OH, QUANTO È DI SOFFERENZA PER GESÙ, NASCERE COME REDENTORE E SALVATORE DEL MONDO IN MEZZO ALLE GUERRE DI OGNI TIPO! S. Benedetto Po (Mn), mercoledì 25 Dicembre 1991 Santo Natale

Figioli miei, ecco, ho deposto Gesù, il Bambino Gesù, nei vostri cuori, l’ho deposto nei cuori dei vostri fratelli e l’ho deposto, figli miei, l’ho deposto vicno a chi piange, chi soffre. L’ho deposto nei cuori di chi sta per morire per opera dei fratelli. L’ho depiosto vicino ai cannoni e vicino  alle armi; l’ho deposto nelle Chiese distrutte; l’ho deposto soprattutto nei corpi distrutti, Gesù! Gesù! Quanto, quanto, figli, è di sofferenza per Gesù nascere come Redentore e Salvatore del mondo, come luce, come Via,
Verità, Vita, Principe della Pace, in mezzo alle guerre di ogni tipo! Guerre anche nelle famiglie, guerre nei paesi, guerre nelle parrocchie, guerre fra
i sacerdoti, figli miei, e parrocchiani, guerre fra i sacerdoti e laici, tra i Vescovi e sacerdoti, guerre fra il Vicario di Cristo e i Vescovi e i Principi, oh, oh quanto, quanto Cristo Gesù deve operare con la sua grazia! Ma deve essere accettato, deve essere vissuto il Gesù. Chiedo, a voi chiedo, figli miei, cercate di vivere il Bambinello Gesù, il Gesù che ho deposto nei vostri cuori, di viverlo tutti i giorni, testimoniarlo, di viverlo sapendo essere dei nuovi samaritani, viverlo sapendo e volendo essere i suoi apostoli e discepoli.Vivere Gesù nella gioia per vincere il dolore del mondo; vincere la povertà del
mondo; portare al mondo la ricchezza di Dio, la ricchezza Gesù, la ricchezza dei vostri cuori diventati culla di Gesù. Grazie a voi, ai vostri fratelli, grazie a chi si impegna. Ecco, il mondo si
sta avvicinando velocemente ai grandi avvenimenti  profetizzati dai tempi, quegli eventi che Io stessa vi ho preannunciato invitandovi a prepararvi. Continuate a prepararvi nella preghiera, nella testimonza, nella solidarietà vera, sincera, nell’amore verso i fratelli.Vi benedico, figli miei, nel nome del Padre, in nome del Figlio Gesù fratello vostro, in nome dello Spirito d’Amore. Amen.
Ecco figli miei, diteglielo (Io lo dirò con voi) a quel Bambino, diteglielo: “Gesù, Gesù Bambino ti amo! Gesù Bambino,ti amo! Gesù Bambino,ti amo. Oh! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù!” Ecco
Figli miei, accanto a Gesù nei vostri cuori ci sono gli Arcangeli, gli Angeli, e ci sono i Santi vostri protettori e ci sono i vostri famigliari, anche coloro che, morti tragicamente, temete siano lontani da Dio. Ma Dio all’ultimo momento chiama, chiama! Ecco vicino ai vostri cuori talvolta angosciati ora è sceso Gesù. Ecco e assieme agli Arcangeli agli Angeli ai vostri protettori e famigliari defunti, ci sono tanti tanti Santi per aiutarvi, per spronarvi, per dirvi:siamo qui ad ttendervi qui nella gioia di Dio.
Sappiate testimoniare con semplicità. A noi è bastato sapere dire sì al Signore; a noi, vedete, è bastato testimoniarlo con semplicità, umiltà, amore. Dio non ci aveva chiesto il martirio e l’eroismo; ci aveva chiesto l’ eroismo semplice di vivere ogni giorno vicino a Lui, per poterlo mostrare ai fratelli; di vivere ogni giorno per i fratelli, per dimostrare a Lui l’amore. Vi benedico nuovamente figlioli e vi bacio ad uno ad uno. La luce, la pace, la vera pace che è scesa nei vostri cuori, vi illumini, pace
a voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari, al mondo
che non ha pace. Ciao figli miei.

GESÙ’ DEVE NASCERE SEMPRE NEI VOSTRI CUORI: NATALE E’ OGNI ATTIMO DELLA VOSTRA VITA Gargallo di Carpi – 22 dicembre 1991

Figlioli miei cari, sono con voi in preghiera, con voi, coi vostri tanti fratelli che qui non sono convenuti, fratelli che lo desideravano, che sono trattenuti dagli impegni, dalle malattie, dagli incarichi del volontariato, sono trattenuti dal loro impegno di usare carità, aiuto verso altri sofferenti, verso familiari, anziani, bimbi; con quei tanti vostri fratelli che in queste ore offrono i loro sacrifici come grande, eccelsa preghiera; sono con quei vostri fratelli, anche importanti, che
sentono il peso delle responsabilità, che chiedono aiuto al Signore Gesù attraverso di Me, per essere sempre capaci di compiere la volontà di Dio secondo il desiderio, le necessità dei loro fratelli e dei popoli. Rimarrò con voi, figlioli, in preghiera; pregheremo assieme questo Rosario, e particolarmente in questo mistero, ecco figlioli, voglio che voi viviate i momenti meravigliosi, delicatissimi della nascita di Gesù. Ecco figli, voi potete viverli questi momenti, quando sapete portare conforto, aiuto, consolazione, sorriso ai vostri fratelli. In quel momento e perciò in ogni momento dell’anno, Cristo Gesù nasce nei vostri cuori, perché nasce l’amore, nasce la carità: ecco Cristo; nasce
nell’umiltà, nel nascondimento: ecco Cristo; nasce nella generosità più grande: ecco Cristo. Ricordate figli: Natale è ogni attimo della vostra vita. Oh sì, la Chiesa, voi, lo ricordate particolarmente in questi giorni, ma Gesù deve nascere sempre nei vostri cuori, a rinnovarli, a bruciarli d’amore. Io deporrò nei vostri cuori il Bambinello, voi donatelo ai vostri fratelli: a quelli che non credono, a quelli che odiano, a quelli che usano la vendetta, a quelli che usano la cattiveria, l’invidia. Donatelo Gesù, donatelo con la vostra testimonianza. Sono tempi di testimonianza, figli miei, testimonianza d’amore!
La vostra testimonianza è nella solidarietà, la vostra testimonianza è nel saper perdonare col cuore, la vostra testimonianza è nel saper vivere da veri figli di Dio, vivere la grande dignità, meravigliosa, immensa, incommensurabile dignità di figli di Dio, è vivere la fratellanza universale in Cristo Gesù. Testimonianza è sapere donare senza pretendere, è sapere sorridere, sempre; testimonianza è aprire le braccia e accogliere i fratelli di ogni ceto, di ogni estrazione, di ogni colore e di ogni fede: religiosa e politica. Tutti, tutti fratelli. Solidarietà è visitare i sofferenti e portare loro consolazione, aiuto, è aiutarli, è soccorrerli, è assisterli, è curarli; solidarietà è ricordarsi dei fratelli giovani che vivono nel peccato, che percorrono la strada della perdizione; è ricordarsi di quei fratelli che si abbandonano ai fumi e alla droga; è pensare a quei fratelli che giacciono nelle carceri, e non dire: «Ma hanno tutto! Hanno televisione, riscaldamento, sono dei signori…». Ma dire: «Manca loro il conforto dei fratelli, manca loro la libertà…». Ricordate anche i carcerati.
Solidarietà, figli miei, è sapere sorridere a chi non sa sorridere, è sapere detergere le lacrime a chi non trova in sè la capacità di detergerle. Solidarietà, figli miei, è amare, amare, amare e amare sempre.
Solidarietà è pregare, perché laddove voi non potete arrivare col vostro aiuto, col vostro conforto, voi potete arrivare con la più potente delle misericordie: la preghiera. Figli, preparatevi così al Natale di ogni giorno, di ogni attimo, perché così preparandovi, figli miei, sapete, sarete preparati anche al sacrificio e sarete preparati alle croci,
sarete preparati ad essere vicino a Gesù sul Golgota, ma sarete preparati a risorgere nella gioia, nella gloria sua. Ecco, in questi momenti l’umanità, figlioli sta vivendo drammi, dolori, rovine, morti, disastri di ogni genere, che aumenteranno… Voi aiutate tutti con la preghiera, particolarmente la preghiera, la testimonianza. E a voi, datori di lavoro, vorrei ricordare – perdonatemi – vorrei
ricordare che la vostra solidarietà più importante è il non peccare, è il non peccare di ingiustizia. La solidarietà più importante è di donare la giusta mercede a chi lavora. E voi, voi che lavorate, la vostra solidarietà è usare giustizia, sempre la giustizia, impegnandovi secondo il dovere. E così anche per voi bambini che frequentate le scuole, la
vostra solidarietà è anche lì, nei banchi di scuola, nelle vostre case, nell’eseguire i compiti, nello studiare ciò che vi è stato consigliato o intimato, con grande senso di responsabilità. Questa è la vostra solidarietà, sapete, solidarietà è compiere il proprio dovere. Oh, oggi non vi voglio dire ancora altro, ma staremo assieme altri momenti e altri consigli ancora vi porterò, semplici, perché siete dei bimbi e voglio che i miei bimbi crescano pian piano, ma col cuore sempreimpegnato nell’amore, eh!  Oh sapete, Io vi benedico tutti, tutti, tutti.
Benedico coloro che non sono qui, vostri fratelli; benedico coloro che avete portato con le immagini fotografiche, qui o col vostro ricordo, nella vostra preghiera. Benedico gli uomini potenti e benedico gli uomini umili, incapaci di potenza; benedico tutti coloro, particolarmente, che sanno operare nella solidarietà per la giustizia e per la pace del mondo,
e perciò benedico il Vicario di Cristo, il Santo Padre, e benedico i capi di Stato, nuovi e vecchi, che calcano la scena del comando, o che si
ritraggono o vengono appartati. Benedico tutti coloro che con buona volontà, con senso di responsabilità, di giustizia, sanno operare perché cresca il senso della capanna di Betlehem, il senso dell’amore, della
vita, perché ritorni l’armonia nel mondo. Benedico i vescovi, i sacerdoti, i missionari, le anime consacrate, i volontari, i medici, gli infermieri. Benedico tutti, tutti i cari figli, ai quali voglio deporre Gesù Bambino nel cuore, perché scaldi, perché porti amore, porti il suo programma e lo faccia comprendere e lo faccia vivere a tutti. Benedico, figlioli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire; benedico particolarmente oggi quelle rose rosa e quelle che voi chiamate «stelle di Natale». Ecco, quelle sapete, Io ho un desiderio: quando avvizziranno, riponetele, riponete queste foglie fra le pagine dei libri, che asciughino, come fanno i bimbi, e… quelle poi un giorno le manderete come un messaggio della Mamma della Pace, le manderete nel mondo, ai vostri fratelli delle missioni, ai vostri fratelli lontani. E le stelle di Natale le benedico in tutte le vostre case, perciò ognuno di voi avrà la cura di raccoglierle quando cadono queste foglie, di riporle e poi consegnarle perché tutte assieme possano essere inviate a questi vostri fratelli, e con loro Io porterò il vostro saluto, il mio sorriso, le benedizioni di Gesù. Benedico particolarmente ancora l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso e benedico tutto ciò che desiderate sia benedetto anche presso i vostri fratelli. A tutti voi chiedo di imporre le mani, se volete, sui vostri fratelli, perché ciò sia a benedizione e sia portatrice di grazie del Signore Gesù, del suo Cuore Divino, meravigliosamente Divino. Cari figli, ecco i miei auguri, perché ciò significa, figli, realizzare il «programma Gesù». Ecco i miei auguri: il mio aiuto perché sappiate realizzarlo in voi per i vostri fratelli, per il mondo intero. Assieme figli, lo diciamo a quel Bambinello, glielo diciamo col cuore: «Gesù Bambino, ti amo! Gesù
Bambino, ti amo! Gesù Bambino, ti amo! Cresci in me, Gesù! Diventa grande! Anch’Io, Gesù, accetterò la tua croce, Tu mi donerai la tua gloria. Grazie Gesù. Gesù, ti amo!, Gesù, ti amo! Gesù, ti amo, Gesù! E
la benedizione di Dio che è Padre, di Gesù, fratello vostro, Dio, dello Spirito d’Amore, amen, sia su di voi, sui vostri cari, sui vostri familiari, su tutti coloro che desiderate abbiano oggi a ricevere la
benedizione della Mamma. Io. come Mamma di tutti, a tutti la dono. Auguri, figli miei. Ciao.

IL GRANDE ESERCITO DELL’AMORE SI E’ COSTITUITO NELLA “LEGA DELLA SOLIDARIETÀ’ E DELL’AMORE DEI FIGLI MAMMA DELLA PACE” Gargallo di Carpi, 8 Dicembre 1991

Figlioli miei carissimi, grazie figli, grazie della vostra testimonianza. Ho camminato con voi, ho pregato con voi, ho cantato con voi, e sono qui
con voi e vi seguo, e sono con quei tanti vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire, trattenuti da impegni, trattenuti nell’assistenza dei bimbi, degli anziani, dei sofferenti o, pure essi,
sofferenti. Ho pregato con voi e pregherò sempre. Figli miei, grazie per quanto state facendo e farete ancora per i vostri fratelli, per vivere quella solidarietà amorosa, cara, vera, sincera che Io vi ho chiesto. Ecco, mi state seguendo, e questo è gioia per il Cuore Divino di Gesù. Oh! figli miei, cari figli, vedete, tanti vostri fratelli soffrono, ma se voi saprete con le preghiere intense, “uomini preghiera”, saprete fare sentire il vostro calore, ecco che attorno, attorno si scalderà. Oggi vedete, il mondo è freddo come le campagne che vi circondano, come l’aria che vi avvolge, ma voi, con l’aiuto di Dio, di Gesù, del suo Cuore Divino, impegnatevi a riscaldarlo. La Mamma vi è vicina, figli, la Mamma che, ecco, con voi oggi, che avete rinnovato la vostra consacrazione al suo Cuore Immacolato, con voi oggi vuole costituire, sì, con voi, coi vostri fratelli, una nuova lega: “La lega della solidarietà e dell’amore”. Ecco, la lega della solidarietà e dell’amore. Oh, che lega meravigliosa, figli! Questo significa realizzare il “programma Gesù”. Eh figli, vi ringrazio, vi assisto, vi seguo. Conosco sapete, figli miei, conosco tutte le pene che avete portato qui, presso questa stele e conosco quelle dei vostri fratelli, conosco, particolarmente quelle dei vostri fratelli che vivono nelle guerre, nelle persecuzioni, che vivono nella miseria, nelle difficoltà, che mancano di tutto: mancano di pane, mancano di abiti, mancano di sorriso, mancano di comprensione da parte dei fratelli. Conosco tutte le vostre pene, figli! Offritele, offritele con tanta generosità al Cuore Divino di Gesù, perché vi avvolge, perché vi penetra, perché vi esalta, perché vi attira a Sè. Ecco figli, con voi, al Cuore suo Divino, con voi, col cuore caldo, Io canto: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Ti amo, Gesù! Oh, figli miei, ecco che Gesù ha ascoltato le vostre preghiere, i vostri sussurri, i vostri palpiti, le vostre richieste, ha accettato le vostre offerte. Ecco che scende su di voi la benedizione che vi impartisce la Mamma della Pace, la benedizione che è di Dio Padre, la benedizione di Gesù Figlio, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore. Amen. Ecco figli, Io benedico voi, benedico i vostri fratelli, benedico tutte le immagini che avete portato qui con voi presso questa stele, durante la processione; benedico gli indumenti, e benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei, non solo qui, ma nelle vostre vetture, sui pullman, nelle vostre abitazioni; sia tutto avvolto dalla benedizione della Mamma, dalla benedizione dell’Amore. Ecco figli, vedete, grazie, grazie di queste belle rose, particolarmente le rose rosa, e di tutti gli altri fiori che avete voluto portare qui, presso questa mia stele. Se volete farmi cosa gradita, lasciatemi solo qualche fiorellino, portateli davanti al Tabernacolo di Gesù Eucarestia, perché sia la vostra donazione, sia la vostra consacrazione al suo Cuore Divino, sia, figlioli miei, il fare sentire a Gesù e al mondo il profumo delle vostre anime. Ecco, il profumo delle vostre opere buone, il profumo della vostra bontà, il profumo dell’amore. Ecco, il grande esercito dell’amore, che si è costituito nella “Lega della solidarietà e dell’amore dei figli della Mamma della Pace” che arriveranno ovunque con la loro preghiera e in tanti luoghi con l’aiuto solidale, vero, fattivo, autentico, nelle terre di missione, presso i fratelli sofferenti, bisognosi, che purtroppo, figli miei, si
moltiplicheranno a dismisura. Non pretendiate di poter aiutare tutti, di arrivare da tutti: arrivate
dove Io vi potrò condurre; al resto, a tutti gli altri, pensa il Signore che moltiplicherà i vostri aiuti. Il vostro granello, ve lo ripeto, sarà
la grande montagna, la montagna dell’amore vostro ai fratelli, la montagna dell’amore soprattutto di Dio per tutti i suoi figli. Vi benedico e vi abbraccio tutti, figli miei. Grazie, mi avete resa felice.
Oh, voi direte: “Ma la Mamma è felice perché è vicina a Gesù, suo Figlio, è vicina al Padre, allo Spirito d’Amore”. Sì, figli, ma Io sono felice quando i miei figli, in attesa di arrivare quassù, si stanno preparando bene. Grazie e ciao, figli miei.

RICORDATE FIGLI, NON FATE MAI PIANGERE GESÙ. Carpi (Mo), martedì 3 dicembre 1991 S.Francesco Saverio VII anniversario apparizioni

Figlioli miei, grazie figli, grazie a voi tutti che vi siete uniti in preghiera… Io con voi,come ieri ser,rimanete sempre uniti in preghiera… oh, non
fisicamente, ma rimanete sempre uniti in preghiera!
Io sono qui con voi per festeggiare, certo, e sono con voi per festeggiare anche il mio strumento. Grazie per la disponibilità, per la semplicità… figlioli aiutatelo, aiutatelo ad essere sempre semplice, disponibile, umile ! Non pretendete da lui troppe cose, accontentatevi di ciò che il Signore concede. Cari figli, inizia un nuovo ciclo; ecco che nella prima parte di questo ciclo, saranno ad attuarsi gradualmente tanti avvertimenti che Io nel vostro tempo vi ho donato e voi direte: – la Mamma ce ne aveva parlato… figlioli, sono qui per questo, per prepararvi, per prepararvi agli eventi difficoltosi e agli eventi meravigliosi, perché sappiate prepararvi nell’umiltà,nella carità, nel sacrificio, a giorni pesanti, a quei giorni che apriranno la via alle grandi prove. Con voi, cari figli miei, ho pregato con voi, pregherò sempre con voi, ho pregato con quei vostri fratelli che iersera erano in preghiera altrove, dove assieme abbiamo, anche con voi, festeggiato la chiusura di questo primo ciclo, con voi sono tanti i vostri fratelli e saranno tanti ancora, tanti di più, voi siate esempio, siate testimonianza ferma, serena,
gioiosa! ate testimoni dell’amore a Gesù verso i vostri fratelli e siatelo ovunque, Io conto su di voi sapete… e il Cuore Divino di Gesù conta molto di voi. Vi ho chiamato ad essere suoi profeti, suoi apostoli, discepoli portatori della sua parola, portatori dell’esempio, della testimoanza, della generosità, dell’amore, della solidarietà. Vi aiuterò figli miei, vi sarò sempre vicina, vi condurrò per mano, ad o ad uno… in questi giorni preparatevi, come già vi ho chiesto, alla festività solenne
della mia Concezione Immacolata e preparatevi a ricevere nel vostro cuore, nuova culla, il Bambinello Gesù che Io deporrò. Voi scaldatelo, voi avvolgetelo d’amore, vi aiuterò Io, e voi, figli miei, lo scalderete d’amore se saprete accogliere, se saprete aiutare, se saprete avvolgere d’amore i vostri fratelli, i fratelli diseredati, i fratelli bisognosi, i fratelli doloranti, i fratelli nella disperazione, nell’angoscia, nel terrore, grazie per quanto avete fatto, state facendo e farete! Non pretendiate, figli, che si sappia nel mondo quel granello di sabbia che voi porterete, ma quel granello il Signore lo farà diventare una montagna,  credetemi figli, sarà una montagna! Moltiplicherà tutto ciò che voi saprete donare col cuore, frutto di sacrifici, di mortificazioni, le moltiplicherà fino a farlo diventare una montagna d’amore. Non pretendiate di arrivare a tutti i vostri fratelli, arriverete là dove è consentito, grazie alla generosità dei vostri fratelli, ma arriverete dove il Signore Dio desidera voi arriviate. E moltiplicherà i luoghi in cui voi arrivate e moltiplicherà le grazie che su voi farà ricadere, sulle vostre famiglie, sulle vostre parrocchie, sui vostri sacerdoti, sul vostro paese. Ecco figli, Io vi ringrazio quando sapete mettere tutto l’impegno,la costanza per compiere la carità fino in fondo. Vi accompagno sempre figli e vi copro il capo col mio manto. Ecco che quel Bambinello che Io andrò a deporre nei vostri cuori è Gesù figli miei, è Lui, Cristo Gesù, il Salvatore, la debolezza e la grandezza, Lui l’umiltà, è Lui il Signore Iddio che vi benedice in nome del Padre in nome Suo e in nome dello Spirito che li unisce, Spirito d’Amore, di Verità, di  Pace… Amen. Io, figli miei, vi benedico tutti, ad uno ad uno, benedico le vostre famiglie, benedico particolarmente i vostri bimbi. Ancora Io benedico le mamme in attesa, benedico quelle mie figlie che sperano e chiedono di diventare mamme, benedico quelle che stanno dando alla luce un pargolo, perché sia testimone, perché sia a gloria di Dio la sua vita. Benedico i bimbi, benedico i giovani, anche quelli che si abbandonano alla droga, anche quelli che si abbandonano e si rifugiano nelle perversione nella lussuria, negli inganni del demonio. Li benedico e con voi prego che abbiano a risollevarsi, a guardare verso il cielo, a guardare verso quel Cuore Divino che ha dato anche l’ultima goccia per redimerli. Benedico i carcerati, molti dei quali soffrono per le ingiustizie, le cattiverie, benedico anche quelli che giustamente stanno scontando le loro pene, perché abbiano a redimersi dentro, dentro!
Benedico i sofferenti, gli ammalati, benedico particolarmente quelli che soffrono nello spirito: i dubbiosi, quelli che si scagliano contro Dio,che
vogliono ritenere fonte del dolore… Dio è fonte di gioia, figli miei! Benedico chi li assiste, i volontari, i medici, benedico il personale, le suore… pregate perché siano più numerose e siano accolte, accettate. Benedico i missionari, benedico le anime consacrate, benedico con una benedizione particolare i ministri del Figlio Mio, Gesù, e i principi della Chiesa. Pregate perché siano i veri pastori buoni, perché non abbiano timore di portare fino in fondo la loro testimonianza. Pregate Iddio perché conceda loro la forza di essere veri ministri di Dio, di abbandonare i desideri mondo, di vivere nel mondo per far elevare le proprie pecorelle, i propri telli far elevare verso il cielo. Pregate Iddio perché vi dia tanti, tanti, tanti santi sacerdoti, vocazioni religiose. E pregate Iddio
perché voi laici, tutti, sappiate essere la nuova forza della sua Chiesa, nuova forza perché lo Spirito che farà discendere i suoi doni (e già li fa
discendere su di voi, su tanti fratelli), abbia a trovare corrispondenza nell’umiltà, nella semplicità.
Per questo figlioli, in nome del Cuore Divino di Mio Figlio Gesù, fratello vostro, Io vi chiedo l’impegno di pregare per i vostri fratelli, perché trovino liberazione dal demonio, trovino liberazione dalle cattiverie,dalle invidie, persecuzioni di altri fratelli, che usano delle forze di satana per
colpirli, porli in difficoltà, far loro perdere la fiducia, la speranza in Cristo Gesù, Redentore, la salvezza, il vero, unico grande guaritore… Gesù che è Vita, Gesù che è Verità, Gesù che è Via.
Figlioli miei, ecco, non vi mostrerò Gesù piangere, perché al vostro fratello, Gesù ha donato di sapere e potere sopportare simile grande dolore, ma ricordate figli, non fate mai piangere Gesù, non fate mai piangere Gesù e pregate perché i vostri fratelli non lo facciano piangere così come piange oggi, così come purtroppo continuerà a piangere. Oh, figli miei, vi è difficile comprendere, voi dite: – Ma Gesù, come può Gesù piangere… -. Gesù ha pianto e continua a piangere, figli miei, in maniera per voi misteriosa, perché ha pianto per l’ingratitudine dei propri fratelli, ha pianto perché i fratelli si erigevano e si erigono a giudici, ha pianto, perché i propri fratelli sceglievano e scelgono anziché la virtù, il vizio, la cattiveria, ha pianto e piange perché gli uomini non sanno realizzare in sè, e per gli altri, quei momenti di carità e amore che soli li avvicinano a Dio.Ha pianto e piange dalla croce guardando i suoi fratelli che fuggono, che lo guardano sbigottiti e che si dividono il suo mantello, ha solo la consolazione di una Madre, di qualche discepolo, di qualche pia donna… e gli altri fuggono, e gli altri timorosi,e gli altri dubbiosi. Non siate, figli miei, tra coloro che fuggono, sappiate aggrapparvi a quella croce e quando non ci arrivate, prendete la corona, lanciatela verso quella mano protesa sul mondo, quella corona Gesù l’afferrerà vi attirerà a sè.
Cari figli miei, è tempo di vivere la realtà dello amore, voi lo state facendo,grazie, continuate figli.Ecco ora sono qui con me : San Giovanni Battista, S.Luigi Gonzaga, S.Maria Goretti,S.Domenico Savio e tanti altri santi, i vostri santi protettori e i cari estinti, tutti qui a glorificare Dio, a festeggiare con la Mamma,con la Mamma della Pace un tempo nuovo, un tempo che si profila all’orizzonte e dopo vicissitudini pesanti, dopo gravi prove, porterà una nuova aurora, il trionfo, il regno di Dio, del Suo Spirito. Sono qui con me per gioire e far gioire voi,  tutti vostri protettori,ai protettori si aggiungono i vostri angeli custodi, gli arcangeli, milioni, milardi di angeli, schiere infinite… vi abbracciamo tutti, vi baciamo tutti. Andate figli, andate nel mondo, testimoniate l’amore di Gesù. Ecco, siate i nuovi Cristo, Io sarò con voi, perché quando testimoniate Cristo, testimonierete anche la Sua Mamma, la vostra Mamma. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei. E ora, oh, quanto desidero che assieme ai ministri di Dio voi sappiate ripetere col cuore il vostro: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Ti amo Gesù!
Ecco figlioli, figliolini cari, coraggio, si, a volte incespicate, ma ormai sapete scrivere anche i pensierini… coraggio eh! Gesù non vi abbandona Gesù vi perseguita, perché vi vuole suoi e Io, Io pure… vi perseguiterò ancora, dite così: è una persecuzione d’amore… Ciao figli miei.

FIGLIOLI MIEI, IL 1992 SARA’ UN GRANDE ANNO IMPORTANTE… Messaggio del primo lunedi del mese Castel de’ Conti (Bg) – 2 dicembre 1991

Figlioli miei dilettissimi, particolarmente voi, ministri di mio Figlio, grazie. Ecco, ho pregato con voi, con voi ho partecipato al Sacrificio di Cristo Gesù che si è rinnovato sull’altare, misticamente figli. Ecco perché vi abbraccio con tanto amore: abbracciando voi abbraccio il mio Gesù, il vostro Gesù che avete ricevuto nei vostri corpi. Sono con voi in preghiera per concludere questo ciclo di sette anni in cui, attraverso il mio strumento, Iddio ha voluto che vi porti i Suoi richiami, vi faccia
sentire il Suo amore meraviglioso e infinito in cui vi ho fatto sentire, figli miei, la preoccupazione di mamma. E inizia un nuovo ciclo. Ecco, con Me e con voi erano e sono in preghiera, anche in questo
momento, tanti altri miei figli, vostri fratelli, e sarò ancora con loro unita e con voi, domani sera, per ricordare l’inizio di un altro lungo periodo in cui ancora continuerò, figli miei, a venirvi a incitare, a venirvi a dire: – Coraggio figli, coraggio! Gesù vi aspetta! Io vi attendo… -. Ricordate, figli miei, ricordate che ora occorrono molti testimoni. Il Maestro c’è già: è Gesù. Andandovene figlioli, oh, impegnatevi nella testimonianza: la Parola è accettata molto di più se è testimoniata fuori dalle Chiese, se è testimoniata con la vita di ogni giorno, se è testimoniata nelle realtà secolari, testimoniata per le vie, nelle case, negli uffici, nei posti di lavoro; se è testimoniata nei tribunali, nei parlamenti, se è testimoniata ovunque con semplicità e con fermezza. Grazie figli per quanto state facendo per i vostri fratelli, per gli altri miei figli che più di voi soffrono e più di voi sono nell’indigenza, nelle difficoltà, nel dolore, nella tragedia. Oh, Io vedete, ebbi a dirvi una sera (lo dissi con alcuni vostri fratelli) ebbi a dire: “Verrà il giorno in cui, uno, due o più di voi, partirà per portare aiuto ai fratelli”. Sta avvenendo… grazie. Grazie a chi dona, grazie a chi si fa strumento per portare, per consegnare a quei miei figli, vostri fratelli, che gemono, vittime dell’odio, vittime della cattiveria, vittime di chi ha voluto rinnegare Dio, lo ha rinnegato dentro di sè, lo ha rinnegato e lo  rinnega nella società.
Pregate figli miei, pregate molto, pregate sempre. Siate preghiera! Ve Io chiedo col cuore: siate preghiera! Oh. spogliate i vostri cuori, buttate
la zavorra, fate pulizia, figli miei, in questo tempo di grande grazia! Io deporrò, ad uno ad uno, nei vostri cuori, il Bambinello Gesù. Preparatevi! Preparatelo caldo il vostro cuore. Lo deporrò nei vostri cuori perché li purifichi, perché li entusiasmi, perché li renda capaci del suo amore, della sua generosità, del suo Tutto. Figli miei, continuo, continuo a venire, non abbiate a temere. Vi sono tanto vicina, vi prendo per mano, vi conduco,sì, vi conduco perché voi siete chiamati dal Signore Iddio. Padre, da Gesù, fratello vostro, dallo Spirito d’Amore, ad essere i nuovi profeti, i nuovi discepoli, a portare la Parola, a portare la testimonianza. Vi sono al fianco per aiutarvi,
per consolarvi; vi sono al fianco per riuscire a farvi accettare le piccole e grandi umiliazioni, per lenire il vostro sconforto, per aiutarvi a sorridere:
sorridere ai bisognosi d’affetto, sorridere agli abbandonati, sorridere ai doloranti, sorridere a chi cerca un tetto, sorridere a chi non sa sorridere, sorridere a chi è nella disperazione, sorridere a chi è nell’odio, sorridere a chi non ha la gioia del sorriso. Grazie figli per la vostra testimonianza. Ecco, figlioli miei, il 1992 (che ormai non è lontano, eh?) sarà un grande anno importante, sapete… e sarà importante che voi lo affrontiate nella preghiera, nella penitenza, nella preparazione al sacrificio vostro, di voi bimbi. Anche voi, anche voi dovete imparare a donare, dovete imparare a dirvi di no, a sacrificare qualcosa per i vostri fratellini. E voi più grandicelli dovete imparare a negarvi qualcosa: oggi sarà un piccolo divertimento,
domani una leccornia, domani ancora potrà essere l’accontentarvi di andare vestiti con abiti molto semplici, abituarvi a risparmiare per poter donare. E voi più grandi, voi adulti, a essere di esempio per poter insegnare, esempio di tutto: esempio di bontà, esempio di sacrificio, esempio di generosità, di solidarietà vera, vera solidarietà, di amore grande. E anche voi anziani, sì, anche voi, voi che ormai guardate ai bimbi, ai giovani, e pensate a un tempo lontano… pensate, siete più prossimi, col cuore puro, ad affrontare la gioia di Dio. Consigliate!
Aiutate! Testimoniate! E voi sofferenti, sappiate accogliere la sofferenza come un grande aiuto che potrete dare ai fratelli. Oh… mistero, meraviglioso mistero della sofferenza! Figli miei, vi abbraccio
tutti, ad uno ad uno, voi che siete qui con Me, con Gesù Eucarestia, abbraccio quei tanti vostri fratelli, figli miei, che qui avrebbero
desiderato convenire. Abbraccio quelli che non sapevano e imparandolo avrebbero voluto tanto essere con voi; abbraccio coloro che, con tanta difficoltà, rinunciano a questi meravigliosi momenti di preghiera e di unione con Cristo Gesù. Abbraccio coloro che osteggiano, coloro che non vogliono comprendere. Invito i ministri di Dio, i ministri di mio Figlio, li invito alla prudenza, li invito all’amore, alla disponibilità, li invito a non volere mai usare la violenza spirituale, li invito a non usare mai la presunzione di essere gli unici portatori delle verità di Dio, poiché oggi, più che mai, e sempre più, lo Spirito d’Amore sta permeando e invadendo il popolo di Dio e porta i Suoi doni, e nel nascondimento, nella semplicità, essi saranno portatori dei miracoli d’amore di Dio. E per vincere la violenza, la cattiveria del demonio, lo Spirito farà sorgere sempre più, uomini, fratelli che, nella preghiera e nel sacrificio, avranno la potenza della liberazione. Anche voi, se a Dio lo chiedete con umiltà e con semplicità, con disponibilità completa… Mettetevi nelle mani di Dio, figli, e sarete i suoi strumenti; mettetevi nelle mani di Dio e sarete operatori di cose grandi. A tutti, a tutti è dato, se lo desiderano, è dato di imporre le mani per
invocare sui fratelli, sui sofferenti, sui bisognosi, sugli infedeli, sui peccatori, invocare l’aiuto e la misericordia di Dio, l’aiuto spirituale e fisico. Vi benedico tutti, figli. E’ già scesa su di voi, portarice di grandi grazie, la potenza della benedizione dei ministri di Dio. Ora anch’Io, figlioli, ancora con loro vi benedico: vi benedico in nome di Dio che è Padre, vi benedico in nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, vi benedico in nome di Dio, Spirito d’Amore. Amen.
Ecco figlioli, assieme, con gioia, con trepidazione, con amore, con calore, assieme diciamo a Gesù il nostro desiderio di amarlo. Diteglielo con Me: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Oh Gesù!
Vi bacio tutti, figlioli. Benedico voi, benedico tutti, benedico i vostri cari, coloro che portate nel vostro cuore, anche coloro che portate nelle
immagini fotografiche. Benedico particolarmente questa parrocchia e anche le vostre parrocchie, i vostri sacerdoti. Preghiamo assieme perché siano
santi sacerdoti. Voi pregate sempre perché la santità li vinca, perché se i sacerdoti sono santi, oh, il cammino anche per voi è molto più facile. Sapete, se i pastori non conducono bene il gregge, il gregge… eh! E allora voi, pecorelle, pregate peri pastori; pregate sempre, pregate sempre e pregate perché Iddio conceda al suo popolo, tanti pastori e anime consacrate e missionari. Benedico i sofferenti, benedico quelle mie figlie che desiderano
diventare mamme e benedico quelle che stanno attendendo di dare alla luce, di offrire al Signore una nuova creatura perché Lo glorifichi. E benedico i bimbi piccoli, e i più grandicelli, i giovani… i giovani… li benedico. Benedico voi, quelli più attempati, benedico gli anziani, benedico particolarmente (permettetemi figlioli) benedico particolarmente i miei figli drogati, benedico i carcerati, benedico i miei figli che ora piangono. Coraggio! Coraggio a tutti, figli miei! Vi sono vicina, vi sono vicina! Sono una Mamma! Grazie figli, grazie della vostra volontà, grazie del vostro desiderio di testimoniare ovunque la gioia del vostro cuore, di testimoniare la vostra fede, il vostro amore a Dio attraverso i fratelli. Vi bacio. Portate il mio bacio a tutti coloro che amate. Io lo porto a quelli che fate fatica ad amare, chiedendo a Gesù che sappiate amare tutti, proprio tutti, come Lui, come Me. Ciao figli miei.

FIGLIOLI VI CHIEDO DI SANTIFICARE LA DOMENICA: IL GIORNO DI DIO Gargallo di Carpi, 24 novembre 1991 ricevuto durante il S. Rosario

Figlioli miei, grazie della vostra presenza qui, così numerosa nonostante le intemperie, per pregare con Me e invocare da Dio, da Cristo Gesù, Re vero, unico grande Re, invocare la pace sui suoi figli, la pace nel mondo. Per chiedere con voi, figli miei, che abbia a trionfare la pace dei cuori, la pace delle famiglie, la pace della società, dei popoli, la pace
del mondo. Oh, quale re, quale re, figli, è disposto sempre a perdonare? Quale re talvolta insultato, deriso, direttamente o nei suoi funzionari, o nei
suoi sudditi, è sempre disposto a perdonare, ad aiutare? Quale re che ha imposto leggi, accetta che i sudditi non obbediscano, accetta che i sudditi non si adeguino, li perdona, li incita ancora alla
obbedienza, è disposto ancora a perdonare, desidera soltanto vedere un po’ di buona volontà? Ecco perché oggi, figli miei, vi chiedo di santificare la
domenica, il giorno di Dio. Non limitatevi, figli miei, non limitatevi a santificare la festa soltanto secondo quanto è disposto, partecipando alla Santa Messa prefestiva. Il giorno di Dio è la domenica, la domenica, giorno di riposo, giorno che voi dovete dedicare al Signore Iddio, questo grande Re, dedicarlo, compiendo altresì opere di misericordia corporali e spirituali. Non lasciatevi prendere, figli miei, dallo spirito del mondo che è entrato anche nella Chiesa. Non lasciatevi prendere! Santificate la festa! Non sia un giorno soltanto di vacanza, di gite, di divertimento. Anche questo figli, ma sia soprattutto il giorno del riposo fisico, il giorno dedicato a Dio nella preghiera, nella partecipazione alla Santa Messa, nella attuazione delle opere di misericordia che durante la settimana il lavoro non vi permette… eh? Ve
lo chiedo, figli, e non ve lo chiedo soltanto in questo periodo in cui vi preparate alla nascita di Cristo Gesù, ve lo chiedo sempre, sempre. Soltanto quando, figli, donerete al Signore Dio, al vostro Re, donerete la vostra disponibilità, allora potrete sentirvi veramente come sudditi, figli, ecco, “sudditi-figli”. Allora vi accorgerete che saprete
apprezzare la dignità di essere figli di un Dio così grande e così misericordioso. E ancora vi chiedo, figlioli, per invocare da Dio, per invocare dal Cuore
Divino di Gesù, la pace, vi chiedo di prepararvi al giorno in cui la Santa Chiesa mi festeggia come “Concepita Immacolata”, di prepararvi con nove giorni di intensa preghiera, col Rosario completo quando vi è possibile, figli se volete.
Ecco, Io sarò sempre con voi in preghiera e sarò con voi in preghiera quando lavorate, quando studiate, quando accudite alle faccende domestiche; sarò con voi in preghiera negli uffici, nelle fabbriche,
nelle case, nelle cucine, sulle automobili, nei campi; sarò con voi sempre in preghiera per ottenere da Dio pace, pace per i vostri cuori, pace per le vostre famiglie, pace per le nazioni, pace per il mondo. Ecco figli, quante cose ancora vorrei ripetervi, sì, perché il mio è un ripetere i richiami che da anni vado portandovi. E continuerò ancora
attraverso il mio strumento, ancora vi chiederò, figlioli, di intensificare la vostra vita di veri seguaci di Cristo, di testimoniarla, poiché credere significa attuare, significa vivere e vivere nell’amore, figli miei. La vostra solidarietà di questi giorni deve continuare e aumentare. Ci sono i vostri fratelli che attendono, attendono… e sono
nella disperazione, nella miseria, sono nella indigenza più completa. E i bimbi piangono e le mamme piangono coi bimbi, e gli anziani, tutti ammalati di
morte, tutti ammalati di odio, tutti ammalati di persecuzione. E Io piango per loro e chiedo aiuto a voi, figli! Ciò che voi donerete sarà moltiplicato dal Signore, purché sia donato col cuore.
Il pane che vi toglierete dalla bocca, la pasta, gli abiti, tutti gli aiuti saranno moltiplicati. Dio guarda questi figli che sanno realizzare la carità, la vera carità, l’amore, guarda con occhio benigno. E Io vi seguo, figli, vi seguo in questa vostra carità, vera, sincera, pulita, frutto e opera di piccoli o grandi sacrifici; e Io vi seguo, figli miei, anche nella carità grande, grandissima, meravigliosa della preghiera. Ecco figli, Io vi benedico, vi benedico particolarmente in prossimità del giorno in cui, col vostro fratello e mio strumento, ricorderete
l’anniversario del giorno in cui ho iniziato a portarvi i miei richiami, i richiami di Dio; del giorno in cui ho mostrato le mie sembianze umane
al vostro fratello e che voi desiderate tanto di vedere. Ma mi vedrete tutti, figli, ad uno ad uno. E sarà per voi un sogno, e sarà per voi come una visione, -voi usate tanti termini – ma sarò Io che mi presenterò a voi, a tutti, come ho già fatto a tanti, secondo il volere di Dio. Ecco, Io vi benedico ricordando con voi questi anni di grandi doni del Signore Iddio, per ricordare con voi questi anni di grazie, di doni, di richiami. Oh, voi non potrete dire: “Ma quando, quando Signore ce lo hai detto?” E allora Io prego per voi e vi benedico, figli, perché abbiate sempre la forza di testimoniare, di testimoniare che il richiamo è stato per ciascuno di voi, come per tutti i vostri fratelli; ma ognuno di voi deve pensare: la Mamma è venuta per me e per tutti. Per me! perché la Mamma viene come Gesù è venuto per tutti i suoi fratelli e per ciascuno; e come Gesù avrebbe salito il Calvario e sarebbe stato sottoposto alle ingiurie e alla crocifissione anche solo per un suo fratello, così, la Mamma della Pace viene e sarebbe venuta anche per un solo fratello e figlio mio, ma vengo per tutti. Vi ringrazio, figli, per le vostre preghiere, per il vostro impegno; vi
ringrazio perché so che cercherete di attuare quanto il Signore Dio vi chiede attraverso di me. Vi benedico e benedico i vostri intenti, i vostri desideri di bontà, di carità, di solidarietà.
Benedico particolarmente i bimbi, benedico i giovani, benedico gli anziani, benedico i sofferenti; benedico la Santa Chiesa, benedico il S. Padre, Vicario di Cristo, benedico i vescovi, i principi della Chiesa, i sacerdoti; benedico i missionari, benedico le anime consacrate, benedico i ministri straordinari della Eucarestia, benedico tutti i servi del grande Re: sudditi, servi, figli. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire, figli miei;
benedico le immagini che avete portato dei vostri cari. Con voi prego perché il demonio si allontani, perché il demonio non abbia a continuare a perpetrare le sue cattiverie contro di voi e contro i vostri fratelli. Lo vinceremo, figli, con la preghiera, i Santi Sacramenti e i sacramentali che pure benedico e perciò benedico l’acqua, il sale, l’olio, l’incenso. E benedico questi meravigliosi fiori che avete voluto
posare qui, davanti alla mia Stele. Una particolare benedizione per le rose rosa che andranno a ornare la mia immagine nelle buste che consegnerete agli ammalati, ai sofferenti e a chi, con fede, invoca
l’amore del Cuore Divino di Gesù, del grande Re. Vi ringrazio figli, continuo a pregare con voi e vi accompagnerò nel cammino di ritorno. Tornando alle vostre case ripetete ancora una volta, figli miei: “Entra Gesù, entra o Re nella mia casa. Sii Tu il grande Re della mia famiglia. Entra, rimani o Gesù!”. Con voi figli, col cuore. Io canto: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo!
Ecco figli, come un coro angelico, al trono del grande Re, dell’unico Re, è salito il vostro canto, poiché non è canto soltanto ciò che è musicale, ma è musica la vostra voce quando è voce intrisa d’amore.
Sono qui con me a benedirvi, figli miei, i vostri Santi protettori, i Santi di cui portate il nome, i vostri defunti, anche quelli che ieri e sabato scorso, come ogni sabato. Io vado a prendere per accompagnarli nella luce di Dio; quelli che da poco o da tanto tempo hanno portato, portano, hanno desiderato di portare lo scapolare. Ecco, sono tanti che Io, ogni sabato, porto al cospetto di Dio a gioire della Sua luce, della sua Gloria. La benedizione del Signore Dio Padre, la benedizione di Gesù, Dio, fratello vostro, la benedizione dello Spirito d’Amore sia su di voi, figli miei, sulle vostre famiglie, sui vostri cari, portatrice di benedizioni e di grazie. Amen. Ciao figlioli, non vado via, sapete, rimango a pregare con voi. sotto quest’acqua, e alla fine chissà… Ciao…

Ricevuto al termine del S. Rosario

Figli, grazie. Ecco, ero con voi in preghiera come ero in preghiera con tanti altri vostri fratelli, figli miei, altrove, in altri luoghi, anche laddove le guerre e le cattiverie stanno colpendo tanti miei figli. E tanti figli miei si rendono strumenti del demonio per causare morte, distruzione, dolore, angoscia… Ecco, figli, sono tornata, ve l’avevo
preannunciato, tornata per abbracciarvi ancora, per dirvi: – Ritornate, siate prudenti. La prudenza è figlia della carità, figli miei. Ecco, siate prudenti. E per dirvi: a tutti è concesso, se lo desiderate, di imporre le mani sui fratelli per invocare per loro salute fisica e salute soprattutto
spirituale; per invocare liberazione, quella liberazione che deve essere il primo intento nella vostra preghiera: liberazione da ogni tentazione,
liberazione dal male. liberazione dal demonio fisico che tante volte colpisce i vostri fratelli e voi. Vi abbraccio tutti, figli miei, vi bacio e vi impongo le mani Io,stasera, ad uno ad uno. Ecco, ecco, vi prendo sotto il mio mantello, l’acqua sarà meno umida,
sentirete il mio calore. Vi accompagno, vi stringo forte, vi stringo forte al Cuore Divino di Gesù. Lui, Lui è importante, figlioli! La Mamma, ovunque appaia, è soltanto la serva, ma è Lui il centro, è Lui: Gesù, è Lui: il Re, è Lui: il Re della Pace, è Lui: il Re dell’Amore. Ricordatelo, figli miei! Guardate a Lui, guardiamo a Lui, viviamo con Lui e per Lui e in Lui.
Ciao figli…

NON DISIMPEGNATEVI, MA PORTATE IL VOSTRO IMPEGNO CIVILE OVUNQUE GARGALLO DI CARPI, 10 NOVEMBRE 1991

Figli miei cari diletti, grazie delle vostre preghiere. Con voi ho pregato, con voi prego, con voi pregherò perché abbia a trionfare nel mondo la pace, abbia a trionfare nel mondo, perciò, la giustizia,
l’amore. Pregate figli, pregate per gli uomini politici, perché abbiano a comprendere di essere al servizio dei loro popoli, di non essere tiranni e despoti, ma padri comprensivi, capaci di raccogliere gli aneliti, i desideri, di soddisfare alle speranze, di impegnarsi affinchè i loro popoli possano vivere nella serenità e tranquillità, in libertà e pace.
Pregate per loro e particolarmente per quelli che, più che mai, sono osteggiati e che ogni giorno rischiano di pagare personalmente, fisicamente, la loro generosità, il loro impegno. Pregate figlioli per tutti i politici, pregate per chi ha la responsabilità di paesi, di comunità, di popoli, perché si faccia veramente servitore della comunità,
dei popoli, perché sappia essere strumento nelle mani di Dio per portare ai fratelli ciò che i fratelli desiderano, ciò che i fratelli agognano e
di cui hanno bisogno e di cui hanno diritto. Non disimpegnatevi, figli, ma portate il vostro impegno civile ovunque, e il vostro impegno è un impegno di seguaci di Cristo Gesù, di seguaci del Vangelo.
Le vostre parole siano semplici, voi usate dire: “Pane al pane e vino al vino”. Sì, figli miei, dite sempre la verità. Ditela nelle vostre famiglie, ditela nei rapporti coi vostri fratelli, ditela quando le occasioni vi portano all’incontro con altri fratelli, più o meno lontani. Il vostro impegno sia impegno di fede. E’ tempo, figlioli, che vi impegnate veramente perché la giustizia venga, nelle vostre famiglie, nelle parrocchie, nella società in cui vivete, venga rispettata. E’ tempo che la vostra solidarietà sia vera, sincera, completa; è tempo che non vi accontentiate delle briciole che cadono dal
desco, che non vi accontentiate di ciò che per voi è supererogatorio, ma che sappiate donare qualcosa di importante di voi, qualcosa di cui sappiate negarvi la necessità. Oh! pensate figli miei, quante cose superflue vi sono diventate necessarie, indispensabili; e pensate quanti vostri fratelli non hanno assolutamente l’indispensabile… Come può essere la pace nel mondo finché non vi è giustizia, finché i doni di Dio non diventano di tutti i suoi figli? Pregate perché i politici abbiano a capire fino in fondo, ad attuare con coraggio e anche con eroismo questa giustizia, perché nel rispetto della dignità di figli di Dio, di tutti, si agisca e ci si
impegni. Oh, voi figli miei, pensate; – Ma cosa possiamo fare nel nostro piccolo? -. Fatelo, figli, con semplicità nella vostra vita quotidiana,
testimoniando e portando le vostre idee nell’impegno quotidiano. Fatelo aiutando i vostri bimbi, i vostri figli, a comprendere la necessità delle rinunce e dei sacrifici; fatelo coi vostri figli facendo comprendere che essi stessi dovranno diventare propagatori di una vita nuova, di una vita nel mondo capace di dono, di dono completo. Oh, figli miei, anche i pagani sanno donare, anche i pagani sanno fare beneficenza, ma voi fatelo con la generosità dell’amore. La vostra solidarietà sia vera, completa, sia il donare a Gesù, Gesù che è nei vostri fratelli, nei vostri fratelli, particolarmente, che soffrono, che sono indigenti, che attendono la consolazione, che attendono il sorriso, che attendono il calore del vostro amore. Siate come la vedova del Vangelo, certo, anch’Io ve lo ricordo. Donate con generosità, ben sapendo che la Provvidenza arriva là dove c’è
fede. Figli miei, vi chiedo impegno, sì, vi chiedo preghiera e vi dico: – Non è più tempo di rimandare al domani, perché il domani potrebbe essere troppo
tardi, perché quando arriva Gesù dovete mostrare le vostre mani cariche di donazione, di amore, di atti generosi verso i fratelli. Non potete dire: – Aspetta Gesù, domani lo faccio -. No, no. E non potete
dire: – Domani lo farò, aiuterò i fratelli -. Ma intanto i fratelli muoiono! Ecco perché alla associazione, ai vostri fratelli, numerosi dei quali sono qui con voi riuniti, Io ho sempre raccomandato:- I fratelli vi donano, gli altri sono in attesa che voi elargiate. Non lasciate che i denari rimangano fermi: c’è chi attende. Domani potrebbe essere tardi -. Grazie per quanto stanno facendo, grazie a voi perché vi impegnate ad essere quelle vedovelle (*), che donate senza pensare alle difficoltà che
potrebbero sorgere, perché domani c’è la Provvidenza che provvede. La fede, la speranza, l’amore in Gesù ve lo consente, ve lo impone, Io ve lo propongo. Cari figli, Io vi benedico, benedico le vostre buone
intenzioni, benedico la vostra generosità. Sono al vostro fianco per aiutarvi a svestirvi degli egoismi, delle grettezze, a sapere donare l’aiuto materiale e spirituale, a sapere donare la comprensione, l’impegno, il sorriso. Benedico voi, benedico i vostri fratelli che qui avrebbero voluto convenire, trattenuti da impegni, la impegni familiari, dal lavoro, dall’assistenza ai sofferenti, agli ammalati, ai bimbi. Benedico con voi, particolarmente, quei ministri di Dio che tanto desidererebbero essere qui, e sono nell’obbedienza e sono nell’impossibilità, trattenuti dagli impegni parrocchiali e religiosi. E
benedico le anime consacrate; esse pure vorrebbero essere numerose qui e verrà tempo in cui saranno numerose. Benedico i sofferenti, benedico chi li assiste; benedico i buoni medici che sanno essere strumenti nelle mani di Dio per aiutare i fratelli
sofferenti; e gli infermieri, i volontari che si prodigano nelle corsie degli ospedali, delle case di cura o a domicilio, con generosità. Benedico i giovani, i giovani che soffrono, i giovani che ripongono l loro speranze, i loro sogni, le loro ambizioni, le ripongono in Cristo Gesù e non si abbandonano ai vizi, non si abbandonano a tutto ciò che è distruzione e rovina; i giovani che sanno sacrificare anche qualche ora di sano divertimento per essere qui a pregare coi fratelli, o a essere
nelle chiese, o essere assieme agli altri giovani nelle congregazioni, nei gruppi, a pregare, a testimoniare, a giocare, a sorridere. San Luigi
dei Gonzaga, San Domenico Savio, Santa Maria Goretti, i vostri grandi protettori vi seguono e con Me vi aiutano a camminare nella testimonianza, nell’amore a Gesù. Benedico i bimbi. Cari… ricordatevi: credete alla Mamma di tutti i bimbi del mondo! Credete alla Mamma di tutti i giovani, di tutti i genitori, di tutti i nonni! Credete quando vi dice: “Vogliatevi bene, bimbi!” Sorridetevi, accarezzatevi, datevi i
bacini, e poi sappiatevi perdonare le piccole insofferenze, i dispettini; sappiatevi perdonare! Oh, sapete quanti il Signore ve ne perdona…! eh?
Sapete, dovete diventare grandi e testimoniare l’amore a Gesù; dovete diventare forti, forti del vostro amore, forti della vostra generosità, e
allora diventerete importanti, sapete tanto importanti agli occhi di Gesù e agli occhi miei, della vostra Mamma. Benedico, figlioli, tutti coloro che volete benedire, benedico coloro che desiderate Io abbia a benedire. E benedico i fiori, e benedico le acque, l’olio, l’incenso; benedico le immagini che avete portate con voi e quelle che avete dimenticato sui pullman, sulle macchine, a casa. Benedico tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e con voi, assieme a voi, figli, Io voglio recitare a Gesù, veramente col cuore: Gesù, ti amo! Gesù, ti amo! Gesù, ti amo Gesù! E Gesù riscaldi i vostri cuori, oh, non già per il freddo che si fa più intenso ogni
minuto, ma per il freddo che è dentro nei cuori: l’incapacità di amare pienamente come Lui desidera. Sia Lui a scaldarveli. Voi buttateli nel suo Cuore Divino, nel suo meraviglioso Cuore. E ancora figlioli, pregate per i vostri defunti, per le anime del purgatorio, pregate particolarmente per le anime sacerdotali, religiose che sono in attesa di vostre preghiere. Create un grande tesoro presso il
Signore Iddio: le vostre preghiere. Ecco, pregate soprattutto per quelle anime che non hanno chi prega per loro. Presto raggiungeranno la gioia e la gloria di Dio e saranno, coi vostri Santi protettori, il Santo di cui portate il nome, saranno con gli Arcangeli e gli Angeli, i vostri tutori. Vi aiuteranno a camminare, a testimoniare, ad amare. Vi stringo forte, figli miei. Ecco, vi accolgo sotto il mio manto, vi impongo le mani, ad uno ad uno, e vi bacio, e vi bacio… Baciamoci!
Ecco figli, assieme mandiamo un bacio grande, grande come il mondo, grande come l’amore a Gesù…
Ciao figli miei.
(*) E’riferito alle due vedove della prima lettura e del Vangelo del giorno.

IMPEGNATEVI NEL PERDONO, PERCHE’ DIO PERDONI VOI!… Messaggio del primo lunedi del mese Mendrisio (Svizzera) – 4 novembre 1991

Figlioli miei cari, grazie delle vostre preghiere calde, fatte col cuore. Grazie, figli miei, perché sapete accettare il richiamo del Cuore Divino di Gesù a un impegno di vita, all’amore, alla pace. Ecco figli, ecco, la Mamma pellegrina per portare a tutti i suoi figli all’abbraccio, il bacio, l’incoraggiamento; per dire a tutti: figlioli miei, è ora, veramente ora di vivere Cristo, viverlo in voi, viverlo per i fratelli; è ora, è tempo di prepararsi ogni istante a Cristo Gesù. Vi chiedo, figli miei, di prepararvi innanzitutto col perdono. Ecco, lo sapete, Dio perdona e dimentica le vostre piccole e grandi vigliaccherie, la vostra incapacità di amare, i vostri desideri di vivere secondo il mondo. Dio
perdona e dimentica. Anche voi, figlioli, con l’aiuto di Dio, con l’aiuto della Mamma, con l’aiuto dei vostri Santi protettori, con l’aiuto degli
Arcangeli, degli Angeli, degli Angeli custodi vostri, delle vostre famiglie, anche voi impegnatevi nel perdono, perché Dio perdoni voi. “Perdonaci i nostri peccati, o Signore, come noi ci impegnamo a perdonare
ai nostri fratelli”. Ditelo col cuore, ditelo col cuore a Gesù, diteglielo: “Gesù mio, aiutami a perdonare perché Io possa ottenere il tuo perdono, o Gesù. Aiutami a dimenticare, perché abbia in me la certezza che il tuo perdono è completo, e così il mio sia fonte di gioia e di luce per me e per i miei fratelli”. Cari figli, in questi momenti che l’umanità sta vivendo drammi indescrivibili, che a voi giungono, pur nella modernità dei mezzi, giungono molto attutiti, molto attenuati, in questi momenti in cui il demonio si scatena violentemente (perché vede cadere il suo impero sull’umanità) in cui cerca di traviare le mamme in attesa di nuove vite, cerca di incatenare i bimbi, i giovani… i giovani particolarmente, e gli sposi, cerca di fare perdere la speranza ai sofferenti, agli indigenti, a coloro che versano in difficoltà fisiche, economiche… oh,
figli miei, attaccatevi a quella Croce, simbolo della donazione, del sacrificio: è Lui, il Cristo, è Gesù, figli miei, che solo vi porta la salvezza in questi momenti tragici per l’umanità, in cui le disavventure, le sventure procurate dalla cattiveria, dall’invidia, dall’impurità, dal desiderio sfrenato di tutto appagare, nulla sapersi negare: in questi
momenti tragici in cui tutto ciò che è bontà è deriso, è calunniato, è infangato, in cui ormai il demonio, per mezzo dei mass media, di tutti gli strumenti di informazione, vi propina, vi propone soltanto l’impudicizia, l’immoralità, la mancanza di buon gusto, e le cattiverie, la violenza, voi non dovete vivere nel mondo, vivere del mondo: dovete
vivere, figlioli, guardando e aggrappandovi alla Croce, l’unica grande salvezza. E come fare per aggrapparvi alla Croce?  Ma provate a lanciare
il Rosario verso quella Croce! Si attaccherà a quelle mani inchiodate. Lui vi dirà: Sì! … sì figli.Con
quelle mani sanguinanti prenderà quella dolce catena e vi attirerà a Sè. Cristo Gesù, Dio, sarà ed è il grande trionfatore. Ecco perché è partito l’esercito dell’amore. Dio lo desidera. Io sono a guidarlo e al mio fianco gli Arcangeli, gli Angeli e i Santi, e i vostri protettori, i Santi di cui voi portate il
nome fino dal Battesimo, e i vostri defunti che sono nella gloria Sua.  Ecco, l’esercito è partito. Stringetevi attorno a Me, figli! Sotto il mio
manto Io vi porterò, per amore di Dio, di quel Cuore Divino, vi porterò alla battaglia contro il nemico, alla vittoria contro il demonio. Ma se non sapete perdonare, figli miei, come potrete combattere il
demonio? Se in voi il demonio opera e vi tormenta, come potrete pretendere di abbracciare quella Croce, quel Crocifisso, quel Risorto, Cristo Gesù, fratello vostro e Dio? Oh! Figli miei, vi ringrazio delle vostre preghiere, ho bisogno delle vostre preghiere, delle preghiere di tanti vostri fratelli. Ecco perché
Io vi chiedo: portate il Rosario in tutte le vostre famiglie, create nuovi gruppi, trovatevi in preghiera. Dobbiamo strappare a Gesù tutte le
grazie, e Lui è pronto a concedere. La preghiera, figli miei, non ha barriere, non ha confini, la preghiera arriva a Dio; e scendono le Sue grazie, scendono su di voi, particolarmente grazie spirituali, grazie corporali, come una rugiada che vi ritempra. Chi vive in Dio vive nella gioia anche sulla terra. Chi vive per Dio vive nella serenità anche sulla terra; chi vive nell’amore ai fratelli, ecco, si prepara un posticino, un posticino vicino a Gesù. Oh! cari figli, Io vi benedico, benedico questa
casa, benedico tutte le vostre case, benedico le vostre famiglie; ecco, presento a Gesù le vostre angosce, i vostri dolori, i vostri tormenti, le
vostre inquietudini, le vostre insicurezze; presento a Gesù il vostro desiderio di essere con Lui e per Lui, col Padre e lo Spirito d’Amore, nell’amore ai fratelli. Benedico, figlioli miei, questa parrocchia, queste parrocchie, questo paese, questo meraviglioso paese, ricco di tante tradizioni, di tanta cultura, di tanti Santi, oggi tanto lontano da Dio… Siate voi i nuovi apostoli, i nuovi profeti di Cristo Gesù. Sappiate pregare per chi tradisce, sappiate pregare per chi si abbandona ai desideri più assurdi e più stupidi, sappiate pregare per chi non ha generosità, sappiate pregare e ringraziare il Signore perché ogni momento il Signore vi sta salvando da gravi disavventure. Ecco, il trionfo dell’Amore, il trionfo del Regno di Dio è prossimo. Cristo Gesù torna, torna per ristabilire l’armonia, l’equilibrio della natura e degli uomini. E allora benedico questa vostra
terra; benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire e in modo particolare quelle rose rosa, come piacciono a Me, ma benedico particolarmente le vostre preghiere. Io le accolgo e le presento al Cuore di Gesù perché trionfi il Suo amore, trionfi la Sua gioia, la Sua luce fra gli uomini. Prego con voi e pervoi perché abbiate a rispondere alla chiamata di Cristo Gesù. E a tutti voi chiedo, se lo volete, di imporre le mani ai vostri fratelli. Fatelo con discrezione, con semplicità; fatelo direttamente quando questo sia conosciuto e accettato; fatelo anche a distanza, fatelo sempre. Imponete le mani chiedendo a Cristo Gesù, il vero, il solo grande guaritore, il padrone della serenità, il padrone della pace, il Re della
pace, salute spirituale e fisica per i vostri fratelli; e cadranno grandi grazie su di loro, se volete figli, eh? Vi abbraccio tutti, figli.
Abbraccio con voi tutti quei vostri fratelli che erano uniti con voi in preghiera, quelli che
stasera si ritroveranno in preghiera in tanti gruppi; benedico in modo particolare i bimbi, benedico i giovani, benedico le mamme in attesa e le giovani mamme; benedico gli anziani, i sofferenti; in modo del tutto particolare i ministri di Dio, quelli che con tanta umiltà e disponibilità sanno aprirsi ai richiami della Mamma, quelli che abbandonano ogni presunzione di essere gli unici portatori della verità; quelli che accettano che nuovi apostoli, fra i laici, sono sorti e sorgeranno per parlare ai fratelli della Parola di Gesù, per portare ai fratelli quel Vangelo che troppo è chiuso nei cassetti delle case e delle sagrestie. Benedico, figli, le anime consacrate, benedico le anime di
clausura che operano e fanno operare a Dio grandi miracoli, perché la loro preghiera sale, sale e ridiscende carica di doni di Dio. Benedico,
figli miei, tutti coloro che voi desiderate Io abbia a benedire. Benedico coloro che in questo momento pensate: oh! se avessi portato la fotografia! Ma Io ve le benedico anche a casa, figli miei, e Io li
benedico direttamente, perché è direttamente che arriva il dono e la grazia di Dio. Vi abbraccio tutti, ad uno ad uno. Vi bacio e vi stringo
al mio cuore, vi porto Gesù. E vi abbraccio, sapete, in modo particolare questa sera, perché abbracciando voi, abbracciandovi e baciandovi, Io bacio e abbraccio, in molti di voi, il mio Gesù, il vostro Gesù, che in voi è sceso attraverso le mistiche sembianze dell’Eucarestia. Cari figli, grazie.
Perseverate nell’amore ai fratelli, nell’amore a Dio. Ciao!

SE IL MONDO NON HA MOLTI SACERDOTI È perché POCO SI È PREGATO. Carpi (Mo), Lunedi 28 Ottobre 1991 SS: Simone e Giuda Taddeo

Figlioli miei diletti, grazie delle vostre preghiere, grazie perché vi impegnate ad essere “preghiera”. Ecco figli, c’è tanto bisogno di preghiera, e Io vi invito da ogni parte della terra, vi invito alla preghiera, vi invito alla carità, all’amore, vi invito all’umiltà, vi invito alla penitenza, ai
sacrifici. !Oh figli miei, in questo giorno in cui avete festeggiato, e stasera ancora, uno dei vostri grandi protettori, Giuda Taddeo, eccovi figlioli a offrire a Gesù, al Suo Cuore Divino, a offrire la vostra vita.Ecco perché vi chiedo, figlioli, col cuore, silenziosamente: consacrate ora, di nuovo, come vi chiedo ogni giorno, il vostro cuore al Cuore divino di Gesù. Consacratelo con semplicità. La vostra preghiera, figlioli miei, sia veramente un colloquio con Dio, con Gesù, con Me; sia un colloquio semplice, non sia recitare così, come fanno i bimbi, a memoria; recitate col cuore e dite: – Gesù, vedi questo mio povero cuore! … E’ tanto poco, è tanto infedele, tanto debole! Gesù, questo povero cuore che tante volte ti ha offeso, che tante volte si è ripromesso di non offenderti più, Gesù, vedi, Io te lo offro così com’è, prendilo Gesù, accettalo Gesù, purificalo Gesù, rendilo forte, rendilo capace di amore, rendilo capace del tuo amore, Gesù! Grazie Gesù -. Figlioli, ogni giorno ricordatevi: sia sempre impresso nel vostro cuore il volto di Cristo Gesù. Ecco, quante volte avete ammirato l’immagine di Giuda Taddeo che mostrava ai fratelli Gesù (*); era il Gesù che aveva nel cuore, che mostrava, figlioli, era la sua testimonianza d’amore, era la sua testimonianza di fede, vera. Anche voi portate e mostrate ai vostri fratelli il volto di Cristo. Siate dei nuovi Cristo! A questo siete chiamati, a questo figlioli: a vivere il vostro sacerdozio con grande disponibilità, con grande amore, con grande umiltà. Vi invito, figlioli, a pregare particolarmente per le vocazioni religiose, per le vocazioni sacerdotali, per le vocazioni missionarie. Pregate perché i sacerdoti, i ministri di Dio, abbiano ad essere fedeli, fedeli alla chiamata, fedeli all’offerta, fedeli alle promesse. Pregate perché vi siano sempre più numerosi sacerdoti santi. pregate perché non sia più in loro il desiderio di vivere secondo il mondo, sappiano abbandonare il desiderio di bere il calice delle gioie, delle offerte del mondo, di berlo fino in fondo; sappiano rinunciare per sapere bere il
calice di Cristo Gesù. E’ un calice talvolta amaro, ma che dona tanta serenità, tanta gioia, tanta pace; sappiano abbandonare i desideri del mondo, sappiano vivere in serenità la loro missione di dispensatori di grazie del Signore Iddio. Quelle mani, quelle mani che spezzano il pane nel ricordo di ciò che fece
nell’ultima cena e possono dire, davanti a Dio e davanti agli uomini – Questo… questo è il mio Corpo – quelle mani siano sempre pure! Non si imbrattino col fango del mondo! Sappiano usare grande generosità, essere sempre porte verso i fratelli nel
gesto di donare, donare consigli, donare pace, donare la Parola di Cristo Gesù, donare i Santissimi Sacramenti in nome di Dio. Quelle mani sappiano
ancora accarezzare i bimbi e gli anziani e i sofferenti, e le loro labbra sappiano dischiudersi sempre al sorriso verso chi soffre: al sorriso ai
giovani drogati, ai carcerati, a chi è alla ricerca di lavoro chi è alla ricerca di serenità; sappiano essere dei veri servi, poiché veri servi, saranno, nella gloria di Dio, i padroni in Dio. Pregate per loro, figlioli, e pregate per i missionari, pregate per le a consacrate, pregate per quelle anime che, chiuse nelle clausure, cercano di vivere la loro regola. Siano aiutate, siano aiutate anche dai fratelli, sorelle, nel viverla fino in fondo, così come l’hanno abbracciata, senza modernismi, senza i rilassamenti, senza cedere a tante illusioni del mondo Pregate figlioli, perché se il mondo non ha molti e tanti sacerdoti,  e tante vocazioni sacerdotali e religiose, è perché poco si è pregato. Dio è pronto a concedere, Dio desidera che voi preghiate e concederà. Grazie perché vi impegnerete anche in questo, figlioli miei, per consolare il  Cuore Divino di Gesù, per essere veri apostoli anche voi. Questo ve lo chiede, figli miei, anche Giuda Taddeo che ora è qui con me per la prima volta, ecco figlioli, vi abbraccia tutti, e il mio strumento lo vede… ora… Sì, figlioli, vivete questo momento di emozione con semplicità, portate nel vostro cuore, nelle vostre case, per le vie, il desiderio di essere veramente, sinceramente, degli emuli di Giuda Taddeo: portare nella famiglia, per le vie, il volto di Cristo, quel meraviglioso volto… meraviglioso volto, figli miei, che Io desidero tanto abbiate a
contemplare e a vivere per l’eternità.
Pregate con Me, Io prego per voi. Grazie figlioli, andate, portate il sorriso ai vostri fratelli. Anche quando fate fatica, anche quando avete nel cuore il pianto, la sofferenza, l’angoscia, portate il sorriso. Sapete, considerate il vostro sorriso come un sacramentale, certo, assieme alla preghiera, assieme all’acqua, all’olio, all’incenso, all’ulivo. Il sorriso! Vi bacio e vi abbraccio tutti. Ciao figli miei.
(*) La tradizione riferisce che S. Giuda Taddeo portava legata al collo una piccola immagine con il volto di Gesù.

SE SAPRETE ESSERE SERVI SARETE GRANDI, SE VOLETE ESSERE PADRONI, DAVANTI A DIO SARETE MISERI Gargallo di Carpi, 20 Ottobre 1991

Figlioli miei cari, sono con voi in preghiera, figli miei, la preghiera rivolta al Cuore Divino di Gesù, quel Cuore che infinitamente ha amato e ama gli uomini, quel Cuore trafitto, quel Cuore insultato, quel Cuore calpestato da tanti. Ecco, e noi Lo preghiamo, figli, Lo preghiamo assieme ai tanti vostri fratelli che qui non hanno potuto convenire, ma che pure sono uniti in preghiera, e a coloro che sono stati trattenuti da impegni familiari, dalla cura degli anziani, dei bimbi, a coloro che nel volontariato stanno dando testimonianza d’amore.
Preghiamo assieme a quei ministri di Dio, che qui con voi avrebbero voluto convenire; preghiamo per loro e preghiamo per quelli, figli, che ancora sono ottusi. Abbiano a cessare, veramente, di combattere la
volontà, il desiderio, l’amore infinito di Dio, che manda la Madre a richiamare tutti. Abbiano a cessare le ostilità, le incomprensioni, l’incapacità di aprirsi ai doni di Dio, la grettezza, la presunzione; abbiano invece ad essere conduttori, guide, abbiano a pregare con voi, a consigliare, ad aiutare, a pregare, ad assolvere, a benedire… a benedire… Preghiamo assieme, figlioli, il Cuore Divino di Gesù, perché abbia pietà, pietà di questo mondo che sempre più si allontana da Dio, si allontana dalla bontà, si
allontana dall’amore. Preghiamo il Cuore Divino di Gesù perché abbia ad aumentare i gruppi di preghiera, i focolai, i cenacoli, queste cellule vive; abbiano ad aumentare le anime generose, aperte, le anime capaci di leggere il Vangelo, ma capaci soprattutto di viverlo, di amarlo. Prego con voi, figli, per i tanti problemi, i drammi, i dolori, le angosce che avete portato qui nella preghiera, per quelle angosce e quei dolori che altri fratelli avrebbero voluto portare qui (ma non importa, figli) arrivano ugualmente al trono di Dio, al Cuore Divino di Gesù, ovunque essi siano presentati con fede, con amore. Prego con voi per i bimbi, prego con voi per i giovani, particolarmente quelli che cercano rifugio nella tremenda droga. Prego con voi per gli
ammalati, i sofferenti, particolarmente per quelli che non sanno riconoscere e accettare il mistero meraviglioso del dolore. Ringrazio con voi il Signore Gesù per i doni che ha voluto (e sono tanti di più) che ha voluto lasciare in mezzo a voi; ringrazio con voi Gesù, sapete, dovete ringraziare Gesù. Ecco, Io ringrazio con voi Gesù per quei giovani che hanno saputo portare senza timore l’immagine della Mamma per le vie, e ringrazio chi ha voluto accettare e vivere i doni grandi che Gesù, attraverso di Me, ha voluto concedere particolarmente a voi, figli miei. Ringrazio Gesù con voi, perché Egli farà scendere ancora su di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri focolari, sulle vostre parrocchie, sulla società, tante grazie da voi invocate, le farà scendere, e voi dovrete sempre ricordare di ringraziare la bontà e la misericordia di Dio. Ecco figlioli, voglio dirvi una cosa semplice oggi: fate un conto, un conto presso Gesù, sì,sì, un conto come voi lo fate presso gli istituti umani, create un conto presso Gesù e lì depositate, depositate tutto; assieme alla vostra bontà, alle vostre opere buone, alla carità, alla solidarietà, assieme agli atti di volontariato, depositate anche le vostre pene, depositate le vostre angosce, i vostri dolori. Depositate tutto lì. Ecco, è la grande banca che paga un interesse, figlioli, e solo quando sarete al cospetto di Dio ne vedrete l’importanza. Depositate, scaricate, alleggeritevi dei pesi, delle amarezze, alleggeritevi delle illusioni del mondo, alleggeritevi dei pesi che vi siete e vi state creando. Deponete nel Cuore Divino di Gesù: è la banca dell’amore. Oh! Quanti interessi vi darà! Pensate… infiniti. Cari figli, oggi vi invito in modo particolare a vivere questo periodo nella carità, nella solidarietà per la giustizia, per la pace del mondo. Io vi benedico figli, benedico i bimbi, i giovani, benedico i non più giovani, gli anziani, i sofferenti; benedico tutti quelli che avete portato qui nel vostro cuore, nella preghiera, che portate sovente nel vostro cuore, nella preghiera. Benedico le immagini che avete portate qui
e benedico i fiori. Ecco, i più belli, in questo mese del Rosario, sono i fiori non solo della preghiera, ma i fiori della bontà, i fiori del dono, i fiori della penitenza, del sacrificio; ma Io benedico particolarmente questi fiori che andranno a riempire quelle bustine, particolarmente le rose rosse e rosa, messaggio dell’amore della Mamma per tutti i figli,
particolarmente gli ammalati, i sofferenti, e gli altri andranno ad ornare i tabernacoli, sì, i tabernacoli. Qui, davanti alla Stele, lasciatemi qualche fiore, perché i vostri fratelli che passano, sappiano che da qui parte e partirà il messaggio d’amore per tutto il mondo. Benedico l’acqua, benedico l’olio, benedico il sale, l’incenso, benedico tutti gli oggetti religiosi, i libri, le immagini. Benedico, figlioli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire. E la benedizione scenda su di voi, la benedizione copiosa di frutti: di Dio Padre, di Dio Figlio, Gesù, fratello vostro, di Dio Spirito d’Amore. Amen. Ecco figli, tornando alle vostre case, ricordate: siete i servi. Se saprete essere servi sarete grandi, se volete essere padroni, davanti a Dio sarete miseri. Gesù vi conceda, per mio mezzo, di essere dei buoni servi. Continuo a pregare con voi, figli miei, e v’accompagnerò alle vostre abitazioni.
E quando entrerete nelle vostre case, aprendo la porta, ve lo ricordo, direte: “Entra Gesù! Rimani Gesù! Rimani nelle nostre case! Rimani nelle nostre famiglie! Porta la pace, la tua pace Gesù, Re della Pace!”.

1 2 3 6