FIGLI, CIÒ CHE DIO OPERA È PER IL BENE DELLA VOSTRA ANIMA Tirli (Fi), Domenica 21 Marzo 1993- IV di Quaresima

Figli miei cari, sono stata, sono e sarò sempre con voi, con voi in preghiera, per invocare da Dio Padre, da Dio Figlio e Dio Spirito d’Amore i doni, le grazie che tanto, figli miei, vi necessitano: il dono, della fede, della conversione, il dono della generosità, il dono della preghiera, il dono dell’amore verso i fratelli.
Cari figli, per voi ho pregato e Gesù è passato fra di voi e Gesù è entrato in voi, e Gesù ha operato i suoi grandi miracoli d’amore.
Figli, ciò che Dio opera è per il bene della nostra anima.
Oh, quante volte, delusi, vi rivolgete a Gesù e anche a Me, (vi sento figli) e mi dite: – Mamma, ho pregato tanto, perché, perché non mi concedi? perché Gesù non mi concede?
Oh, figli, vi sono delle pene, vi sono dei dolori che solo domani, solo quando raggiungerete la luce di Dio saprete quanta era l’importanza dell’accettazione. Come è difficile, come vi è difficile comprendere i dolore dei fratelli, ma Cristo Gesù, l’Amore, vince, l’amore di Cristo Gesù vince sempre.
Vi chiedo, figli, impegno, vi chiedo umiltà, vi chiedo carità. Figli cari, figli cari, ascoltatemi! La vostra vita sia e diventi preghiera, sia e diventi amore per i fratelli. Ci sono tanti vostri fratelli che attendono il vostro aiuto, le vostre preghiere, i vostri sacrifici, la sopravvivenza. Grazie, figli, perché so che vi impegnerete e risponderete. Vi abbraccio, figli, tutti ad uno ad uno, abbraccio tutti coloro che desiderate Io abbia ad abbracciare, vi tengo sotto il mio manto, vi proteggo figli… mi raccomando: amate Gesù, amatelo come l’ho amato Io, amatelo come Lui desidera, col cuore, nella semplicità, quel Gesù a cui assiieme, assieme, figlioli, diciamo: – Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti Gesù!
Figli, ho benedetto particolarmente i ministri di Dio che vi hanno impartito la benedizione della SS. Trinità.
Non manchi il mio abbraccio e la mia benedizione per tutti, per tutti coloro che avete portato nelle vostre preghiere, nel vostro ricordo davanti alla SS. Eucarestia, Cristo Gesù vivo, vero, reale.
E’ la benedizione, figli miei, di Dio Padre, è la benedizione di Dio Figlio Gesù, fratello vostro, è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: le immagini fotografiche, gli indumenti… sono stati benedetti dal sacerdote, certo, e ricordate: le benedizioni dei ministri di Dio hanno la potenza di Dio; rivolgetevi spesso a loro, chiedete la benedizione, ringraziate il Signore quando la ricevete con tanta disponibilità e, quando vi fosse negata, ringraziate ugualmente il Signore, perché è Lui che benedice… lo strumento sia perdonato.
Vi abbraccio, vi bacio tutti; uscendo figli, portate nel cuore l’impegno di testimoniare e vivere l’amore, sempre. Ciao, figli miei.

DIO DONA A TUTTI IL SUO AMORE INFINITO, MA A NESSUNO LO IMPONE. Carpi (Mo), Domenica 14 Marzo 1993.-III di Quaresima

Figlioli miei, grazie delle vostre preghiere, del vostro saper stare in compagnia, uniti, grazie della vostra capacità di fermezza amorevole e di amore fermo.
Grazie perché avete compreso che i disegni di Dio non vanno soltanto aiutati, compresi, realizzati, ma vanno anche difesi.
Figli, non dovete temere i tempi che verranno, perché i tempi che verranno sono scritti in quel vostro libro… lo ricordate quel pacco? E’ da un po’ di tempo che non ve ne parlo. Ma quel pacco lo avete aperto, state scrivendo in quel libro e in quel libro, da una parte ci sono scritti anche gli avvenimenti, dall’altra voi dovrete scrivere come li avete saputo| affrontare, con la grazia di Dio, con l’aiuto suo, con l’assistenza mia, degli Arcangeli, degli Angeli e dei vostri Santi Protettori. Grazie perché avete ricordato Giuseppe, Giuseppe il grande padre Giuseppe il più grande Santo… ah, meraviglioso, meraviglioso uomo, che intriso di amore a Dio, intriso di amore al Figlio Gesù che era bimbo e che era Dio e lui seppe trattarlo da bimbo e da Dio… trattate così anche voi, nel vostro cuore, quel Gesù che Io ho deposto, piccolo piccolo e che ora sta già camminando, dopo aver istruito, illuminato, guarito, già camminando verso il cammino della redenzione degli uomini, verso il cammino del dolore che precede il trionfo della gloria, il trionfo dell’amore. Anche voi, anche voi istruiti da Giuseppe e da sua moglie Maria, anche voi camminate, incamminati verso la sofferenza. Sappiatela accettare, sappiatela offrire, perché è per voi che sta matu rando il trionfo, la gioia, la luce.
Vi benedico, vi impongo le mani a tutti, ad uno ad uno, le impongo ai vostri cari, ai vostri familiari, a coloro che fanno fatica ad accettarvi, a chi si arrabbia con Me, col Signore Dio e dice: “Mi ha dimenticato… c’è per tutti meno che per me…”.
Io invece seguo tutti, il Signore segue tutti ad uno ad uno, occorre anche mettersi in ascolto del Signore, occorre allontanarsi dalle brutte abitudini del mondo per riuscirlo a comprendere.
Vedete, figli, è come chi è abituato alla discoteca, ai rumori forti… difficilmente sa apprezzare le dolci melodie, le musiche della musica da camera, vero? Un suono troppo delicato, è un suono che stimola le fibre del cuore, ma non riesce ad assordare, non riesce a togliere la possibilità di pensare, di meditare.
Bene, figli miei, vi benedico, vi abbraccio, benedico tutto e tutti e vi stringo forte, vi mantengo sotto il mio manto.
Pregate per coloro che, per tanti motivi, vogliono allontanarsi da Gesù e da Me; Io tento in tutti i modi, sapete, di allargare il mio manto, di tenerlo sotto, ma nessuna violenza il Signore desidera, perché Dio dona il suo amore infinito, ma a nessuno lo impone. Accettare l’amore di Dio è la certezza della vita nuova, nella nuova Grusalemme.
Vi bacio e con voi, figli, col cuore, Io dico a Gesù: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo, Gesù, Ti amo Gesù! Ciao, figli miei!

PREGATE PERCHE’ LA VOSTRA PATRIA RIPERCORRA IL CAMMINO DELLA SPERANZA, DELL’ONESTA’, DEL LAVORO, DELL’IMPEGNO NELLA FEDE Messaggio n. 7/93 14 marzo 1993 – ore 17,40 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, con voi ho camminato, figli miei, per ripercorrere la via dolorosa di Gesù, quella via dolorosa che è via di salvezza per tutti gli uomini. Con voi sono stata e sarò in preghiera. Cari figli, anche ora, anche oggi come sempre, Gesù soffre, Gesù piange; soffre nei fratelli vostri che soffrono, piange nei fratelli che piangono. Figli cari, chiedete con la fede e con l’amore dei vostri cuori, chiedete a Gesù. Io vi aiuterò.
Chiedete veramente che Dio abbia pietà dell’umanità, abbia pietà dei tanti paesi, del vostro paese, perché la Sua via dolorosa non abbia sempre più a toccare le vostre strade, le vostre case.
Figli, quante volte, quante volte Io, mandata dal Signore Dio per la Sua bontà infinita, per la Sua misericordia, per il Suo desiderio infinito di redimere tutti, ma soprattutto di portare tutti alla salvezza, Io sono venuta e vengo per chiedervi umiltà, per chiedervi amore, carità, per chiedervi preghiera! Quante volte!
Figli non accontentatevi di venire costì a pregare, non accontentatevi di andare nelle vostre chiese, non accontentatevi di chiudervi nelle vostre camere per pregare, ma siate preghiera, siate olocausto, siate offerta, siate testimonianza ovunque e sempre, figli miei, ovunque e sempre!
Gesù piange, Gesù soffre, Gesù sanguina per coloro che lo offendono, che lo deridono, per coloro che non lo vogliono riconoscere; per coloro che hanno ricevuto l’immensa grazia di essere stati rigenerati col Battesimo, ma lo rinnegano; per coloro, anche, che in tenera età, e magari impreparati e magari colpiti soltanto da una festività particolare, dai regali che sarebbero giunti, hanno ricevuto invece il grande Sacramento della Confermazione e ora lo rinnegano; e coloro che hanno ricevuto il Sacramento del Matrimonio e lo rinnegano, e il Sacramento della Consacrazione e lo rinnegano.
Piange e soffre Gesù per la freddezza, piange e soffre per la troppa, troppa cattiveria, piange per l’egoismo, piange per la ricerca sfrenata del benessere, del godimento, delle lussurie, degli appagamenti, piange perché altri suoi fratelli e figli soffrono, muoiono per l’indifferenza.
Oh! Quante voci si sono levate, voci autorevoli, particolarmente quella del Vicario di Cristo, per chiedere che gli uomini non continuino a vivere nell’indifferenza e non si accontentino soltanto di inviare piccoli aiuti ( le briciole che cadono dal tavolo, magari quelle che già stanno per imputridire … ) Quante voci si sono levate! … Ma cosa sta facendo l’umanità? L’egoismo!…
Eh figli, e pensare che il Signore Dio moltiplica tutto ciò che viene fatto per i fratelli, lo ha fatto dei vostri aiuti e lo farà ancora; lo ha fatto, lo fa e lo farà ancora per tanti aiuti che sono stati inviati in terre di missione, nei luoghi dove si muore per la guerra e dove si muore per la fame e l’indigenza; lo ha fatto e lo farà perché è un Cristo sofferente che condivide coi fratelli le loro sofferenze.
Svegliatevi ,figli miei, svegliatevi! Guardatevi attorno! Sta aumentando la sofferenza anche vicino a voi, e sta aumentando la rabbia e sta aumentando il desiderio di rivolta e sta aumentando tremendamente, figli, il pericolo…
Pregate molto, siate preghiera, figli! Non siete preparati! Non siete preparati, figli, a negarvi qualcosa. Non siete preparati alla fame, non siete preparati al dolore, non siete preparati ai massacri, non siete preparati all’indigenza più completa. Perciò pregate, pregate! Io prego con voi, Io pregherò sempre con voi.
Siate preghiera, siate testimonianza, aiutate i vostri fratelli che vivono nella freddezza….
E’ ora di abbandonare i lussi, di abbandonare i piaceri goderecci, è ora di ritornare alla dimensione di uomini veri, uomini che riconoscono il diritto degli altri uomini, che fanno di tutto perché trionfi la giustizia, perché trionfi l’amore.
Pregate perché la vostra patria, figli miei, abbia a ripercorrere il cammino della speranza, il cammino dell’onestà, il cammino del lavoro, il cammino dell’impegno nella fede, nella speranza e nell’amore. Se non vi è fede profonda, se non vi è speranza e abbandono in Dio, se non vi è amore, la società, le società andranno sempre più verso il baratro. E satana sghignazza … eppure sono gli ultimi tempi suoi. Ecco perché voi dovete frenare con la preghiera! Sono i suoi ultimi tempi, poi gioia delle gioie; vivrete, figli miei, il tempo della Misericordia, il tempo dell’Amore, il tempo del trionfo dell’amore di Cristo Gesù e dello Spirito d’Amore. Il Padre sta preparando il tempo della Gioia… Vi chiedo questi impegni, figli, Vi assisterò! Non vi chiedo di essere eroi, vi chiedo di essere piccoli, piccoli servi, umili servi.
Vi aiuteranno, figli miei, lo Sposo mio e vostro Patrono: Giuseppe; i vostri Patroni: Giuda Taddeo, Giovanni, Giovanni Battista; e poi i Patroni particolarmente dei giovani: Domenico Savio, Luigi de’ Gonzaga, Maria Goretti e la schiera dei Santi vostri, proprio vostri: parenti, amici, cari che gioiscono della gloria e della vita in Dio e la schiera degli Angeli, degli Arcangeli …
Cari figli, vi benedico e continuo con voi questa vostra preghiera che deve continuare, continuare nella vostra vita. Benedico le immagini fotografiche, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Gli oggetti religiosi, i libri, particolarmente le corone del rosario, i crocifissi; benedico l’acqua, benedico l’incenso, il sale, benedico l’olio, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire qui e nelle vostre case.
Poi, ad uno ad uno, prima di andarvene, se volete, (qualcuno vi aiuterà, qualcuno non riuscirà) vi segnerete con l’acqua che Gianni toccherà tra qualche istante: cari figli, è benedetta ed è fonte di salvezza, di gioia, di speranza e di amore.* Vi benedico nel nome di Dio che è Padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen!
E a Gesù, Gesù dolorante, vogliamo dire assieme: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Ti amo Gesù! Cari figli miei, coraggio! Sono con voi per testimoniare l’amore, sono con voi per farvi vivere l’amore, sono con voi ora e sempre perché Dio lo vuole. Ciao, figli miei!

(*) Al termine del messaggio, Gianni, ancora in estasi, si è allungato verso il fosso retrostante intingendo la mano nell’acqua ed eseguendo per 3 volte il segno della croce. Alla fine dell’apparizione i presenti, con l’aiuto di fratelli che avevano attinto acqua dal fossato, hanno avuto la possibilità di segnarsi.

A VOI PARTICOLARMENTE, FIGLI MIEI, Io CHIEDO DI PREPARARVI PER LA NUOVA GERUSALEMME Messaggio 1° lunedì (anticipato al 28.2.93) n. 6/93 28 febbraio 1993 – Palazzetto dello Sport – CARPI Assemblea annuale “Figli Mamma della Pace

Figlioli miei cari, sono e resterò con voi, coi vostri fratelli, con tutti i miei figli.
Oh, cari figli, abbia finalmente a trionfare nel mondo la politica dell’amore, abbia a cessare in tutto il mondo l’egoismo, la cattiveria, la bruttura, il peccato!
A voi, particolarmente, figlioli miei, Io chiedo di prepararvi per la nuova Gerusalemme, a voi Io chiedo di non avere nessun timore di testimoniare che ciò che Io vi dico, talvolta anche nel silenzio delle vostre camerette, o che vi dico attraverso tanti miei strumenti in tutto il mondo, abbiate il coraggio, figli, di gridarlo, di testimoniarlo, ma soprattutto di viverlo. Non vi siete mai chiesti, figli miei, perché tanti vostri fratelli soffrono la fame, muoiono di fame, di indigenza? Perché qualcuno muore di malattie indotte dall’abbondanza, dall’egoismo…?
Non vi siete mai chiesti, figli miei, perché certi popoli ieri e oggi, oggi e anche domani, vivono e muoiono nel terrore, nelle persecuzioni, nell’assurda carneficina delle guerre?
Perché altri vivono nella tranquillità, nel benessere, nell’indifferenza, nell’incapacità più completa, più assoluta di generosità?
Figli, voi conoscete soltanto attraverso i mass-media, attraverso gli strumenti di diffusione, conoscete soltanto degli avvenimenti, ma non conoscete lo strazio dei cuori come lo conosce la Mamma! Voi guardate le vostre televisioni, magari mentre state pranzando: vi schifa quasi il continuare a guardarle, vi mette in difficoltà guardare quel sangue che cola, ora che avete le televisioni a colori, e vi rivoltate verso quel vostro desco che non manca di nulla. Ma una Mamma piange! Una Mamma piange! Voi avete notizie di mie figlie, povere figlie, che per egoismo, per non affrontare la responsabilità, che per superare in poco tempo le difficoltà, hanno la tremenda sventura di uccidere nel proprio grembo un bimbo che ha il diritto di nascere, e ne porteranno anche i traumi, e ne porteranno anche le conseguenze pesanti psicologiche, e porteranno dentro di sé ( quasi tutte, credetemi, anche se non oseranno confidarlo) il tremendo timore e dolore di avere negato la vita a chi aveva diritto alla vita.
Ma voi guardate, leggete le notizie e ormai siete diventati incapaci di emozione, e quand’anche l’emozione vi colpisce non avete poi la forza di testimoniare con ardore, con amore, che quello è un peccato contro Dio.
Ma una Mamma conosce tutti questi dolori e raccoglie quegli esserini che hanno già un’anima, un’anima che doveva tendere a Dio … e Io li raccolgo e li consegno nelle mani del Figlio mio. Una Mamma come me, piange! E voi avete notizia di qualcuno di quegli avvenimenti che colpiscono in tanti Paesi del mondo: fratelli vostri dilaniati dalle bombe, dai proiettili, fratelli vostri che soffrono gli indicibili dolori dell’abbandono, della solitudine; eppure riuscite a vivere tranquilli mentre una Mamma piange! Perché tanta freddezza? Perché tanta vigliaccheria, figli miei? Perché? Perché? Perché l’uomo non guarda a quella Croce, perché non guarda a quell’uomo Dio che ha donato tutto, tutto se stesso fino all’ultima goccia di sangue, a quell’uomo Dio che ha potuto dire:
“Consummatum est! Sia tutto compiuto secondo la Volontà del Padre”.
Perché, figli, gli uomini non sanno abbandonare gli egoismi, le brutture, non sanno abbandonarsi all’amore di Dio.
E allora ecco che l’umanità ha iniziato il suo periodo della purificazione.
Gli avvenimenti si faranno più pesanti e crudeli ovunque, ogni popolo sarà toccato dalle catastrofi, ma particolarmente certi popoli saranno colpiti. Le guerre si moltiplicheranno, l’odio prevarrà. Figli miei, è su di voi che Io conto, perché nella semplicità, nell’umiltà, ma nella fermezza, sappiate prepararvi,  vogliate costruire quella società che sarà la società dell’amore, della nuova, grande, meravigliosa Gerusalemme. E’ perciò, figli, che voi che siete entrati come tanti vostri fratelli nell’esercito dell’amore, nel mio esercito, voi che sapete guardare con occhi diversi il mondo che vi attornia, anqhe se ne siete tante volte colpiti, anche tante volte voi pure ne siete lusingati, oh figli, siate sempre il motivo di Dio per compiere  il suo nuovo, grande miracolo d’amore.
Ecco, figli, vi abbraccio tutti, abbraccio tutti quei tanti miei figli, vostri fratelli uniti in preghiera, abbraccio tutti i figli dei gruppi di preghiera che desidero abbiano ad aumentare, aumentare in progressione geometrica, figli , eh!
E benedico voi, benedico tutti, benedico particolarmente i sacerdoti, i ministri di Dio, che abbiano il coraggio, la forza di testimoniare Cristo fino in fondo, che non si abbandonino a volere bere il calice dei vizi, del benessere, che abbiano il coraggio di vivere e aiutare i fratelli a vivere Cristo in se stessi e negli altri; che abbiano l’umiltà, la disponibilità dei servi, ma che abbiano la capacità di portare consiglio, aiuto, conforto, sorriso a tutti.
A loro è demandato il grande, meraviglioso ministero della Celebrazione Eucaristica; neppure gli Angeli e neppure Io ho mai potuto celebrare e consacrare il Pane e il Vino.
Benedico le anime consacrate, benedico tutti i religiosi, i missionari, benedico i volontari, benedico i medici, benedico chi si adopera per lenire le pene e le sofferenze ai fratelli, chi sa portare sempre parole di consolazione e di sorriso.
Benedico voi per un motivo particolare, oggi: perché avete saputo lenire il dolore, avete saputo riempire i vuoti, avete saputo dare a chi non aveva, avete saputo portare il vostro sorriso, il vostro aiuto a tanti fratelli nella necessità più estrema, avete saputo aiutare gli apostoli in terra di missione, i religiosi, le religiose. Grazie!
Vi benedico e vi chiedo di continuare: è la strada giusta verso Gesù.
Certo, Gesù nulla possedeva ma tutto donava.
Oh figli, Io benedico le immagini fotografiche che avete
portato qui con voi, quelle che non avete portato ma pensate: Oh, le avessi prese con me!” Non importa, figli, Io le benedico là dove sono e benedico i figli e le figlie in esse raffigurati, benedico le vostre intenzioni di preghiera, benedico la vostra patria.
Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: gli strumenti religiosi, libri, immagini, scapolari, benedico chi si fa apostolo in mezzo ai fratelli per la diffusione della stampa aderente ai principi evangelici, chi aiuta i mezzi di informazione, i mass – media che operano per il trionfo di Cristo Gesù. Benedico con voi, figli miei, tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire.
Un particolare ricordo a colui che avete ricordato e che dovete portare sempre nel vostro cuore: il grande mio innamorato, soprattutto un grande Vicario di Cristo Gesù: il Papa.
Vi abbraccio tutti ad uno ad uno, figli.
Rimango con voi in preghiera.
Vi accompagnerò alle vostre abitazioni.
Quando entrerete nelle vostre case, aprendo la porta
dite:” Entra Gesù! Rimani Gesù”!
State certi, figli miei, con Gesù c’è anche Sua Madre,
la vostra Mamma.
Vi bacio, vi stringo forte forte, vi tengo sotto il mio manto per proteggervi, per aiutarvi, per consolarvi, per farvi bruciare d’amore. Ciao, figli miei.

OH FIGLI, COME VORREI CHE OVUNQUE, NEL MONDO, SI AVESSERO A CREARE GRUPPI, CENACOLI DI PREGHIERA… Sarnico (Bg), Sabato 20 Febbraio 1993 S. Eleuterio Vescovo

Figlioli miei cari, ecco, i gruppi di preghiera, i cenacoli sono come oasi, oasi di ristoro, oasi di pace, di serenità, oasi di rifornimento, oasi e tutto  intorno è il deserto, il deserto dei vizi, il deserto della freddezza, il deserto dell’odio, il deserto della dimenticanza, il deserto della vigliaccheria. Oh! Come vorrei, figli miei, che queste oasi aumentassero talmente di numero da riuscire a coprire questo immenso deserto, questo deserto coperto ormai dalle nubi più minacciose, questo deserto che rigetta persino l’umidità e le piccole nubi portatrici di ristoro.
O!, figli, come vorrei che ovunque, nel mondo, si avessero a creare gruppi, cenacoli di preghiera capaci di dare ristoro ai viandanti, ai viaggiatori, a tutti coloro che sono in ricerca di speranza, in ricerca di ristoro, alla ricerca di pace, di serenità.
Certo, stanno aumentando e mi è di grande consolazione, vorrei che questi tutti si unissero, sparisse il deserto e allora ci sarebbe pace, ci sarebbe serenità nel mondo, ci sarebbe giustizia.
Pregate, pregate figli miei, perché abbiano ad aumentare queste oasi, questi gruppi, questi cenacoli, perché si crei, (ve lo ricordate? Ve lo ebbi a dire proprio qui, tempo addietro) si crei come una grande rete antigrandine, che preservi il mondo e particolarmente il vostro paese da cose ben gravi, ben pesanti che potrebbero venire a colpire, a portare dolore, distruzione, soprattutto distruzione spirituale, distruzione morale, ma anche distruzione fisica.
Siete ancora a tempo, figli, siete ancora a tempo… Siate degli apostoli della preghiera. Non abbiate mai timore di invitare i fratelli alla preghiera; a coloro che pregano, dite di pregare ancora di più* coloro che non pregano, invitateli, invitateli a dire qualche preghiera, ma di dirla col cuore, sempre col cuore.
Desidero, figli miei, che siate uniti, uniti perché… se l’esercito è compatto, unito, se non vi sono le defezioni, questo esercito potrà combattere con più forza, con più energia, con più gioia ogni battaglia.!
Ricordatevi, è il mio esercito, siete, dovete essere il mio esercito.
Con Me e con voi combattono: l’Arcangelo S. Michele, gli Arcangeli, gli Angeli, i vostri S.S. Protettori particolari, i Santi vostri parenti: genitori, figli,fratelli che vi hanno preceduti nel regno e nella gioia, nella gloria di Dio. I momenti sono sempre più pesanti, tutto attorno a voi sembra crollare, non abbia mai a crollare la speranza, la fiducia nel Signore Dio; non abbia mai a crollare la fiducia nella provvidenza divina; non abbia mai a crollare la certezza che su di voi veglia una Madre, vi assiste una Madre, vi conosce una Madre, veglia con voi in attesa del ritorno e del trionfo di Cristo Gesù, vi assiste, vi consola, vi conforta, vi solleva quando cadete, vi rincuora quando perdete il coraggio, ascoltatemi, ascoltatemi di più, ascoltatemi di più! Quanti, quanti saluti e messaggi, quanti consigli in questi anni vi ho portato, figli mie! Non sopravvenga in voi l’abitudine, non sopravvenga in voi soltanto la gioia di poter dire: “Io c’ero” ma in voi vi sia sempre l’impegno costante, fiducioso, gioioso, di vivere ciò che Io vi chiedo perché queste sono le richieste del Figlio mio Gesù, del vostro Fratello. Vi benedico, figli, benedico con voi tutti i fratelli che non hanno qui potuto convenire, benedico tutti i vostri fratelli dei gruppi di preghiera sparsi ovunque nel mondo, particolarmente i gruppi, i cenacoli di preghiera “Figli Mamma della Pace”.
Oh! Lo sapete sì! Si moltiplicano, si moltiplicheranno vieppiù e si moltiplicheranno nella misura proporzionale alla vostra preghiera. Benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire, coloro che avete portato nel vostro cuore, qui in questa preghiera, particolarmente i vostri familiari, i sofferenti, i colpiti dalle difficoltà spirituali, fisiche e materiali, coloro che sono alla ricerca del lavoro, coloro che sono nel timore di perdere il lavoro; benedico particolarmente i giovani, i bimbi, i nascituri e i piccolini e i più giovani, nei quali vi è la mia grande fiducia che sono la speranza del mondo, che sono la certezza.
Ma voi dovete sostenerli, pregare molto per loro, perché il demonio si sta scatenando violentemente su di loro, particolarmente su di loro, siate loro vicini col buon esempio, con le parole di conforto e di aiuto e, quando necessita, anche di rimprovero, usate amore fermo e fermezza amorosa sempre.
Benedico…

METTETE IN ALTO, IL PIÙ’ ALTO POSSIBILE, IL BENE SPIRITUALE; POI PONETE IL BENE FISICO, LA SALUTE; POI GLI ALTRI TRAGUARDI Messaggio n. 5/93 14 febbraio 1993 – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figli miei cari, con voi sono stata, sono e sarò sempre in preghiera per offrire, cari figli, le vostre buone intenzioni, i vostri desideri, le vostre richieste al Cuore Divino di Gesù, a Lui, che tutto può.
Cari figli, vi invito particolarmente alla bontà, alla carità, al rispetto fra di voi.
Figli, se non siete capaci di rispettarvi, di compatirvi, di volervi veramente bene, come potete pretendere di amare, rispettare coloro i quali vi colpiscono, vi pongono in difficoltà, o coloro che danno tanto dolore ai vostri fratelli?! Come? Ecco, figli, eppure tutti, tutti figli di Dio! Oh! Com’è difficile per voi rispettare in voi, amare in voi quel grande privilegio che è la figliolanza divina! E com’è ancora più difficile per voi riconoscere agli altri fratelli lo stesso privilegio che è vostro: il privilegio meraviglioso di essere Figli di Dio! Ma è proprio per questo, figli, che voi, come Gesù, dovete amare tutti.
E proprio come Gesù che ha sopportato le ingiurie, i dolori, le ferite, pure se innocente, come Gesù voi dovete accettare le sofferenze, il disprezzo, i sogghigni, le calunnie, e di molti … Vedete figli miei, in questa chiamata, per voi tanto importante, di Gesù, in questa chiamata di Gesù attraverso sua Madre, la vostra Mamma, non vi è la promessa del benessere, la promessa della salute fisica, la promessa del successo, ma vi è la promessa di una cosa ben più importante: è la luce e la gloria di Dio, se saprete vivere nella luce del Vangelo. Figli, ancora una volta nell’invitarvi alla bontà, alla carità fra di voi, per essere veramente delle lampade che brillano in questo mondo in cui il buio si fa sempre più pesante, in questo mondo che vieppiù si copre di sangue e di buio, in questo mondo che cadrà nel buio assoluto perché poi arriverà il sole, la luce, Cristo Gesù, a trionfare, a instaurare il Suo Regno, il regno dello Spirito d’Amore, il regno di Dio su questo mondo, figli miei, voi dovete impetrare da Dio le Sue Grazie e i Suoi Doni. Oh figli, Io vi sono vicina, ma vi è particolarmente vicino Gesù Dio, che segue e segna ogni momento della vostra vita.
Cercate, figli miei, di vivere per Lui e in Lui, di vivere con Lui!
Vi giungerà la salvezza, vi giungerà la gioia, la luce del gaudio eterno.
Questo è il grande premio, ecco la vera salute, ecco il vero benessere, ecco l’unico, grande successo al quale deve tendere l’uomo.
Non per questo, figli, non per questo la Mamma vi viene a dire che il benessere deve essere annullato, che il successo non deve esistere, che la salute non deve mi- gliorare. No figli, ma bisogna che vediate bene la scala dei valori!
Mettete in alto, il più alto possibile, il bene spirituale, poi ponete il bene fisico, la salute, poi ponete gli altri traguardi.
Su tutti questi traguardi veglia una Madre: sono Io, figli! Gesù lo vuole.
Su voi tutti Io veglio, vi seguo e vi dico in ogni momento, in unità col vostro Angelo custode, coi vostri Santi protettori: ” Coraggio figlio mio! Dobbiamo assieme camminare, noi. Io ti porto a Gesù”.
Ma voi mi direte: ” Ma, Mamma, quante volte ci hai detto che Gesù ci è vicino! Perché Tu ci devi portare a Gesù?”.
Ecco figli, è per dirvi che voglio portarvi continuamente a viverLo Gesù, a viverLo nelle vostre azioni, nei vostri gesti, a viverLo nei vostri atti, nella vostra carità, a viverLo nei vostri sorrisi.
Ebbene figli, in questo giorno in cui, lo avete ricordato, le tradizioni civili hanno voluto ancora una volta ricordare l’amore, sia, figli miei, la giornata dell’amore grande, vero, puro, dell’amore a Dio, alla Trinità Santissima, al Padre, al Figlio, allo Spirito d’Amore.
Che il vostro amore fra di voi, giovani e non più giovani, l’amore anche fra di voi bimbi, sia sempre ispirato dalla sincerità, dalla gioia, dal desiderio di fare felice l’amico, il compagno, la compagna.
Amore è dono, è dono completo. Sia il vostro amore un dono completo e ripagato.
Beh, figli, pensateci a modo!
L’amore che voi vi impegnate a donare a Dio e ai fratelli, viene dopo del grande amore che Dio ha dimostrato, dimostra e dimostrerà verso l’uomo e verso di voi, singolarmente, eh?!
Cari figli, vi raccomando ancora di avvicinarvi sovente al Sacramento della penitenza, del perdono, della riconciliazione, di avvicinarvi a ricevere col cuore pulito, con l’anima sgombra, dopo aver buttato la zavorra, avvicinarvi a ricevere il Cuore Divino di Gesù, il Suo Corpo, la Sua Anima, la Sua Divinità in voi. Vi invito ancora una volta alla preghiera, ad essere preghiera, e al sacrificio.
Grazie a coloro che si sono impegnati e sono riusciti nel sacrificio della penitenza, del digiuno; grazie anche a coloro che non hanno potuto donare così tanto, ma che lo hanno fatto col cuore.
Grazie a quelli che hanno saputo negarsi qualcosa di importante.
Continuate figlioli! Questa è la strada per ottenere da Dio la pace, per ottenere da Dio la giustizia.
Perseguitela, perseguitela, figli! Non sentitevi mai delusi, non dite : ” Ma abbiamo pregato, abbiamo pregato tanto, eppure le guerre continuano e dilagano, eppure i nostri fratelli muoiono di fame e di sete!”.
Voi pregate, figli, e agite nella carità, agite con la solidarietà, agite per la giustizia, e la pace potrà trionfare. Pregate per la vostra patria, pregate per i Paesi d’Europa.
Non abbiano a trionfare gli egoismi, l’orrore, non abbia a trionfare la rabbia! Possa ancora esservi la speranza del trionfo dell’Amore.
Vi benedico, figli miei, benedico voi, benedico tutti coloro che qui avrebbero voluto essere e che sono uniti in preghiera; sono tanti, sapete!
Benedico tutti coloro che portate nel vostro cuore, che avete portato nelle vostre preghiere, le immagini fotografiche, quelle che avete con voi, quelle che non avete portato: il Signore li conosce tutti, ad uno ad uno.
Benedico l’acqua, l’olio, benedico i fiori, questi fiori particolarmente che avete voluto posare qui ai piedi della stele, ai piedi della mia statua.
Anche questi andranno in quelle bustine che sono mie messaggere ormai in tutto il mondo, messaggere di speranza, messaggere d’amore.
Vi benedico, figli, nel nome di Dio Padre, nel nome di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, nel nome dello Spirito d’Amore. Amen!
E’ con voi figli, col cuore gonfio, che voglio dire a Gesù: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Cari figli, vi seguirò anche nel ritorno, vi seguo sempre, sono al vostro fianco.
Continuate a creare gruppi di preghiera, a incontrarvi per pregare. Non importano i luoghi, figli!
Ovunque è cenacolo, ovunque è Chiesa, quando vi trovate in nome di Cristo Gesù a chiedere al Padre e allo Spirito d’Amore la gioia della conversione, la gioia di condividere coi fratelli la giustizia, la gioia del trionfo sul mondo della pace. Vi bacio tutti ad uno ad uno; bacio particolarmente i sofferenti, i bimbi, i giovani; bacio tutti coloro che volete Io abbia a baciare.
Ritornando alle vostre abitazioni date il vostro sorriso, un buffetto sulla guancia, un bacio.
Anche loro abbiano a sentire, figli miei, che c’è una Mamma che veglia in ogni casa, c’è una Mamma preoccupata per ogni figlio, c’è una Mamma che benedice, conforta e sorride a tutti: è Maria … sono Io, figli miei, perché Dio lo vuole; povera creatura, per volere di Dio, grande, della grandezza di Dio. Ciao, figli miei, ciao!

VOI PURE, FIGLI, PER LA FORZA E LA GRAZIA DEL BATTESIMO BENEDITE i VOSTRI FAMILIARI, LE VOSTRE CASE, IN NOME DELLA S.S. TRINITÀ’, TUTTI i VOSTRI FRATELLI Messaggio del 1° lunedì n. 4/93 1 febbraio 1993 – Caronno Pertusella (Va)

Figlioli miei diletti, vi invito ancora insistentemente a vivere nella preghiera, ad essere preghiera, vi invito ad abbandonarvi completamente all’Amore infinito e misericordioso di Dio. Oh, quanto fate fatica, figli!
i dubbi vi assalgono, le incertezze, le difficoltà vi premono e non vi abbandonate completamente a Lui, che solo è la Speranza, la Certezza, l’Amore.
Quando, figli miei, gli uomini vi deludono, vi tradiscono, buttatevi nel Cuore Divino di Gesù, quando gli uomini vi ingannano cercate sollievo e consolazione nel Cuore Divino di Gesù, quando gli uomini vi sono vicini, vi amano, con loro, figli miei, abbandonatevi all’amore di Dio, annegate nel Suo Amore … annegare nel Suo Amore significa abbandonare il mondo e vivere, vivere con Lui, in Lui, per Lui. Figli miei, i tempi che sempre più si fanno tenebrosi e pesanti non vi colgano impreparati. Nella semplicità, nell’umiltà preparate i vostri cuori. La speranza non venga mai meno, la certezza che l’unico che mai vi tradirà è quel Gesù che vi ha già dimostrato tutto donando se stesso completamente, senza nulla rimpiangere, senza mai voltarsi indietro, generosamente.
Figli, l’amore di Dio vi perseguita, vi perseguita …
Il Signore Dio desidera la vostra salvezza e manda Me missionaria nel mondo, missionaria presso i propri figli, manda Me per dire a tutti i figli: “Coraggio figli miei, abbandonatevi a Dio, abbandonatevi nel Cuore Divino di Gesù: lì è la speranza, lì è la certezza, lì è l’amore infinito”.
Amate, cari figli, amate l’umiltà e vivetela, amate la preghiera e siate preghiera, amate l’amore e siate esempi di amore verso i fratelli.
Sappiate prepararvi nella penitenza, nel sacrificio, nelle mortificazioni, sappiatevi negare qualcosa per poterlo donare a Gesù, per il bene vostro, per il bene del mondo, per la gioia, per la serenità, la pace nel mondo. Gesù, Gesù  è con voi, figli miei, è al vostro fianco, come al vostro fianco  sono Io, Madre Sua e madre vostra, come al vostro fianco sono i vostri angeli custodi e i Santi vostri protettori e i vostri parenti cari, amici, familiari che vi hanno preceduto e che sono nella gioia e vivono nella luce di Dio, tutti vicino a voi, con voi, per aiutarvi a combattere la grande battaglia: il mio esercito siete voi, figli miei! E’ l’esercito dell’Amore.
Cari figli, è tempo, veramente tempo, di vivere la scelta fatta, Gesù vi ha chiamati, la Trinità Santissima vi assiste, continuate il vostro cammino. Quando cadete chiedete aiuto per sollevarvi. Io sono sempre al vostro fianco per scrollarvi la polvere dagli abiti, per detergervi le ginocchia, per asciugarvi le lacrime, per dirvi: “Figlio, andiamo , andiamo con Gesù, andiamo per Gesù, andiamo da Gesù”. Vi benedico, figli, benedico voi, benedico le vostre famiglie, benedico tutte le vostre case, benedico questo ambiente e tutti gli ambienti di lavoro perché abbia a rinascere la speranza, perché sia fugata la disperazione, il timore, perché ci si apra veramente e completamente alla giustizia, alla carità, all’onestà, alla serenità.
Benedico le vostre parrocchie, benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io benedica , qui, nelle vostre abitazioni, sulle vostre autovetture. Particolarmente benedico il sale, l’acqua, l’olio, l’incenso, i mezzi di preghiera, gli oggetti religiosi, i libri, le immagini, tutto quanto vi eleva verso il Dio dell’amore, il Dio della pace, il Dio della gloria.
Voi pure, figli, siate i portatori di benedizione. Per la forza e la grazia del Battesimo benedite, benedite i vostri figli, i vostri genitori e familiari, benedite le vostre case, benedite in nome della SS. Trinità tutti i vostri fratelli. Non temete, sarà la benedizione, quella benedizione che oggi, ora particolarmente, Io invoco per voi dalla Trinità Santissima, la benedizione di Dio Padre, la benedizione di Dio Figlio, Gesù fratello vostro, la benedizione dello Spirito Santo d’Amore. Amen! Vi accompagni, figlioli, l’abbraccio di Maria, vi accompagni l’incoraggiamento di Maria, vi accompagni la certezza che Cristo Gesù Dio cammina coi vostri passi, quel Gesù a cui col cuore, tutti assieme vogliamo dire: “Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù!” Ecco figli miei, tornando alle vostre abitazioni, riportando nelle vostre case le immagini fotografiche che Io ho benedetto, portando il ricordo di una preghiera innalzata al Signore Dio, offerta a Me, Mamma di Pace, perché avessi a presentarla al Figlio mio e alla Trinità Santissima la preghiera per tanti vostri cari che amate, ebbene figli, portate la testimonianza semplice, gioiosa, di figli che hanno voluto, vogliono e vorranno continuare a seguire una Madre preoccupata, amorosa, che porta loro e continuerà a portare loro le parole della speranza, che continuerà a invitarli a vivere il Vangelo, che continuerà a invitarli all’obbedienza a Cristo Gesù sulla terra, il vicario di Cristo e alla Chiesa, che segue, che obbedisce, che vive col vicario di Cristo. Ciao, figli miei!

QUANDO VOLETE CHE QUALCOSA SIA BENEDETTO, DITE COL VOSTRO CUORE E CON AMORE… Formigine (Mo), Sabato 30 Gennaio 1993 – S. Martina vergine

Figlioli miei cari, con voi invoco lo Spirito d’Amore che scenda a illuminarvi,  a fortificarvi, a rendervi capaci di quell’amore che la Trinità Santissima attende da voi.
Vi chiedo, figli, di rileggere, di meditare brevemente il brano della i lettera prima di Paolo ai Corinzi (1 Cor. 1,26-31) , quel brano che la Chiesa vi propone nella liturgia di domani, e dopo averlo meditato ringraziate la Trinità Santissima di avervi prescelti; ringraziatela perché nel Suo disegno meraviglioso e a voi incomprensibile, vi chiede nell’umiltà seppure nella fermezza, di operare per voi stessi e per gli altri perché il Suo disegno abbia a realizzarsi per voi, per i fratelli, per il mondo intero. Figli miei, a quest’ora anni addietro, ricordate? Eravate riuniti alle Pioppielle e Io là vi portavo il mio messaggio, talvolta nel freddo pungente, altre  con sopra un cielo trapunto di stelle. Cos’è cambiato? Non è cambiato nulla se sapete guardare con gli occhi della fede, col cuore aperto. Cambia il luogo, come cambia la Mamma che appare un po’ ovunque ora nel mondo; anche nelle carceri, sì, Io anche nelle carceri… ci sono state tempo addietro, nei secoli sempre, ma oggi soprattutto… nelle carceri!  Ebbene figli, voi siete qui e pensate ai fratelli che non hanno potuto unirsi con voi in preghiera qui, ma sono uniti con voi in preghiera; e pensate ai fratelli che hanno portato aiuto agli altri fratelli che soffrono, che sono nell’indigenza, nel dolore. Li abbracciamo assieme tutti, e abbracciamo i ministri di Dio e abbracciamo anche coloro che vi osteggiano, che vi pongono difficoltà, coloro che sono diventati strumenti per un vostro miglioramento spirituale, ma lo sono e lo saranno nella misura con la quale voi saprete accettare con umiltà, con carità, con disponibilità, coerenti con ciò che sentite nel cuore, coerenti nella vostra vita.
Grazie figli. Io vi seguo, vi seguo tutti ad uno ad uno; seguo i vostri figli seguo gli anziani, i sofferenti, gli ammalati.
Quante volte vi sento pregare e lamentarvi col Signore: – Signore Dio ho tanto pregato, Ti ho chiesto la grazia, Ti ho chiesto la guarigione.Perche, perché non me l’hai accordato, Signore?! -. Quante volte ho sentito i vostri cuori scoppiare e lamentarsi col Signore per le sofferenze, per le incomprensioni, per quel tutto che vi sembra andare a  rotoli nelle vostre famiglie! Vorrei sentirvi di più figli cari, sentirvi di più ringraziare il Signore, chiedere a Lui la luce per accettare, la forza per superare, chiedere a Lui l’amore per offrire. Vi abbraccio figli miei, vi bacio tutti ad uno ad uno. Con voi abbraccio i vostri fratelli che non sono qui, ma che sono ugualmente uniti in preghiera; abbraccio quelli che ormai stanchi della giornata, sentono il desiderio di riposare un po’… il ritorno alle loro case con la gioia nel cuore per avere compiuto per se stessi e per i fratelli una grande missione benedetta da Dio.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, in questa casa, nelle vostre case.
Quando, figli, volete che qualcosa sia benedetto, ora lo dico con voi, lo potete dire anche ai vostri fratelli; voi dite, perché ne avete facoltà per il Battesimo che vi ha resi figli di Dio, capaci di benedire, dite col vostro cuore, con amore: – O Dio, Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo d’Amore, benedici questo… – E sarà benedetto. Benedite sovente i vostri figli, i sofferenti, gli anziani; non abbiate timore, figli, di benedire, certo, benedire!
Voi direte figli: – Non abbiamo, Mamma, la consacrazione sacerdotale -. Figli cari, avete il sacerdozio di Cristo impresso nei vostri cuori: è il sacerdozio del Battesimo.
Certo, non avete la consacrazione che è propria dei diletti figli, ministri di Dio, ma la vostra umiltà, la vostra carità, di fronte a Dio potranno fare scendere benedizioni ugualmente importanti e potenti, perché capaci portatrici della potenza e dell’amore di Dio. Vi abbraccio ancora figli e vi bacio tutti.
Resto con voi in preghiera e in compagnia; vi accompagnerò alle vostre case. Oh, non dimenticate mai, figli, prima di addormentarvi di chiedere perdono al Signore per la non sempre completa generosità della giornata, per chiedere aiuto durante il sonno, per chiedere la forza di aprire poi la giornata nel Suo nome, di viverla nel Suo amore. Ciao figli miei.

VI CHIEDO IL DIGIUNO UN GIORNO LA SETTIMANA (PANE E ACQUA SE VOLETE) E DI GUARDARE ALLA TV SOLO i NOTIZIARI E LE POCHE COSE SPIRITUALMENTE COSTRUTTIVE Messaggio n. 3/93 24 gennaio 1993 ore 17,40 ca. – Gargallo di CARPI – località Pioppelle

Figlioli miei cari, le tenebre stanno per coprire l’umanità. Si avvicina, figli miei, il tempo della purificazione. Verrà un giorno in cui anche gli uomini di fede faranno fatica a conservare la speranza; eppure, vedete, figli, dopo un inverno rigido, pesante, ecco che giunge la primavera, dolce, suadente, la primavera che risveglia dal torpore la dormiente natura e tutto, tutto si fa vivo, così arriverà il momento in cui l’umanità risorgerà, e i buoni e coloro che si saranno preparati nell’amore, nella testimonianza, nella semplicità, ecco che formeranno la nuova Chiesa, portatrice dell’amore e della salvezza del Signore Dio. Figli, ringraziate Dio della particolare predilezione che avete ricevuto da Lui, di essere testimoni, di essere capaci di accettare, perché toccati dalla Sua Grazia, di accettare questi ultimi avvertimenti.
Preparatevi, figli miei, con le lampade sempre pronte: la lampada della vostra fede, la lampada della speranza che è abbandono completo in Dio.
Preparatevi, figli miei, nella testimonianza semplice, amorosa. Preparatevi! Cristo Gesù vorrà costruire con voi, per voi e per tutti, il Suo regno di gioia, di luce, il Suo regno d’amore, il Suo regno di pace.
Lontane e anche più vicine si sentono e si sentiranno le grida di dolore di chi è colpito da guerre, da tormenti. Chiedete, figli miei, la particolare protezione al Signore Dio, pure se immeritevoli, una particolare protezione per voi, per la vostra patria.
Io vi sono sempre vicina.
Come può una Madre abbandonare i suoi figli, particolarmente quando vede che questi suoi figli si sono allontanati o si allontanano, dalla casa del Padre?
Un Padre che come tutti i padri amerebbe avere tutti i suoi figli sotto il tetto, tutti i suoi figli al desco, eppure li vede andarsene sbattendo la porta, e non lo vogliono più riconoscere perché si sono creati nuovi padri, nuovi idoli; che si buttano alla ricerca del benessere, delle comodità, delle lussurie, degli egoismi; che si buttano alla ricerca disperata di conoscere un domani che vorrebbero ricco soltanto di ricchezze umane, terrene, e si rifugiano nella ricerca di divinazioni, si rifugiano nella superstizione, e quando vogliono ottenere qualcosa che è al di sopra delle loro capacità, ricorrono senza timori, alle arti malefiche di fratelli che, invocando satana, riescono a perpetrare opere di morte, di dolore.
Io sono Madre, Madre di tutti, Madre vostra, ma Madre anche di tutti coloro che peccano, che si allontanano, che si sono allontanati da Dio, e soffro… Conto sulle vostre preghiere per lenire i miei dolori. Erano i dolori, figli miei, che Io ho patito durante la vita terrena, quei dolori che non sono scritti nel Vangelo, quei dolori che Io ho portato e porterò fino al termine della vita dell’umanità, dolore per dei figli che non riconoscono, che offendono, che sono indifferenti verso il loro Padre, verso il loro fratello che ha sofferto, che ha donato se stesso, il proprio corpo, il proprio sangue, completamente, verso lo Spirito che è il Vivificatore, che è la forza, che è il motore del mondo, lo Spirito d’Amore.
Per questo, figli, in questi tempi, dovete affidarvi completamente alla preghiera, essere voi stessi preghiera. E vi chiedo, figli, vi chiedo qualcosa in più, ve l’ho già chiesto anche in passato: anche se la Chiesa, la Chiesa Santa di Dio,non vi chiede più certi sacrifici, credetemi, di fronte a Dio sono tanto importanti!
Non sono passati di moda, figli: il sacrificio dell’astinenza dalle carni, e Io chiedo anche un giorno alla settimana di digiuno; certo, figli miei, secondo le vostre condizioni di salute e di impegni di lavoro, quando potete, per una giornata trattenetevi dai cibi: pane e acqua, se volete, e offrite questo sacrificio, che non è piccolo, lo so, figli, lo offrirete al Signore Dio perché abbia pietà di questa umanità.
E se vorrete offrire anche il sacrificio di qualche sigaretta, anche di tutte, eh?!
E il sacrificio di guardare la televisione limitandovi ai notiziari, limitandovi a quelle cose che sono costruttive anche per la vostra vita spirituale: qualcuna c’è.
E magari il sacrificio anche di qualche sabato o domenica (voi lo chiamate : week-end) che vorrete dedicare di più alla vostra famiglia, dedicare ai vostri fratelli che soffrono, ricordandovi che visitare gli ammalati, i sofferenti, è opera di carità degna del premio di Dio.
Ecco, figli miei, vi abbraccio tutti, abbraccio con voi tutti quei fratelli che avrebbero voluto essere qui con voi e non hanno potuto, quei sacerdoti particolarmente che sono rimasti con voi in preghiera, quelle anime consacrate che hanno ricordato questo momento intenso di preghiera qui alle Pioppelle, lo hanno ricordato nei loro conventi, nelle loro chiese, nelle loro stanze. Abbraccio particolarmente i sofferenti, gli ammalati, i medici, gli infermieri, i volontari, che li curano con amore. E benedico tutti.
Benedico le immagini fotografiche che qui avete portato con voi, quelle immagini che portate nel vostro cuore, che portate col vostro ricordo cristiano di preghiera, benedico tutti coloro che volete e desiderate Io abbia a benedire.
E benedico questi fiori, e benedico tutto ciò che desiderate Io benedica.
La mia benedizione, figli, è la benedizione di Dio Padre, è la benedizione di Dio Figlio, è la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen!
Ecco, figli, assieme a voi voglio col cuore, come farete voi, dire a Gesù il mio e il vostro amore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù!
Ecco figlioli, ritornerete alle vostre abitazioni, Io vi accompagnerò, sarò sempre al vostro fianco.
Sono al vostro fianco i vostri Angeli custodi, i vostri Santi protettori, i vostri cari che vi hanno preceduto: genitori, parenti, amici che vi attendono, per lodare, glorificare Iddio, per gioire e godere della Sua Luce, del Suo Amore in eterno. Vi abbraccio e vi bacio. Ciao, figli miei!

GESÙ, HANNO BISOGNO DI AIUTO! Carpi (Mo), Giovedì 21 Gennaio 1993 – S. Agnese

Figlioli miei cari, eccomi per dirvi che sono unita con voi in preghiera. La vostra preghiera sia una preghiera calda, veramente preghiera di cuore. Dobbiamo assieme, figli miei, ottenere da Gesù tante, tante grazie. Io prego con voi, le imploro per voi.
Dirò a Gesù: “Gesù, non hanno più vino! Gesù, hanno bisogno di aiuto.
Gesù potrà dirmi: “Ma Madre mia, non è ancora l’ora, pure se è molto vicina”. Poi compirà il suo miracolo di grazia.
Ecco figli, alla fine di questa preghiera, preghiera di rosario, vi parlerò a lungo; non vi stancherò, ma sarà per aiutarvi, per aiutare i vostri fratelli, portarvi consolazione, per portarvi, figli miei, la certezza che Io seguo voi, particolarmente i giovani, particolarmente i giovani, anche quelli che fanno soffrire, perché Io sono una Mamma: le mamme piangono in silenzio, ma non si negano mai. Prego con voi…
Figlioli miei diletti, abbiamo assieme pregato, abbiamo offerto l’umile preghiera di cuore a Gesù, al Re dei re, all’unico, grande, vero Re, Re di Pace, Re dell’Amore, ho presentato, figli miei, le vostre preghiere. Oh, caro Gesù, i tuoi fratelli sono qui che attendono, per la bocca di tua Madre, quella parola di conforto preannunciata, di aiuto, di luce. Figli miei, in momenti che si fanno per l’umanità vieppiù drammatici, pesanti, non perdetevi in cose di poco conto.
Io sono venuta e vengo a richiamare tutti i miei figli; non ho mai chiesto figli miei, mai chiesto di fare come delle parrocchie; vi ho chiesto solo dei gruppi di preghiera, gruppi di preghiera che possono coinvolgere tanti luoghi, tante località, ma per trovarvi assieme, per pregare, pechè è tempo di preghiera, c’è necessità grande di preghiera. Figli miei, non vi ho mai chiesto di creare grandi organizzazioni, vi ho chiesto però sempre di fare tutto col cuore quello che umanamente è necessario, anche di organizzazione, certo, ma quello che importa è il cuore, figli è il  cuore, è lo spirito di fraternità, di disponibilità verso i fratelli. Ciò che conta non è certamente elevarsi al di sopra degli altri, semmai porsi sempre al servizio degli altri. Quando vi sedete a un banchetto, non ponetevi vicino allo sposo, perché poi arrivando altri invitati lo sposo non vi dica: “Allontanati un po’…”. Ma ponetevi agli ultimi posti, e lo sposo vedendovi vi dirà: “Vieni più vicino! Fate così anche voi, figli miei, con grande spirito di umiltà, di carità,d’ amore, di fraternità.
E tutti i gruppi siano uniti! Certo, perché non fare anche le telefonate per dire “Fratelli miei, fratelli nostri, abbiamo chi chiede preghiera intensa, forte, di cuore…”.
Create così, figli, una grande rete, una grande catena di preghiera, di amore, di solidarietà, di sensibilità verso i problemi dei vostri fratelli, perché è nella misura con la quale saprete dare che otterrete e otterrete molto di più, ma se non saprete dare nessuno vi potrà a sua volta dare, e quel “Nessuno” sapete chi è.
Ebbene figli, con questo richiamo caldo, materno, a essere uniti, molto uniti, uniti nella fede, uniti nella speranza, uniti nei sacrifici, uniti nelle mortificazioni, è con questa considerazione che vi ho posto, figli miei, che vi dico: “Camminate figli, e continuate”.
Quando vi accorgete che c’è come una battuta d’arresto, allora pensate: non mi sono abbandonato sufficientemente a Dio, perché chi non si abbandona in Dio, a Dio, chi non pone tutta la sua vita nelle mani di Colui che è il padrone della vita, figli miei, chi fa così certamente ha più grandi difficoltà.
Voi abbandonatevi, abbandonatevi completamente!
Io lo chiedo a tutti, lo chiedo nei momenti di difficoltà, quando magari certi problemi vi bruciano dentro, quando i problemi familiari vi scuotono, vi pongono dei dubbi, quando soprattutto i problemi dei figli vi angosciano. Amateli molto! Amateli molto più di quanto non vi sembri che meritino, perché non li amerete mai, figli miei, mai arriverete ad amarli quanto li ama Dio e quanto li amo Io! Amateli con tutto il cuore, sono i germogli, sono le pianticelle, hanno bisogno di essere bagnati dalla Rugiada del vostro amore. Certo, quando occorre anche la fermezza, ma soprattutto, soprattutto amore!
Devono prepararsi, prepararsi a essere i primi nell’esercito dell’amore. Oh! Ecco figli miei, che nei vostri cuori qualcuno dice: “Ma Mamma, mio figlio non è su questa lunghezza d’onda… Mamma, lo sai benissimo, mio figlio non vuole neppure sapere, mio figlio non va neanche in chiesa, non si avvicina ai Sacramenti, non prega… Beh figlioli, lasciate a Dio questo indizio, a voi il compito di dare il buon esempio, il compito giusto, doveroso di genitori, di redarguire, ma lasciate fare a Dio e lasciateli a Me da condurre per mano; verrà il momento in cui sentiranno la chiamata dell’amore, dell’amore vero, dell’amore grande.
Voi che avete figli che studiano, insegnate loro che occorre prepararsi alla vita per sapere affrontarla con onestà, con preparazione, con grande dignità, nel rispetto altrui, non per prevalere ma per aiutare; non per essere superiori agli altri, ma per compiere fino in fondo ciò che viene assegnato e per rispondere pienamente ai doni di Dio, ai talenti. E voi che avete figli che da poco hanno iniziato un lavoro, non temete! Certo, anche per loro c’è qualche piccola delusione, qualche preoccupazione. i momenti sono pesanti e sempre più si faranno pesanti. Io proteggo tutti, tutti i figli miei, tutti, cari figli miei! E i piccoli, i piccoli… ho uno stuolo di miliardi davanti ai miei occhi: ci sono i vostri, che pur tuttavia vivono una vita nella quale non trovano nessun diniego, e vedo davanti a Me stuoli di bimbi smagriti, con gli occhi colmi di pianto o gli occhi vuoti; bimbi che soffrono, bimbi che muoiono, madri che li avvolgono, che fanno del loro corpo un pezzo di coperta, madri che donano fino all’ultima goccia del loro latte, poi si abbandonano e l’Angelo preposto da Dio li va a raccogliere per portarli nel riposo eterno. Io li benedico, benedico i vostri e benedico quelli, li benedico tutti, e benedico particolarmente tutti coloro che non sanno solo commuoversi davanti a delle immagini, ma fanno di tutto per lenire, per aiutare con sacrificio personale sapendo negare qualcosa a se stessi. i piccoli si negheranno una leccornia o un giocattolo; i giovani si negheranno un po’ di divertimento, una gita (voi li chiamate: week end); i grandi, i più adulti si negheranno qualcosa di più; si negheranno qualche sigaretta o tutte le sigarette; si negheranno il capo lussuoso convinti che pure altri sono più dignitosi anche se meno costosi; si negheranno pur un po’ di benzina; si negheranno… si negheranno… si negheranno… ma che? Per dare a chi non ha. E’ il primo passo, figli miei, verso la giustizia. Ve lo ripeto: se non c’è solidarietà, se non c’è giustizia fra gli uomini non ci può essere la pace, e laddove pare che la pace arrivi è pace apparente, perché la pace non c’è nelle famiglie, non c’è nei paesi, perciò non c’è nella società, non c’è nel mondo. Le difficoltà potranno anche aumentare, non vi dico “potranno” perché non so, perché voglio condizionare ancora una volta, secondo il volere di Dio, il realizzarsi… alla vostra capacità di preghiera, di testimonianza.  Ma anche quando le difficoltà vi si presenteranno, voi affrontatele con grande serenità. Fra di voi siate aperti, siate sinceri, siate umili, caritatevoli. Non tenetevi nascosto nulla, parlatevi apertamente. Chi riceve i consigli, le correzioni, sappia accoglierle con umiltà: chi le offre lo faccia con grande carità.
So che qualcuno di voi si rimprovera, non solo qui, anche vostri fratelli che non sono con voi stasera, cari figli miei, pure loro.
Per tutti, per tutti è la benedizione del Signore, Dio della misericordia, da Me invocata; per tutti è il perdono del Signore Dio, per tutti è l’incoraggiamento, perché nel mio esercito, figli miei, ho bisogno di soldati forti, fortificati dapprima col Sacramento della Confermazione, santificati e fortificati nella conduzione della loro vita alla luce del Vangelo, aiutati dai santi sacramenti, dalla preghiera diuturna, pronti per la battaglia dell’amore. Non voglio stancarvi, figli, avrei tante cose ancora da dirvi… ecco, ora assieme a voi voglio dire a Gesù col cuore: Gesù, Ti amo! gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù!
La benedizione, figli miei, che scende su di voi, che scende sui vostri figli, vicini e lontani, che scende su tutti coloro che avete portato nelle vostre preghiere, su tutti coloro che portano nelle loro preghiere i vari gruppi che fanno parte e compongono la grande “lega della solidarietà e dell’amore dei figli della Mamma della Pace”, è la benedizione di Dio Padre Onnipotente, Onnipresente, di Dio Figlio, Gesù Redentore, di Dio Spirito d’Amore. Amen.
Fra di voi c’è anche chi è sportivo e sa gridare con forza; Io vorrei che il vostro sport preferito (non vi nego gli altri, quando essi sono vero, puro divertimento) ma il vostro sport preferito deve essere quello di gridare e di gridare con la vostra vita, la vostra testimonianza d’amore, di gridare: Evviva Gesù! Alleluia! Alleluia!
Così lo accoglierete al ritorno. Cristo trionferà! Alleluia! Alleluia!
Vi abbraccio, vi bacio ad uno ad uno, benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. Ricordatevi figli: quando voi avete un po’ di sale e avete il dubbio se sia benedetto, quando avete acqua e avete il dubbio se sia benedetta, olio e dubitate sia benedetto o non lo ricordate, raccoglietevi in preghiera; nell’impossibilità di sottoporre questi elementi alla benedizione di un sacerdote, raccoglietevi in preghiera e dite: “Signore Dio, Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, benedite questa mia acqua perché porti purezza, porti candore, porti aiuto, porti salute; benedite questo sale perché dia il sapore alla nostra vita di Cristiani, perché tenga lontano i pericoli delle tentazioni e dei malefici; benedite questo olio che serva a conservare i nostri corpi, prepararli all’incontro con lo sposo”. Dite così e saranno benedetti, Ciao figli miei.

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