LA VOSTRA VITA TERRENA DEVE ESSERE PREPARAZIONE: AL TERMINE CE’ IL GIUDIZIO DI DIO A CUI NESSUNO PUÒ’ SFUGGIRE GArgallo di Carpi. 26 gennaio 1992

Figli miei diletti, sono stata, sono e rimarrò con voi in preghiera, preghiera col cuore.
Ecco figli, in questo giorno, particolarmente, voglio ricordarvi la vostra appartenenza al corpo mistico di Cristo Gesù. Più volte vi ho detto, figli miei: “Siate cellule vive, cellule radianti!”. Ecco, perché nel corpo, quando le cellule si ammalano, soffrono, ecco, sapete, i chirurghi le attaccano col bisturi, ma nel corpo di Cristo Gesù, il Padre non deve staccare delle cellule e allontanarle perché dannose. Voi, figli miei, con l’impegno della vita, della testimonianza, con l’impegno dell’amore sarete cellule capaci di dare salute alle cellule vicine.
Il sangue è l’amore che tutto nutre, che tutto ossigena, che tutto vivifica nel corpo mistico di Cristo. Voi sentitevi piccole, minime parti di questo corpo meraviglioso ed impegnatevi perciò di portare in voi stessi, che avete la dignità di figli di Dio, che avete il segno tangibile della grazie, in voi, portate in voi stessi l’amore, portate agli altri l’amore. Siate ben coscienti, figlioli miei, che la vostra vita terrena, così breve, troverà la vera vita, eterna, quando il Signore Iddio vi dirà: “Vieni…” e quando manderà Me a prendervi per mano per passare alla grande vita dell’armonia, della gioia, della luce in Dio.
Ma la vostra vita terrena deve essere preparazione; preparazione poiché alla fine c’è il giudizio di Dio, è un giudizio a cui nulla e nessuno può sfuggire, è un giudizio che portate già in voi stessi, figli miei, e quando vi presenterete a Dio vedrete davanti a voi ciò che di buono avete compiuto, l’amore che avrete saputo dare e ciò che non avete saputo dare in amore. E allora sarà la gioia eterna, il Paradiso, o sarà la condanna ugualmente eterna, l’inferno, il dolore infinito della perdita di Dio, dell’impossibilità di vedere e gioire di Dio.
Non sono, figli miei, cose da bambini, non sono cose da catechismo di altri tempi: sono le verità fondamentali della vostra fede, della fede di tutti gli uomini.
E allora la vostra vita tenda in ogni attimo ad essere amore; sull’amore Dio vi giudicherà, sull’amore voi stessi sentirete il peso o la leggerezza del vostro stesso giudizio.
Io, figli miei, vi accompagno in ogni attimo e con Me ad accompagnarvi il vostro Angelo custode, i vostri santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli.
Il vostro cammino, pure nelle difficoltà, sia sempre teso verso l’amore perché Dio è Amore, Cristo Gesù è Amore, lo Spirito è Amore.
Vi chiedo, figli e figlie mie, anche qualche segno tangibile della vostra appartenenza a questa grande schiera, a questo esercito dell’amore a cui il Signore vi ha chiamati attraverso di Me, e perciò invito nuovamente le mie care figlie al decoro, al rispetto del corpo, al rispetto dei fratelli, particolarmente quando vi recate in chiesa; nella casa di Dio e casa dei cristiani: rispetto, decoro; se volete (e questo mi è tanto gradito) coprite il capo in segno di mortificazione. E voi uomini, giovani, figli miei, voi pure siate rispettosi, decorosi nel vestire, siate puri, puliti nel parlare; rispettate i bimbi, non usate mai parole che offendano la loro sensibilità, il loro pudore, le loro anime helle. Insegnate ai bimbi ad amare la purezza, insegnate ai giovani che non è la ricerca dei piaceri, non è con la ricerca disperata del sesso, non è con in ricerca delle cose terrene che troveranno gioia, ma si sentiranno mortificati, delusi, offesi e allora cadranno nella facile tentazione della droga, dell’alcool. Insegnate voi grandi, come età, insegnate la semplicità dello vita, insegnate l’umiltà, la modestia, ma se volete insegnarlo dovete prima averla in voi, e allora cercate di conquistarla ogni giorno, ogni giorno. Continuate nel vostro amore per i fratelli, nella vostra solidarietà fattiva, attiva.
Io benedico particolarmente tutto ciò che voi donate e che serve di aiuto per i fratelli, per i missionari, per coloro che si adoperano per lenire le sofferenze, i dolori dei fratelli. Figli, ma che vita è se non vi è amore? Ecco, ecco il segreto figli miei, della vita, della vita di gioia: l’amore. Vivetelo, conquistatelo questo amore! Invocatelo, invocatelo dallo Spirito Santo! Scenda su di voi e questo sarà carico di doni, perché è l’Amore che porta i doni: i doni della conoscenza, del consiglio, dell’introspezione, della guarigione  i doni grandi dello Spirito.
Vi aiuterò ad impegnarvi figli, e allora conoscerete quelle gioie, quel paradiso che già sulla terra può iniziare. Vi benedico tutti, ad uno ad uno. Benedico quei vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire e non hanno potuto impegnati, dediti all’assistenza, all’aiuto ai bimbi, agli anziani, agli ammalati.
Benedico oggi particolarmente quei fratelli vostri, figli miei cari, che fanno della loro vita una donazione e (una) preghiera: le vostre sorelle e i vostri fratelli chiusi nei conventi, alla ricerca di una vita contemplativa, di una vita di preghiera, alla ricerca di dedicare, di sacrificare, di mortificare la loro vita per la salvezza del mondo.
E benedico i medici, tutti, particolarmente quelli che aiutano Dio nel dare nuove vite, che aiutano Dio a salvare dalle sofferenze i fratelli; benedico coloro che si adoperano per soccorrere, confortare e non solo curare con le medicine, curare con ciò che Dio ha concesso nella natura perché sia di aiuto, ma che consolano, ma che sorridono, ma che sanno dire: “Gesù ti può guarire! Chiedilo a Lui” E sanno dire: Sai, la nostra Mamma, la nostra Mamma ti è tanto vicina! Ti è vicina quando soffri, ti è vicina quando vedi uno spiraglio e ti sembra stare meglio e quasi ti illudi di guarire. No, non stai guarendo, ma è la Mamma sai che ti passa vicino, che ti accarezza e che ti dà un attimo di respiro. Tu offri i tuoi dolori, le tue pene perché sai il Signore desidera che tu abbia ad aiutare tanti tuoi fratelli. Non li conosci, non importa sai, ma i conti li fa Lui, e quando ti presenterai ti accorgerai di avere nel tuo conto, in quel famoso conto, di avere segnati tanti depositi, tanti depositi e pochi prelievi.
Grazie agli infermieri, alle infermiere, grazie ai volontari, grazie a tutti coloro che con abnegazione, con umiltà sanno lenire, sanno consolare, sanno alleviare, sanno sorridere: nel loro sorriso c’è un anticipo di cielo.
Benedico tutte le vostre intenzioni, figli miei, le vostre buone intenzioni; benedico tutti coloro chi portate nel vostro cuore, per i quali avete preoccupazioni: ammalati, sofferenti, drogati, famiglie distrutte dall’egoismo, giovani e non più giovani che non apprezzano più il Sacramento del matrimonio e vogliono scindere ciò che Dio, nel grande Sacramento da loro accettato, ha unito. Ho detto: da loro accettato! Benedico particolarmente le mamme in attesa, le donne, care figlie , che chiedono di diventare mamme. Benedico i neonati, i bimbi piccoli, benedico coloro che stanno preparandosi, (i genitori, certo) a ricevere il grande Sacramento della rigenerazione: il Santo Battesimo. Benedico i bimbi, i giovani che si preparano al catechismo, si preparano a ricevere la Santa Comunione, a ricevere il Sacramento della Confermazione e diventare i veri soldati di Cristo Gesù. E benedico chi si prepara al Santo Matrimonio e benedico in modo del tutto particolare chi si prepara ricevere il Sacramento dell’Ordine Sacro e chi si prepara ricevere la pienezza del Sacerdozio.
Benedico tutti e con tutti prego e invoco la benedizione di Dio che ora assieme ai ministri di Dio vi impartisco: la benedizione grande di Dio che è Padre, di Dio che è Figlie Gesù, fratello vostro e di Dio che è Spirito d’Amore e di Pace. Amen.
Ecco figli miei, benedico i fiori che voi avete posato qui  davanti a questa Stele; benedico l’acqua, il sale, l’incenso, l’olio; benedico tutte le immagini che voi avete portate immagini fotografiche, e quelle che non avete portate dei vostri cari.
Benedico gli oggetti, gli indumenti, benedico le vostre autovetture, i vostri pullman (vostri da usare, eh…). Vi seguirò anche nel cammino di ritorno, sarò sempre con voi, figl1. Con ognuno, certo; mi è consentito da Dio di seguirvi tutti. Ad uno ad uno. Vi benedico e vi abbraccio tutti. Portate il mio abbraccio, il mio saluto, il mio sorriso a tutti i vostri fratelli.
Ecco, rimango con voi anche in preghiera, con voi invoco da Cristo Gesù, Figlio mio e fratello vostro, tutte quelle benedizioni, quei favori spirituali e materiali che desiderate e assieme a voi col cuore, veramente col cuore, caldo, Io canto: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! Cari figli, ciao.

Messaggio della Mamma della Pace

Figlioli miei, eccovi qui raccolti per ricevere il mio saluto, il mio messaggio. Grazie, figli miei, per quello che state facendo, programmando per aiutare tanti vostri fratelli.
Vi ringrazio se saprete essere costanti e continuare perché vi giungeranno anche in futuro altre richieste  che riuscirete a individuare attraverso i consigli che lo Spirito Santo, Spirito d’Amore vi porterà, porterà nei vostri cuori, riuscirete a individuare tanti altri fratelli ai quali fare pervenire il vostro aiuto solidale, sincero, così come state facendo, con semplicità, senza pretendere i ringraziamenti, senza pretendere che diventino notizie importanti  pure se qualcosa trapelerà, pure se qualcosa verrà portato a conoscenza di tanti altri fratelli. Ma a voi non importa, a voi importa di fare ciò che la Mamma vi ha suggerito, che Gesù vi ha aiutato a compiere, che vi ha messo nel cuore lo Spirito d’Amore.
Vedete, figli miei, tanti lo fanno, sapete, lo sapete benissimo, lo fanno come voi, col cuore, ma tanti purtroppo lo fanno con altri scopi. In loro c’è beneficenza, non c’è la vera solidarietà cristiana non c’è dentro l’amore, non c’è dentro il sacrificio, la privazione, non c’è dentro il sapere negare qualcosa a se stessi per poterla dare a chi non ha, non c’è dentro la volontà di dirsi “no” per dire “sì” ai fratelli non c’è dentro lo spirito, il cuore.
Voi impegnatevi, continuate, poiché sapete che amare Gesù significa amare i fratelli.
Nessuno, nessuno può amare Dio, può amare la Trinità Santissima, nessuno può amare un Dio, comunque lo chiami, comunque la tradizione, la sua religione lo invochi, se non ama i fratelli; nessuno può amare Colui che non vede, se non attraverso i segni della natura, creazione, della persistenza nel mondo di questo segno, di questi segni. Nessuno può amare l’invisibile, nessuno può amare l’Amore se non ama i fratelli: quelli che vede, quelli che tocca, quelli coi quali convive, quel quali divide le gioie, i dolori, le preoccupazioni, e quelli che non vede non conosce, ma sa che esistono, e li conosce attraverso i mezzi di comunicazione, e sa che sono nell’indigenza, sa che sono nella povertà nel dolore, sono nell’umiliazione…
Nessuno può amare Dio se non attraverso i fratelli, e l’amore che ognuno riversa su un piccolo, su un bisognoso, su un sofferente, su un anziano, è l’amore che dà a Dio: è una piccola restituzione, ma è quanto basta per prepararsi alla vera vita, entrare, nel momento in cui Dio lo chiama, in cui Dio manda i suoi Santi o manda me a prendere per le mani e dire:- Vieni! Ecco, ecco il momento in cui entra nell’armonia di Dio, nella gioia di Dio, nella vera, imperitura vita.
Figli miei, voglio ancora questa sera ricordarvi alcuni suggerimenti che già vi ebbi a donare altre volte, tempo addietro.Ho chiesto se volevano le mie care figlie, recandosi alla chiesa, coprire il capo. Qualcuna ancora lo fa, qualcuna ha incominciato poi ha smesso, tante altre non l’hanno mai fatto. Vergogna? Eh, certo! Sentirsi diverse dalle altre, anche, le altre non lo fanno, certo… Ma Io voglio delle figlie diverse dalle altre, veramente diverse, più capaci di timoniare e di amare.
I sorrisi di compatimento… oh, il Signore come sa pagare bene le opere buone!
Anche castigare chi non usa comprensione, carità, chi non è aperto, chi vuole fare della modernità un modernismo, chi intende abolire tutto ciò che ritiene essere e fare parte del passato, di cose superate. Oh certo, vivete in una società in cui è superato persino – pensate, e proprio nella Chiesa superato persino il grande Sacramento della Penitenza. E allora cosa ne arguite? Stanno cadendo le cose più importanti.
Sacerdoti purtroppo non sanno imporre la verità, ma pretendono, lo sapete, pretendono di censurare la Mamma. E lo pretendono i sacerdoti, i vescovi, i cardinali, e fanno tacere persino il Vicario di Cristo…
La potenza del demonio che è entrato nella Chiesa e sta dissolvendo i grandi valori di Cristo! Ecco perché vi dico, figli miei: voi dovete essere diversi! Non dovete sentirvi superiori, ma lo dovete essere. Essere superiori significa essere molto umili, annientarvi in Cristo Gesù, essere attenti alle picccole cose, essere attenti a non recarvi in chiesa, nelle chiese, nei templi di Dio e vostri templi, non vestiti decorosamente, essere attenti nel rispetto dei luoghi sacri, e a questo punto, figli e figlie mie, traete una conclusione da quanto vi dice la Mamma.
Ho detto: attenti ad essere vestiti decorosamente nei templi di Dio, nei templi dei cristiani.
Ma la Mamma più volte vi ha detto e ripetuto: “ovunque vi ritrovate in preghiera é tempio di Dio: sotto le arcate maestose o sotto dei tetti modesti ( moderni voi dite ) o sotto cieli stellati, o nelle vostre abitazioni, ovunque è Chiesa e perciò ovunque, andate decorosamente vestiti. Abbiate rispetto del vostro corpo e rispetto degli altri, non ponete mai in difficoltà, non date scandalo, non create pensieri cattivi nei vostri fratelli o nelle vostre sorelle; moderate il vostro parlare, divertitevi, sappiate sorridere e anche ridere, certo, anche con le facezie, certo! Ma state attenti, attenti! Mai, mai offendere i presenti, offendere la loro sensibilità, la loro dignità! E così via, figli. Vi ho chiesto altre cose, certo. Vi ho chiesto, ad esempio, di ricordare di  fare adorazione, ma so quanto faticate, non tanto per vostra colpa, ma perché  siete nell’impossibilità, perché i sacerdoti non amano più esporre il  Santissimo, perché i sacerdoti si appellano ad ogni scusa pur di non impegnarsi a mostrare quell’Eucarestia, quel Cristo Gesù sotto le Specie Eucaristiche perché sia adorato. E si appellano ai Vescovi per delle norme che non hanno mai date, e si appellano a tutti i codici, ai canoni che li possono aiutare a disimpegnarsi. Eppure non si disimpegnano per le gite, le feste parrocchiali, non si disimpegnano per altri impegni molto pesanti che non fanno parte del ministero, ma fanno parte della laicità. Ecco perché dovete pregare di più per i sacerdoti, per tutti, ma particolarmente per quelli che stanno tradendo il loro sacerdozio, e la Chiesa è in difficoltà perché vi sono pochi sacerdoti e troppi traditori. Voi non tradite, figli miei, non tradite Gesù! Pregate per questi sacerdoti, seguiteli costantemente con la vostra preghiera e state in obbedienza pure se vi creano grandi difficoltà.
Il Corpo Mistico, ecco il vostro grande pensiero: il Corpo Mistico. Nella liturgia della domenica rileggerete e rimediterete il Corpo Mistico di Cristo. Lui è il capo, voi le membra, membra importanti tutti, ma membra funzionali, centri di vitalità dovete essere, figli e figlie mie! Dovete essere veramente delle cellule irradianti! E Io vi accompagno figli, vi accompagno anche con queste piccole raccomandazioni che però sono importanti perché sono di esempio. Ecco, figli miei, non voglio trattenervi oltre. Domani sarà un messaggio  molto importante, da meditare, un messaggio da vivere come tutti i messaggi, perché vengono da Gesù, ma domani vi chiederò cose inportanti, a voi, ai vostri fratelli, a tutti i miei figli. Vi aiuterò, vi aiuterò, figli miei, a vivere quanto vi chiedo, perché vi chiedo ciò che Gesù desidera, e vi benedico.
Benedico voi, benedico le vostre famiglie, i vostri bimbi, i giovani  , gli anziani, i sofferenti. Benedico tutti quelli che desiderano Io abbia a benedire e benedico ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Vi benedico e vi abbraccio in nome di Dio Padre, in nome di Dio Gesù, Figlio, fratello vostro, in nome di Dio che è Spirito d’Amore. Assieme, assieme a Me dite figli, col cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti Gesù, ti amo Gesù! Ciao, figli miei.

E’ ATTRAVERSO DI ME, INDEGNA SERVA, CHE IDDIO COMPIE, ANCHE OGGI, TANTI MERAVIGLIOSI MIRACOLI Carpi (Mo), Sabato 18 Gennaio S. Liberata

Ecco, Maria voluta da Dio, ha invitato il Figlio Dio a compiere ciò che al Figlio stesso, a Gesù stesso, sembrava non essere ora si compisse. Il Padre acconsentì e con lo Spirito d’Amore fecero compiere il primo miracolo pubblico a Gesù.
Ecco è attraverso di Me, figli, attraverso di Me, indegna serva, Iddio fa sentire i suoi richiami anche oggi; attraverso di Me, che compie tanti meravigliosi miracoli, li compie come voi dite alla luece del giorno, ben visibili, riconoscibili, ma li compie soprattutto nel nascondimento, nell’interiorità, nei cuori, ed Io come Mamma della Pace, per volontà di Dio, sto portando a tanti vostri fratelli, la potenza, l’amore, la misericordia di Dio. A voi porto, figli miei, il desiderio continuo di essere strumenti di testimonianza, di essere strumenti di  fede, di essere strumenti d’amore.
Grazie per quanto avete recepito, grazie per l’impegno; oh, non vi ringrazio ad uno ad uno, vi ringrazio tutti assieme; per ognuno un bacio materno un forte abbraccio; per ognuno il mio incoraggiamento. Chiedete che la preghiera di ognuno sia la propria testimonianza che raggiunge i fratelli bisognosi.
Chi ha da offrire sacrifici lo faccia; Gesù farà ricadere le sue grazie sui fratelli ma la prima grazia la fa ricadere su di voi; chi ha la possibilità aiuti ifratelli, chi può operare operi, ma tutti, tutti potete pregare, tutti potete arrivare con le vostre preghiere in questi momenti in cui l’umanità sempre più precipita nel dolore, nelle angosce, nei tormenti, in questi momenti in cui però, più che mai nell’umanità emerge il desiderio del superiore, del soprannaturale, e in questi momenti la vostra testimonianza di fede, la vostra preghiera aiuterà moltissimi vostri fratelli e sarà per voi il più grande premio perché Dio premia soprattutto ciò che sapete fare per i vostri fratelli.
Ecco, figli miei, non voglio farvi tardare oltre il giusto riposo e per abbraccio, con voi abbraccio tutti i vostri fratelli e benedico nel nome di Dio Padre, nel nome di Dio Figlio, Gesù fratello vostro, nel nome dello Spirito d’Amore. Amen.
E con voi col cuore, veramente col cuore, Io innalzo il mio canto di pre- ghiera a Gesù: “Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo!”.
Benedico voi, ancora i vostri fratelli e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, qui in questa sede, nelle vostre case, nei vostri automezzi, ovunque giungerà la mia benedizione.

Cari figli, andate, vi seguo sempre e seguo anche i vostri figli; so quante, quante angosce qualcuno di voi porta nel cuore: sono quelle angosce che mi confidate, quelle angosce che talvolta non riuscite a superare Coraggio, coraggio figli, usate la bontà e la fermezza, vi aiuterò! Ciao figli.

DIO VI HA POSTO AL FIANCO TANTI ANGELI CUSTODI: INVOCATELI Gargallo di Carpi, 12 gennaio 1992

Figlioli, mici cari, ecco, il Bimbo Gesù che Io h deposto nei vostri cuori cresce e cresce in voi la Grazia, cresce in voi il desiderio di vivere in unità con quel Bimbo, col Redentore, da veri figli di Dio coscienti della vostra grande, immensa dignità. Vivete ogni giorno, figlioli miei, vivete nella carità, nell’umiltà in preghiera. Quante volte vi ho chiesto: siate “preghiera!”. Ecco figli, non basta pregare, bisogna essere “preghiera bisogna fare di tutta la propria vita, ogni attimo, farne preghiera, e a questo vi invito particolarmente, perché figli miei è con la preghiera, con la preghiera vera, la preghiera del cuore, che assieme potremo chiedere a Dio di salvare i mondo. Grazie, figli miei, della vostra solidarietà; grazie pe quanto state compiendo per i vostri fratelli. Ogni cosa che ve fate col cuore per i vostri fratelli lo fate a Gesù. E’ Lui che si presenta nell’indigenza più assoluta, nella miseria; è Lui che si presenta nudo, è Lui che si presenta colpito e dolorante per le ferite delle guerre, delle torture, delle persecuzioni; è Lui che si presenta crocifisso e invoca aiuto silen ziosamente, ma lo invoca nell’attesa di trovare chi lo toglie dalla miseria, chi lo toglie dall’indigenza, chi lo sfama, chi lo disseta, chi gli porge il sorriso. Grazie figli, lo avete capito, continuate… Ecco, il Signore Iddio vi ha posto al fianco, fin dalla nascita un Angelo: è l’Angelo che voi chiamate “Angelo Custode”. Certo figli, è il vostro Angelo che assieme a Me, a quel Cuore Divino, soprattutto, di Gesù, vi incita, vi consiglia, vi aiuta per operare con pulizia, con sincerità, col cuore, la vostra solidarietà, per praticare l’amore, l’amore che non deve essere una parola vuota, ma deve essere composta di tutte le lettere che conoscete e che compongono il grande poema, il poema della realizzazione del “programma Gesù”: è il poema dell’amore. Oh figli c’è tanto bisogno di amore! E c’è tanto bisogno di preghiera! E c’è tanto bisogno di sacrifici! E il vostro Angelo è al fianco per aiutarvi nella preghiera, per consigliarvi al sacrificio, alla generosità, alla donazione.
Oh, quando eravate piccoli i catechisti e anche le mamme vi dicevano: – Quando non fai a modo l’Angelo piange… -. Oh figli, non prendetelo come qualcosa di superato, roba da bimbi: è roba da grandi, sapete, da grandi! Dio si è preso cura di voi e vi ha posto al fianco un Angelo, e l’ha posto al fianco della vostra famiglia: l’Angelo del focolare; e l’ha posto al fianco della vostra via, delle vostre parrocchie, dei vostri paesi: tanti Angeli custodi. Invocateli!
Chiedete il loro aiuto, sono pronti ad aiutarvi, e chiedete l’intervento degli Arcangeli, degli Angeli del cielo che a miliardi vogliono scendere per aiutare voi e i vostri fratelli nella grande battaglia ingaggiata contro le forze del male. Il grande esercito dell’amore è costituito, figli miei. Lo guida Maria, Io, figli, per volontà di Dio; al mio fianco gli Arcangeli, gli Angeli, i Santi, i Santi vostri protettori, la schiera infinita di Santi e voi, voi coi vostri Angeli custodi, camminiamo per il trionfo di Gesù. Testimoniatelo! Testimoniatelo nel mondo! Ecco, non siete raccolti in un tempio, non siete raccolti sotto un tetto, ma qui è pure chiesa, figli miei, poiché siete raccolti in nome di Cristo Gesù, in nome di quel Cuore Divino; siete raccolti per combattere contro il male, siete raccolti col desiderio di ripartire da qui come dovete partire qualvolta vi recate nel tempio di Dio e tempio dei cristiani, come ogni volta che vi alzate e vi proponete nel mondo e testimoniare l’amore di Dio. Io sono con voi, figlioli miei, in questi momenti pesanti per l’umanità, lo sarò in momenti ancora più pesanti, lo sarò per dirvi sempre: – Coraggio, figli miei! -.
State preparandovi a quel ritorno di Cristo che vi deve vedere nella schiera, nell’esercito di Maria. Così Dio desidera, così desidero.
Vi benedico figli, vi benedico tutti, ad uno ad uno, e vi abbraccio e vi bacio.
Benedico i bimbi piccoli, benedico i giovani, gli anziani, i sofferenti.
Benedico chi spera di dare alla luce, perché sia una nuove anima a glorificare Dio, chi desidera i figli. Benedico chi sta per darli alla luce, come dono di Dio; benedico chi da poco ha donato la vita e la coltiva, e il suo sorrise è il sorriso della Mamma del cielo, di quella Mamma che in questo momento è qui con voi, figlioli, e posa i piedi su questo lembo di terra, e in tanti luoghi vi posa i piedi, quella Mamma che Dio vuole che non vi sia metro quadrato dove Lei non posi i suoi piedi pur di riportare l’umanità a Dio, a Lui, alla salvezza, poiché Dio ha creato l’uomo perché sia salvo, perché lo glorifichi, e sta facendo di tutto perché a questo gli uomini giungano, uomini di ogni religione, di ogni fede, che tutti portino nel cuore il seme della bontà, della fratellanza, della carità e della pace.
Benedico tutti quelli che desiderate lo abbia a benedire, quelli che avete portato nelle immagini fotografiche, che avete portato come ricordo particolare.
Benedico quelli che stanno per affrontare maggiori impegni, interventi; grazie a chi interviene; Io guido la mano sapete, di tanti medici che a Me si affidano con fede e con amore. Benedico tutte le famiglie e benedico chi soffre, chi pena, particolarmente chi è nella disperazione perché soffre e non sa perché soffre; benedico tutti coloro che non sanno accettare il grande mistero, meraviglioso mistero del dolore. Benedico chi soffre nell’anima e nel corpo e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire.
Benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso, e benedico le vostre intenzioni particolarmente, i vostri desideri di vivere secondo il Cuore Divino di Gesù, al quale assieme a voi, col cuore, Io dico: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo Gesù! E la benedizione che Io impartisco, figli miei, è la benedizione che impartisco assieme ai ministri di Dio qui con voi convenuti ed è la benedizione di Dio che è Padre, la benedizione di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen.
Andate figli miei, testimoniate l’amore di Gesù! Testimoniatelo in ogni luogo e in ogni modo. Conto su di voi, figli miei, voi contate su di Me.
Farò crescere in voi quel Gesù… eh! Ciao figli.

I DONI DI DIO VIVONO, SI MANIFESTANO NEL NASCONDIMENTO Messaggio del primo lunedi del mese Castrocaro (Fo) – 6 gennaio 1992

Figlioli miei cari, siamo stati e rimaniamo e rimarremo in preghiera, in unione col nostro Gesù. Ecco, partite da qui, figlioli miei, per portare Gesù nel mondo, per portare Gesù al mondo. Portatelo con la vostra testimonianza, con la vostra bontà, con la vostra semplicità, col vostro sorriso, che tutti riconoscano in voi gli amanti di Dio, gli amanti di Dio e perciò amanti dei fratelli.
Ecco, figlioli miei, da questo vi devono riconoscere i vostri fratelli e quand’anche non vi riconoscessero e vi denigrassero e vi insultassero e vi deridessero, oh, siate sereni perché la vostra testimonianza è per Colui che solo riconosce. Pregate invece per chi non la accetta. Ecco, il mondo ora e sempre più si allontana dalla speranza, si allontana dalla gioia, ricerca le gioie futili, ricerca le gioie passeggere, voi cercate le gioie eterne che iniziano dalla terra.
Certo, figli, non pensate a un Paradiso che è là, da raggiungere soltanto nel momento in cui Dio vi porge la mano e dice: – Vieni! – o manda Me e vi dico: – Vieni, figlio mio! … – il Paradiso deve iniziare sulla terra, certo. E’ Paradiso quando sapete donare col cuore, donare aiuto, donare conforto, donare sorriso, donare gioia, donare consiglio ai vostri fratelli; e il Paradiso è la solidarietà.
Oh, figli, Io vedo tanti, tanti cari figli e vedo percorrere le vie del dolore, percorrere i corridoi degli ospedali, delle case di cura e percorrere le stanze e i corridoi di casa e li vedo percorrere le vie velocemente o no, per correre in soccorso dei fratelli sofferenti e vedo tanti miei figli adoperarsi fino all’annientamento di se stessi, e vedo figliole in terra di missione e anche qui da voi, tra di voi, donare la propria vita con abnegazione, con profondo amore. Ecco, figli miei, pure nella irriconoscenza, pure nel travaglio, questo è l’inizio del Paradiso, poiché il primo premio, Gesù già lo dona: dona serenità, dona tranquillità, dona gioia interiore.
Voi siete chiamati, figli, alla generosità, siete chiamati da Dio alla solidarietà’completa, sincera, pulita, semplice.
Oh, non inventatevi doni, figli miei, i doni di Dio, sapete, quand’anche ci siano, vivono, si manifestano nel nascondimento. Non dite mai: – In me parla lo Spirito, Dio agisce in me, Io… Io… -. Ricordatevi: solo il Signore Dio, il suo Spirito d’Amore agisce nella profondità dello spirito, agisce sui corpi, agisce sugli spiriti, solo Cristo Gesù è il guaritore, guarisce i corpi e le anime, solo il Padre dà assistenza per la salvezza di tutti i figli. Voi dite: – Grazie, Signore, quando mi fai strumento di aiuto per i miei fratelli, quando mi rendi il cammino più facile per arrivare là dove c’è un mio fratello che piange, un mio fratello che ha fame, che ha sete, mi rendi più facile il cammino anche se non corrò là, rimango qua, ma mando il mio pensiero, la mia preghiera, il mio aiuto materiale -. Adesso, figli miei, siete chiamati alla solidarietà; già lo scorso anno ebbi a chiedervi solidarietà, giustizia perché giungesse la pace, nuovamente in questo anno vi chiedo solidarietà e vi ringrazio poiché avete capito la lezione e state camminando bene.
Non svuotate soltanto gli armadi delle cose inutili, ricordatevi, non togliete il supererogativo dalle tavole, cominciate ad aprire quegli armadi e a donare anche le cose belle, le cose a cui siete attaccati; è la generosità che il Signore premia! Qualche sacrificio, certo, figli miei, certo, la vostra mirra e l’incenso la vostra preghiera. i fratelli oggi sono milioni, domani si moltiplicheranno, figli, perché nel mondo non v’è giustizia e voi siate operatori di giustizia.
Essere operatori di solidarietà, operatori di giustizia, significa essere i veri operatori della pace. Il nemico, figli miei, il principe delle tenebre sta veramente scatenandosi di più perché i suoi giorni ormai sono contati e vede sfuggirsi di mano quel grande tesoro che sono miliardi di anime. A voi, figli miei, con le preghiere e il sacrificio, con la solidarietà e l’amore, a voi il compito, con l’aiuto della Mamma, d’innalzare la preghiera e la testimonianza a Dio perché giunga presto la completa salvezza. Cristo Gesù è pronto, sapete, Cristo Gesù che già vive nei vostri cuori e che Io abbraccio e che bacio in voi che l’avete appena ricevuto nel sacramento dell’Eucarestia, Cristo Gesù ritorna fisicamente sulla terra e voi, prescelti per essere l’esercito del suo amore, voi siate sempre pronti perché il giorno, l’ora non la conoscete, ma giungerà e voi saprete riconoscerlo se avrete preparato il vostro cuore nella purezza, nella generosità e nell’amore. Lo riconoscerete e sarete dalla sua parte. Guai se non foste preparati e non vi conoscesse!
Ma Io sono con voi, figli, vi aiuto, vi consiglio, rileggete i messaggi che vi ho portato in questi anni, rileggeteli, non riponeteli, non dite, figli miei,: – Sono belli – ma cercate di viverli, di vivere il Vangelo, di rimanere sulla via di Gesù, nella verità di Gesù, vivere la vita di Gesù che è in voi.
Figli miei, vi benedico, benedico tutti i cenacoli di preghiera, tutti i gruppi di preghiera e oh come vorrei che ogni casa fosse un cenacolo, piccolo… due, tre… sarebbe la salvezza per il mondo e, ve l’ho già detto, se in ogni casa si pregasse il rosario, se in ogni casa si sapesse vivere la bontà, oh, allora, allora si amerebbe la vita, non si distruggerebbero le vite, non si ucciderebbero i bimbi, non ci si drogherebbe, le coppie rimarrebbero unite, ci sarebbe rispetto, ci sarebbe amore e Cristo trionferebbe.
Lo chiedo a voi, figli miei, cominciate voi eh, e poi… contagiate, contagiate anche gli altri, i vostri fratelli, contagiateli; non vi invidieranno, no, ma si spiegheranno come mai sapete essere cosi uniti, amarvi, sapete vivere in serenità, anche nei grandi problemi eh… e Io vi aiuterò. Per questo benedico tutti i figli miei, benedico i bimbi appena nati e benedico gli anziani che stanno per chiudere gli occhi a questa vita temporanea per raggiungere la vita eterna, benedico i giovani, benedico gli attempati, benedico tutti e benedico particolarmente chi soffre, benedico i carcerati.
Benedico in questi momenti ancora chi porta in mano i fucili, le mitraglie o chi li ha deposti e ha saputo dire basta e ha saputo dire sì all’amore, finalmente, o se non ha saputo dire sì all’amore, ha saputo dire: -proviamoci!, proviamoci un po’… -. Benedico i medici, i volontari, benedico i missionari, le missionarie, benedico tutti coloro che si dedicano all’amore verso i fratelli nella solidarietà fattiva, vera. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e particolarmente, sì particolarmente, quelle rose rosa che sapete a Me tanto care, che rimarranno qui, in questo cenacolo e poi saranno distribuite, con la mia immagine, ai sofferenti, ai bimbi piccoli, ai giovani, ai drogati… Grazie, vi ringrazio figli perché so di poter contare su di voi.
Io vi aiuterò e assieme l’esercito dell’amore camminerà per il trionfo di Cristo Gesù, di quel Cuore Divino al quale vogliamo dire assieme, col cuore: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo, Gesù! La benedizione che vi ha impartito il ministro di Dio, che Io già avevo benedetto insieme all’altro ministro, di nuovo ve l’impartisco Io, eh… ed è la benedizione di Dio che è Padre, la benedizione di Dio che è Figlio, Fratello vostro, Gesù, la benedizione dello Spirito d’Amore… amen.
Ciao, figli miei, contate su di Me, Io conterò su di voi.

LEGGETE LA LETTERA DI S. GIOVANNI APOSTOLO CHE LA CHIESA DOMANI VI PROPONE Castrocaro (Fo), Lunedi 6 Gennaio 1992 Epifania del Signore

Figlioli miei, ecco, sono stata, sono e sarò con voi in preghiera, accoglierò la vostra consacrazione al mio Cuore Immacolato, accoglierò la vostra sacrazione e consegnerò la vostra consacrazione al Cuore Divino di Gesù. Ecco, per prepararvi, figlioli, a questa santa celebrazione, vi chiedo, se volete, leggete il passo della lettera di S. Giovanni Apostolo che domani la Chiesa vi proporrà nella liturgia della Parola (1 Gv 3,22 -4,6); vi deve servire, vi servirà, figlioli, per camminare con più speditezza, con meno dubbi, con tranquillità e fede.
Ecco, poi assieme al ministro di Dio concelebreremo il grande mistero del l’amore di Gesù e verrò a salutarvi, a portarvi il messaggio che è per voi e tutti i vostri fratelli, il messaggio del primo lunedi, Rimango con voi, figli, eh. Allora preghiamo: è preghiera l’ascolto della Parola, è preghiera il canto, è preghiera eccelsa la consacrazione dell’Eucarestia, Ciao.

I MIEI MESSAGGI HANNO LA COMPLETEZZA DEL VANGELO CASTROCARO (FO) Lunedi 6 Gennaio 1992 Epifania del Signore

Figlioli miei cari, eccovi riuniti in preghiera nell’Epifania del Signore Gesù, in preghiera: incenso… eh, figlioli, voi e tutti i vostri fratelli in preghiera uniti… incenso. Certo, figli miei, anche voi portate a quel Gesù che è nato e che Io ho posto nei vostri cuori, portate i vostri doni, portate l’oro: la fede, l’impegno, la generosità, l’amore. Portate la fede ai piedi di Gesù, quella fede che sempre più Lui stesso fa aumentare nei vostri cuori, quella fede che attingete anche dai miei messaggi.
Figli miei, non vi chiedo di avere la cultura delle apparizioni, non chiedo che abbiate la cultura dei messaggi, vi chiedo: seguitemi dove credete, perché, vedete figli, ovunque Io appaia, i miei messaggi hanno la completezza, la completezza del Vangelo. Non sono le mie apparizioni complementari l’una all’altra, no, ogni apparizione è completa in sè. Ecco a voi figli, a voi Io porto la semplicità, perché sappiate comprendere e vivere in ogni attimo il Vangelo di Cristo Gesù.
A voi richiamo, figlioli, il messaggio evangelico, sempre, sempre! Ecco il vostro oro, questo è il vostro oro, figli miei: il Vangelo, questo è il vostro oro, il Vangelo vissuto, la vostra fede, vera, la vostra fede fatta di testimonianza sincera… e ricordate, figli miei, gli uomini si possono ingannare, Dio no. Sincerità, pulizia nel vostro cuore! Avete elevato ed eleverete ancora la vostra preghiera, ecco l’incenso, l’incenso che sale verso il cielo, verso Dio, in fragili, meravigliose volute, perché dal Cielo cada su di voi una rugiada di grazie e sul mondo ho lasciato cadere una grandinata di grazie… c’è tanto bisogno di grazie del Cielo! i pregate, pregate, figlioli, pregate, pregate sempre, siate preghiera, perché figli, con la preghiera salveremo il mondo, sapete?! Cristo Gesù che ritorna, sta per tornare, Cristo Gesù desidera essere accolto dalle vostre preghiere, da figli e fratelli “preghiera”. Cari figli, e la mirra? La mirra è il sacrificio, è la disponibilità verso i fratelli, sempre, continua, disponibilità di animo e disponibilità di mezzi, disponibilità del Cuore: la mirra.
E Io sento, figli miei, sento il vostro profumo, sì, anche l’oro profuma, perché profuma di Cielo, l’incenso profuma ed è profumo di preghiera, la mirra profuma ed è profumo di sacrificio.
E il vostro profumo è quel profumo che Io faccio ricadere tante volte su di voi, lo sentite in vari modi, ovunque vi troviate, ma particolarmente in quel luogo che Dio ha scelto Io abbia a scendere per posare i miei piedi: alle Pioppelle. E voi sentite profumo di rosa, e voi sentite profumo  d’incenso e voi sentite profumo di fiori. Beh, figli, è sempre il profumo che Dio, attraverso la Mamma, fa ricadere su di voi per richiamarvi, per dirvi:- Così deve profumare la tua anima e la tua vita, figlio mio!- Stiamo ancora insieme, figli eh! Stiamo insieme nel convivio, nella compagnia, nella preghiera e, particolarmente, nella concelebrazione del Sacrificio di Cristo Gesù.
No, la Mamma non vi ha detto, figli miei, un’eresia, vi ho detto: “nella concelebrazione” sentitevi anche voi, siate anche voi sacerdoti, siate anche voi consacranti col ministro di Dio, anche voi deponete in quel calice le vostre amarezze, i vostri problemi, i vostri dolori, le vostre richieste, le vostre debolezze e, assieme al sacerdote, dite: – Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue. In quel momento, figli, quel Gesù Bambino, che Io ho deposto nei vostri cuori, sarà cresciuto, sarà diventato grande, diventato il Gesù Dio, Via, Verità e Vita e voi sappiate vivere quel momento; per sempre e sarete i nuovi Gesù, come vi vuole Lui, al quale assieme diciamo: – Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Ciao, figli miei.

CON LE NOSTRE E VOSTRE PREGHIERE POTRÀ’ DIVENTARE UN ANNO CON L’INTENSITÀ’ DI UN MILLENNIO, LA POVERTÀ’ DI UN SECOLO Carpi – sede dell’Associazione – 1 gennaio 1992

Figlioli miei cari, è gioia, gioia per un cuore di Mamma ritrovare i suoi figli in tanti luoghi riuniti in preghiera, in sana compagnia, quasi per sfoggiare un abito nuovo; non è un abito, ma è un anno, è un dono, grande dono del Signore Dio. E’ gioia per una Mamma trovare i suoi figli che sorridono, che sanno perdonarsi, che sanno superare le piccole, ma talvolta difficoltose contrarietà. E’ gioia per una Mamma poter correre in tanti luoghi e ovunque essere per ascoltare gli aneliti, le preghiere calde, sincere, che alzano i suoi figli verso di Lei perché sul mondo abbiano a scendere le grazie di Dio, perché sia Lei a trattenere quella mano che già da tanto tempo avrebbe dovuto scendere sull’umanità con la sua giustizia. E’ gioia per una Mamma, figli cari, trovare tanti figli che pensano ai fratelli che soffrono e sono nel dolore, fisico e morale, che sono nelle difficoltà, che giacciono, a causa delle ingiustizie e delle cattiverie, a causa dell’incuria, giacciono nella fame, nella sete, nelle maggiori, tremende difficoltà, nella miseria che è molto più che la povertà; ma è anche un momento di tristezza, cari figli, il vedere tanti figli colpiti, osteggiati, tanti figli sofferenti per le ingiustizie, sofferenti per le iniquità, sofferenti per la freddezza dei fratelli e sofferenti perché colpiti dalle guerre, dalle distruzioni. Ma figlioli, è un anno che da poco ha avuto inizio, è un anno che sarà segnato, certo figlioli miei, da grandi dolori, da grandi tragedie, ma sarà pure un  anno colmo di grazie divine e sarà tanto più ricco di grazie quanto più voi saprete collaborare con Me per ottenere da Dio, da Gesù, dal Suo Cuore Divino, quelle grazie di cui non solo voi, ma tutta l’umanità ha bisogno. Iniziate questo anno con la più grande festa che la Chiesa abbia dedicato a Me: è la festa mia, di Madre di Dio ed è anche la giornata di preghiera, di impetrazione per la pace.
Figlioli, ma a voi da oltre sette anni, chi è che vi viene a richiamare, a invitare, a chiedervi impegno, chiedervi testimonianza? E’ la Madre di Dio e Madre vostra, Maria, che a voi si presenta come Mamma di Pace. E’ la mia festa oggi, è la vostra festa oggi, è l’inizio di un anno che vedrà per voi, toccati dalla grazia di Dio, prescelti da Lui per essere testimoni saggi, umili, testimoni fermi, testimoni amorosi di Sua Madre, essere testimoni potenti contro le forze del male! La festa di voi, della vostra associazione, capace di solidarietà, di generosità verso i fratelli bisognosi, capace di tanta bontà. E’ la festa del trionfo, figlioli miei, dell’amore, perché la pace trionfa quando trionfa l’amore. La pace, figli miei, non deve essere un concetto astratto, non lo sarà se gli uomini sapranno essere uomini di pace.
Non ho mai chiesto a voi, come a nessuno dei miei figli, di essere pacifista, ma ho chiesto di essere operatori di pace, operatori di pace… consideratelo bene… e voi siete stati chiamati ad essere operatori di pace: operatori di pace nelle vostre famiglie, operatori di pace nelle vostre parrocchie, operatori di pace nei posti di lavoro, operatori di pace sempre.
Vi invito, figli miei cari, ad impegnarvi per questo. E’ un anno di grande speranza che si apre ai vostri occhi, figlioli e la speranza è nata da pochi giorni in voi, quando Io ho deposto nei vostri cuori il Bambino Gesù. Ecco la speranza, ecco la luce, ecco la certezza: Gesù. Quando le calamità avessero a colpire tanti vostri fratelli, oh certo, pregate per loro, ma fate sentire, quando vi è possibile, la vostra presenza fattiva, il vostro aiuto, la vostra solidarietà cristiana. Quando altri fratelli, in diverse nazioni dell’Asia, dell’Africa, soprattutto meridionale, dell’America centrale e meridionale, avessero ad insorgere o ad essere colpite, dilaniate dalle armi e dalle persecuzioni, voi seguiteli con la vostra preghiera: sono vostri fratelli che soffrono. E ringraziate il Signore Dio perché ancora potete vivere in serenità, nell’abbondanza, nella troppa abbondanza. Sappiate ringraziare il Signore e chiedere a Lui la capacità di svestirvi, la capacità di donare, di abbandonare l’egoismo, di abbandonare il personalismo, di abbandonare la grettezza, perché solo così sarete veri apostoli, così come siete stati chiamati ad essere dal Cuore Divino di Gesù. A tutti, a tutti Io estendo la mia materna, accorata richiesta: abbandonatevi all’amore infinito di Dio, abbandonatevi al Cuore Divino di Gesù, leggete in quel Cuore i desideri e traduceteli nella pratica e nella vita. Ascoltate i richiami della Madre Sua e Madre vostra e traduceteli, figlioli, nella vita vissuta e trasmetteteli con la testimonianza, trasmetteteli col vero amore ai fratelli, anche quelli che non conoscete, con grande impegno a quelli che non conoscete. Amatevi fra di voi, amatevi, amatevi, amatevi di più; siate meno solleciti all’ira e più capaci di controllarvi, più capaci di consigliarvi, di compatirvi, di abbracciarvi,, di chiedervi perdono. Siate buoni! Siate buoni come quel Bambino che crescerà in voi ogni giorno, quel Bambino che ogni giorno vi porterà le sue grazie. Accanto a voi Io sarò sempre la Madre amorosa e accanto a voi ci saranno i vostri Santi protettori, gli Arcangeli, gli Angeli, per aiutarvi. Diamo una mano a Dio! Diamo una mano alla misericordia! Diamo una mano all’amore! Lo potete fare, figli miei, perché Dio Provvidenza desidera che siate la Sua mano tesa verso i fratelli. Siate le mani di Gesù Dio!
Ecco, saprete allora essere veramente cellule vive nel Suo Corpo Mistico, saprete veramente essere lievito nella società, sale; saprete veramente essere fiamme di amore. All’alba di questo nuovo anno la Mamma viene per consolarvi, per dirvi: coraggio figlioli, perché se è pur vero che questo anno sarà carico di difficoltà e di povertà spirituale e materiale e sarà un anno carico di avvenimenti dolorosi, di tragedie e di calamità, sarà pure un anno di prossima preparazione, di grazie enormi di Dio, un anno forte, fortissimo, di prossima preparazione al ritorno di Cristo Gesù e sarà un anno disseminato di avvenimenti grandemente importanti, tenacemente attesi da voi, alle Pioppelle e altrove.
Saranno avvenimenti che voi dovrete ancora continuare a preparare nella preghiera, nell’umiltà, nella disponibilità, come state facendo. Grazie, figli, è la Mamma, sapete, che vi dice grazie. Ve lo dice per spronarvi a continuare, a migliorarvi, con la grazia di Dio, col mio aiuto, col soccorso dei vostri Santi protettori, degli Arcangeli, degli Angeli. Grazie per quanto sapete fare in umiltà, grazie per quanto sapete testimoniare con semplicità e con forza, grazie per quanto ancora saprete sopportare per amore a quel Bambino che in voi sta crescendo e preparandosi a dettare la Sua legge d’amore; per quel Bimbo che si prepara a salire sì sulla Croce, ma si prepara a risorgere in voi e con voi. Grazie figli, vi benedico. Benedico voi, benedico tutti i vostri fratelli, quelli che erano uniti con voi in queste ore in preghiera, nel ricordo, che avrebbero tanto desiderato essere qui e non potevano, per chi era in sano divertimento, eppure si è ricordato di Gesù e di Me. Grazie a tutti, Io benedico tutti.
Benedico particolarmente quei figli che stanno vivendo vicino alle armi, laddove Io quest’anno ho dovuto deporre il Bambino Gesù, vicino ai cannoni e ai missili, vicino alle bombe a mano e ai mitragliatori. Benedico con voi, con le vostre famiglie, particolarmente i vostri bimbi: piccoli, piccolissimi, più grandicelli, i vostri giovani, i vostri anziani; benedico i principi della Chiesa, i vescovi; benedico i sacerdoti, benedico i missionari, benedico le missionarie, benedico le anime consacrate, benedico i volontari, i volontari dell’amore. Benedico particolarmente la lega da me fondata vicino a quella stele, ricordate: “La lega della solidarietà e dell’amore dei figli della Mamma della Pace”.
Benedico tutti coloro che desiderate Io abbia a benedire e benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire; benedico particolarmente quanto avete pronto da spedire ai vostri fratelli bisognosi, quanto arriverà in questo anno in cui ancora questa sede dovrà essere, per lungo tempo, il centro di raccolta e di distribuzione. Collaborate tutti coi vostri piccoli e grandi sacrifici. La provvidenza stimolerà altri vostri fratelli a farlo e allora voi sarete le mani della provvidenza che accolgono e consegnano e qui sarà il deposito. Va bene così?
Volete che glielo diciamo a Gesù, eh? Glielo diciamo col cuore, preparatevi, col cuore, gli diciamo: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! La benedizione di Dio che è Padre, di Gesù che è Figlio e fratello vostro, dello Spirito d’Amore, amen, scenda su di voi, sulle vostre famiglie, su tutti i vostri fratelli, su tutti i miei figli e segua, in questo nuovo anno segua tutti i miei figli e sia portatore di grazie e sia portatrice di benefici. Oh, figli miei, ecco voi direte: – perché la Mamma ha detto portatore e portatrice? -Portatore è quel Cuore Divino, portatrice è la benedizione di Dio Padre, Figlio, Cuore Divino di Gesù, Spirito d’Amore. Voglio però benedire particolarmente e nuovamente le immagini mie e portare benedizione laddove saranno collocate, laddove saranno venerate, laddove saranno pregate. E’ un anno forte, sapete, questo, fortissimo figlioli. Ebbi a dirvi: “un anno che ha l’intensità di un secolo e la povertà di un millennio”… con le nostre preghiere, con le vostre preghiere, potrà diventare un anno con l’intensità di un millennio, la povertà di un secolo. Collaborate figli! Diamo una mano a Dio! Non vi suoni a bestemmia, consideratelo! Diamo una mano a Dio! Io sono con voi, vi bacio ad uno ad uno, figli miei.
Cari, cari figli, ecco il dono, il dono per voi: (*) E’ Lui, sì, è Lui, figli miei che vi benedice nel nome del Padre, nel nome Suo, nel nome dello Spirito Santo. Rimane con voi, figli, con voi e con tutti quelli che Lo amano. Ciao figli.
(*) La Mamma ha deposto tra le braccia del veggente. Gesù Bambino.

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