AVETE FATTO DIVENTARE NECESSARIE LE COSE SUPERFLUE E ALLORA VI CARICATE DI CROCI CHE NON VENGONO DA DIO MA SONO CREATE DA VOI. Gargallo di Carpi, 23 febbraio 1992

Figloli miei cari, con voi ho pregato, con voi prego, con voi pregherò per invocare su di voi lo Spirito Santo che è Spirito d’Amore, Spirito di fortezza, di illuminazione, perché ne siate permeati, perché sappiate, figli miei, ringraziare Iddio della meravigliosa dignità di figli suoi, perché non abbiate mai ad offenderla, perché abbiate a riconoscerla nei vostri fratelli, perché sappiate allungare la mano ai vostri fratelli. E’  solo attraverso i fratelli che voi potete amare Dio, figli miei,sappiate perdonare perché Dio abbia pietà di voi e vi perdoni.
Dio perdona e dimentica; voi, emuli di Cristo Gesù, sappiate perdonare e chiedete a Lui la capacità di dimenticare.
Sappiate amare tutti! L’amore è la chiave dell’universo, tutto ciò che non è amore è negazione di Dio, è lontananza da Dio.
Sappiate amare, figli miei, il vostro prossimo: i vostri familiari, consorti, figli, genitori; sappiate amare il prossimo: i parenti, amici; sappiate amare i parrocchiani, i vostri concittadini, i connazionali; sappiate amare tutto il mondo, quelli che conoscete per i quali vi è più difficile accettare talvolta gli sgarbi, le incomprensioni, accettarne gli insulti, e sappiate accettare i fratelli lontani che sono nelle difficoltà, nella indigenza, nella miseria, e quei fratelli che vivono nel terrore e nella guerra, e quei fratelli che vivono una vita che per voi sarebbe assurda, perrchè voi, figli miei, siete abituati a pretendere molto, e avete fatto diventare le cose superflue, le avete fatte diventare necessarie, indispensabili, e allora vi caricate di quelle croci che non vengono da Dio ma create da voi.
Scaricate queste croci, figli miei! Come? Ma togliendo il peso di quelle necessità che non sono necessità, pensando che vi sono tanti fratelli che mancano del necessario, del vero necessario: ciò di cui vivere, ciò che si deve portare alla bocca, ciò che si deve indossare, mancano di un tetto, mancano dell’acqua, mancano della comprensione, mancano l’amore, mancano del sorriso. Oh, quanti figli miei sanno dedicare la loro vita a questo compito, a questa meravigliosa missione di portare l’aiuto, il  conforto, il sorriso prima ancora della Parola Vangelo, perché il Vangelo lo si predica, figli miei con l’amore, perché il Vangelo è amore, perché GESÙ’ E’ AMORE, PERCHE’ DIO E’ AMORE. Grazie a loro tanti vostri fratelli vivono, grazie al vostro aiuto, alle vostre preghiere tanti vostri fratelli vivono e vivranno. E Io benedico particolarmente la vostra generosità, la vostra solidarietà vera, sincera che è obbligo di giustizia, e benedico tutti gli operatori di giustizia che nel mondo trionfi la pace. Devono dilagare la solidarietà e la giustizia! Non fermarsi mai, figli miei, perché quando vi presenterete alla chiamata di Dio lascerete ancora sulla terra tanta sofferenza, non avrete potuto lenire tutte le sofferenze del mondo, ma pure Dio guarderà le vostre mani e dovranno essere mani piene di  carità, di bontà, di amore.
“Quello che avete fatto a quei piccoli lo avete fatto a Me. Vieni, vieni a godere della mia gioia, della mia luce!”. Figli miei, sono verità queste, non è letteratura, non sono parole romanzate, figli miei, questa è la vita, la preparazione alla vera grande vita.
Vi benedico tutti figli miei. Benedico con voi le vostre famiglie, benedico i vostri desideri, benedico e offro a Gesù Dio le vostre richieste, le vostre angosce; riversiamo tutto nel cuore divino di Gesù, riversiamo i nostri desideri, riversiamo le debolezze perché quel Cuore Divino le trasformi, le incendi. Benedico particolarmente i bimbi, i giovani, benedico i più attempati e gli anziani; benedico i sofferenti e chi nel volontariato e nella professione si adopera completamente per aiutare, per confortare, per risanare, per sorridere, benedico i sofferenti di tutto il mondo, benedico quei sofferenti dilaniati nel corpo da orrende ferite procurate dalla catttiveria dei fratelli; benedico e prego per chi non sa usare amore, per chi non conosce la parola “amore” per chi non vive l’amore.
Benedico i missionari, benedico le anime consacrate in terra di missione e benedico i vostri missionari qui: i vostri sacerdoti.
Benedico, figli miei, tutto ciò che desiderate Io abbia a benedire: le immagini fotografiche dei vostri cari, e benedico i ceri e l’acqua e il sale, l’incenso; benedico le vostre parrocchie, le vostre famiglie, i vostri cuori, i vostri cuori che ora con Me celebreranno il desiderio dell’amore a Cristo Gesù, i vostri cuori che con Me grideranno, le vostre labbra che si muoveranno per dire con Me: Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo! Gesù, Ti amo, Gesù!
Andate figli miei, dopo questa preghiera nella quale Io ancora sarò con voi, andate nel mondo, vi seguirò tutti ad uno ad uno; portate il vostro desiderio di saper amare; Cristo Gesù Dio vi concederà di essere i trascinatori all’amore.
La Lega della solidarietà e dell’amore dei miei figli qui costituita deve proseguire, non deve mai fermarsi, perché quando si dovesse fermare trascura un fratello che piange, quando dovesse fermarsi non porta un sorriso e allora andrebbe al fallimento, versate in quel conto, in quel conto che avete aperto presso il Cuore divino di Gesù , versate la vostra solidarietà, la vostra carità, il vostro amore, versate i vostri sorrisi; i frutti li avrete da Colui che solo può dare i veri frutti. Vi abbraccio tutti figli miei, vi abbraccio e vi accarezzo! Viimpongo le mani e ancora vi benedico: nel nome di Dio chi Padre, nel nome di Dio che è Figlio, Gesù, fratello vostro, nome di Dio che è Spirito d’Amore. Amen. Ciao figli miei.