di voi, ma sappiate amare soprattutto i fratelli, quelli che vi perseguitano, che vi insultano, che vi dileggiano, quelli che vi vorrebbero distruggere e dicono di voi cattiverie e calunnie.
Figli miei, amate tutti, cercate di vedere nei vostri fratelli, in quelli buoni e in quelli che ritenete cattivi, di vedere un fratello che è figlio di Dio, come voi. Ecco figli, al vostro fratello ho suggerito qualche consiglio, in questa chiesa in cui Gesù opera tanti miracoli del suo amore infinito, miracoli di liberazione, miracoli di guarigione, miracoli di conversione, grazie a chi si rende disponibile e si pone al servizio di Dio con umiltà e sincerità, grazie a chi approda a questo altare, deponendo ai piedi del tabernacolo le sue pene, le sue angosce, i suoi timori, le sue debolezze. Ricordate, figli, Gesù perdona e dimentica; Gesù perdona nella misura con la quale voi sapete perdonare i fratelli. Gesù vi ama in maniera infinita, ma non vi impone il suo amore, accettatelo, accoglietelo, buttate il vostro cuore nel suo Cuore Divino e sarà trasformato.
Grazie, figli, per quanto vi impegnerete nel cammino verso Gesù; è un cammino che deve continuare sempre, fino a quando, col lume in mano lo incontrerete e vi dirà: – Vieni, vieni caro, vieni, hai sofferto per amore mio, per amor mio hai donato, ti sei reso disponibile, ti sei reso mio strumento nella società per i tuoi fratelli -.
Vi benedico cari figli, vi benedico e vi abbraccio ancora, portate nelle vostre case la benedizione della Mamma della Pace, che è la benedizione ii Dio Padre, che è la benedizione di Dio Figlio, Gesù fratello vostro, è la benedizione dello Spirito d’Amore.
Vi accompagno, vi seguo sempre; con Me, a proteggervi il vostro Angelo Custode, invocatelo sovente, figlioli, l’Angelo vostro Custode, il custode della vostra famiglia, l’Angelo della vostra casa, della vostra via, del vostro paese, della vostra parrocchia.
A miliardi gli Angeli sono a protezione, il demonio perciò non prevarrà, ma prevarrà l’amore. A me dal Signore è dato il compito di vincere con le vostre preghiere, col vostro aiuto.
Il nostro esercito sta combattendo e vincerà, figli, vincerà con la preghiera, vincerà con l’umiltà, vincerà con l’amore.
La grande Lega della Solidarietà e dell’Amore si espande finché abbraccerà il mondo e allora Cristo tornerà e, dopo la purificazione, arriverà e vi riconoscerà e vi giustificherà davanti al Padre. Ringraziate Iddio per tanta predilezione.
Vi abbraccio tutti, particolarmente quel ministro che, nell’umiltà, nella dedizione, nella disponibilità, potrà operare per la liberazione, per la salute spirituale e fisica di tanti fratelli.
Pace, figlioli miei, a voi, ai vostri cari, alle vostre famiglie, alle vostre parrocchie, alle vostre diocesi.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat. Alleluia! Ciao, figli miei.

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