A BENEDIZIONE DELLA MAMMA È IL BACIO DEL SIGNORE DIO. Formigine (Mo), Domenica 20 Settembre 1992 S. Eustachio

Figlioli miei diletti, ecco, sono qui per ringraziare particolarmente quei miei cari figli cne che in questi giorni hanno ricordato o ricorderanno il sacro vincolo del matrimonio, per incoraggiarvi tutti, per dire a tutti: – Figlioli miei, sappiate, pure nel sacrificio, nelle delusioni, nelle prove, sappiate sempre camminare al fianco. Vogliatevi bene! Sappiatevi compatire, sappiatevi aiutare. Amatevi fino in fondo, per voi stessi e per gli altri, siate di esempio in questo mondo che ormai non valuta più il grande sacramento del matrimonio. Sappiate dimostrare che ancora oggi e sempre ci si può comprendere, ci si può sopportare, ci si può amare fino in fondo, sempre.
Cercate di testimoniare! Non vi chiedo, figli miei, di andare in giro per il mondo e chiamare alle Pioppelle, non vi chiedo neppure di invitare tutti i fratelli a vivere secondo il Vangelo.
Oh, lo potreste fare, e qualche volta lo potete anche fare, ma lo sapete qual’è il vostro compito: è quello di richiamare anche senza parlare, cioè con la vostra testimonianza, col vostro esempio.
Grazie perché vi impegnate, impegnatevi sempre più, Io vi sarò al fianco sempre, dovunque e comunque.
Non demordete, non ditemi soltanto la vostra delusione per le prove che vi colpiscono! Ditemi che volete continuare a combattere, ditemi: “Mamma, non ce la faccio più, ma Tu dammi la forza!”. Io sapete, lo dirò a mio Figlio, a vostro fratello. Sì,piangerò con voi, piangerò con Colui che ha saputo piangere tutte le lacrime, e sentirà anche il profumo del vostro sangue, cioè delle vostre grandi  angosce, dei vostri grandi tormenti, dei vostri grandi sacrifici, e vorrà unirli ai suoi per la redenzione vostra e di tutto il mondo, di questo mondo che anela alla pace, ma ovunque fa di tutto perché aumenti la guerra, e non solo la guerra reale delle armi, ma la guerra delle invidie, degli egoismi, delle ingiustizie, della cattiveria, dell’impurità. Figli vi chiedo di continuare e quando vi accorgete che vi sembra quasi di essere assolutamente incapaci di attuare ciò che Gesù vi chiede, oh, vi chiedo sappiate solo dire: “Gesù, se non mi dai la forza Tu, a nulla Io sono capace”. E Gesù vi darà la forza perché Gesù attende che glielo diciate.

Vi abbraccio, figli miei, vi do una benedizione particolare. Tenete presente, figli, oh, quante volte a voi (e spiegatelo quando poi anche ai vostri fratelli): la benedizione della Mamma non è il toccasana che scaccia le croci e scaccia i dolori e scaccia le malattie; la benedizione della Mamma è il bacio del Signore Dio, è Gesù che vi dice “Coraggio, camminiamo assieme nella gioia e nel dolore!”. La benedizione della Mamma è l’incitamento, è Gesù che vi dice: “Sono tuo fianco, fratello, sì, sì, camminiamo assieme!”. Camminare con Gesù significa seguirlo ovunque Lui vada e Lui vi porta in Paradiso. Io sono con voi. Vi benedico figli, benedico voi, le vostre famiglie, i vostri cari, tutti coloro che portate nel vostro cuore e vi benedico nel nome di Dio che è Padre nel nome di Dio che è Figlio Gesù, nel nome dello Spirito d’Amore. Amen Ci salutiamo, figli miei, dicendo al nostro caro Gesù: Gesù, ti amo! Gesù ti amo! Gesù, ti amo Gesù! Vi bacio e vi abbraccio. Ciao!